Perché un nuovo regolamento.
. Primo: perché era necessario restituire un ordine e una disciplina ad una materia che per troppi anni, legata un po’al cartaceo, legata un po’alla giungla amministrativa che concerneva il rilascio dei permessi, aveva la necessitá di rimettere il tutto in riga o comunque piú in ordine.
. Due: il protagonismo dei Municipi é inaccettabile, anche a fronte dell’orientamento politico che ci siamo dati e quindi il decentramento amministrativo, che non ci fosse in qualche modo nell’ambito di un regolamento, la voce di un Municipio, e quindi l’intervento dei Municipi nel rilascio delle autorizzazioni.
. Tre: fino a ieri anche il controllo delle targhe (che non é propriamente una funzione del Dipartimento Cultura) era in capo ad esso. Con il nuovo regolamento, poi la Dott.ssa Magni e la Dott.ssa Vetri aggiungeranno dettagli a quella che é solo una mia prima spiegazione, noi ‘diamo a Cesare quel che é di Cesare’. Quindi la Cultura fa quello che deve fare questo dipartimento, il Dipartimento Mobilitá (e sono contenta che fra di noi ci sia anche il collega Zannola) controlla le targhe perché non possiamo immaginare che il nostro Ufficio Cinema faccia anche ció che é di competenza altrui.
. Quattro: l’occupazione di suolo pubblico; qui c’é una nuova responsabilitá che mettiamo in capo alle Case di Produzione, se si chiedono 3 giorni sono tre giorni, non diventano 5,6,10, 20. Quindi restituiamo anche alle produzioni cinematografiche quel senso diffuso di responsabilizzazione che chiediamo anche ai nostri uffici e chiediamo ai Municipi, non fosse altro per limitare il disagio e quindi cercare la coniugazione tra l’esigenze delle produzioni cinematografiche che noi accogliamo e che fanno in qualche modo pubblicitá alla cittá di Roma facendo riprese sui nostri territori e al tempo stesso tuteliamo i territori stessi perché laddove si chiede un permesso questo é limitato a quanto richiesto e accettato dai Municipi.
. Primo: perché era necessario restituire un ordine e una disciplina ad una materia che per troppi anni, legata un po’al cartaceo, legata un po’alla giungla amministrativa che concerneva il rilascio dei permessi, aveva la necessitá di rimettere il tutto in riga o comunque piú in ordine.
. Due: il protagonismo dei Municipi é inaccettabile, anche a fronte dell’orientamento politico che ci siamo dati e quindi il decentramento amministrativo, che non ci fosse in qualche modo nell’ambito di un regolamento, la voce di un Municipio, e quindi l’intervento dei Municipi nel rilascio delle autorizzazioni.
. Tre: fino a ieri anche il controllo delle targhe (che non é propriamente una funzione del Dipartimento Cultura) era in capo ad esso. Con il nuovo regolamento, poi la Dott.ssa Magni e la Dott.ssa Vetri aggiungeranno dettagli a quella che é solo una mia prima spiegazione, noi ‘diamo a Cesare quel che é di Cesare’. Quindi la Cultura fa quello che deve fare questo dipartimento, il Dipartimento Mobilitá (e sono contenta che fra di noi ci sia anche il collega Zannola) controlla le targhe perché non possiamo immaginare che il nostro Ufficio Cinema faccia anche ció che é di competenza altrui.
. Quattro: l’occupazione di suolo pubblico; qui c’é una nuova responsabilitá che mettiamo in capo alle Case di Produzione, se si chiedono 3 giorni sono tre giorni, non diventano 5,6,10, 20. Quindi restituiamo anche alle produzioni cinematografiche quel senso diffuso di responsabilizzazione che chiediamo anche ai nostri uffici e chiediamo ai Municipi, non fosse altro per limitare il disagio e quindi cercare la coniugazione tra l’esigenze delle produzioni cinematografiche che noi accogliamo e che fanno in qualche modo pubblicitá alla cittá di Roma facendo riprese sui nostri territori e al tempo stesso tuteliamo i territori stessi perché laddove si chiede un permesso questo é limitato a quanto richiesto e accettato dai Municipi.
