+++ Resoconto attività relative all’approvazione definitiva del PUA e all’indizione dei procedimenti a evidenza pubblica per l’individuazione di nuovi concessionari balneari +++
Buona domenica cari lettori. Trasmettiamo oggi questo appuntamento, non è stato possibile trasmetterlo prima per ritardo nel caricamento dello stesso da parte dell'amministrazione comunale. La trasmissione potrà interrompersi prima della fine della commissione, rimandando ad essa, o potranno essere inseriti stralci e sintesi.
Biondo (Pd X Municipio – Presidente di commissione): “Buongiorno, iniziamo la seduta di oggi che vede come invitati ma anche come protagonisti il dipartimento patrimonio comunale e l’assessore Tobia Zevi, che è qui. Vogliamo sapere quali sono le politiche che ha messo in campo Roma Capitale, che da un anno è titolare della delega al litorale. E’ stato implementato un cambio di prospettiva, il mare non è di Ostia ma di Roma e Roma deve e può dare risposte migliori e più forti di quelle che purtroppo ahimé è riuscito a dare questo municipio negli anni. Ringrazio il presidente Mario Falconi del municipio, gli uffici del dipartimento patrimonio e politiche abitative di Roma Capitale. Volevo ringraziare per il lavoro di pubblicità che si sta facendo sugli avvisi pubblici e sui bandi di gara, in questo territorio la concorrenza e l’adeguamento alle norme europee non era uguale a giustizia sostanziale. E’ compito della politica cercare di rassicurare il tessuto sociale ed economico affinché è intenzione dell’amministrazione apportare un cambiamento vero, sostanziale e non formale per quanto riguarda il rispetto della legalità. Lascio subito la parola per la presentazione degli avvisi pubblici all’assessore Zevi”
Zevi (Assessore al Patrimonio Roma Capitale): “Grazie alla commissione e alla giunta del Municipio X. Il presidente Biondo mi ha invitato molte volte a questa commissione e mi scuso se non sono riuscito a venire prima, siamo travolti da quelle comunali, quando posso lo faccio volentieri e mi sembrava un’occasione utile per discutere e confrontarsi. Si deve qui diffondere una notizia che è già molto girata, l’avevamo detto e l’abbiamo fatto e siamo qui per raccontare cosa è successo. Noi come sapete abbiamo dato seguito nell’ottobre del 2023 a quella impostazione che già era nelle linee programmatiche e cioè l’impostazione che compiutamente voleva fare del litorale di Ostia il mare di Roma, con un segnale amministrativo e burocratico forte, tangibile, riportando le competenze sul demanio marittimo al municipio X al dipartimento capitolino del Patrimonio. Noi al Patrimonio riceviamo la competenza tra ottobre 2023 e gennaio del 2024, circa un anno fa noi cominciamo ad approntare questa questione storicamente annosa, non solo presentiamo qui i bandi ma presentiamo gli esiti di un anno di lavoro. La settimana scorsa sono stati pubblicati 40 bandi e nell’aprile 2024 c’è stata la delibera che garantendo il servizio per la stagione 2024 contestualmente avviando però le procedure di gara. In questo territorio ci sono conoscenze e competenze sull’argomento, avevamo detto che avremmo garantito la stagione 2024, i varchi, alcune questioni che dovevano essere gestite, avremmo fatto un lavoro sulle consistenze e avremmo fatto i bandi e ora ci manca il passo successivo che è l’approvazione del Piano degli Arenili, mentre la normativa nazionale continua ad evolversi; e poi fare i bandi pluriennali. Siamo dunque in linea con quello che abbiamo detto. I bandi sono annuali perché non abbiamo il PUA, quando avremo il PUA faremo le gare pluriennali, il PUA spetta alla Regione che lo sta elaborando.
