Forwarded from OcelotMDB | Canale Ufficiale (OcelotMDB)
"AnimeAjay", famoso per molte sue analisi sull'anime di Dragon Ball, ha comprato e scannerizzato una serie di carte disegnate da Nakatsuru nei primi anni 2000, rendendole disponibili senza watermark sul suo account Twitter/X.
Lo stile di questo artista mi piace un sacco, e non è un caso lo stesso Toriyama rivelò che alcune volte fosse difficile capire quali disegni fossero i suoi e quali di Nakatsuru.
Link: https://x.com/AnimeAjay/status/1797655676464116057?t=G6BuyEwTwxHRHwpQukZ1WQ&s=19
Lo stile di questo artista mi piace un sacco, e non è un caso lo stesso Toriyama rivelò che alcune volte fosse difficile capire quali disegni fossero i suoi e quali di Nakatsuru.
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🖊 GENGA DI TAICHIRO OHARA PER L'EPISODIO 144
🔎 Sono stati messi all'asta su Akihabara Auction alcuni dei genga del recentemente scomparso Taichiro Ohara, accompagnati dalle correzioni del supervisore Masayuki Uchiyama.
✏️ Durante la Saga del 23° Torneo Tenkaichi, Ohara stava passando sempre di più da uno stile minimalista a uno molto più dettagliato, caratterizzato da nasi aquilini, ombre nere tipiche delle animazioni degli anni Ottanta e forme esagerate, ben diverse dai character design di Dragon Ball.
🟡 Le correzioni di Masayuki Uchiyama attenuano le caratteristiche più distintive dell'animatore per mantenere una maggiore fedeltà allo stile del maestro Toriyama.
⏩ VEDI LA SCENA COMPLETA
🔎 Sono stati messi all'asta su Akihabara Auction alcuni dei genga del recentemente scomparso Taichiro Ohara, accompagnati dalle correzioni del supervisore Masayuki Uchiyama.
✏️ Durante la Saga del 23° Torneo Tenkaichi, Ohara stava passando sempre di più da uno stile minimalista a uno molto più dettagliato, caratterizzato da nasi aquilini, ombre nere tipiche delle animazioni degli anni Ottanta e forme esagerate, ben diverse dai character design di Dragon Ball.
🟡 Le correzioni di Masayuki Uchiyama attenuano le caratteristiche più distintive dell'animatore per mantenere una maggiore fedeltà allo stile del maestro Toriyama.
⏩ VEDI LA SCENA COMPLETA
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✏️ L'EVOLUZIONE DI NAOHIRO SHINTANI
🔎 Abbiamo sempre cercato di trasmettere attraverso i nostri post che Naohiro Shintani è un artista incredibilmente versatile e in continua evoluzione, capace di passare senza problemi da un approccio più morbido e minimale a uno più angolare e dettagliato.
✖️ Per questo motivo, siamo contrari ai milioni di edit in cui modificano i fotogrammi con il cosiddetto "stile Shintani".
Questi non tengono conto del fatto che tale stile è stato abbandonato all'inizio del 2018, subito dopo il completamento dei design per Dragon Ball Super: Broly.
Già durante la produzione del film, Shintani stava mutando, adottando in seguito un approccio completamente diverso per le illustrazioni del Blu-Ray e dell'Anime Comic.
🖋 I segni della sua evoluzione artistica sono diventati ancora più evidenti con l'illustrazione per il Goku Day del 2019, in cui ha mostrato tratti più classici ispirati a Toriyama, ma con un tocco di modernità. Nello stesso anno, ha avuto modo di curare una carta speciale per Super Dragon Ball Heroes, emulando alla perfezione i settei di Tadayoshi Yamamuro.
Inoltre, per lo shikishi del sesto anniversario di Dragon Ball Z: Dokkan Battle, ha continuato a mostrare la sua evoluzione personale.
⛩ Con la copertina di Dragon Ball: Sparking! Zero, si può vedere come il suo stile sia finalmente maturato dopo anni di lavoro nel brand!