May 18
Questo é il quadro: la digitalizzazione, il rispetto dei territori, il rispetto delle case cinematografiche, la divisione in qualche modo delle competenze, in generale questo, poi chiederei alla Dott.ssa Magni di entrare piú nello specifico e a Maya Vetri di raccontarci la nuova responsabilitá e il nuovo protagonismo dei Municipi che é sentita come esigenza dall’Assessore Smeriglio. Dott.ssa Magni prego. Dopo queste esposizioni naturalmente i Consiglieri possono fare domande e apriamo un aggiornamento.
May 18
Dirigenza dipartimento Cultura: " Erica é stata esaustiva nella sua esposizione, ma volevo dire che é venuto fuori un buon Regolamento, ma non perché me ne sia occupata io, ma perché abbiamo coinvolto tutti quelli che entrano in qualche modo nel procedimento. Siamo partiti da quello che c’era e lo abbiamo intanto reso piú chiaro, abbiamo organizzato in maniera sistematica gli argomenti. Quindi non abbiamo stravolto quello che c’era, ma semplicemente abbiamo raccolto, recepito le criticitá che ci sono state rappresentate dagli uffici, dagli operatori, tenendo anche conto delle esigienze dei cittadini, che vengono un po’disturbati dai camion che parcheggiano. Quindi abbiamo analizzato il testo, lo abbiamo rigorganizzato, abbiamo rivisto le tempistiche di urgenza che causavano maggiori problematiche agli uffici, perché il vecchio Regolamento prevedeva la possibilitá di presentare l’istanza di autorizzazione a 7 giorni per qualsiasi motivo, ‘motivi di urgenza’, ma questi motivi non erano adeguatamente dettagliati e quindi l’urgenza era diventata la prassi soffocando gli uffici e il procedimento faceva fatica a concludersi nei tempi necessari e non vi era poi la possibilitá per i vigili di mettere la cosiddetta ‘determina di traffico’che andrebbe pubblicata 48 ore prima.
May 18
Quindi capite che in 7 giorni fare i sopralluoghi, le riunioni, sentire tutti i pareri va bene se é un’ecezione, ma era diventato una prassi. Quindi nel nuovo regolamento abbiamo dettagliato i casi in cui é possibile presentare in 7 giorni le motivazioni, solo se ci sono quei requisiti. Cosi pure la procedura, chiamiamola cosi, di super urgenza a 5 giorni l’abbiamo lasciata, ma anche in quel caso é consentita solo per modifiche alle precedenti istanze. Mentre abbiamo lasciato la procedura ordinaria, quella a 20 giorni. Poi, secondo me, la svolta che prevede questo Regolamento é il fatto di scorporare dal procedimento autorizzativo il rilascio del permessi ztl perché era una distorsione organizzativa in quanto il passaggio dell’elenco delle targhe avveniva attraverso di noi, dovevamo fare da passacarte e dare le targhe al Dipartimento Mobilitá che le doveva valutare, guardare i nostri termini, rilasciare i permessi di mobilitá e comportava un eccessivo rallentamento anche nel rilascio dei permessi e quindi spesso i produttori si lamentavano perché ricevevano verbali di multe. Quindi abbiamo scorporato dal nostro procedimento il rilascio dei permessi ztl che piú correttamente va ricollocato nel Dipartimento deputato a questo tipo di permessi.
