Media“I lavori di ampliamento della mensa scolastica inizieranno a breve e siamo molto soddisfatti, perché la scuola è il nostro fiore all’occhiello. L’idea è quella di fare un turno e non due come è successo fino a quest’anno, perché i bambini sono 130 ed è un numero importante per un paese come il nostro”, spiega il sindaco di Pianico, Maurizio Pezzoli. La problematica, per quanto riguarda la scuola, è la palestra, che si trova all’interno del centro sportivo, poche centinaia di metri più giù e che è chiusa ormai da diverso tempo. “E’ una nostra priorità perché in questo momento i bambini vengono portati in pullman a quella di Sovere per le ore di ginnastica, ma riuscire a recuperare la struttura significa metterla a disposizione di tutta la comunità. La decisione di chiuderla è arrivata non tanto per la pericolosità, ma perché non rispondeva a determinate normative, con cui ci siamo scontrati quando avevamo deciso di mettere mano all’impianto di riscaldamento. Non ci sono i vetri doppi, la parete di arrampicata non è a norma e la copertura in legno deve avere una vernice ignifuga che ora non c’è… tutti interventi per cui non avevamo risorse e quindi la decisione di chiudere. Stiamo quindi cercando di ragionare su dei bandi che potrebbero essere utili a reperire risorse”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 30 MAGGIOThe post PIANICO – Il sindaco: “In estate i lavori di ampliamento della mensa, la nostra priorità è riaprire la palestra e sul campo sportivo…” first appeared on Araberara.
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MediaTragico incidente attorno alle 12 di oggi, giovedì 5 giugno, a Casazza lungo la provinciale 49, in via Drione, che porta a Gaverina Terme. La vittima è la donna alla guida dell’auto che ha impattato contro un mezzo pesante. Nell’incidente è rimasto ferito anche un uomo di 58 anni. Sul luogo dell’incidente, oltre all’ambulanza e l’elisoccorso, anche i Carabinieri, la Polizia Stradale e i Vigili del Fuoco. Ancora da chiarire la dinamica dell’incidente. The post Tragico incidente a Casazza: un morto first appeared on Araberara.
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MediaTragedia a Cene nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 5 giugno, in un’abitazione di via Fanti. Un uomo di 55 anni, Ruben Bertocchi, avrebbe sparato alla moglie Elena uccidendola e poi, con la stessa pistola, si sarebbe tolto la vita. La vittima aveva 51 anni. Sul luogo dell’omicidio suicidio è giunto il Pm Giampiero Golluccio.The post Tragedia a Cene, uccide la moglie e poi si suicida first appeared on Araberara.
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Media“Era una famiglia normale, lui la persona più tranquilla del mondo“, è così che viene descritto Rubens Bertocchi, il 55enne che nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 5 giugno, ha sparato e ucciso la moglie Elena Belloli, 51 anni, tra le mura della loro casa di Cene, in via Fanti, al civico 43. Poi, con la stessa pistola semiautomatica calibro 22 legalmente detenuta in quanto guardia giurata, si è tolto la vita.Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Fiorano al Serio ed hanno rinvenuto i corpi dei due coniugi deceduti. Le salme sono poi state trasferite all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per i successivi esami autoptici.
L’arma e l’abitazione sono stati posti sotto sequestro su disposizione della Procura della Repubblica di Bergamo che sta coordinando le indagini volte a confermare la ricostruzione sinora effettuata e ad accertate il movente che, sulla base dei primi accertamenti, sembrerebbe riconducibile a motivi di gelosia.Sul prossimo numero di Araberara in edicola dal 13 giugno troverete interviste ed approfondimenti sulla vicenda. The post Cene, Rubens ha ucciso la moglie poi si è tolto la vita. Tra la gente del paese: “Era la persona più tranquilla del mondo” first appeared on Araberara.
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L’arma e l’abitazione sono stati posti sotto sequestro su disposizione della Procura della Repubblica di Bergamo che sta coordinando le indagini volte a confermare la ricostruzione sinora effettuata e ad accertate il movente che, sulla base dei primi accertamenti, sembrerebbe riconducibile a motivi di gelosia.Sul prossimo numero di Araberara in edicola dal 13 giugno troverete interviste ed approfondimenti sulla vicenda. The post Cene, Rubens ha ucciso la moglie poi si è tolto la vita. Tra la gente del paese: “Era la persona più tranquilla del mondo” first appeared on Araberara.
