Giovanni Quarzo (Fratelli D’Italia): Grazie Antonio e grazie al Presidente Rocca e al Presidente De Santis di aver lavorato per questa convocazione. Saró veramente molto sintetico: la vicenda riguarda un numero abbastanza rilevante di ex dipendenti ACEA che avevano, come parte della loro retribuzione, prima quando erano in servizio e poi successivamente, durante l’attuale fase pensionistica, un istituto contrattuale che consisteva sostanzialmente in uno sconto sulla bolletta elettrica. Nel tempo questo istituto é stato modificato e cancellato per alcuni dipendenti, non é stato piú applicato al personale assunto dopo il 1996, ma comunque fino ad oggi é un istituto contrattuale vigente. Nel 2008 fu avviata, tra sindacati ecc, una trattativa di secondo livello per modificare questo istituto, ma non fu fatto correttamente, innanzitutto non coinvolgendo correttamente, questa proposta di modifica fu fatta singolarmente ad uno per uno dei dipendenti e pensionati ACEA su base volontaristica. Chi accettava, in cambio di questo sconto aveva un riscatto, quindi un’offerta una tantum poteva farla, chi non l’accettava rimaneva con il sistema vigente. Quello che é successo é che in realtá nel luglio 2024, invece, in modo sostanzialmente unilaterale perché ACEA ha preso questa decisione con i sindacati che, ripeto, a mio avviso non rappresentano i pensionati, ha revocato questa misura dando in cambio di questa un bonus che é stato accettato da una parte anche importante dei pensionati, mentre gli altri hanno ritenuto di non doverla accettare.
Credo che ci siano sicuramente degli aspetti sul piano formale e sul piano giuridico poco convincenti di questa scelta, anche se sicuramente l’azienda avendola fatta é convinta del contrario, peró ci tengo a dirmi che io oggi sono qui.. come sapete io nella vita faccio l’avvocato, peró oggi qui sono piú che per l’aspetto giuridico che é sicuramente rilevante, mi interessa l’aspetto politico e sostanziale, quindi io credo che ci siano due temi che noi non possiamo sicuramente eludere e sui quali chiedo in prima battuta soprattutto ai rappresentanti dell’azienda di esprimersi. Il primo é che c’é questo tema del mancato coinvolgimento di questo gruppo di persone da parte dell’azienda, quindi non é stato fatto, come avvenuto nel 2008, non sono stati chiamati singolarmente, non é stata fatta una proposta, ma sono stati sostanzialmente messi davanti al fatto compiuto, é stato fatto un accordo sindacale e poi si sono visti arrivare a casa delle missive nelle quali si annunciava che questo istituto veniva sostanzialmente soppresso. Il secondo tema, di cui non si puó pure non tenere conto, altro tema politico, ma di sostanza, é che nell’indirizzo, nella direzione di cercare di ripristinare questo bonus, di tenere conto di questo istituto contrattuale va una mozione dell’Assemblea Capitolina del 12 novembre 2024 votata all’unanimitá. Ora come é noto, Roma Capitale é proprietaria al 51% di ACEA, quindi io credo che un indirizzo politco, soprattutto all’unanimitá dell’Assemblea Capitolina, che ha visto come primo firmatario il Presidente del Consiglio Comunale, proprio a testimoniare la volontá unitaria dell’Assemblea Capitolina su questo tema, non possono essere elusi, quindi ecco io volevo in prima battuta, poi ovviamente anche a tutti i colleghi, ci tengo a sentire la posizione dell’azienda su questa vicenda.
Antonio De Santis. (Azione): Si, grazie. Mi pare non ci siano altri interventi da parte dei colleghi, quindi io dare la parola ad ACEA per una risposta.