May 18
Altra novitá: previsione di una digitalizzazione del procedimento amministrativo attraverso la piattaforma Suap. Siamo giá pronti con un procedimento in via sperimentale e a breve spero riusciremo ad estenderlo a tutti i procedimenti, ovviamente c’é sempre il periodo del doppio binario per consentire agli operatori di adeguarsi alla nuova modalitá. Con il rilascio dei permessi attraverso lo sportello Suap l’istanza andrá in automatico, un po’come avviene con il Suap per le attivitá produttive, andrá smistata presso i vari uffici che rilasceranno i pareri. C’era la necessitá, come diceva la Consigliera Battaglia, di coinvoglere i Municipi perché molto spesso si trovavano l’invasione nei propri territori di questi camion a volte inconsapevoli dell’avvio delle riprese. Quindi abbiamo previsto nel Regolamento che tutte le istanze vadano sempre comunicate ai Municipi. Non abbiamo ritenuto opportuno, invece, prevedere il parere dei municipi perché rallenterebbe ulteriormente il processo autorizzativo
May 18
E visto che lo scopo di questo regolamento é anche di operare una semplificazione amministrativa era un ulteriore appesantimento. Il Municipio, in ogni caso, riceve le istanze di autorizzazione e se ha qualcosa da eccepire ha possibilitá di farlo prima dell’atto autorizzativo e abbiamo previsto che per motivi urgenti, contingenti e quant’ altro il Municipio puó inibire le riprese in certe zone o aree. Abbiamo poi deciso di mantenere i benefici economici per i produttori che girano su Roma, ovvero c’era una vecchia delibera (4 del 2011) che prevede che per le riprese che vengono girate piú del 50% sul territorio di Roma Capitale non viene pagata l’Osp. Abbiamo deciso di mantenere questo beneficio per gli operatori perché abbiamo deciso di tener conto anche di loro in quanto ci piace che Roma venga utilizzata come set cinematografico, peró nel regolamento é stato previsto che le occupazioni devono essere limitate al tempo strettamente necessario a completare le riprese. Abbiamo visto che, essendo gratuita l’occupazione, a volte c’é un approfittarsi in senso buono degli operatori che si prendono piú giorni di quelli necessari (‘tanto l’Osp non la pago, se c’é un imprevisto che l’attore sta male o altro ho dei giorni in piú per girare le scene’) e quindi abbiamo effettuato questa limitazione. Queste sono le principali novitá portate nel Regolamento, poi se avete qualche domanda noi siamo a disposizione. Lascio la domanda alla Dott.ssa Esposito che saluto."
May 18
Uffici dipartimento cultura: "Buongiorno a tutti. Mi scuso ma ho cercato dalle 8.56 di entrare, ma oggi ho avuto problemi con Teams. Ho sentito la collega che ha presentato il Regolamento ed é importante, anche secondo noi, per l’organizzazione dell’ufficio, per le attivitá, perché come sapete di personale non ve ne é tantissimo in tutte le strutture di Roma Capitale e in particolare noi veniamo assaliti, in determinate fasi dell’anno, da queste riprese, regie, operatori che vogliono poter fare i loro set nella nostra cittá e quindi l’attivitá lavorativa é tantissima. Avere giá un Regolamento che regolamenti tempi, modalitá di presentazione, documentazione, sicuramente aiuterá sia gli operatori sia noi del Dipartimento per poter gestire meglio tutte le istanze. "
May 18
May 18
May 18
Segreteria ass. Cultura: "Grazie Cinzia. Buongiorno a tutte e tutti. Io non aggiungo niente di piú perché mi sembra che questo Regolamento sia stato approfondito e illustrato, semplicemente un elemento che sembra scontato, ma non lo é affatto, l’elemento di novitá é proprio quello di restituire a ciascuno il proprio ruolo, che sembra ovvio ma non lo é. Intanto quello che succede nei territori non é banale perché le riprese cinematografiche sono una risorsa per la cittá di Roma, ma possono diventare un disagio per la cittadinanza quando avvengono in una forma e con una modalitá che non ne rispetta la vita quotidiana. Quindi nel ripristinare queste regole e queste nuove modalitá che vedono in primo luogo il protagonismo dei territori e quindi dei Municipi, questa ha un impatto fortemente positivo sulla cittadinanza e lo dico anche perché, dal poco tempo che sono qui, mi é capitato di vedere situazioni di particolare difficoltá e disagio arrecato da riprese cinematografiche effettuate in tempi non consoni, prima del previsto o poco dopo. Questo non per nostra responsabilitá, ma perché semplicemente si lasciava un margine un po’ troppo largo per gli operatori che andava a discapito della popolazione e, di conseguenza, dei Municipi, dei territori e dell’Amministrazione Capitolina.
