#DirettamenteRoma
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Dirette dalle commissioni, dall'Aula, dagli eventi.

Servizio fondato da Tommaso Caldarelli promosso dalla DirettamenteRoma Aps. Il materiale è CC By-Nc-Nd 4.0. Piccolo periodico web ex art 3 bis DL 63/2012. 📩info@direttamente.roma.it
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Buongiorno cari lettori, ecco di cosa si è discusso in questa seduta che ha trattato l'area monumentale dell'EUR
Giovanni Caudo (Roma Futura): Buongiorno , La Commissione é formalmente costituita, l’ordine del giorno riguarda un intervento di Caput Mundi, l’investimento 4.3 e in particolare il Museo della Civiltá Romana, uno degli interventi piú grandi di Caput Mundi, di cui ci siamo giá occupati altre volte. L’intervento riguarda il restauro conservativo e la valorizzazione di questo importante luogo della cultura. Questa richiesta di Commissione ci era giunta dalla Consigliera Masi a cui adesso darei la parola per illustrarci quali erano le ragioni di questa richiesta. Noi come Commissione abbiamo chiesto la presenza della Soprintendenza che si sta occupando dell’intervento. Vedo Federico Gigli, che ringrazio molto, cosí come la presenza importante del Sovrintendente Parise Presicce. Dovrebbe essere collegata anche Maya Vetri, che é la Capo segreteria dell’Assessore alla Cultura, non so se c’é e se cortesemente ci dá un segnale di presenza.
Chiederei intanto alla collega Masi, da cui é arrivata la richiesta di avere un’immagine sullo stato di avanzamento di questo investimento, se intanto vuole dire qualcosa di piú preciso da sottoporre ai nostri interlocutori"
Mariacristina Masi (Fratelli D’Italia): Grazie Presidente, anche per aver convocato in tempi brevi questa Commissione che abbiamo richiesto per avere un aggiornamento sullo stato dei lavori che credo, se non ricordo male, che sia prevista alla fine per il 2026, la seconda metá del 2026. Effettivamente anche i cittadini e i Comitati si chiedevano a che punto fossimo con i lavori. Il Museo della Civiltá Romana, sappiamo tutti, negli ultimi anni ha avuto diverse chiusure, diversi interventi di restauro, quindi questa del PNRR é un’occasione importante per restituirlo finalmente ai cittadini. Questa Commissione é utile per fare il punto sullo stato, soprattutto dei lavori e capire se effettivamente siamo in tempo sulla tabella di marcia. Poi mi riservo, eventualmente, di fare delle domande, grazie.
Giovanni Caudo (Roma Futura): Grazie collega Masi. Ricordo che in una precedente audizione che abbiamo fatto come Commissione fu posta anche la questione del mantenimento o meno dell’apertura del Planetario all’interno della struttura e che la struttura che ospita il Museo comprende anche il Planetario e in quell’occasione mi pare che ci furono date delle rassicurazioni sul fatto che comunque l’investimento che era stato fatto sul Planetario manteneva ancora una sua validitá all’interno di questo progetto. Passeró, a questo punto, la parola al Sovrintendente Dott. Parise Presicce, non so se vuole dire qualcosa o passiamo direttamente al RUP. Decida lei Dott. Presicce, intanto le dó la parola e grazie della disponibilitá.
Soprintendenza: " Grazie molte, io purtroppo mi scuso, ma dovró allontanarmi a breve, peró non volevo mancare perché considero il Museo della Civiltá Romana e quindi l’intervento PNRR che ne ha finanziato la risrutturazione, uno dei piú importanti del mandato relativo alla Soprintendenza come soggetto attuatore. Voglio anche dire che accanto all’architetto Gigli, che é in RUP, c’é anche la Direttrice della Direzione Interventi su Edilizia Monumentale, l’architetto Giuliana Badilá che dal 19 di maggio..."
Giovanni Caudo (Roma Futura): Grazie, saluto molto anche io, é la prima volta che l’abbiamo in Commissione, é stata nominata di recente, sono molto felice di darle un nostro saluto e in bocca al lupo per l’impegno e mi sembra importante, tra l’altro presa in corsa, e quindi ha tutta la nostra vicinanza. Quindi grazie molte della presenza, prego Dott. Presicce.
