CAD semplice
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#file #comandi
WMFOUT e WMFIN

WMFOUT è un comando per esportare degli oggetti selezionati in un file raster (ma non troppo) in formato WMF (Windows Metafile Format).

Questo formato è molto adatto per la successiva importazione in applicazioni Microsoft (Word, Excel, ecc...).

Il contenuto del WMF, da alcuni software, riesce ad essere trattato come vettoriale. Sarebbe più giusto affermare che il WMF è un formato ibrido.

Re-inserendo nel CAD un file WMF generato dallo stesso CAD, tramite il comando WMFIN, gli oggetti restituiti sono racchiusi in un blocco.
Esplodendo questo blocco vengono trasformati in polilinee (tranne i testi).

2 #variabili di sistema controllano i colori del background del file prodotto ed il colore degli oggetti:

WMFBKGND se è in ON il colore di sfondo coincide con quello corrente del disegno. Se è in OFF il colore di sfondo è trasparente.

WMFFOREGND se è in OFF - se necessario - scambia i colori di primo piano e di sfondo per garantire che il colore di primo piano sia più scuro del colore di sfondo.
Se è in ON i colori di primo piano e di sfondo vengono scambiati per garantire che il colore di primo piano sia più chiaro del colore di sfondo.

L'importazione con WMFIN non rispetta la scala originaria degli oggetti, il tutto dipende dal fattore di zoom corrente.
#comandi
DIST e MISURAGEOM

I comandi DIST e MISURAGEOM servono a misurare una distanza tra 2 punti.

In entrambi esiste in realtà l'opzione per misurare una sequenza di punti e non solo tra 2.

Per attivare l'opzione "Più punti" a causa di una errata traduzione nella versione italiana di AutoCAD potreste aver bisogno di digitare "_m" (iniziale di More) per attivare l'opzione e non "P" :
...
Specificare secondo punto o [Più punti]: P
È richiesto un punto o la parola chiave di un'opzione.
Specificare secondo punto o [Più punti]: _m
Specificare secondo punto o [Più punti]:
...

si ha anche la possibilità di descrivere un arco di cui misurare la lunghezza.

La misura della distanza tra i 2 punti restituita è quella reale nello spazio .
Pertanto, se i punti hanno Z diverse, la loro distanza sarà diversa da quella proiettata sul piano XY.

Se quando si selezionano i punti si volesse ignorare la loro coordinata Z (considerandoli così come tutti giacenti sullo stesso piano ) impostare la #variabile ONSAPZ uguale a 1.
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"Errore di allocazione di memoria"

Un post di Autodesk spiega che questo errore in fase di stampa da AutoCAD è dovuto alla presenza nel disegno di una immagine ad alta risoluzione - quindi di grandi dimensioni in termini di Mb - che occupa talmente tanta memoria che sovrascrive il driver della stampante.

Bisogna sempre tenere d'occhio le dimensioni delle immagini che si allegano nel disegno.

Immagini che saranno stampate in pochi centimetri non hanno bisogno di risoluzioni altissime.
Del resto bisogna tenere presente anche che la periferica di stampa ha una propria risoluzione ed oltre quella non riesce ad andare.

Questo comunque è il 👉🏻 link del post 👈 nel quale si può vedere la finestra con il messaggio d'errore.

Per aiutare a gestire la quantità di risorse di sistema disponibili che AutoCAD utilizza durante la stampa di oggetti raster ci sono 2 variabili che possono essere utili:
#variabili #immagini
RASTERPERCENT
controlla quale percentuale delle memoria virtuale di sistema che può essere utilizzata per calcolare l'output raster.

L'impostazione predefinita è 20, il che significa che AutoCAD può utilizzare solo il 20% della memoria virtuale disponibile.

Questa limitazione è stata introdotta perché prima AutoCAD utilizzava tutta la memoria virtuale ed a volte bloccava il sistema perché non c'era più memoria per le altre applicazioni ed il sistema operativo.

Comunque se ci si trova in difficoltà si può provare ad aumentare questo valore percentuale.

#variabili #immagini
RASTERTHRESHOLD
invece limita la dimensione che può avere il file di stampa.
Di default è impostato su 20 megabyte.