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Domenica 8 giugno, alle ore 16, Andrea Andreoli al trombone e Roberto Olzer alle due tastiere dell’organo Mascioni (1981) della Chiesa dell’Adorazione, all’interno dell’Istituto delle Suore Sacramentine di Bergamo, si esibiranno in un originale concerto intitolato “Mutazioni”, che reca come sottotitolo: “Quando alle melodie più intoccabili è data una seconda possibilità”. I due jazzisti, dal vasto curriculum e noti e apprezzati a livello internazionale – Olzer, diplomato in pianoforte e in organo sotto la sicura guida di Giancarlo Parodi al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, ha al suo attivo più di trenta CD e collabora abitualmente con la cantante Antonella Ruggiero; Andreoli, insignito recentemente del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella, insegna Trombone jazz al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, suona regolarmente con Malika Ayane e con altri numerosi artisti di livello internazionale e nel 2024 prende parte al tour europeo di Billy Cobham nei progetti “Spectrum 50” e “Time Machine” –, hanno elaborato un programma che intende dare una seconda possibilità ad alcuni celebri temi di musica classica e di colonne sonore per film. Come scrive Olzer nella sua esaustiva presentazione: «Ci sono temi musicali classici che fanno ormai parte del nostro immaginario collettivo, che hanno ottenuto nei secoli una diffusione planetaria, e temi legati a film di successo, che hanno poi intrapreso una loro strada vivendo una vita almeno in parte indipendente dai film per i quali sono stati scritti. Di tale natura sono i brani che abbiamo voluto scegliere per questa particolare ‘operazione’: Johann Sebastian Bach (Toccata e fuga in re minore BWV 565), Georg Friedrich Haendel (Passacaglia dalla Suite n. 7 in sol minore HWV 432), Wolfgang Amadeus Mozart (Molto allegro dalla Sinfonia n. 40 in sol minore K 550), Johannes Brahms (Wiegenlied op. 49 n. 4), Antonín Dvořák (Largo dalla Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 “Dal Nuovo Mondo”), Edvard Grieg (Il mattino da ‘Peer Gynt’, Suite n. 1 op. 46), Giacomo Puccini (Coro a bocca chiusa dalla Madama Butterfly), Maurice Ravel (Boléro), e poi, in ambito cinematografico, Ennio Morricone, Nino Rota, John Williams, Charlie Chaplin, sono gli autori a cui abbiamo attinto, in alcune fra le loro invenzioni più celebri. L’idea singolare, il filtro attraverso il quale le abbiamo rilette, rispondono a questa domanda: che ne sarebbe stato se tali compositori, al momento della loro creazione, avessero avuto a disposizione anche stili, grammatiche musicali, pratiche improvvisative legate alla nostra contemporaneità? Che piega avrebbero potuto prendere tali brani? Che cosa avrebbe potuto fare un Mozart, un Puccini, alle prese col jazz, un Haendel, un Bach alle prese col rock, un Rota, un Brahms, alle prese col minimalismo? (…) Vi accompagneremo dunque in questo processo di ricomposizione, in modalità sempre nuove, partendo perlopiù da un’esposizione canonica dei brani in scaletta, e facendo poi prender loro direzioni diverse, creative e ricreative, sempre rispettose tuttavia della loro originale grandezza, quasi piante che, con le radici ben salde nel terreno che le ha germinate, dispiegano i loro rami in direzioni diverse. Lo faremo attraverso la sinergia ed il dialogo tra la ricchezza coloristica, timbrica dell’organo e l’agilità, la duttilità espressiva del trombone, entrambi capaci come sono di dispiegare tanto le sonorità più tenui e delicate quanto quelle più solenni e roboanti. Ciò che accadrà sarà, anche per noi, ‘sorprendente’, perché legato al momento, agli stimoli che sapremo leggere e cogliere in queste pagine memorabili».MediaIl concerto si inserisce nella rassegna Come un sole che ci scalda nella notte – Sentieri musicali sulle tracce della Speranza ideata e diretta da Alessandro Bottelli e si avvale del sostegno delle ditte Montello, Fra.Mar, Co.me.c., Ambrosini, della Fondazione Credito Bergamasco e di Eliorobica come sponsor tecnico.Inoltre, ha la media partner di Avvenire, Prima Bergamo, BergamoNews…
MediaSono passati due mesi dalla morte di Sanae Lahbil, la donna marocchina di 44 anni trovata morta il 6 aprile ad Alzano Lombardo sul greto del fiume Serio. In questi mesi il corpo è rimasto a disposizione dell’autorità giudiziaria per effettuare gli esami necessari a capire per quale motivo è morta. Il medico legale Luca Tajana ha escluso la morte violenta, sul corpo infatti non c’è alcun trauma letale, ma solo qualche escoriazione che la 44enne si è procurata quando ancora era viva, tanto è vero che si pensa ad una morte naturale.La donna faceva uso di sostanze stupefacenti, ma gli esami tossicologici hanno evidenziato un tasso alcolemico di 0,80 gr/l, quindi non particolarmente alto, e l’assunzione di cocaina in quantità modesta. Entro la fine del mese invece si attendono i risultati dei tamponi analizzati dal Ris di Parma.La 44enne era stata trovata senza pantaloni, che probabilmente aveva tolto per non bagnarli durante l’attraversamento del fiume, elemento che sarebbe provato non solo dalla sabbia ritrovata sul corpo, ma anche dai capelli ricci, quando invece lei li portava lisci, segno che quindi si sarebbero bagnati e poi asciugati.A breve il pubblico ministero Giulia Angeleri firmerà il nulla osta alla sepoltura e la salma verrà restituita alla famiglia per l’ultimo saluto.The post Alzano, donna morta in riva al Serio: esclusa la morte violenta, tasso alcolemico ‘non particolarmente alto’ first appeared on Araberara.
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MediaI funerali di Rubens Bertocchi ed Elena Belloli, i coniugi morti nell’omicidio suicidio, saranno celebrati insieme nella parrocchiale di Cene mercoledì 11 giugno alle ore 15. Ad annunciarlo è stato il parroco don Primo Moioli durante la messa domenicale.Nel tardo pomeriggio di giovedì 5 giugno Rubens Bertocchi ha sparato alla moglie e poi ha rivolto l’arma verso di se e si è tolto la vita. Una tragedia che ha sconvolto Cene e l’intera valle. Sul prossimo numero di Araberara troverete interviste e approfondimenti. The post Cene, mercoledì i funerali di Rubens ed Elena, saranno celebrati insieme first appeared on Araberara.