May 18
La condivisione di questo Regolamento anche con gli operatori ha portato i suoi frutti perché é stato anche un momento di confronto per riattualizzare un Regolamento che comunque aveva raggiunto situazioni stantie o difficili da gestire e quindi l’ elemento di novitá é di aver messo un po’di ordine nel riconferire a ciascun soggetto le proprie competenze (anche l’elemento della zona ztl che é stato menzionato poco fa e che é stato in qualche modo acquisito dal Dipartimento Mobilitá) cosí come é proprio ed é giusto il fatto che i Municipi possano stabilire se in situazioni particolari alcune aree possano essere interdette, il fatto di poter e dover comunicare per tempo e utilizzare i giorni effettivi per le riprese credo che siano un elemento di forte rispetto nei confronti della cittadinanza innanzitutto e anche per una questione di immagine e reputazione dell’amministrazione comunale. Quindi mi sembra un lavoro ben fatto, per questo ringrazio tutto il percorso che é stato portato avanti dalla Commissione, dagli uffici del Dipartimento, dalla Dott.ssa Magni che con tanta cura e impegno lo ha redatto e anche dalla Presidente Battaglia poiché é qualcosa che ha richiesto parecchio lavoro. Noi siamo subentrati, o almeno io sono qui da qualche mese, e quindi ho visto cominciare e portare a termine un’attivitá non scontata e non facile, quindi credo che sia un ottimo risultato.
May 18
Riccardo Corbucci (PD): Grazie alla Dott.ssa Vetri, ho visto che c’é giá la mano alzata della Consigliera Barbato.
May 18
Francesca Barbato (Fratelli D’Italia): "Grazie, perché dopo ho un’altra Commissione. Volevo fare alcune considerazioni: innanzitutto mi torna alla memoria la vicenda dei traslochi per la quale mi sono tanto battuta perché vedo delle assonanze. Lí bisognerebbe forse approcciare in altro modo, qua comprendo alcune motivazioni che sono state ben esposte rispetto alle necessitá degli uffici perché le procedure d’urgenza diventano diciamo la norma e quindi é bene che sia tutto piú circoscritto, specificato per dare tempo, come avete detto voi e la Dott.ssa Magni di occuparsi con piú serenitá di queste tante richieste che arrivano, per fortuna, alla nostra cittá. Mi risulta, invece, un po’meno chiaro questo scorporamento della procedura dei permessi perché, conoscendo un po’ i tempi dell’amministrazione, é chiaro che anche qui gli operatori devono essere messi in grado di chiedere privatamente e personalmente il permesso con un’altra procedura, e quindi scorporare completamente le due cose rischia di metterli un po’in difficoltá e qui arrivo al nodo centrale del mio intervento. Se ascolto gli uffici (e questa mi sembra piú una delibera tecnica che politica) ritrovo degli argomenti di assoluta ragionevolezza, ma quello che un po’mi manca é il confronto con l’altra parte, se non ricordo male, magari non ho partecipato per qualche motivo, peró noi non abbiamo ascoltato in Commissione gli operatori, ho capito che li avete ascoltati voi, ma noi no. Quindi forse un confronto con gli operatori prima di esprimere un voto consapevole anche da parte nostra poteva essere utile; questa é l’unica cosa che mi manca, per il resto non devo aggiungere altro.
May 18
Riccardo Corbucci (PD): Grazie Dott.ssa Barbato, c’é il Consigliere Erbaggi.
