MediaLa notizia confermata del finanziamento (490 mila euro) per l’ampliamento degli ambulatori per trasformare la struttura in un piccolo poliambulatorio (oltre ai medici anche la presenza di specialisti) adesso va concretizzata con i lavori. Il sindaco Yvan Caccia: “Nell’attuale struttura ci sono tre spazi per i 3 medici che abbiamo attualmente, anche se contiamo sul fatto che il bando che sarà emanato da Ats in primavera ci riporti anche il quarto medico per l’Ambito che comprende appunto il nostro Comune e i Comuni di Piario, Villa d’Ogna e Oltressenda…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo ARDESIO – “Creiamo un piccolo poliambulatorio” proviene da Araberara.
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MediaA Rovetta si torna a calcare il prato verde del centro sportivo ‘Marinoni’ con il campionato di Seconda Categoria. L’entusiasmo non manca mai: “Partiamo da una novità per quanto riguarda la dirigenza – spiega il presidente Cristian Barzasi – infatti al mio fianco ci sarà un altro vice presidente, Mirko Titta. Quest’estate abbiamo lavorato per rafforzare la squadra dove necessitava anche se lo zoccolo duro della squadra resta lo stesso della passata stagione. L’obiettivo è quello non solo di restare nell’alta classifica ma anche provare a fare il salto di categoria che ci interesserebbe anche per il settore giovanile, perché avere una squadra di Prima Categoria ci aiuterebbe a trattenere i ragazzi sul nostro territorio e dare loro uno stimolo in più. Noi siamo pronti e gli obiettivi sono ambiziosi, poi sappiamo bene che la palla è rotonda e quindi dovremo giocarci partita dopo partita”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo CALCIO – Rovetta, via alla nuova stagione: “Puntiamo al salto di categoria” proviene da Araberara.
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MediaDon Matteo Bartoli ha la voce squillante di chi è pronto a dare il via ad una nuova avventura. Preparata la valigia, “sto iniziando a fare trasloco proprio in questi giorni”, a fine mese arriverà sulla Collina, dove verrà accolto come parroco di Solto Collina, Riva di Solto, Esmate, Zorzino e Fonteno. Arriva da Città Alta, dove ha trascorso gli ultimi cinque anni. “Sono stato solo un paio di volte a Solto Collina e sai, dopo essere stato sul fronte ovest con la Parrocchia di Calolziocorte arrivo al fronte est, passando per il centro”.41 anni da compiere il 1° ottobre, pochi giorni prima di fare l’ingresso, originario di Presezzo e sacerdote da sedici anni. Partiamo proprio da qui: “Quindi devo partire da Adamo ed Eva a raccontarti di me – sorride -, ho frequentato le scuole Medie al mio paese e poi, in prima superiore, ho deciso di entrare in Seminario, per proseguire con Teologia, che mi ha portato alla decisione definitiva per prendere la strada che mi ha portato fin qui”.E la tua famiglia? “I miei l’hanno presa bene! In famiglia c’era già uno zio prete, che è morto quando ero piccolo, e quindi non era una dimensione così sconosciuta quella della chiesa e della fede. Non mi hanno mai ostacolato e, anzi, mi hanno sempre supportato”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo SOLTO COLLINA – Don Matteo: “Mi fa strano sentir dire ‘arriva il nuovo parroco’, sono felice dell’attesa e spero di essere all’altezza” proviene da Araberara.