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MediaAmministrativamente Tavernola è nella quiete dopo la tempesta (le tempeste) degli ultimi anni. Il sindaco Roberto Martinelli succedendo a Ioris-Giobbe, pensa al futuro, progetti che poi devono avere il supporto di soldi per essere trasformati in opere.“Assegniamo incarichi per lo studio dell’efficientamento energetico degli edifici comunali, per i quali stiamo sostenendo cifre mostruose di metano. Faremo nei prossimi giorni, mercoledì della prossima settimana, una variazione di bilancio per affidare questi incarichi e poi partecipare ai Bandi; uno arriverà a settembre e dobbiamo essere pronti per parteciparvi, sia per i costi di progettazione e poi per finanziare le opere vere e proprie. Nel frattempo, abbiamo ovviamente anche altri problemi. Uno sembra poca cosa, ma nella zona di Gallinarga, ad esempio, abbiamo il problema dell’abbandono dei rifiuti, è una zona di passaggio e la gente evidentemente pensa di scaricare lì i suoi rifiuti.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 30 MAGGIOThe post TAVERNOLA – Studi e progetti. Il sindaco su Gallinarga, area ex Berta, frana e campo sportivo first appeared on Araberara.
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MediaLi avevamo chiamati “figli di”. Ambedue i candidati a sindaco hanno un papà che in Comune a Castione ha avuto un ruolo importante (il papà di Leonardo è stato comandante dei Vigili). Romolo Tagliaferri ha diretto per decenni l’ufficio tecnico. Contento dell’elezione a sindaca di tua figlia? “All’inizio, quando mi ha detto che voleva candidarsi, mi sono arrabbiato. Avranno influito anche i miei problemi di salute. No, adesso sto bene, ma ho passato momenti brutti. Poi Samantha a Rovetta è rispettata e stimata, Rovetta è un Comune efficiente come lo era Castione anni fa. Quando me l’ha detto mi sono ritirato 15 giorni a Pezzolo per smaltire i dubbi.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 30 MAGGIOThe post CASTIONE – L’INTERVISTA – Papà Romolo Tagliaferri: “All’inizio ero arrabbiato, adesso spero cambi tutto. Samantha? È più brava di me” first appeared on Araberara.
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MediaDurante un servizio straordinario di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione di Trescore Balneario hanno fermato un veicolo sospetto nel centro di San Paolo D’Argon, procedendo a una perquisizione d’iniziativa. A bordo dell’auto, una Fiat Punto, viaggiava una giovane coppia residente nella zona.Nel corso del controllo, ben visibile dal finestrino posteriore e collocato nella tasca portaoggetti dietro al sedile passeggero, i militari hanno rinvenuto un coltello con lama fissa della lunghezza complessiva di 36 centimetri. L’arma, nella potenziale pronta disponibilità degli occupanti, è stata immediatamente sequestrata.I due, un uomo di 27 anni, residente a Entratico, e una donna di 29 anni, residente a San Paolo d’Argon, entrambi con precedenti di polizia, sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per porto abusivo di oggetti atti ad offendere.L’operazione rientra in un più ampio servizio straordinario di controllo del territorio messo in atto dai Carabinieri della Stazione di Trescore Balneario. Visti i risultati positivi dell’attività, simili interventi verranno ripetuti nei prossimi mesi al fine di garantire maggiore sicurezza e prevenzione sul territorio.The post SAN PAOLO D’ARGON – Coltello da 36 centimetri nascosto in auto, denunciata una giovane coppia first appeared on Araberara.
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MediaAlbano Sant’Alessandro e Torre de’ Roveri sono due paesi confinanti che si potrebbero definire ‘cugini’. D’ora in poi condivideranno anche la società sportiva in seguito alla decisione dei vertici di ASD Albano Calcio e ASD Torre de’ Roveri di unirsi, dando vita a una nuova realtà: l’AlbanoTorre Football Club.Il presidente della società di calcio di Albano, Diego Avanzato, ha spiegato la decisione con un lungo messaggio rivolto a cittadini e tifosi: “Negli ultimi anni, l’Italia, come altri paesi europei, sta affrontando un importante calo delle nascite, come anche la nostra provincia di Bergamo sta vivendo sempre più evidente, con un numero decrescente di nuove nascite; infatti dati recenti ci dicono che il tasso di natalità è stato di 6,6 nati per 1.000 abitanti. Questo valore è inferiore alla media regionale della Lombardia che si attesta a circa 6,9 nati per 1.000 abitanti. La provincia di Bergamo sta affrontando una sfida demografica significativa, con un calo delle nascite e un invecchiamento della popolazione e in alcuni comuni dell’Alta Val Brembana, secondo l’Atlante dell’infanzia a rischio di Save the Children, non risultano più bambini sotto i tre anni. Nel 2023 in Italia sono nati circa 379.000 bambini, il numero più basso dal 1861 e il tasso di natalità è sceso a 6,4… tra i più bassi in Europa. Senza un’inversione di tendenza, l’Italia rischia un declino difficile da arrestare.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 30 MAGGIOThe post ALBANO S. ALESSANDRO – TORRE DE’ ROVERI – L’unione (tra Albano e Torre de’ Roveri’) fa la forza… nasce l’AlbanoTorre Football Club first appeared on Araberara.