ACEA: "Buongiorno a tutti di nuovo, nel rispondere magari rubo qualche minuto per fare anche di riepilogo per chi conosce la vicenda in maniera parziale, quindi interrompetemi se volete maggiori approfondimenti oppure in caso salti qualche passaggio. ACEA e, come diceva correttamente l’avvocato Quarzo, le organizzaizoni sindacali nazionali il 29 maggio e 13 giugno 2024 hanno siglato degli accordi che vanno a regolamentare le agevolazioni tariffarie sui consumi di energia elettrica, i cui dipendenti assunti fino al 1996, beneficio riconducibile, se possiamo dire cosí, al Contratto Nazionale Collettivo, quindi una regolamentazione di primo livello del contratto allora vigente. Questo beneficio, che é un po’ il motivo che ha fondato i ragionamenti ad oggi non é piú previsto dal Contratto Nazionale di settore, che giá dal 2006, diversi anni fa, rinviava questa negoziazione alla contrattazione aziendale. Sulla base di questo, e lo diceva prima l’avvocato, nel 2008 é stato siglato un primo accordo sindacale, con il quale veniva superato il beneficio di agevolazione tariffaria per tutti i lavoratori che avrebbero cessato la loro attivitá da quella data in poi, quindi i colleghi che beneficiavano di questo beneficio tariffario, ma poi dal 2008 sarebbero andati in pensione e non avrebbero piú beneficiato di questa possibilitá. Poi c’é stato un elemento sopraggiunto, oltre all’andamento, diciamo cosí, normativo, che é stata poi la modifica del mercato con il superamento anche qui del mercato tutelato e quindi anche delle difficoltá oggettive e tecniche a mantenere un’agevolazione piú aderente al contesto mutato.
Quindi diciamo che le intese 2024 sono ancorate, dal nostro punto di vista, a due concetti logici molto solidi. Un istituto che oggi non é piú previsto dal Contratto Nazionale é dato da un mutamento veloce di mercato che va verso un mercato libero, ma in maniera decisa. Quindi, appunto, con questi accordi viene superato il beneficio per gli ex dipendenti assunti entro il 1996, che sono appunto fuori dall’azienda precedentemente al 2008. Tale beneficio, in coerenza, anche con quello che hanno fatto altri player, é stato sostituito da un importo una tantum che prima ho accennato, calcolando secondo fattori collegati all’etá anagrafica e con sé gli indici demografici analizzati, comunque coerente con accordi similari adottati da altri player di mercato particolarmente rilevanti. Il percorso seguito, in estrema sintesi, dal nostro punto di vista é coerente dal punto di vista normativo e soprattutto é analogo a quello che hanno fatto altri player di mercato quantomeno importanti, tra cui ad esempio la vicenda Enel, che é altrettanto conosciuta e che giá dal 2015 ha studiato questo beneficio e lo ha fatto dal gennaio 2016. Anche in quell’occasione, sempre per fare un po’di storia, una serie di ex dipendenti ritennero la visione di Enel non corretta, quindi ingiusta, ci furono una serie di ricorsi che hanno portato alla Corte di Cassazione che in piú pronunciamenti recenti, qui c’é un elemento che magari provo a riepilogare in maniera un po’ tecnica, hanno respinto integralmente questi ricorsi promossi, andando ad evidenziare come questo elemento non é da considerarsi elemento di natura retributiva poiché appunto ha caratteristiche che prevede la sua modifica nel tempo in base agli accordi di tempo in tempo assunti dalla societá con i lavoratori.
In realtá poi si sono conclusi tutti dichiarandone l’ilegittimitá. Da questo punto di vista, sempre per ricordare un po’, la societá ha contattato solo gli ex colleghi che hanno manifestato interesse a questa opportunitá. Per dare due numeri sono circa 1700 gli ex dipendenti che beneficiavano del beneficio, di questi circa il 70%, un numero importante, ha manifestato interesse e quindi mano mano stanno arrivando agli accordi transattivi, il restante circa 30% si puó dividere metá e metá, circa il 15% o un po’meno sono ex colleghi che proprio non hanno alcun interesse in questo modo, sono sostanzialmente in questo momento, assenti. Circa il 17-18% ha presentato diffida.