Le ombreggiature intense sui personaggi sono accompagnati da tricipiti più rotondi e dalle forme in generale che mantengono un perfetto equilibrio tra passato e presente.
🔎 Abbiamo sempre cercato di trasmettere attraverso i nostri post che Naohiro Shintani è un artista incredibilmente versatile e in continua evoluzione, capace di passare senza problemi da un approccio più morbido e minimale a uno più angolare e dettagliato.
✖️ Per questo motivo, siamo contrari ai milioni di edit in cui modificano i fotogrammi con il cosiddetto "stile Shintani".
Questi non tengono conto del fatto che tale stile è stato abbandonato all'inizio del 2018, subito dopo il completamento dei design per Dragon Ball Super: Broly.
Già durante la produzione del film, Shintani stava mutando, adottando in seguito un approccio completamente diverso per le illustrazioni del Blu-Ray e dell'Anime Comic.
🖋 I segni della sua evoluzione artistica sono diventati ancora più evidenti con l'illustrazione per il Goku Day del 2019, in cui ha mostrato tratti più classici ispirati a Toriyama, ma con un tocco di modernità. Nello stesso anno, ha avuto modo di curare una carta speciale per Super Dragon Ball Heroes, emulando alla perfezione i settei di Tadayoshi Yamamuro.
Inoltre, per lo shikishi del sesto anniversario di Dragon Ball Z: Dokkan Battle, ha continuato a mostrare la sua evoluzione personale.
⛩ Con la copertina di Dragon Ball: Sparking! Zero, si può vedere come il suo stile sia finalmente maturato dopo anni di lavoro nel brand!
Le ombreggiature intense sui personaggi sono accompagnati da tricipiti più rotondi e dalle forme in generale che mantengono un perfetto equilibrio tra passato e presente.
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👤 #Curiosità | QUANDO HISASHI EGUCHI TORNÒ IN DRAGON BALL...
🔎 Hisashi Eguchi è un animatore di cui abbiamo ampiamente parlato qui sul canale.
Ha fatto parte del leggendario team dello Studio Junio dal 22° Torneo Tenkaichi fino alla metà della Saga di Freeza. Insieme a Katsuyoshi Nakatsuru, Takeo Ide e Masaki Satō, Eguchi curò scene di altissima qualità, attestandosi tra i migliori animatori della serie.
🖋 Negli anni '90, il suo talento fu riconosciuto dai più grandi esponenti dell'industria, tra cui Hideaki Anno, Mamoru Oshii, Hiroyuki Okiura, Katsuhiro Ōtomo e Satoshi Kon. Quest'ultimo gli offrì persino il ruolo di direttore dell'animazione nel suo thriller psicologico Perfect Blue.
Tali nomi lo invitarono a ricoprire ruoli di rilievo in produzioni di punta dell'epoca, per citarne alcune: Neon Genesis Evangelion, Ghost In The Shell, Memories, Paprika, Cowboy Bebop, Steamboy e Magnetic Rose.
🗓 Nel 2014, anche la Toei Animation lo invitò a partecipare come Key Animator in Dragon Ball Z: La resurrezione di 'F'. Felice di tornare nel brand dopo oltre 20 anni, Eguchi accettò senza esitazione, soprattutto per via della promessa dello studio di offrirgli totale libertà creativa e la possibilità di modificare gli storyboard, data la sua esperienza.
✖️ Purtroppo, le promesse non furono mantenute...
Tadayoshi Yamamuro, character designer e regista del film, ridisegnò completamente il lavoro iniziale di Eguchi, che era ispirato al film d'azione Chocolate del 2008, rovinandolo ulteriormente con l'aggiunta di elementi in computer grafica.
Ciò provocò lo sdegno di Eguchi, che su Twitter espresse il suo disappunto con il sostegno del collega Masaki Satō, descrivendo Yamamuro come “un grande pesce in un piccolo stagno che si attacca a un solo franchise senza mai progredire” oltre che “un supervisore irrispettoso che si permette di alterare il lavoro di un artista più anziano”.