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MediaQuasi un 10% in più, numeri impressionanti per il gioco d’azzardo in provincia di Bergamo, nel 2024 infatti nella nostra zona, il gioco d’azzardo legale ha raggiunto 2,567 miliardi di euro, con un incremento di 216 milioni di euro in più. Tutto è partito da un’interrogazione parlamentare del Partito Democratico. A ‘tirare’ in modo impressionante è il gioco digitale, che fa segnare un + 21,8% rispetto al 2023. Ormai il gioco d’azzardo che può usufruire di piattaforme digitalizzate ovunque è attivo 24 ore al giorno e si può tranquillamente giocare standosene nella propria cameretta, lontani anni luce i tempi in cui si doveva salire in auto e sobbarcarsi anche migliaia di chilometri per andare al casinò. In cima alla classifica c’è naturalmente Bergamo città, subito dopo Treviglio e Seriate.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 30 MAGGIOThe post INCHIESTA GIOCO D’AZZARDO – In provincia di Bergamo si giocano 4871 euro al minuto ma nessuno ammette di farlo first appeared on Araberara.
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MediaContinuano a Cenate Sotto le ‘punture di spillo’ tra maggioranza e minoranza. Stavolta a essere criticato dal gruppo ‘Rilanciamo Cenate’ è l’atteggiamento tenuto dal primo cittadino e dai consiglieri di maggioranza nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, che si è svolta giovedì 22 maggio alle 18.30.“Al Consiglio comunale (con un solo punto all’ordine del giorno in barba all’efficienza ed economia pubblica) abbiamo avuto di nuovo prova di come non ci sia nessuna apertura dell’Amministrazione a costruire un rapporto collaborativo con la minoranza.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 30 MAGGIOThe post CENATE SOTTO – La minoranza: “Disponibilità e collaborazione, queste sconosciute…” first appeared on Araberara.
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MediaChe i tempi per rimettere in sicurezza il tratto della Provinciale 41 che da Gazzaniga porta a Orezzo dopo il cedimento del muro di sostegno e del fondo stradale, avvenuto lo scorso ottobre, sarebbero stati lunghi, lo si sapeva. Ma forse si sperava che sarebbero stati così lunghi.La buona notizia per le centinaia di persone che abitano nella frazione montana (e che da ben sette mesi sono costrette a passare per la strada alternativa, la stretta e ripida Via Gromplano) è arrivata a metà maggio, quando la Provincia di Bergamo ha annunciato di avere approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la messa in sicurezza della SP 41 nel tratto che è stato oggetto del cedimento. Però la notizia è arrivata più tardi di quando gli abitanti sperassero, tanto che molti di loro avevano già preparato alcuni striscioni per andare a Bergamo, dove avrebbero manifestato per attirare l’attenzione di ‘chi di dovere’.Gli striscioni accantonati“La sera ci siamo riuniti e abbiamo deciso di andare a Bergamo, fuori dal palazzo della Provincia, per far sapere che ci siamo anche noi e che questa situazione ci sta causando enormi disagi. Il giorno dopo – ci dice uno dei residenti, che fa parte del Comitato composto da persone che abitano a Orezzo – è però uscita la notizia dell’approvazione del progetto, perciò ci siamo fermati, almeno per il momento. Se però nel giro di un mesetto non ci sono altre novità, riprenderemo in mano gli striscioni che abbiamo al momento accantonato e ci faremo sentire!”.Alcuni giorni dopo l’approvazione del progetto provinciale ci siamo recati a Orezzo proprio per tastare il polso della situazione e, in particolare, gli umori dei cittadini. C’è da dire che quasi tutte le persone che abbiamo incontrato, più che mostrare soddisfazione per la lungamente attesa approvazione, hanno espresso stanchezza e preoccupazione per i tempi lunghi, sottolineando i disagi a cui sono andati incontro da ottobre e che continueranno anche per diversi mesi; sì, perché il giorno in cui la Strada Provinciale sarà interamente percorribile non è dietro l’angolo.IL SINDACO – Mattia Merelli: “Capisco i disagi della gente, ma la Provincia sta rispettando i tempi”“I cittadini di Orezzo sono arrabbiati e stanchi? Li capisco, ma fin dall’inizio si sapeva che i tempi sarebbero stati lunghi. Già durante la riunione di novembre – spiega il sindaco di Gazzaniga, Mattia Merelli – la Provincia aveva dato i tempi ed era stato sottolineato che: ‘Entro giugno potremmo iniziare i lavori’. Perciò sta rispettando i tempi, che per forza di cose non potevano essere brevi. Tutti vorremmo che un lavoro venisse fatto in poco tempo, ma non è così, ci sono i tempi tecnici necessari. E poi non si tratta di un lavoretto da poco…”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 30 MAGGIO The post GAZZANIGA – Tra la gente di Orezzo: i disagi, i tempi lunghi per sistemare la strada, i semafori e… “gli sberlòcc”. Il sindaco: “Capisco i disagi, ma…” first appeared on Araberara.
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MediaAd Azzano San Paolo alle prime luci dell’alba del 9 giugno, i Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bergamo hanno localizzato e arrestato un 32enne di nazionalità marocchina, senza fissa dimora, gravato da numerosi precedenti penali e destinatario di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso il Tribunale di Brescia.L’uomo era ricercato da tempo, in particolare dall’8 aprile 2024, data in cui era stato emesso il provvedimento restrittivo per l’espiazione di 3 anni, 9 mesi e 20 giorni di reclusione, relativa a due rapine commesse in provincia di Bergamo nel 2013 e nel 2016.L’arresto è avvenuto in un appartamento di Azzano San Paolo, dove si trovava temporaneamente, ospite della compagna. Al momento dell’intervento dei militari, la donna ha cercato di sviare le ricerche affermando che in casa non c’era nessun altro oltre a lei. Solo dopo una perquisizione approfondita, l’uomo è stato trovato nascosto all’interno di un armadio nella camera da letto.I Carabinieri sono riusciti a localizzarlo in quanto nelle settimane scorse il 32enne era stato denunciato per altri reati e le informazioni raccolte nell’ambito di quei procedimenti avevano contribuito a consentire la sua individuazione nell’abitazione dove trovava ospitalità. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale di Bergamo, dove sconterà la condanna.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Azzano San Paolo, arrestato dopo mesi di ricerche: si nascondeva in un armadio first appeared on Araberara.