C’è una questione che non riguarda Roma Capitale, ma riguarda tutti noi che amiamo Ostia, c’è un tratto di costa che non c’è più. Nelle nostre competenze c’è anche il tavolo del Mare, con tutte le istituzioni coinvolte, l’abbiamo convocato e lo riconvocheremo, è stata una cosa molto positiva e si pensi che nessuno aveva mai convocato Demanio e Dogane, il tema dell’erosione degli arenili è centrale. Regione Lazio farà il ripristino fra marzo e aprile, poi capiamo chi paga perché molto sarà fatto in danno; noi siamo responsabili della rimozione delle strutture in muratura finite in mare, abbiamo stabilito un coordinamento fra Ama e la ditta che farà i lavori. Poi servirà un dibattito che va oltre perché ci serve una soluzione normativa ingegneristica e tecnica per proteggere il tratto centrale di Ostia che è mangiato dal mare. Il bando è un anno + 1 + 1, sono 40 di cui 25 stabilimenti balneari, 4 sono ristoranti, 2 altre strutture e 9 spiagge libere. L’anno scorso Ama ha fatto un grande lavoro nel pulire la spiaggia sia stagionale che quotidiana, ci sono alcuni problemi sui margini di questa pulizia perché in alcuni casi la competenza fra Ama e Municipio creava problemi, mediamente comunque abbiamo risolto. Non c’è però solo un tema di pulizia ma ci sono i bagni, le passerelle, far andare in acqua chi non può deambulare. C’è poi il meccanismo delle royalties che è a bando per un massimo del 30% del meccanismo di valutazione; il 70% sarà valutato sul progetto, nella misura di qualità del servizio, capacità di assumere lavoratori a tempo indeterminato, giovani, donne, poi abbiamo le royalties del 20% e poi offerta economica: questa è un’altra questione annosa che ci indigna come cittadini, perché è il modo per risolvere il fatto che i canoni richiesti dal demanio sono scandalosamente bassi e mai aggiornati e producono una serie di storture note, stabilimenti che pagano poche migliaia di euro a fronte di incassi...io non sono mai contrario a fare incassi ma insomma, è noto che si crea una sproporzione.
E allora un pezzo di questi soldi che guadagni li devi dare a Roma Capitale che si occuperà di migliorare questi servizi. C’è poi la questione delle concessioni 2020 che a valle di un complicato iter processuale, che conoscete e non riassumiamo, oppure sì se volete, ma penso di no, dicevo queste concessioni noi le assegneremo direttamente in quanto ci sono gli aventi diritto. Poi ci sono ulteriori 9 stabilimenti che dobbiamo mandare a gara e hanno una situazione un po’ complessa, poi ci sono 3 stabilimenti confiscati e sono ottimista rispetto al passaggio di consegne rispetto all’Agenzia nazionale dei Beni Confiscati, stiamo lavorando, ci devono passare le carte. Ci sono 6 casi in cui non sarà possibile procedere con il bando, o perché sono distrutti, o perché sono questioni un po’ particolari tipo la Darsena. Dai 40 attuali dovremmo dunque arrivare a 52 nel giro di qualche settimana, più i 6 che assegniamo vanno a nuova assegnazione totali 58 stabilimenti. Poi c’è il tema sulla preoccupazione che molti hanno riguardo i tempi. Dobbiamo spiegare ai cittadini che ogni cambiamento si porta dietro una quota di disagi e fatica, chiaro che uno che oggi vuole acquistare la cabina per l’estate 2025 deve aspettare perché il gestore gli dice eh ma io non so come va a finire. E’ un disagio certamente che non va banalizzato, è una cosa importante che rompe le scatole ma il processo di cambiamento ha bisogno di vari passaggi, questa fatica noi tenteremo di minimizzarla, dialogheremo, medieremo, troveremo soluzioni. Le stelle polari nelle procedure che facciamo sono la tutela dell’ambiente, il miglioramento dei servizi, le corrette procedure”
Mi segnalano correttamente che abbiamo anche aumentato per le spiagge libere la possibilità di portare i cani, ci saranno delle assegnazioni più puntuali su questo, mi sembrava restrittivo che i cani potessero andare solo negli ultimi 150 metri di spiaggia.