Rispetto alla volontá dell’azienda, cosí provo anche un po’a chiudere, l’azienda ha sempre dimostrato disponibilitá a provare a gestire in maniera propositiva e quindi a dare apertura qualora ci fossero ex colleghi che avessero difficoltá oggettive, quindi che in relazione al mancato beneficio riscontrassero difficoltá, sicuramente l’azienda anche nella veste del Presidente ha mandato una risposta scritta ha dato, continua dare e dará disponibilitá a gestire in maniera puntuale, senza alcun tipo di se o di ma. Cioé gli ex colleghi e dipendenti sono ritenuti importanti, quindi questo ci tengo a ribadirlo. Sul piano sostanziale la questione, invece, l’ha gestita con grande attenzione che appunto come dicevamo e diceva anche l’avvocato circa il 70% dei ex colleghi hanno giá chiarito, quindi é un percorso con un suo iter ben definito e quindi ovviamente e come tale va gestito con attenzione.
Rispetto alla volontá dell’azienda, cosí provo anche un po’a chiudere, l’azienda ha sempre dimostrato disponibilitá a provare a gestire in maniera propositiva e quindi a dare apertura qualora ci fossero ex colleghi che avessero difficoltá oggettive, quindi che in relazione al mancato beneficio riscontrassero difficoltá, sicuramente l’azienda anche nella veste del Presidente ha mandato una risposta scritta ha dato, continua dare e dará disponibilitá a gestire in maniera puntuale, senza alcun tipo di se o di ma. Cioé gli ex colleghi e dipendenti sono ritenuti importanti, quindi questo ci tengo a ribadirlo. Sul piano sostanziale la questione, invece, l’ha gestita con grande attenzione che appunto come dicevamo e diceva anche l’avvocato circa il 70% dei ex colleghi hanno giá chiarito, quindi é un percorso con un suo iter ben definito e quindi ovviamente e come tale va gestito con attenzione.
ACEA: "Posso aggiungere solo una cosa, fermo restando che teniamo in considerazione con la dovuta attenzione sia l’aspetto politico, il fatto che ci sia stato comunque un pronunciamento del Consiglio Comunale che ci richiede di mettere la testa su questo tema e di ascoltare e di ragionare, ma anche l’aspetto diciamo aziendale perché per noi non c’é alcun beneficio a litigare con persone che hanno fatto la storia dell’azienda e che nessuno considera, diciamo, controparte. Peró in quell’accordo sindacale legittimamente secondo noi e secondo la Cassazione e secondo una giurisprudenza stratificata é stato disciplinato, dentro una serie di accordi complessi la rinuncia al beneficio anche per i dipendenti attuali assunti prima del ‘96. Quindi non é che é stato fatto un atto a dispetto dei pensionati, é stato eliminato il beneficio agli assunti prima del ‘96 sia che fossero dipendenti o che fossero pensionati dentro un accordo sindacale basato su di una giurisprudenza abbastanza definita anche dalla Cassazione, quindi diciamo era una cosa possibile da farsi e un accordo sindacale ha una valenza dal punto giuslavoristico per noi. Quindi non é che poi puó essere rimesso in discussione troppo alla leggera, perché altrimenti si mette in discussione il modo in cui l’azienda regola i suoi rapporti di lavoro. A seguito di questa decisione c’é stato giá un primo incontro molto positivo qui da noi con il Consigliere Parso, il Presidente Stampete, il Consigliere Diaco e circa un anno fa é stata esaminata tutta la cosa ed é stata data da un’azienda la disponibilitá a raccogliere, anche da parte del Comitato, dei Consiglieri comunali, la segnalazione di casi particolari, di persone a cui questa misura non negoziata da loro, perché é stata negoziata dai sindacati dei lavoratori, avesse prodotto degli effetti di impatto e cresceva un problema di gestione della propria esistenza di persone che stavano in pensione e hanno fatto i loro conti.
Se ci fossero stati casi di persone che andavano in difficoltá a seguito di questa misura avremmo studiato delle forme di intervento, ma facendo leva sulle misure di responsabilitá sociale di impresa, di welfare aziendale, non andando a invalidare o a revocare un accordo sindacale, cosa che non potevamo fare.