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MediaContinua il viaggio di questa fortunata versione jazz del celebre e amatissimo musical Jesus Christ Superstar, che venerdì 13 giugno, con inizio alle ore 20.45, farà tappa nella Chiesa parrocchiale di S. Giorgio martire in Costa di Mezzate (Bg). Il concerto, promosso dalla Parrocchia in collaborazione con l’AVIS (che quest’anno festeggia i 60 anni di presenza in paese) e con il sostegno delle ditte Montello e Fra.Mar, ha il suo punto di forza nei suggestivi arrangiamenti realizzati dal chitarrista Sandro Di Pisa (qui in veste anche di narratore) e nel decisivo contributo degli altri due componenti del trio: Nadio Marenco alla fisarmonica e Roberto Olzer all’organo.L’opera fu scritta all’inizio degli anni Settanta del Novecento dal compositore Andrew Lloyd Webber insieme a Tim Rice, autore dei testi. Webber ha firmato anche altri famosi musical come Evita, Cats, Il fantasma dell’opera, ma Jesus Christ Superstar viene considerato il capolavoro, sia per le indimenticabili musiche che per l’originalità della narrazione. L’ultima settimana della vita di Cristo prima della crocifissione qui è raccontata in una maniera non convenzionale, che ai tempi destò anche un certo scalpore.Ora Jesus Christ Superstar viene riproposto in una versione strumentale assolutamente inedita da Di Pisa, Marenco e Olzer. La trasposizione musicale prende corpo da un precedente progetto solitario di Sandro Di Pisa, intitolato Jesus Christ SuperGUItar, in cui il chitarrista arrangiava in chiave jazz le canzoni e le raffinate orchestrazioni del musical, attribuendo uno strumento di tipo diverso a ciascun personaggio: una chitarra per Gesù, un’altra per Giuda, una per Maria Maddalena, una per gli Apostoli e così via.Su idea di Alessandro Bottelli il progetto è stato ulteriormente rielaborato per essere presentato nel 2020, con grande successo, all’interno della rassegna concertistica Box Organi. Suoni e parole d’autore di Lallio, adattando le esecuzioni all’organico strumentale chitarra-fisarmonica-organo. Formazione tanto insolita quanto sorprendentemente adatta all’ambiente della chiesa. L’organo, infatti, per l’occasione dividerà la scena con chitarra e fisarmonica. Inoltre, i tre musicisti sono tutti abili improvvisatori, sempre pronti a dialogare inserendo qualche sorpresa estemporanea all’interno dei brani, ma capaci anche di non tradirne lo spirito originale che li anima. Le brillanti presentazioni della “voce narrante” di Di Pisa, inoltre, fanno da filo conduttore tra una canzone e l’altra rievocando le emozioni e le vicende della storia, a volte anche con toni garbatamente ironici e irriverenti che creano un piacevole contraltare alla sacralità dell’evento.Così ne ha scritto recentemente Stefania Burnelli su BergamoNews, recensendo il concerto: «(…) una rilettura ariosa e geniale, dai toni acustici e contenuti, senza volumi ingombranti, ma con un uso sapiente di ogni possibilità espressiva fornita dagli strumenti, a partire da quella ritmica e percussiva, alla possibilità di scambio, dialogo, raddoppio, parodia. A dispetto della “prevedibilità” del tema, le belle melodie, i riff, gli ostinati così facilmente riconoscibili, vengono esposti e poi “gonfiati” e fatti giocare come aquiloni, portati in alto dalla tecnica chitarristica assoluta di Sandro Di Pisa, dall’accordeon sognante e velocissimo di Nadio Marenco dal fischio assassino, e dal sorprendente organo di Roberto Olzer: quest’ultimo sembra riportare ogni spunto in un ambito progressive degno di un Rick Wakeman, in cui l’eloquenza del barocco si somma alla disparità ritmica, con un risultato complessivo che lascia tra godimento e incredulità».Jesus Christ Superstar in versione jazz è una produzione Box Organi e ha la media partner di Avvenire, BergamoNews, Prima Bergamo, del quindicinale araberara e di Seilatv.Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti. Per informazioni: 388 58 63 106The post “Jesus Christ Superstar’ a Costa di Mezzate riproposta in un’originale versione jazz per tre strumenti first appeared on Araberara.