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Media“Le precipitazioni sono state talmente forti da generare alcuni smottamenti che hanno addirittura fatto scivolare sulla strada un enorme blocco di calcestruzzo”.Anche il primo cittadino di Vertova Riccardo Cagnoni, al pari dei suoi colleghi sindaci della Bassa e Media Valle Seriana, è alle prese con le conseguenze della forte alluvione (una vera e propria bomba d’acqua) di lunedì 9 settembre, che qui ha provocato una frana che ha portato alla chiusura della strada della Val Vertova, una delle mete più amate dai visitatori durante il periodo estivo.“Nei primi giorni ci sono stati altri smottamenti, ma adesso la situazione si è stabilizzata. Il materiale franato sulla strada è stato sgomberato alcuni giorni fa – spiega il sindaco Cagnoni – e nella giornata di venerdì 20 settembre incontro i proprietari dell’area in cui è franato un pezzo di bosco per parlare degli interventi che si dovranno fare su quel versante”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo VERTOVA – Cagnoni: “Frana in Val Vertova, la strada rimane chiusa. Incontro con la proprietà” proviene da Araberara.
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MediaSembra incredibile ma è vero: a soli due mesi e mezzi dal suo insediamento, l’Amministrazione guidata da Walter Semperboni è riuscita a trovare un medico di base che prenderà servizio a partire dal prossimo 1 ottobre. Una specie di miracolo…“Macché miracolo – dice sorridendo Dario Fusé, assessore ai Servizi Sociali ed alla Sanità – ci siamo semplicemente attivati fin da subito, dal giugno scorso, e attraverso un’assidua collaborazione con ATS, in particolare coi dottori Lodetti e Galbiati che sono stati davvero preziosi e che ringraziamo, abbiamo trovato la quadra, come si dice: il dottor Roberto Carrara ha lasciato l’ambito in cui operava e verrà quassù da noi. Si tratta di una soluzione temporanea al problema della mancanza di medici, ma per un anno almeno i cittadini valbondionesi potranno stare tranquilli”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo VALBONDIONE – Incredibile ma vero: a Valbondione arriva il medico di base. Il dott. Roberto Carrara aprirà l’ambulatorio a partire dal 1° ottobre proviene da Araberara.
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MediaDa poco tornato da un viaggio-studio organizzato dalla Rete Bibliotecaria Bergamasca alla scoperta di alcune biblioteche di Oslo, allo scopo di confrontarsi e conoscere altre realtà culturali, il sindaco Luca Pendezza ha inaugurato sabato 14 settembre scorso la nuova mensa scolastica della Scuola Primaria.“A partire da lunedì 16, alla ripresa delle attività didattiche, i nostri bambini hanno potuto fruire di uno spazio nuovo, funzionale, bello e ben organizzato – spiega il primo cittadino – realizzato tramite 256.000 euro di fondi ministeriali dal PNNR e 74.000e di fondi comunali…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo VILLA D’OGNA – Inaugurata la nuova mensa per gli alunni della Scuola Primaria. Può ospitare 70 bambini e fornire più di 200 pasti la settimana proviene da Araberara.
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MediaQuando l’8 settembre, giorno dedicato alla nascita della Madonna, cade di domenica la comunità di Grone festeggia la sua patrona con particolare intensità. E così, quest’anno la solennità di Santa Maria Nascente è stata accompagnata da uno spettacolo pirotecnico la sera della vigilia e dalla processione per le vie del paese.La festa patronale, in realtà, è iniziata a fine agosto con l’avvio della novena di preparazione. Il momento clou è poi stato domenica 8 settembre, il compleanno della Madonna, con la celebrazione di alcune Messe e la processione con la statua mariana.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo GRONE – I ‘Codèr’ festeggiano Maria Nascente e inaugurano il percorso inclusivo ad anello proviene da Araberara.
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MediaIn attesa di accendere le luci, quelle del giorno, quelle dell’inaugurazione vera e propria, ecco l’incanto della nuova biblioteca fotografata in una notte di questo strano settembre.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo SOVERE – La nuova biblioteca, un incanto di luce e di parole proviene da Araberara.