Falconi (Presidente X Municipio): “Noi stiamo recuperando dei tempi che forse andavano recuperati anni fa. Quando siamo entrati in questo municipio c’era la finanza che ha sequestrato tutto per illegalità e irregolarità mai messe a posto. Chiaro che quando un territorio del genere si decide a gestire il mare di Roma cedendolo al Campidoglio, quando il Sindaco me lo chiese io dissi “domani”, l’opposizione naturalmente fa l’opposizione e chiese le mie dimissioni, ma mi sarei dimesso io e i miei collaboratori lo sanno, perché per troppi anni il mare di Roma era il mare di Ostia e questo comportava decisioni che non erano mai complete. Ora c’è una nuova fase che porta problemi, io lo so sono il primo ad ammetterlo, perché i cittadini di Ostia sono abituati a prenotare la cabina mesi prima se non l’anno prima. Io naturalmente mi auguro che si faccia tutto velocemente, stiamo analizzando le varie cose, le innovazioni e il fatto che insieme Roma Capitale e Municipio gestiscano secondo me porterà, sembrerà una banalità ma insomma, un mondo migliore su questo aspetto”
Biondo (Pd – Presidente commissione litorale): “Non possiamo nascondere, ci sono stati articoli di giornali in cui gli attuali concessionari hanno promesso piogge di ricorsi. Roma Capitale si trova sempre fra due fuochi...i ricorsi ci saranno, Roma Capitale è obbligata dai giudici amministrativi, l’azione politica delle istituzioni è determinata dai magistrati, è una cosa che va detta, e così abbiamo fatto questi bandi. Relativamente alla concorrenza, ci si chiede come fa ad essere appetibile economicamente un bando che dura di base una stagione balneare e chiede investimenti. Su questo rispondo io. C’è una legge regionale del 2016 che vieta ai comuni di fare gare per periodi maggiori di un anno se non c’è il PUA, PUA che doveva essere approvato entro 12 mesi da quella legge e siamo al 2025 e ancora il PUA non c’è. Di base fra fare e sbagliare, e non fare e sbagliare, spesso non c’è tanta differenza. Siamo oggi obbligati dunque a fare gare per un anno, dal Consiglio di Stato, secondo me questa legge regionale non è che sia particolarmente costituzionale, ma tant’è, opinione mia. Si fanno dunque in effetti queste gare di un anno, nel frattempo però il PUA c’è, è quello del 2008, modificato dal PUA regionale, io invito tutti a leggerlo. Questo atto disegna un litorale che non è quello che vediamo. Ci devono essere il 50% di spiagge libere, ad esempio, e non mi pare ci siano, dunque questo bando è anche più versato verso la concorrenza di quanto pretenderebbe il PUA vigente...a bando ci sono solo 11 spiagge libere.
Questa amministrazione municipale nel 2021 ha annullato in autotutela il bando della precedente amministrazione per motivazioni tecniche, la grande novità del nuovo bando è che sono stati fatti dei controlli sulle consistenze edilizie, riguardo le costruzioni sul litorale. La cosa curiosa è che dal 2021 al 2024 il municipio seppur ha annullato in autotutela il bando per carenze di istruttoria non ha proceduto a fare i controlli necessari, in politica è raro il mea culpa; anche il passaggio della delega a Roma Capitale non comprendeva la perdita di competenza sulla polizia edilizia, ne sia prova il fatto che per fare i controlli che doveva fare Roma Capitale è stato usato anche personale del X Municipio. Altra questione che a mio avviso è dirimente è la seguente, l’art. 49 del codice della Navigazione impone un incameramento ex lege degli immobili costruiti sulla spiaggia, direttamente dal concessionario allo stato. Dunque in effetti fino a che c’è concessione gli stabili sono di proprietà del concessionario, successivamente sono di proprietà dell’Agenzia del Demanio, segnalo automaticamente. L’art. 49 prevede la facoltà di ordinare la demolizione e la restituzione in pristino per evitare l’incameramento. Questa facoltà non è stata esercitata, dunque tutte le strutture diventano parte del patrimonio dello Stato; quindi il Comune può demolire tutto quello che vuole, ma se demolisce fa danno erariale e viene condannato. Dunque al netto degli obblighi di demolizione degli abusi, lavoro ottimo il controllo di Roma Capitale, non abbiamo la possibilità di cambiare poi troppo il litorale e la vivibilità del male. Specie perché l’erosione costiera è una realtà sempre più forte.
Questa amministrazione municipale nel 2021 ha annullato in autotutela il bando della precedente amministrazione per motivazioni tecniche, la grande novità del nuovo bando è che sono stati fatti dei controlli sulle consistenze edilizie, riguardo le costruzioni sul litorale. La cosa curiosa è che dal 2021 al 2024 il municipio seppur ha annullato in autotutela il bando per carenze di istruttoria non ha proceduto a fare i controlli necessari, in politica è raro il mea culpa; anche il passaggio della delega a Roma Capitale non comprendeva la perdita di competenza sulla polizia edilizia, ne sia prova il fatto che per fare i controlli che doveva fare Roma Capitale è stato usato anche personale del X Municipio. Altra questione che a mio avviso è dirimente è la seguente, l’art. 49 del codice della Navigazione impone un incameramento ex lege degli immobili costruiti sulla spiaggia, direttamente dal concessionario allo stato. Dunque in effetti fino a che c’è concessione gli stabili sono di proprietà del concessionario, successivamente sono di proprietà dell’Agenzia del Demanio, segnalo automaticamente. L’art. 49 prevede la facoltà di ordinare la demolizione e la restituzione in pristino per evitare l’incameramento. Questa facoltà non è stata esercitata, dunque tutte le strutture diventano parte del patrimonio dello Stato; quindi il Comune può demolire tutto quello che vuole, ma se demolisce fa danno erariale e viene condannato. Dunque al netto degli obblighi di demolizione degli abusi, lavoro ottimo il controllo di Roma Capitale, non abbiamo la possibilità di cambiare poi troppo il litorale e la vivibilità del male. Specie perché l’erosione costiera è una realtà sempre più forte. Mantenere queste strutture va a togliere spazi di spiaggia, e ci sono strutture – penso al Kursaal – dove manca l’oggetto della concessione: la sabbia.