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Media“Da tempo abbiamo dato la nostra massima disponibilità ad accogliere i bambini che sono vittime della tragedia di Gaza. Se ci viene chiesto di accoglierne altri, di qualsiasi nazionalità e con qualsiasi patologia, noi siamo sempre pronti a intervenire”. Lo ha dichiarato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, sull’arrivo previsto per domani, all’aeroporto di Milano Linate, di alcuni bambini da Gaza, accompagnati dai familiari, con un aereo dell’Aeronautica Militare Italiana.ADAM AL NIGUARDA – “Ho parlato con il Ministro degli Esteri – ha dichiarato l’assessore regionale Bertolaso – che mi ha detto che cercherà di essere presente. Abbiamo anche indicato la nostra disponibilità ad accogliere Adam, il bambino diventato il simbolo di questa drammatica vicenda. Adam, 11 anni, ha delle fratture agli arti e lesioni ai nervi: sarà trasferito al Niguarda, sarà assistito, curato e l’ospedale si occuperà anche di garantire l’accoglienza ai familiari, alla mamma e anche agli altri componenti della famiglia”.GLI ALTRI BAMBINI – “Una dodicenne – ha aggiunto Bertolaso – andrà al Papa Giovanni XXIII di Bergamo: ha politraumi, ha avuto anche delle lesioni agli organi interni, è il caso più grave. Saremo pronti a trasferirla anche con l’eliambulanza direttamente al Papa Giovanni, anche lei accompagnata dai parenti. Una quindicenne sarà infine ricoverata al Policlinico a Milano, anche lei ha diverse fratture e una seria lesione polmonare”.L’AGENZIA REGIONALE PER L’EMERGENZA URGENZA – I bambini atterreranno allo scalo militare di Linate, dove saranno accolti dal personale sanitario dell’Agenzia Regionale per l’Emergenza e Urgenza (AREU) che organizzerà il loro trasporto con ambulanze medicalizzate e quello delle famiglie e degli accompagnatori tramite pulmini. Saranno presenti anche i mediatori culturali. The post Gaza, domani bambini a Milano e al Papa Giovanni a Bergamo. Anche Adam, il bimbo di 11 anni che ha perso i 9 fratelli first appeared on Araberara.
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MediaI militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia, con la collaborazione dei reparti territorialmente competenti, hanno eseguito nelle province di Brescia, Milano, Arezzo, Massa Carrara, Roma, Napoli, Benevento, Avellino, Caserta, Potenza e Taranto, provvedimenti di perquisizione personale e locale, emessi da questa Procura distrettuale, nei confronti di 25 soggetti (11 persone fisiche e 14 persone giuridiche), a diverso titolo coinvolti nella commercializzazione di crediti inesistenti e alle conseguenti condotte riciclatorie.
L’indagine delle Fiamme Gialle avrebbe permesso di disvelare l’esistenza di un articolato schema fraudolento atto a consentire a diverse figure imprenditoriali di beneficiare indebitamente di crediti IVA inesistenti.
In particolare, i citati indagati, avvalendosi di società fiscalmente inadempienti, prive di sedi operative e rappresentate da soggetti gravati da numerosi precedenti di polizia in materia di reati fiscali, avrebbero generato crediti fiscali fittizi per un importo quantificato, allo stato, in oltre quattro milioni di euro.
Tali crediti sarebbero stati successivamente ceduti, tramite una ulteriore società “veicolo” a diverse persone giuridiche, tra le quali il Brescia Calcio S.p.A., al fine di consentire un abbattimento del carico fiscale e contributivo.
All’esito dei riscontri investigativi, la citata società “veicolo”, con sede dichiarata a Milano, sarebbe risultata priva delle necessarie autorizzazioni per l’esercizio della specifica attività finanziaria nonché sprovvista di un’effettiva e idonea struttura imprenditoriale. In tale contesto, sarebbe altresì emerso il coinvolgimento di uno studio di professionisti operanti prevalentemente nel territorio bresciano.
Nel corso delle attività di perquisizione, infine, è stata sottoposta a sequestro anche la documentazione necessaria per verificare la responsabilità amministrativa delle società coinvolte, in ordine all’esistenza e attuazione dei modelli organizzativi ex d.lgs. 231/2001.
I provvedimenti sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori allo stato acquisiti, pertanto, in attesa della definitività del giudizio, sussiste la presunzione di innocenza.The post Crediti fiscali fittizi per oltre 4 milioni di euro: perquisizioni anche al Brescia Calcio first appeared on Araberara.
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L’indagine delle Fiamme Gialle avrebbe permesso di disvelare l’esistenza di un articolato schema fraudolento atto a consentire a diverse figure imprenditoriali di beneficiare indebitamente di crediti IVA inesistenti.
In particolare, i citati indagati, avvalendosi di società fiscalmente inadempienti, prive di sedi operative e rappresentate da soggetti gravati da numerosi precedenti di polizia in materia di reati fiscali, avrebbero generato crediti fiscali fittizi per un importo quantificato, allo stato, in oltre quattro milioni di euro.
Tali crediti sarebbero stati successivamente ceduti, tramite una ulteriore società “veicolo” a diverse persone giuridiche, tra le quali il Brescia Calcio S.p.A., al fine di consentire un abbattimento del carico fiscale e contributivo.
All’esito dei riscontri investigativi, la citata società “veicolo”, con sede dichiarata a Milano, sarebbe risultata priva delle necessarie autorizzazioni per l’esercizio della specifica attività finanziaria nonché sprovvista di un’effettiva e idonea struttura imprenditoriale. In tale contesto, sarebbe altresì emerso il coinvolgimento di uno studio di professionisti operanti prevalentemente nel territorio bresciano.
Nel corso delle attività di perquisizione, infine, è stata sottoposta a sequestro anche la documentazione necessaria per verificare la responsabilità amministrativa delle società coinvolte, in ordine all’esistenza e attuazione dei modelli organizzativi ex d.lgs. 231/2001.
I provvedimenti sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori allo stato acquisiti, pertanto, in attesa della definitività del giudizio, sussiste la presunzione di innocenza.The post Crediti fiscali fittizi per oltre 4 milioni di euro: perquisizioni anche al Brescia Calcio first appeared on Araberara.