Durante l'elaborazione della stampa se il file elaborato da inviare al plotter supera questa dimensione limite, la stampa viene interrotta.

Un'impostazione più alta potrebbe essere utile per disegni complessi o disegni con molte immagini raster ed ad alta risoluzione.
#autocad #comandi
ATTIVARE AL VOLO L'OSNAP CENtro

Premendo la combinazione di tasti MAIUSC+C e spostando il puntatore in prossimità di un cerchio, arco o ellisse si attiva temporaneamente il modo di Osnap CEN per agganciarsi al centro.
BRICSCAD MECHANICAL
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#comandi #visualizzazione #immagini
REGOLA IMMAGINE

Selezionando una immagine e richiamando con il click destro del mouse il menù contestuale si ha la possibilità di accedere a dei comandi specifici per quell'oggetto, come ad esempio Regola.

Regola consente di regolare i valori di Luminosità, Contrasto e Sfumatura, il tutto tramite degli slider in una finestra con anteprima.

Questo comando può essere invocato anche da tastiera offrendo il vantaggio di operare su più immagini selezionate contemporaneamente.
Non è presente però l'anteprima e i valori numerici si immettono da riga di comando.

In alternativa, avendo una selezione multipla di immagini, si possono regolare con il pannello delle Proprietà nella sezione "Regola immagine" oppure con il Ribbon contestuale "regola"; le modifiche in questo caso si vedranno in tempo reale nell'oggetto immagine e non in una anteprima.
#comandi #file
CONVERTIRE dwg/dxf/dgn in progeCAD e AutoCAD

All'interno di progeCAD è disponibile il comando DWGCONVERTI che permette di convertire il tipo e la versione di file di disegno.

Tramite un wizard si immettono i parametri della conversione:
- se operare su file singolo o file multipli;
- cartella sorgente includendo o no le sue eventuali sotto cartelle;
- tipi di file da elaborare: DXF, DGN e/o DWG;
- la versione di destinazione in DXF (da DXF R12 a DXF 2018) o in DWG (da DWG r12 a DWG 2018);
- verificare la presenza di errori nei file.

A differenza del comando simile presente in AutoCAD (CONVERTIDWG), questo comando può trasformare sia i file DXF che DGN in DWG o DXF.

Il comando di AutoCAD, invece, trasforma sostanzialmente la versione del solo file DWG (a partire da R14 ), permettendo comunque di avere delle opzioni aggiuntive come:
- possibilità di unire gli Xrif nei disegni
- assegnare una impostazione di pagina per la stampa
- creare direttamente un file zip con i file convertiti
- inviare i file in una unica cartella.

In definitiva questi comandi vanno tenuti in considerazione più che altro per la capacità di operare su molti file distribuiti anche in cartelle diverse.
DWGCONVERTI di progeCAD
CONVERTIDWG di AutoCAD e le sue opzioni
Il comando CONVERTIDWG di AutoCAD mostra inoltre una utile visualizzazione in tabella dei file da sottoporre a conversione nella quale una colonna indica la versione attuale del file.
#stampa
SCALA DI STAMPA

Nella finestra di dialogo del comando STAMPA (Plot) si specifica tra l'alto anche la scala di stampa.
Nella casella si indica una corispondenza tra un certo numero di millimetri stampati su carta a cui deve corrispondere una certa quantità di unità del DWG corrente.

Sicuramente già sapete tutto a proposito.

Per quando si va di fretta o per quando aprite un disegno fatto da altri, organizzato con unità diverse da quelle che tipicamente utilizzate voi (ed andate di fretta senza la possibilità di avere 2 secondi per concentrarvi) o per quelli che sono alle prime armi con la stampa, ecco una tabella riassuntiva relativa alle scale.

In base alle unità di disegno adottate ed alla scala che volete ottenere in stampa, leggete il numero da inserire nella casella unità di disegno mentre nella casella mm mettete sempre 1.
#3D #visualizzazione
SPIGOLI INTERSEZIONI FRA SOLIDI

Affiancando dei solidi 3D e facendo sì che si conpenetrino, i bordi lungo le zone di intersezioni non sono visibili di default.