Soprintendenza: "Tra qualche minuto mi devo allontanare, naturalmente l’intervento é stato iniziato, é in corso, non possiamo nascondere naturalmente la sua complessitá che, aldilá della risorsa ingente da spendere e da trasformare in attivitá in tempi molto ristretti, perché anche il Museo della Civiltá Romana é previsto che concluda i lavori entro il 30 giugno 2026, anzi non solo i lavori, ma anche tutte le fasi di liquidazione e collaudo. Peró quello che mi preme dire é che per quanto sará possibile il Planetario resterá all’interno anturlamente del Museo, finché eventualmente l’amministrazione Capitolina, quindi l’organo politico, non decida eventualmente di spostarlo altrove. Il problema naturalmente non riguarda decisioni della Soprintendenza, ma riguarda decisioni della programmazione di ordine politico. Naturalmente ci sará un momento in cui i lavori che sono stati avviati renderanno necessario l’interruzione del servizio del Planetario. Cercheremo di ridurre al minimo la fase di chiusura che stiamo valutando in questo momento per quanto tempo debba durare, ma siccome i problemi principali della struttura o almeno quelli che consideriamo prioritari nell’intervento attuale riguardano i solai e i lucernari sul tetto, ovviamente come potete immaginare ci sono problematiche che rendono necessaria la totale liberazione degli spazi sottostanti. Naturalmente anche in questo cercheremo di valutare un’organizzazione del lavoro per fasi successive, in modo da non impegnare sempre tutte le sale; peró é evidente che il tema si porrá. Detto questo mi fermo, lascerei la parola all’Architetto Badilá e o all’Architetto Giugli il compito di illustrare meglio l’andamento dei lavori, che dal mio punto di vista stanno andando avanti nel miglior modo possibile, naturalmente la Soprintendenza dá tutto il sostegno possibile e immaginabile, non solo naturalmente al RUP, ma anche al Direttore dei lavori, che lo ricordo, é esterno alla Soprintendenza come per tutti gli interventi PNRR e ovviamente al Consorzio che ha in carico l’esecuzione dei lavori previsti. Grazie. "
Giovanni Caudo (Roma Futura): Grazie Sovrintendente, ricordo solo che si tratta di un intervento, come giustamente diceva lei, piú importante anche in termini di investimento, sono circa poco piú di 20 milioni di euro, l’intervento piú grande tra quelli previsti da Caput Mundi e giá in una precedente audizione con il RUP Architetto Gigli si erano segnalate quali erano le complessitá di questo intervento, quindi siamo molto interessati a capire se, nonostante il tempo trascorso, si riesce ancora a mantenere il crono-programma, cosí come giustamente stava dicendo, di giugno 2026, anche se con un collaudo in corso d’opera, ma appunto il collaudo entro questa data degli investimenti che sono stati finanziati con il PNRR. Passo la parola, a questo punto, alla Direttrice Badilá o all’Architetto Gigli, decidete voi chi vuole iniziare. Intanto porgo i miei saluti e dó un benvenuto alla Direttrice.
Commissariato straordinario Giubileo: "Grazie per i saluti e per il benvenuto, sono qui solo come dice il Sovrintendente, ho giá affrotnato l’intervento nell’ufficio da cui provengo, l’Ufficio del Commissario Straordinario del Giubileo che seguiva anche, appunto, il PNRR. Quindi consoco bene l’intervento, mi sono interfacciata con il RUP per alcuni consigli e da quando mi sono insediata ci siamo confrontati e abbiamo fatto una riunione sul Museo, per aggiornarci magari possiamo organizzare un prossimo incontro con un sopralluogo sul sito, che puó essere interessante anche per la Commissione. Dó la parola a Federico."
Ufficio del Rup: "L’intervento, come giá detto, é il piú consistente dal punto di vista economico del programma Caput Mundi, sono 20milioni e 700mila, di cui 13milioni e 455mila di lavori e il resto tra progettazione, iva, oneri, ecc. Purtroppo giá in sede di PFTE abbiamo verificato che l’intervento avrebbe avuto bisogno di ben piú consistenti investimenti perché i lavori da fare sono di grande quantitá e complesitá. Quello che abbiamo deciso di fare, anche su indicazione del Sovrintendente, é stato quello di fare tutti i lavori essenziali per la riapertura del Museo, in modo da rimetterlo in funzione e renderlo visitabile entro il termine del 30 giugno 2026. La piú grande criticitá che era emersa, forse, non so se si era giá parlato nella scorsa riunione, é quella dei solai di copertura. Noi inizialmente pensavamo, ad inizio progettazione che fossero in buone condizioni, e che quindi non ci dessero troppi problemi e invece durante la progettazione é emerso che questi solai non sono in buono stato per nulla e quindi una buona fetta di finanziamento va presa per rimetterli in sicurezza. Abbiamo appreso anche il fatto che la copertura é uno dei punti nodali dell’edificio, perché vengono, indipendentemente dal completamento dei solai, vengono rifatti tutti i lucernari che danno illuminazione naturale alle sale e che in questo momento creavano dei grossi problemi perché erano in materiali non idonei e non apribili e si creava un effetto serra in inverno e soprattuto d’estate, per cui la temperatura saliva di molto.