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MediaLe fusioni a freddo finisce poi che si…surriscaldino. Già. Mettere insieme cocci di vasi diversi produce ‘casini’ che diventano veti che diventano incroci che diventano pallottolieri dove contare chi sta con chi dimenticandosi a volte di territori che anche se, racchiusi in un fazzoletto di chilometri, sono diversi anni luce uno con l’altro. Ma tant’è, la fusione a freddo di qualche anno fa che ha portato a unire tre territori in uno, Alto Sebino, Basso Sebino e Valcavallina ora porta all’ennesima conta finale per capire come dividere assessorati e capire chi sta con chi. Facciamo un passo indietro. La Valcavallina rivendicava il diritto ad avere il presidente a questo giro, per effetto di un accordo non scritto, di rotazione, era toccato prima a Simone Scaburri (sindaco di Spinone, quindi Valcavallina), poi a Alessandro Bigoni (ex sindaco di Fonteno, quindi Alto Sebino) e ora ad Adriana Bellini (sindaca di Credaro, quindi Basso Sebino). Ora secondo la Valcavallina, la rotazione doveva ripartire da loro. Secondo invece Adriana Bellini e altri sindaci dell’Alto e Basso Sebino, la rotazione poteva anche cominciare da un altro ambito, essendo finito il primo giro. Cosi sul tavolo ci si era ritrovate due candidature: Adriana Bellini e Danny Benedetti (sindaco di Trescore).ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo COMUNITA’ MONTANA – Dalla conta tra i due candidati alla maggioranza di Benedetti, dal ‘doppio’ appoggio di un sindaco alla scelta degli assessorati: si va verso l’elezione del sindaco di Trescore proviene da Araberara.
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MediaQuesta è una storia che andrebbe bene tra i racconti di De Amicis nel libro “Cuore”, citatissimo ma ormai andato nel dimenticatoio, magari nel racconto mensile di aprile intitolato “Valor civile”. Mario Marzani era il candidato sindaco della lista che si opponeva a quella del sindaco eletto Walter Semperboni. Tre Consigli comunali ma Marzani li ha disertati. Uno pensa che non gli interessi più Valbondione. E invece un giorno il sindaco Semperboni si vede arrivare l’ex rivale con un progetto praticamente esecutivo di un ponte sospeso a Maslana. Bisogna ricordare che Marzani è ingegnere e probabilmente, visto l’attivismo di Semperboni, ha pensato di fare il beau geste.E non solo. “Apprezzo l’ultima scelta fatta da Semperboni di affidare a Promoserio il settore turistico”. Il che potrebbe aggiungere un altro tassello di un atteggiamento di collaborazione. Ma torniamo al progetto presentato al neosindaco Semperboni. Il ponte che si appoggierà sui due versanti consentirà di avere una vista impagabile della cascatella detta “Goi del Cà’”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo VALBONDIONE – E Marzani (candidato a sindaco) regala un progetto al neo sindaco Semperboni per un ponte sospeso a Maslana proviene da Araberara.
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MediaDanny Benedetti non fa troppi giri di parole: “La maggioranza c’è, la logica della rotazione c’è, la mia presidenza c’è, il mio territorio, la Valcavallina è unito, il Basso Sebino ha 4 Comuni che mi appoggiano e l’Alto Sebino uno ma aspetto che mi chiamino per capire se si aggregheranno anche gli altri 9, quindi non vedo dove sono i problemi”. I problemi per qualcuno stanno nella logica degli assessorati, che se è vero che funziona la logica territoriale, devono essere scelti dai territori: “Appunto, li scelgano i territori ma è chiaro che li sceglieranno tra chi mi appoggia, se sono espressione della maggioranza con che logica vengono scelti da altri?”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo COMUNITÀ MONTANA – Danny Benedetti: “Ho sempre saputo di avere la maggioranza, qualcuno non ci credeva. La Valcavallina è compatta e gli assessorati scelti tra chi ci appoggia” proviene da Araberara.