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MediaNell’ambito di indagini istruite dalla Procura della Repubblica di Bolzano, coordinate dal Sostituto Procuratore Dott. Igor Secco, il Gruppo della Guardia di Finanza di Cremona, in esecuzione dei provvedimenti cautelari disposti dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bolzano, dott. Emilio Schonsberg, ha eseguito:
– un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale agli arresti domiciliari a carico rispettivamente, di un italiano residente in Austria quale responsabile del riciclaggio ex art. 648 bis c.p. di oltre 20 milioni di euro derivanti dalla commissione di reati tributari e di un imprenditore edile della provincia di Brescia quale responsabile dell’auto-riciclaggio ex art. 648 ter1 c.p. e dei reati tributari dallo stesso commessi quale amministratore di fatto di 7 imprese edili intestate a prestanome;
– il sequestro preventivo, a carico di 8 società di capitali e 4 persone fisiche, di 15 immobili, 7 rapporti finanziari, quote societarie e denaro contante, per un valore complessivo pari ad oltre 5 milioni di euro.
L’attività investigativa ha riguardato il sistema di riciclaggio posto in essere da due italiani, residenti in Austria ed originari delle province di Padova e Treviso, che facevano transitare, dal 2020 al 2024, oltre 20 milioni di euro su di un conto corrente aperto presso una filiale bancaria di Bolzano ed intestato ad una società austriaca agli stessi riconducibile per poi trasferire le risorse finanziarie in altri paesi esteri (Austria, Lituania e Repubblica Popolare Cinese) trattenendo quale profitto dell’operazione di money laundering il 5%, oltre ad un ulteriore 1% per commissioni e costi bancari. Le somme riciclate venivano poi restituite periodicamente in contanti – nella misura del 94% del totale – all’imprenditore della provincia di Brescia, amministratore di fatto di 7 imprese edili intestate a prestanome che, nel tempo, avevano evaso imposte dirette ed IVA per oltre 28 milioni di euro e dai cui conti correnti erano stati trasferiti gli importi da riciclare.
Le indagini bancarie eseguite ed i prospetti extracontabili rinvenuti nel corso delle perquisizioni eseguite presso l’abitazione dell’imprenditore edile indagato per auto-riciclaggio nonché presso il domicilio italiano di uno dei due “riciclatori”, sito nella provincia di Padova, consentivano una puntuale ricostruzione dei flussi di riciclaggio, della quota di profitto trattenuta dai riciclatori e degli importi restituiti in contanti.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bolzano disponeva il sequestro preventivo ai sensi dell’art. 648 quater c.p. dei profitti dei reati di riciclaggio ed auto-riciclaggio, pari, rispettivamente, a 1 milione di euro e 18 milioni di euro, nonché ai sensi dell’art. 12 bis D.Lgs 74/00 dei profitti dei reati tributari perpetrati attraverso le 7 imprese edili intestate a prestanome. Col medesimo provvedimento è stata, altresì, data applicazione alla normativa in materia di responsabilità amministrativa da reato delle società di cui al D.Lgs 231/2001, essendo stato accertato che le imprese edili non avevano adottato modelli organizzativi idonei a prevenire la commissione dei reati tributari di dichiarazione fraudolenta ed indebita compensazione di crediti fittizi, così configurandosi
l’illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7 e 25 quinquiesdecies del citato decreto legislativo; conseguentemente il GIP disponeva anche il sequestro preventivo ai sensi degli artt. 19 e 53 D.Lgs 231/2001 a carico delle imprese edili in argomento.
Nel corso dell’esecuzione del provvedimento cautelare reale, emergeva che l’imprenditore bresciano aveva fraudolentemente alienato in favore del di lui figlio quote societarie aventi una consistenza patrimoniale – in ragione dei numerosi beni immobili intestati a tali persone giuridiche – per un valore di oltre 600.000 €., con ciò integrando il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte di cui all’art. 11 D.Lgs 74/00. A tal riguardo il GIP del Tribunale di Bolzano emetteva un ulteriore…
– un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale agli arresti domiciliari a carico rispettivamente, di un italiano residente in Austria quale responsabile del riciclaggio ex art. 648 bis c.p. di oltre 20 milioni di euro derivanti dalla commissione di reati tributari e di un imprenditore edile della provincia di Brescia quale responsabile dell’auto-riciclaggio ex art. 648 ter1 c.p. e dei reati tributari dallo stesso commessi quale amministratore di fatto di 7 imprese edili intestate a prestanome;
– il sequestro preventivo, a carico di 8 società di capitali e 4 persone fisiche, di 15 immobili, 7 rapporti finanziari, quote societarie e denaro contante, per un valore complessivo pari ad oltre 5 milioni di euro.
L’attività investigativa ha riguardato il sistema di riciclaggio posto in essere da due italiani, residenti in Austria ed originari delle province di Padova e Treviso, che facevano transitare, dal 2020 al 2024, oltre 20 milioni di euro su di un conto corrente aperto presso una filiale bancaria di Bolzano ed intestato ad una società austriaca agli stessi riconducibile per poi trasferire le risorse finanziarie in altri paesi esteri (Austria, Lituania e Repubblica Popolare Cinese) trattenendo quale profitto dell’operazione di money laundering il 5%, oltre ad un ulteriore 1% per commissioni e costi bancari. Le somme riciclate venivano poi restituite periodicamente in contanti – nella misura del 94% del totale – all’imprenditore della provincia di Brescia, amministratore di fatto di 7 imprese edili intestate a prestanome che, nel tempo, avevano evaso imposte dirette ed IVA per oltre 28 milioni di euro e dai cui conti correnti erano stati trasferiti gli importi da riciclare.