Quindi sostituiremo tutti i lucernari con dei lucernari apribili, per cui d’inverno si crea un effetto serra per cui si crea un riscaldamento naturale e d’estate con l’apertura delle parti vetrate si puó creare un effetto di ventilazione naturale dove la temperatura interna puó essere meglio controllata entro criteri accettabili. Abbiamo appreso anche il fatto che la dimensione dei volumi del Museo praticamente renderebbe non sostenibile volutamente la climatizzazione meccanica, perché i volumi sono troppo grossi e i costi sarebbero enormi. In piú, sempre per quanto riguarda i solai, abbiamo fatto un’indagine dal punto di vista climatico ed energetico per cui nella parte dei solai non coperta dai luncernai abbiamo progettato e inseriremo tutta una serie di pannelli solari che dovrebbero riuscire a coprire il 70% del fabisogno energetico del fabbricato. Quindi questo sará l’intervento principale, naturalmente, un po’a scapito dell’allestimento che poi vediamo come gestire, peró intanto riapriremo il Museo e lo renderemo di nuovo visitabile e in sicurezza, poi mano mano in futuro si potranno fare ulteriori interventi. Per quanto riguarda, poi, il Planetario dovremmo chiudere da metá di giugno a metá di settembre per consentire l’installazione dei lucernai e la revisione dell’atrio principale del Museo, che al momento é in condominio tra Museo e Planetario e anche successivamente rimarrá in comune tra le due strutture. Ora chiuderemo per consentire la lavorazione in sicurezza per installare i lucernai sull’atrio principale.
Un altro intervento che abbiamo in parallelo, che é un intervento vecchio e che peró alla fine si é sovrapposto, é quello sulla Sala del plastico, su cui vi é un altro appalto piú piccolo, ma che é stato influenzato dall’intervento principale, perché in quel caso non pensavamo di dover lavorare sul solaio di copertura e invece lo dobbiamo fare. Per cui attualmente é stata trasferita la consegna delle aree dall’impresa che ha l’appalto della sala del plastico a quella che ha l’appalto del Museo, per il consolidamento del solaio della Sala del plastico e appena finiscono loro rientra l’impresa del plastico che completerá il lavoro. Vediamo se riusciamo ad aprire la Sala del plastico in modo anticipato rispetto a tutto il resto, perché questo era un appalto giá pregresso e che ha avuto una serie di vicissitudini e di varianti che l’hanno un po’ protratto, peró cerchiamo di aprirlo prima. Per il resto, appunto, abbiamo iniziato i lavori e si stanno consolidando principalmente i solai nelle more della produzione in fuori opera di tuti i lucernai che poi verranno portati, conseganti e installati.
L’altra settimana é venuta in soprallugoo l’Alta Sorveglianza del Ministero della Cultura, con cui abbiamo condiviso le scelte, in particolare per la quotazione degli infissi e dei lucernai e serramenti, e quindi ora hanno confermato gli ordini e stiamo proseguendo. Non so se forse ci sono altre domande.
Giovanni Caudo (Roma Futura): Forse potremmo dare qualche specifica in piú sulla questione dei tempi. Mi pare di capire che c’é stato questo focus che ha assorbito buona parte degli investimenti, che sono il consolidamento dei solai, se ho capito bene, e quindi anche l’intervento sui lucernai. Mi sembra importante questa segnalazione di aver individuato un tempo, tutto sommato, abbastanza stretto di chiusura del Planetario, diciamo da metá luglio a settembre, in qualche modo, per consentire la realizzaizone dei lucernari da quella parte. Mi chiedevo rispetto ai tempi, quindi, ci sono due imprese che vi stanno lavorando, perché c’é questo contratto precedente che riguarda solo il plastico, quindi, si sta lavorando all’interno del cantiere, quindi il cronoprogramma verrá rispettato, si fa in tempo entro giugno prossimo? Quali sono gli inconvenienti che possono ancora nascere?