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Mediadi Luca MarianiDa una passione domestica, famigliare e quasi quotidiana, ad un lavoro, un’attività in proprio. Dai pomeriggi passati sulle ginocchia della nonna Umberta a giocare con la macchina di cucito, all’atelier di moda in centro a Clusone. È questa la trama ricamata dai primi 28 anni di vita di Petra Chiara, che lo scorso febbraio ha aperto in viale Gusmini 10, il suo negozio-laboratorio: «Realizzo abiti da sposa e da cerimonia, per le donne, che siano le invitate, la sposa, sua mamma o sua nonna. Lavoro anche per i diciottesimi che adesso vanno molto di moda. Creo vestiti su misura. La cliente viene da me: insieme scegliamo il modello, il tessuto, i colori, prendo le misure e poi realizzo un bozzetto con il tablet. Lo invio e poi una volta scelto il modello inizio a cerare l’abito: taglio il cartamodello e le stoffe, cucio, facciamo le prove e poi è pronto.» Nata e cresciuta a Leffe, nella valle capoluogo dell’industria tessile del XIX secolo, nelle vene di Petra scorre l’amore per il cucito: «Mia nonna aveva una ditta di lenzuola. Poi anche mia mamma ha sempre lavorato nel tessile.» Così sul finire delle scuole medie la scelta del percorso scolastico ricade sull’istituto Caterina Caniana di Bergamo. Però durante i cinque anni del percorso di tecnico della moda la leffese classe ’96 inizia a covare qualche dubbio: «Pensavo che questo lavoro fosse un po’ decaduto. Pensavo alla sarta, come alla signora anziana che sistema l’orlo dei pantaloni. Non volevo fare quello. Non c’era quella concezione più alta della sartorialità italiana.»ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo LEFFE – CLUSONE – Petra: dai pomeriggi da nonna Umberta a giocare con la macchina da cucito all’atelier di moda in centro a Clusone proviene da Araberara.
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MediaGenitori sul piede di guerra: ad anno scolastico iniziato ancora non c’è soluzione al problema del trasporto degli alunni della scuola secondaria di primo grado, le medie, che devono raggiungere Vertova da Colzate, paese che ha un territorio molto esteso comprendente diverse località e frazioni.La lettera del Gruppo Genitori, diffusa il 10 settembre scorso, parla di un problema che riguarda una ventina di ragazzi e le loro famiglie e recita tra l’altro:“E’ trascorso un anno, un cambio di poltrone, e tra il bagaglio trascinato permane la mancata organizzazione del trasporto per il ciclo scolastico obbligatorio.Stiamo parlando del diritto costituzionale del noto art.34 che sancisce che l’istruzione inferiore impartita per almeno 8 anni è obbligatoria e senza il pulmino la suddetta non può essere garantita. Aggiungiamo anche che il Decreto Legislativo 112/1998 afferma che spetta alle Province il compito di provvedere al trasporto scolastico relativo alle scuole superiori, e ai Comuni garantire il trasporto per tutti i gradi inferiori di istruzione, scuola dell’infanzia inclusa. Questo evidenzia che la questione doveva già essere pianificata perché trattasi di priorità, ma così non è stato”.Il problema si trascina dall’anno scorso quando, a causa della situazione di indebitamente del Comune, il servizio di pulmino era stato possibile solo grazie alla generosità di alcuni imprenditori locali, e i genitori già nello scorso giugno avevano chiesto all’Amministrazione di pianificare il servizio in modo che fosse attivo per il nuovo anno scolastico.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo COLZATE – La protesta dei genitori: non è stato risolto il problema del servizio di trasporto degli studenti delle Medie proviene da Araberara.
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A Lovere sono iniziati i lavori da 30 milioni per la Casa della Serenità.Sono iniziati i lavori che l’ente gestore Fondazione Beppina e Filippo Martinoli ONLUS ha programmato per consentire alla residenza socio assistenziale di Lovere (in cui oggi vivono 110 anziani) di essere più funzionale e accogliente nei confronti dei propri ospiti e più aperta verso il territorio.