*Nota, la sequenza di Eguchi rimane sconosciuta e si rifiuta di rivelarla, probabilmente perché non è rimasto nulla di suo dopo le correzioni di Yamamuro o perché non vuole essere associato al disastroso film.
🔎 Hisashi Eguchi è un animatore di cui abbiamo ampiamente parlato qui sul canale.
Ha fatto parte del leggendario team dello Studio Junio dal 22° Torneo Tenkaichi fino alla metà della Saga di Freeza. Insieme a Katsuyoshi Nakatsuru, Takeo Ide e Masaki Satō, Eguchi curò scene di altissima qualità, attestandosi tra i migliori animatori della serie.
🖋 Negli anni '90, il suo talento fu riconosciuto dai più grandi esponenti dell'industria, tra cui Hideaki Anno, Mamoru Oshii, Hiroyuki Okiura, Katsuhiro Ōtomo e Satoshi Kon. Quest'ultimo gli offrì persino il ruolo di direttore dell'animazione nel suo thriller psicologico Perfect Blue.
Tali nomi lo invitarono a ricoprire ruoli di rilievo in produzioni di punta dell'epoca, per citarne alcune: Neon Genesis Evangelion, Ghost In The Shell, Memories, Paprika, Cowboy Bebop, Steamboy e Magnetic Rose.
🗓 Nel 2014, anche la Toei Animation lo invitò a partecipare come Key Animator in Dragon Ball Z: La resurrezione di 'F'. Felice di tornare nel brand dopo oltre 20 anni, Eguchi accettò senza esitazione, soprattutto per via della promessa dello studio di offrirgli totale libertà creativa e la possibilità di modificare gli storyboard, data la sua esperienza.
✖️ Purtroppo, le promesse non furono mantenute...
Tadayoshi Yamamuro, character designer e regista del film, ridisegnò completamente il lavoro iniziale di Eguchi, che era ispirato al film d'azione Chocolate del 2008, rovinandolo ulteriormente con l'aggiunta di elementi in computer grafica.
Ciò provocò lo sdegno di Eguchi, che su Twitter espresse il suo disappunto con il sostegno del collega Masaki Satō, descrivendo Yamamuro come “un grande pesce in un piccolo stagno che si attacca a un solo franchise senza mai progredire” oltre che “un supervisore irrispettoso che si permette di alterare il lavoro di un artista più anziano”.
*Nota, la sequenza di Eguchi rimane sconosciuta e si rifiuta di rivelarla, probabilmente perché non è rimasto nulla di suo dopo le correzioni di Yamamuro o perché non vuole essere associato al disastroso film.
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🖊 GENGA DI TAICHIRO OHARA PER L'EPISODIO 105
🔎 Su Mandarake sono stati pubblicati alcuni fogli di produzione inediti dell'episodio in cui Goku sconfigge Freeza sul pianeta Namecc.
📝 Avevamo già raccontato in un post di qualche mese fa le difficoltà incontrate dalla Toei durante le battute finali della Saga di Freeza.
Basta osservare il genga di Taichiro Ohara, salvato grazie alle correzioni del supervisore Masayuki Uchiyama, per rendersi conto di quanto fossero tragiche le condizioni di lavoro...
🔎 Su Mandarake sono stati pubblicati alcuni fogli di produzione inediti dell'episodio in cui Goku sconfigge Freeza sul pianeta Namecc.
📝 Avevamo già raccontato in un post di qualche mese fa le difficoltà incontrate dalla Toei durante le battute finali della Saga di Freeza.
Basta osservare il genga di Taichiro Ohara, salvato grazie alle correzioni del supervisore Masayuki Uchiyama, per rendersi conto di quanto fossero tragiche le condizioni di lavoro...