La disponibilitá rimane, ovviamente finora questa cosa non é andata avanti, ma la disponibilitá rimane. L’altra cosa che sicuramente noi consideriamo legittimo é che chi ritiene che il nostro basarsi sulla giurisprudenza della Cassazione fosse ingiusto si appelli ad un altro giudice, nessuno si offende e sará un percorso che contineuremo ad osservare e dentro il quale non mancheranno ancora occasioni per confrontarsi, per ascoltarsi, per verificare cosa succede. Per caritá, se poi ci fosse un giudice che dice che abbiamo sbagliato noi applicheremo la sentenza, peró noi non possiamo regolarci in modo diverso oggi. Noi possiamo andare avanti con tutta l’attenzione, la sensibilitá e disponibilitá al dialogo che vi confermiamo anche oggi.
La disponibilitá rimane, ovviamente finora questa cosa non é andata avanti, ma la disponibilitá rimane. L’altra cosa che sicuramente noi consideriamo legittimo é che chi ritiene che il nostro basarsi sulla giurisprudenza della Cassazione fosse ingiusto si appelli ad un altro giudice, nessuno si offende e sará un percorso che contineuremo ad osservare e dentro il quale non mancheranno ancora occasioni per confrontarsi, per ascoltarsi, per verificare cosa succede. Per caritá, se poi ci fosse un giudice che dice che abbiamo sbagliato noi applicheremo la sentenza, peró noi non possiamo regolarci in modo diverso oggi. Noi possiamo andare avanti con tutta l’attenzione, la sensibilitá e disponibilitá al dialogo che vi confermiamo anche oggi.
Antonio De Santis. (Azione): Grazie, mi pare che adesso, visto che hanno alzato la mano altri colleghi, in estrema sintesi mi pare di capire che questo istituto non é piú previsto giá da tempo dalla contrattazione nazionale e permane la facoltá a livello aziendale di reintrodurlo, peró c’é questo accordo sindacale fatto in precedenza e che ha blindato questa situazione, ma la facoltá rimarrebbe, le pronunce aggredivano l’accordo aziendale, dico bene, le pronunce della Cassazione e i giudizi che si sono svolti. Una curiositá mia: avevano riguardo dell’accordo sindacale i giudizi che sono stati portati alla Cassazione?
ACEA: "Si, diciamo che i giudizi portati fino in Cassazione hanno riguardato il caso Enel che é un caso simile al caso ACEA, quindi anche in quel caso ci fu una revoca dei benefici in termini tariffari e anche in quel caso una serie di ex dipendenti impugnarono la decisione dell’azienda fino anche alla Corte di Cassazione proporio su alcuni principi enunciando i processi, quindi appunto la parte retributiva di questa componente e in quel caso la Cassazione ha escluso questa cosa e quindi ha dato ampiamente ragione alla ragione aziendale.
Antonio De Santis. (Azione): Grazie, ha alzato la mano il Consigliere Diaco.
Daniele Diaco (Movimento Cinque Stelle): Grazie Presidente, io ringrazio ovviamente la Commissione per aver convocato su questo tema, tema comunque giá affrontato come stato riferito durante l’incontro nella sede di ACEA, un incontro comunque che ha avuto ad oggi dei risvolti per quanto riguarda l’amministrazione e la maggioranza, insomma senza una risposta ben definita dove appunto gli ex lavoratori ormai in pensione aspettano, invece, una risposta molto chiara e definita di supporto e sostegno, per arrivare poi ad una risoluzione del problema. Quindi noi abbiamo richiesto un consiglio straordinario anche con le altre forze di Opposizione, con appunto il Consigliere Quarzo, che dovremmo poi depositare a breve e abbiamo anche presentato un’interrogazione con la mia collega Meleo e in attesa di una risposta e soprattutto un risvolto positivo su questa questione, che comunque come é stato poi anche evidenziato e che verrá anche approfondito dai lavoratori in pensione é una storia abbastanza bizzarra perché comunque é un accordo siglato molti anni fa che doveva essere rispettato. Loro chiaramente non hanno avuto alcun tipo di benefit e richiedono quello che era stato appunto concordato allora e che ahimé ad oggi sono ancora in attesa di avere questo accordo, che in qualche modo dovrebbe essere portato avanti.