Ufficio del Rup: "Dobbiamo fare in tempo. Sicuramente la partenza é stata, come un po’in tutti i cantieri, sto verificando, le partenze sono sempre un po’rallentate perché l’installazione del cantiere crea sempre un po’di problematiche pratiche che, per quanto siano previste in fase progettuale, poi quando ci si scontra con l’installo nei luoghi, va affrontato nel concreto. Detto questo, peró, ci sono una serie di lavorazioni fatte fuori opera (lucernai, infissi, serramenti) che sono una grossa quota parte del finanziamento e una volta che verranno portati e si monteranno molto velocemente, si fanno ritornare a pari con il cronoprogramma. Cronoprogramma che noi stiamo cercando di monitorare settimanalmente e anche perché poi ci sono tutta una serie di ottemperanze da rispettare per quanto riguarda proprio il progetto del programma PNRR, quindi, siamo sempre molto con il fiato sul collo sulla situazione lavori e sull’impresa per cercare di avere la massima produttivitá."
Giovanni Caudo (Roma Futura): Va bene, a questo punto darei la parola alla Consigliera Masi che ha alzato la mano e ripeto é nata da una sua sollecitazione la richiesta di questa verifica dell’andamento dei lavori, quindi Mariacristina a te la parola.
Mariacristina Masi (Fratelli D’Italia): Si, Presidente. Grazie per queste informazioni, che sono utili per avere un quadro preciso. Io le vorrei chiedere, in linea anche con quanto proposto in precedenza, a questo punto di fare, tra ottobre e novembre, diciamo a 6-7 mesi dalla fine prevista dei lavori, un sopralluogo come é stato prima suggerito, in modo da poter tenere informata la Commissione e anche noi membri della Commissione farci un idea precisa sullo svolgimento dei lavori e se effettivamente si riuscirá a recuperare il tempo che, per motivi ovviamente di cantiere e di lavori, é partito con un po’in ritardo. Le propongo, quindi tra ottobre e novembre, se possibile, di fare una Commissione di sopralluogo per monitorare la situazione, grazie.
Giovanni Caudo (Roma Futura): Direi che se gli uffici non hanno nulla in contrario, mi sembra un tempo abbastanza congruo. Vedo il Direttore Badilá che annuisce, quindi adesso lo mettiamo in calendario e la Segreteria della Commissione terrá conto di questa indicazione, poi prenderemo gli accordi per tempo per poter fare un sopralluogo all’interno del Museo. Ha alzato la mano il collega Carpano a cui dó la parola.
Francesco Filippo Carpano (Forza Italia): Sí Presidente. Buongiorno a tutti, agli uffici e alla Soprintendenza Capitolina. Io ricordo che parlammo in questa Commisisone della situazione dei progetti che riguardano il quadrante EUR e in particolare quelli realizzati d’intesa tra EUR, SPA e Sovrintendenza Capitolina. Volevo capire se c’é modo, se non ci sono i Responsabili non c’é problema, ma ne volevo approfittare, qual’é lo stato degli altri tre interventi che riguardano il patrimonio di EUR SPA, se non erro c’erano interventi da fare sulle modalità di ingresso e interventi sullo sviluppo di un’applicazione digitale. Su questo vi erano stati tempi fisiologici fino ad un certo punto, da un altro punto di vista vi era stato un procedimento lungo che era stato oggetto anche di un nostro interessamento, quindi volevo sapere se c’era la Convenzione che andava firmata e del resto é stata firmata proprio perché c’é questa discussione in atto, peró volevo sapere se c’é qualcuno in Commissione che puó rispondere sullo stato degli altri tre progetti, in modo tale da rendere tutti quanti partecipi. Poi ricordo che ci fosse anche la digitalizzazione del patrimonio di immagini storiche dei progetti nell’Esposizione Universale di Roma. Se possibile, se no non c’é problema, grazie.
Giovanni Caudo (Roma Futura): Grazie Francesco, ricordo che fu proprio il Sovrintendente Presi Presicce ad annunciarci che era prossima la sottoscrizione di una Convenzione con EUR SPA che assegnava la possibilitá di effettuare gli interventi. Non so se su questo il Sovrintendente vuole aggiungere qualcosa, non so se abbiamo la possibilitá di rispondere sui singoli interventi, questo possiamo farlo Francesco riaggiornandoci e magari coinvolgendo EUR SPA in un’audizione, ma intanto se il Sovritnendente Presicce ci vuole aggiornare su questa richiesta del collega Carpano.