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🎹 #Curiosità | LA COLONNA SONORA DEI GIOCHI BUDOKAI
🔎 Non viene spesso ricordato che la colonna sonora della serie Dragon Ball Z: Budokai è stata composta da una serie di musicisti a dir poco eccezionali:
▪️ Alla chitarra di Dragon Ball Z: Budokai 1 e Dragon Ball Z: Budokai 2 c'era Steve Lukather, fondatore della band statunitense Toto, noto anche per aver collaborato con numerose leggende, da Paul McCartney fino a suonare con Eddie Van Halen in “Beat It” di Michael Jackson.
▪️ Al basso per i giochi appena citati c'era Mike Porcaro e alla batteria Simon Phillips, anch'essi componenti classici dei Toto.
▪️ Ad occuparsi della sezione fiati di Dragon Ball Z: Budokai 2 c'erano i Tower Of Power, band statunitense annoverata tra i massimi esponenti del funk.
▪️ Da Dragon Ball Z: Budokai fino a Budokai 3, nei titoli di coda compariva anche il nome di Hideki Matsutake, celebre programmatore del suono dei Yellow Magic Orchestra.
🎼 La richiesta di collaborazione era stata avanzata dal malnoto compositore Kenji Yamamoto, licenziato nel 2009 dalla Toei Animation con l'accusa di aver plagiato le musiche del film “Avatar”.
Ma la sua storia di scopiazzature partiva dagli anni Novanta, periodo in cui iniziò a prendere di mira artisti come i Led Zeppelin, i Pink Floyd e gli Stratovarius; un esempio lampante è “September” degli Earth, Wind & Fire per la schermata di selezione Capsule di Dragon Ball Z: Budokai 3...
🔚 In tutto questo, l'aspetto positivo è che le sue connessioni nell'industria hanno fatto sì che la qualità delle colonne sonore aumentasse almeno fino al 2008 con Dragon Ball Z: Burst Limit.
In seguito al suo licenziamento, nessuna delle sue conoscenze è più tornata, così come il suo caro amico Hironobu Kageyama, che abbandonò poco dopo.
🔎 Non viene spesso ricordato che la colonna sonora della serie Dragon Ball Z: Budokai è stata composta da una serie di musicisti a dir poco eccezionali:
▪️ Alla chitarra di Dragon Ball Z: Budokai 1 e Dragon Ball Z: Budokai 2 c'era Steve Lukather, fondatore della band statunitense Toto, noto anche per aver collaborato con numerose leggende, da Paul McCartney fino a suonare con Eddie Van Halen in “Beat It” di Michael Jackson.
▪️ Al basso per i giochi appena citati c'era Mike Porcaro e alla batteria Simon Phillips, anch'essi componenti classici dei Toto.
▪️ Ad occuparsi della sezione fiati di Dragon Ball Z: Budokai 2 c'erano i Tower Of Power, band statunitense annoverata tra i massimi esponenti del funk.
▪️ Da Dragon Ball Z: Budokai fino a Budokai 3, nei titoli di coda compariva anche il nome di Hideki Matsutake, celebre programmatore del suono dei Yellow Magic Orchestra.
🎼 La richiesta di collaborazione era stata avanzata dal malnoto compositore Kenji Yamamoto, licenziato nel 2009 dalla Toei Animation con l'accusa di aver plagiato le musiche del film “Avatar”.
Ma la sua storia di scopiazzature partiva dagli anni Novanta, periodo in cui iniziò a prendere di mira artisti come i Led Zeppelin, i Pink Floyd e gli Stratovarius; un esempio lampante è “September” degli Earth, Wind & Fire per la schermata di selezione Capsule di Dragon Ball Z: Budokai 3...
🔚 In tutto questo, l'aspetto positivo è che le sue connessioni nell'industria hanno fatto sì che la qualità delle colonne sonore aumentasse almeno fino al 2008 con Dragon Ball Z: Burst Limit.
In seguito al suo licenziamento, nessuna delle sue conoscenze è più tornata, così come il suo caro amico Hironobu Kageyama, che abbandonò poco dopo.
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