May 18
Stefano Erbaggi (Fratelli D’Italia): Grazie. Io sinceramente sono un po’ dubbioso, nel senso che del passato Regolamento che doveva essere rifatto ne abbiamo parlato giá in Commissione Cultura parecchie volte, mi aspettavo una condivisione, come di solito si fa nei regolamenti, almeno nella discussione (poi ovviamente la maggioranza prenda la sua strada come é normale che sia). Siccome l’ho letto per la prima volta venerdí scorso non vedo che questa condivisione ci sia stata. Tra le altre cose ho dei grossi dubbi che sia stata fatta anche con gli operatori, perché se avete parlato con il Pai e basta penso che sia poco utile su chi lavora realmente nella cittá. Anche perché mi sono confrontato con alcune Case di distribuzione che non ne sapevano nulla, non secondarie ma prioritarie nel panorama del mondo del cinema, qundi mi domando con chi ne avete parlato e per cui non sono pienamente d’accordo. Come non sono d’accordo alcuni cittadini, perché noi avevamo parlato con, e se lo ricordate lo avevo tirato fuori proprio io questo discorso, di capire e ipotizzare una sorta di piano di massima occupazione nel mondo del cinema in certi quartieri precisi, perché é in dubbio che le riprese non vengono svolte in tutta la cittá, ci sono alcune zone (non necessariamente centrali) che sono piú usate di altre e quella era l’unica maniera per limitare realmente un disagio. Perché quando leggo che ‘dobbiamo attenerci a... ‘per caritá in linea di massima é corretto, ma se piove non si gira e quindi non possiamo dire ‘andiamo via’perché devono girare. Ci sono una serie di casistiche molto ampie e quando leggo che ci sono casi per cui i Municipi possono dire di no, rallentare, ridurre in maniera assolutamente generica, perché vi é scritto tutto e il contrario di tutto, stiamo dando in mano ai Municipi...
May 18
Erica Battaglia (PD): No, Erbaggi, peró non l’hai letto: c’é scritto ‘con dovuta motivazione’.
Stefano Erbaggi (Fratelli D’Italia): E che vuol dire? Vuol dire tutto.
Stefano Erbaggi (Fratelli D’Italia): E che vuol dire? Vuol dire tutto.
May 18
Erica Battaglia (PD): Vuol dire che se dici di no lo devi spiegare.
Stefano Erbaggi (Fratelli D’Italia): Peró te lo posso spiegare in qualunque caso, scommetti che ti dó una dovuta motivazione in qualunque maniera, in qualunque caso se non mi va di far girare?
Stefano Erbaggi (Fratelli D’Italia): Peró te lo posso spiegare in qualunque caso, scommetti che ti dó una dovuta motivazione in qualunque maniera, in qualunque caso se non mi va di far girare?
May 18
Erica Battaglia (PD): Beh se non ti va non é un motivo.
Stefano Erbaggi (Fratelli D’Italia): Non scrivo che non mi va, ma ti rendi conto che un Municipio se vuole puó dare una dovuta motivazione?
Stefano Erbaggi (Fratelli D’Italia): Non scrivo che non mi va, ma ti rendi conto che un Municipio se vuole puó dare una dovuta motivazione?
May 18
Riccardo Corbucci (PD): Erica, se posso permettermi, non facciamo una discussione cosí, rispondiamo tutto alla fine.
Erica Battaglia (PD): Si, va bene, scusa Erbaggi
Erica Battaglia (PD): Si, va bene, scusa Erbaggi
May 18
Stefano Erbaggi (Fratelli D’Italia): Basta leggere che per quanto riguarda i Municipi qui parla di ragioni contingenti di ordine pubblico, viabilitá, sicurezza stradale, rispetto della quiete pubblica. Rispetto della quiete pubblica vuol dire qualsiasi cosa, per me significa che dopo le 10 non si gira piú e anche prima. E’ molto ampia come possibilitá. Di contro, invece, non c’era l’unica formula stringente come ‘ai Parioli, che viene spesso utilizzata, si puó girare 80 giorni l’anno su Via Vó’, perché lí ne girano il doppio oggi come oggi. Non c’é una sorta di calendario. Ribadisco, se ne avessimo discusso prima sarebbero uscite fuori alcune questioni. Poi, per esempio, quando si lamentano sia i cittadini che gli operatori qualcuno ha sbagliato a fare qualcosa, probabilmente non ha parlato con tutti. Un’altra cosa che si poteva ipotizzare, visto che giustamente si voleva fare un lavoro di programmazione, una pubblicazione online dei calendari, delle aree giá vincolate a riprese, in modo tale che le altre Case di produzione potessero organizzarsi in maniera pubblica e trasparente, operativa, semplificando la programmazione, questo doveva essere il senso
May 18