Perció Presidente speriamo che almeno la Commissione possa portare dei risultati proficui, noi siamo in attesa di sapere quando verrá calendarizzato il Consiglio straordinario. Sappiamo che i tempi sono stretti perché appunto gli ex lavoratori, oramai in pensione, attenderanno a giugno credo il responso da parte delle procedure che hanno portato avanti per vie legali, e noi attendiamo sopratutto una risposta dalla politica che governa questa cittá. Grazie.
Giovanni Quarzo (Fratelli D’Italia): La cosa che volevo dire é che peró io vorrei in tutti i modi evitare il contenzioso, per cui l’appello all’azienda e a quello che rappresenta, quindi il Direttore del personale e il Direttore dell’ufficio rapporti istituzionali, di riportare l’opportunitá e la necessitá anche perché insomma io credo che é vero che c’é un accordo sindacale, ma gli accordi possono essere modificati, integrati, per cui secondo me esiste sempre il margine di trovare un a soluzione, se vi é la possibilitá, che puó essere magari una soluzione di compromesso. Credo che dobbiamo lavorare tutti per trovare una soluzione e, ripeto, se c’é la volontá politica si puó anche integrare, modificare un accordo e quindi su questo sono ottimista che se c’é la buona volontá da parte di tutti ci si puó venire incontro.
Finisco qui, chiedo magari al Rappresentante del Comitato di parlare uno solo e possibilmente di fare un intervento non troppo lungo, di solito nelle Commissioni in cui si affrontano aspetti piú tecnici gli interventi sono di tecnici o di addetti ai lavori e quindi chiedo un intervento solo, per cercare di velocizzare e semplificare il percorso della Commissione.
Finisco qui, chiedo magari al Rappresentante del Comitato di parlare uno solo e possibilmente di fare un intervento non troppo lungo, di solito nelle Commissioni in cui si affrontano aspetti piú tecnici gli interventi sono di tecnici o di addetti ai lavori e quindi chiedo un intervento solo, per cercare di velocizzare e semplificare il percorso della Commissione.
Antonio De Santis. (Azione): Si, grazie, ha chiesto il Sig. De Angelis di intervenire.
ex dipendente ACEA: "Buongiorno, mi sentite? Sono un ex dirigente della ACEA e un avvocato e ho lavorato all’ufficio legale dell’azienda e poi come Dirigente alla gestione amministrativa delle utenze. Ringrazio a nome del Comitato il Presidente Rocca e anche il collega Quarzo, che oggi presiede questo incontro. E’ la prima volta che noi abbiamo la possibilitá, sia pure attraverso uno schermo, di partecipare. I rappresentanti della ACEA, é un anno intero, 11 mesi che stiamo cercando di dialogare con loro, di farci ricevere, di far sentire le nostre ragioni, ma non abbiamo avuto mai questa possibilitá. Ringraziamo tutte le forze politiche che sono presenti in questo Consiglio comunale e che hanno accettato di starci vicino, di coadiuvarci e la mozione approvata al Consiglio Comunale all’unanimitá il 10 novembre ci aveva fatto sperare. Purtroppo abbiamo dovuto verificare che il controllato é piú forte del controllore, quindi l’Amministratore Delegato Palermo e la Presidente Marinari alle quali ci siamo rivolti in tutti i modi, con lettere e con mail, non ci hanno mai dato soddisfazione e purtroppo non ce la potevano dare considerato che non lo hanno dato nemmeno al Consiglio Comunale che essendo una societá per azioni é l’azionista di maggioranza. I rappresentanti dell’ACEA parlavano della Enel, sono questioni completamente diverse: l’Enel quando la ACEA approvó questo accordo il 29 ottobre del 1946 non esisteva