Le indagini bancarie eseguite ed i prospetti extracontabili rinvenuti nel corso delle perquisizioni eseguite presso l’abitazione dell’imprenditore edile indagato per auto-riciclaggio nonché presso il domicilio italiano di uno dei due “riciclatori”, sito nella provincia di Padova, consentivano una puntuale ricostruzione dei flussi di riciclaggio, della quota di profitto trattenuta dai riciclatori e degli importi restituiti in contanti.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bolzano disponeva il sequestro preventivo ai sensi dell’art. 648 quater c.p. dei profitti dei reati di riciclaggio ed auto-riciclaggio, pari, rispettivamente, a 1 milione di euro e 18 milioni di euro, nonché ai sensi dell’art. 12 bis D.Lgs 74/00 dei profitti dei reati tributari perpetrati attraverso le 7 imprese edili intestate a prestanome. Col medesimo provvedimento è stata, altresì, data applicazione alla normativa in materia di responsabilità amministrativa da reato delle società di cui al D.Lgs 231/2001, essendo stato accertato che le imprese edili non avevano adottato modelli organizzativi idonei a prevenire la commissione dei reati tributari di dichiarazione fraudolenta ed indebita compensazione di crediti fittizi, così configurandosi
l’illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7 e 25 quinquiesdecies del citato decreto legislativo; conseguentemente il GIP disponeva anche il sequestro preventivo ai sensi degli artt. 19 e 53 D.Lgs 231/2001 a carico delle imprese edili in argomento.
Nel corso dell’esecuzione del provvedimento cautelare reale, emergeva che l’imprenditore bresciano aveva fraudolentemente alienato in favore del di lui figlio quote societarie aventi una consistenza patrimoniale – in ragione dei numerosi beni immobili intestati a tali persone giuridiche – per un valore di oltre 600.000 €., con ciò integrando il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte di cui all’art. 11 D.Lgs 74/00. A tal riguardo il GIP del Tribunale di Bolzano emetteva un ulteriore…
MediaSono stati individuati i tre presunti responsabili dell’incendio che nella notte del 18 novembre distrusse il salone di bellezza ‘King Enes’ di via Nazionale a Rogno, inaugurato soltanto un mese prima. Un incendio che, se non fosse stato per il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco di Darfo Boario Terme, avrebbe potuto causare danni ancor più gravi di quelli registrati, mettendo a rischio anche le persone che abitano nei piani superiori.Dopo l’analisi delle telecamere e l’acquisizione di informazioni, i Carabinieri hanno identificato tre persone: l’autore materiale dell’incendio, un complice che l’ha supportato e il mandante dell’incendio che al momento dell’incendio non era però presente.Partiamo dall’autore materiale, classe 2003, senza fissa dimora, che è stato ripreso da una telecamera privata mentre si allontanava zoppicando proprio dalla zona dell’incendio. Mentre scappava, si è tolto i pantaloni rossi che indossava e li ha gettati nel giardino di una casa privata in via Roma.I carabinieri della Compagnia di Clusone lo avevano rintracciato la sera del 18 novembre nei boschi della Val Palot a Pisogne, dove svolgeva attività di spaccio di sostanze stupefacenti. In quell’occasione è stato arrestato in flagranza per il possesso di circa 20 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi da spacciare.Il ragazzo è stato trovato con le mani fasciate per coprire dei profondi tagli che verosimilmente si era procurato sfondando poco prima la vetrata del negozio, attraverso la quale si era introdotto con una tanica di latta da 20 litri piena di benzina poi sequestrata. Quando è stato interrogato per chiarire la vicenda dell’incendio e del suo coinvolgimento, si era avvalso della facoltà di non rispondere. A seguito dell’arresto del 18 novembre per spaccio di stupefacenti è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il 7 marzo è stato nuovamente arrestato per detenzione a fini di spaccio di 200 grammi di cocaina, e si trova ancora in carcere a Bergamo.Poi il complice, ritrovato grazie all’analisi del traffico telefonico, si tratta di un uomo classe 1988, residente a Pian Camuno, che aveva aiutato l’autore materiale fornendogli supporto logistico e organizzativo. Aveva procurato sim e telefoni, aveva fatto diversi sopralluoghi prima dell’incendio per accertare che non ci fossero testimoni e aveva riempito la tanica di benzina in un distributore.Le attività del Nucleo Operativo di Clusone hanno permesso anche di incastrare il terzo responsabile, classe 1989, residente a Pisogne, individuato come mandante per questioni personali e legate allo spaccio di stupefacenti. Quest’ultimo aveva dato istruzioni e coordinato telefonicamente l’azione degli altri due.Il 36enne era anche risultato destinatario il 21 febbraio scorso della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, dopo un’ordinanza emessa dal gip nei confronti di un sodalizio criminale, composto da 10 soggetti, ritenuto responsabile di spaccio e traffico di sostanze stupefacenti nel territorio a cavallo tra Bergamo e Brescia.Il 5 marzo, il gip aveva disposto per i tre indagati le seguenti misure: divieto di dimora nei comuni di Artogne e Pian Camuno per l’autore materiale; obbligo di dimora nel comune di Artogne per il complice e obbligo di dimora nel comune di Pian Camuno per il 37enne.Il 13 maggio il Tribunale del Riesame di Brescia ha accolto l’appello del pubblico ministero disponendo la misura cautelare della custodia in carcere per tutti e tre. Il 6 giugno, i carabinieri di Clusone hanno portato in carcere il 37enne, mentre l’esecuzione nei confronti degli altri due indagati è sospesa per il ricorso in Cassazione presentato contro l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Brescia.The post Rogno, individuati i tre responsabili dell’incendio che distrusse un salone di bellezza first appeared on Araberara.
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