Sempre riguardo l’erosione costiera manca un riferimento alle opere a difesa della costa per le quali serve una Convenzione fra Regione – competente per erosione costiera – e Comune, o Comuni; nell’atto di stipula della concessione è il concessionario che dovrebbe provvedere a intervenire sulle opere a difesa della costa. Le spiagge libere si prevede la messa in posa di chioschi; l’ha tentato il municipio anni fa ma la Regione ci disse che era consentito come attività commerciale solo noleggio lettini e ombrelloni. Ci sono dunque spiagge libere con servizi e se invece la spiaggia è concessa come spiaggia libera senza servizi non si possono mettere i chioschi. In sede di comparazione delle offerte sarà scelta quella che ha minor impatto ambientale. La domanda successiva è quella che preoccupa i cittadini di Ostia Ponente, una cosa abbastanza ghettizzante visto che la gran parte delle spiagge libere sono lì e ci sono i tubi del porto che passano sotto e sono emersi dalla sabbia, questi lotti uno si viene da chiedere cosa succede se non ricevono offerte, il dipartimento, l’assessorato ha una soluzione alternativa se dovessero andare deserti? E stessa domanda per gli stabilimenti balneari. Chiederei all’assessore un riscontro su questo. ”.
Giuliana di Pillo (M5S X Municipio): “La questione demanio e la questione concessioni è una partita molto delicata che ha visto la precedente amministrazione affrontare vari temi in maniera molto complicata e non a caso ora state assegnando direttamente le spiagge a soggetti che avevano vinto il precedente bando, quindi non è che la situazione è semplice. La prima domanda che è molto semplice è: qualora non si facesse in tempo ad assegnare ai nuovi concessionari gli stabilimenti, che succede? Rimangono i vecchi gestori? E’ garantita la stagione balneare? Questo vogliono capire i cittadini, se la spiaggia aprirà, no la cabina non la cabina. Immagino che per quanto riguarda le spiagge attrezzate voi darete una concessione demaniale marittima per la messa in opera dei chioschi, voglio sapere quanto cubano queste nuove concessioni demaniali e se stiamo nel giusto equilibrio fra il 50% fra spiagge libere e spiagge in concessione, come la normativa prevede, per queste nuove concessioni demaniali”
Masi (Consigliera Comunale FDI): “Ringrazio il presidente della commissione perché ci dà la possibilità di affrontare la questione, è vero che il presidente del Municipio è entusiasta del passaggio delle deleghe a Roma, noi siamo meno entusiasti perché io posso parlare qui per la prima volta di questo argomento da inizio 2024, e chiedo anche in questa sede all’ass. Zevi di coinvolgere di più la commissione Patrimonio, noi abbiamo anche chiesto la commissione litorale capitolina, sembra che la maggioranza non voglia...ma almeno la commissione Patrimonio, oggi viene convocata questa commissione sostanzialmente a cose fatte dopo tanto di conferenza stampa. Io volevo capire: Ostia per l’estate 2025 dovrà essere pronta a competere con le altre località balneari, con i bandi siamo certi che si riesce ad organizzare le spiagge anche nel miglior caso possibile, ricordo che l’inizio della stagione è il 1 maggio. “
Malara (FDI X Municipio): “C’era stata inizialmente il problema degli abusi, oggi abbiamo contezza di come stanno messi gli stabilimenti che oggi vanno a concessione? Sulla questione cani, quale sarà il regolamento? Va garantito il diritto dei proprietari di cani ma anche di chi vuole stare tranquillo senza cani. I precedenti bandi sono andati deserti perché si cercava Babbo Natale, cioè un operatore a cui veniva chiesto di fare tutto, pulire, garantire sicurezza e servizi in cambio di poter affittare solo un numero contingentato di ombrelloni e a un prezzo contingentato. Volevo capire come è stata strutturata questa questione. Se quelli distrutti non vanno a bando, che se ne fa? Saranno abbandonati ancora, rimarranno occupati o nel pieno degrado, o si ripristinerà il decoro? L’importante è capire cosa si farà. Ultima domanda sulle royalties, primo si aggiunge una somma a quello che lo stato ha già stabilito, secondo me è una sovrattassa, meglio sarebbe che il demanio aggiornasse le quote. Così chi ha le spalle più forti può dare più royalties a Roma Capitale rispetto a chi vuole lavorarci per fare un piano imprenditoriale, considerando che la concessione dura un anno...così sembra, no sembra è così, che chi paga di più ha più punteggio. Inoltre vorrei capire perché in ogni caso questi soldi andranno a Roma Capitale invece che convertirli in fondi per i servizi a favore di quei territori dove ci sono le concessioni”