nemmeno. Tenete conto che, non la voglio fare lunga e accolgo la sollecitazione del collega Quarzo, nella mia lettera di assunzione e in tutte le lettere di assunzione (io sono stato in ACEA nel ‘68) c’é scritto ‘il suo rapporto di lavoro verrá regolato normativamente ed economicamente dal Contratto Collettivo vigente’ all’epoca del 1968 ‘e dall’accordo integrativo aziendale 29 ottobre 1946’. Quello é il nostro atto fondativo, il diritto nasce lí e non puó essere cancellato con un colpo di spugna, noi peró abbiamo una tesi sul motivo per il quale la ACEA ha cancellato questo diritto, lo abbiamo capito qualche mese dopo e adesso abbiamo avuto la conferma perché é di ieri la notizia che Enel sta per acquistare l’asset ACEA
Noi costituivamo, a luglio dello scorso anno, quando probabilmente ne hanno incominciato a parlare, un carico pendente che si sarebbero dovuti trascinare e portare dietro. Quindi con un accordo sindacale, non entriamo nel merito, avrebbe potuto farlo il Dott. Giovanni Guarisoli che é stato Segretario nazionale della CISL e il Presidente del Comitato di vigilanza dell’INAIL, lo avrebbe potuto fare con una maggiore competenza rispetto alla mia, ma non abbiamo tempo. L’accordo sindacale non é valido, noi lo impugneremo, quindi non entriamo nel merito della questione perché sarebbe troppo lungo. Noi riteniamo che la ACEA ci abbia cancellato la nostra storia, le nostre individualitá, la nostra dignitá, con un provvedimento che poteva benissimo contrattare con noi, perché se ci aveste chiamato, ci fossimo seduti uno di fronte all’altro e ne avessimo parlato l’azienda avesse detto quali erano le sue ragioni, noi le avremmo capite perché abbiamo lavorato 40 anni in azienda, la conosciamo e le vogliamo bene, probabilmente una soluzione l’avremmo potuta trovare. Dico ai rappresentanti dell’ACEA: noi non abbiamo bisogno della vostra pena, del vostro intervento, noi siamo persone dignitose, la pensione che abbiamo maturato in ACEA é una pensione dignitosissima per ognuno di noi, noi non ne facciamo una questione economica, ma morale perché non é giusto che dopo 40 anni di lavoro l’azienda ci abbia trattato in questo modo, a partire dal Direttore generale, c’é anche lui nel nostro gruppo, a finire con l’ultimo idraulico ed elettricista della nostra azienda.
D’altra parte noi ci siamo organizzati, qualcuno ha accettato, gli altri partiranno a giorni, ormai siamo pronti, con una causa collettiva che sará sempre un carico pendente che voi vi dovrete portare dietro dovunque andrete. Poi se dovete far dire qualcosa anche al Dott. Guarisoli dal punto di vista sindacale magari due minuti, vedete voi. Grazie.
D’altra parte noi ci siamo organizzati, qualcuno ha accettato, gli altri partiranno a giorni, ormai siamo pronti, con una causa collettiva che sará sempre un carico pendente che voi vi dovrete portare dietro dovunque andrete. Poi se dovete far dire qualcosa anche al Dott. Guarisoli dal punto di vista sindacale magari due minuti, vedete voi. Grazie.
Antonio De Santis. (Azione): Grazie, ha chiesto una replica il Dott. Ranati.
ACEA: Buongiorno, ovviamente la discussione di oggi per noi é nei confronti del Consiglio Comunale Commissione Trasparenza, non possiamo fare la discussione con il Comitato in sede istituzionale. I rappresentanti del Comitato che hanno partecipato a quel primo incontro di cui ricorda.
Ex dipendente Acea: "No, non abbiamo partecipato. Non ci avete invitato a quel Comitato, c’erano solo i Consiglieri comunali. Noi non c’eravamo, nessuno ci ha invitato. "