Ass.ne Mare Libero: “Grazie presidente, grazie assessore e al suo staff con cui abbiamo avuto modo di interloquire anche l’anno scorso. Come associazione di cittadini e dunque non di imprenditori ex concessionari – ricordiamo che le concessioni sono al 95% tutte scadute, dunque sono ex concessionari – la prima cosa che ci viene da dire purtroppo è che in assenza del PUA questi bandi fotografano l’esistente. I cittadini vogliono più spiagge libere, questa è la situazione che auspichiamo...sostituire il concessionario A con il concessionario B non è risolutivo, qui bisogna rispettare le quote del vecchio PUA del 2005 modificato nel 2008...riportare il mare di Roma ai cittadini romani dovrebbe essere la priorità di tutti. La spiaggia aprirà? La domanda mi sorprende. La spiaggia non deve aprire, la spiaggia è già destinata alla pubblica e gratuita fruizione collettiva e il consiglio di Stato ha detto che le concessioni devono essere l’eccezione, non è che il mare deve essere fruito solo da chi può noleggiare cabina, lettini...questa è una possibilità residuale, non la principale. Ci aspettiamo che il comune, che gestisce le spiagge….le competenze sono sovrapposte, fra Patrimonio e Urbanistica e altre...il che complica la situazione. I bandi sono stati messi sul sito del comune il 14, oggi è il 19, non li abbiamo potuti studiare appieno. Questa poteva essere l’occasione per rendere il mare più fruibile… l’erosione si risolve anche liberando la spiaggia da tutto quello che non ci dovrebbe stare, la spiaggia non deve essere edificabile anche se lo dice il PRG. La novità comunque c’è, bene aver previsto per le spiagge libere che comunque sono poche, aver previsto la possibilità di fare i chioschi, da vedere poi quanto saranno realizzabili. Ad Ostia Ponente le spiagge sono 10*15, prevedere dei chioschi su tratti di spiaggia così piccoli richiede un lavoro un po’ particolare. Quel poco che abbiamo potuto vedere dai punteggi, vede delle premialità per chi ha avuto esperienze nel settore in precedenza, questo certamente la legge lo prevede però mi è sembrato veramente eccessivo attribuire un punteggio a chi ha già una concessione, va bene l’esperienza ma non capisco perché chi ha una concessione deve avere un punteggio aggiuntivo...ricordo ancora che sono tutti ex concessionari. Ci farebbe piacere che questi tavoli fosse presente una rappresentanza dei cittadini. L’abbiamo già chiesto e lo richiediamo, anche come meri osservatori”
Belmonte (PD): “Io non avrei demolito i chioschi Algida, quelli sono utili a vendere i gelati e fare i caffè, non è stato possibile, è una mia posizione personale, ne prendo atto. Io ero tra quelli che tra due anni fa ero molto perplesso sulla riconsegna a Roma della delega. Ho capito che in due anni se non ci fosse stato questo passaggio, oggi non avremmo i nuovi bandi, va riconosciuto per dovere di cronaca e serietà. Siamo tutti preoccupati rispetto ai tempi e alla gestione delle spiagge nel 2025, sicuramente qui è in gioco un cambiamento importante, eravamo tutti consapevoli che prima o poi si sarebbe arrivato a questo, lo sapevano i concessionari e lo sapevano i cittadini.
Io capisco quello che dice Mare Libero ma ci sono dei cittadini di Ostia che in sincerità preferisce pagare 5/6mila euro all’anno per avere doccia e cabina, questo è un dato che va tenuto in considerazione, come altrettanto la spiaggia libera o la fruibilità coi cani. Teniamo presente tutto”
Avendo, riteniamo, dato ampio spazio ai diversi punti di vista, trasmettiamo ora la replica dell’assessore Zevi.