I cantieri sono due e procedono in parallelo: da una parte la costruzione di Palazzo Sereno, intervento da 13,5 milioni di euro che porterà alla realizzazione di una nuova struttura, dall’altra la riqualificazione energetica della Casa della Serenità, mediante opere per 16 milioni di euro finanziati dal superbonus 110% e con fondi propri.
I lavori proseguiranno per tutto il 2025 e tutto il 2026, per concludersi nel corso del 2027. Nel frattempo, la Casa della Serenità ha modificato la propria organizzazione per limitare l’impatto che l’esecuzione delle opere avrà sugli ospiti e sui loro familiari, sui collaboratori e sulla cittadinanza.
COSA CAMBIA
Da oggi, lunedì 23 settembre, tutti gli accessi in entrata e in uscita dalla Casa della Serenità dovranno passare per la rampa affacciata sul piazzale del cimitero perché l’ingresso di via Gobetti, per motivi di sicurezza, verrà interdetto a tutti tranne che al personale di cantiere. Nel piazzale del cimitero, sulla base di un protocollo d’intesa siglato con l’amministrazione comunale con cui il confronto è costante considerate l’importanza e le dimensioni dell’intervento, la Fondazione Martinoli ha occupato un’area corrispondente a venti parcheggi per ospitare alcune strutture a servizio dei cantieri. Per consentire ai
propri dipendenti di raggiungere agevolmente il posto di lavoro, è stata siglata una convenzione con una vicina area di sosta privata, mentre per la cittadinanza restano disponibili gli stalli regolati con disco orario a ridosso del cimitero. Su via Gobetti, attraverso un ponteggio già predisposto, sarà temporaneamente attivo, a partire da oggi, un nastro trasportatore con cui rimuovere il materiale provenienti dagli scavi. Nei giorni scorsi è stata montata la gru alta 33 metri e con un braccio di 55 metri che sarà impiegata per la costruzione di Palazzo Sereno e per la riqualificazione della Casa della Serenità.
“I due cantieri – dichiara Francesca Bertolini, presidente della Fondazione Beppina e Filippo Martinoli ONLUS – creeranno inevitabilmente qualche disagio, ma hanno un obiettivo: integrare Palazzo Sereno e Casa della Serenità in un unico grande polo socio sanitario, all’avanguardia a livello territoriale e regionale rispondente”.
PALAZZO SERENO
Nell’ambito di un progetto di ampliamento dei servizi offerti, sempre più rispondenti alle esigenze degli anziani e degli utenti in generale, la Fondazione Martinoli ha deciso di costruire un immobile fortemente innovativo per integrare al suo interno 15 mini alloggi protetti, 36 posti letto, luoghi di accoglienza, spazi destinati alle funzioni di Rsa Aperta e aree di connessione con l’attuale Casa della Serenità.
Palazzo Sereno sorgerà al posto della “Casa Ex Ottoboni”, un immobile già da tempo di proprietà della Fondazione. Affacciato sul lago, sarà un luogo fruibile da tutto il territorio, capace di rispondere alle sue fragilità sociali. Progettato dagli architetti dello studio milanese Laboratorio Permanente, per la sua realizzazione è stato avviato lo scavo del terreno mentre la demolizione della Casa Ex Ottoboni
è prevista indicativamente entro la fine dell’anno.
CASA DELLA SERENITA’
Inaugurata nel 1963, la Casa della Serenità è stata progressivamente adeguata, sistemata e migliorata. Per ridurne in maniera significativa i consumi energetici è però necessario intervenire in maniera profonda e la Fondazione ha deciso di seguire tre linee. Il tetto avrà una sola falda, orientata verso il lago, con un impianto fotovoltaico da oltre 200 kWh di potenza; le pareti saranno ricoperte con un particolare cappotto termico; tutti gli infissi saranno sostituiti da finestre e porte ad alta efficienza energetica.…
I cantieri sono due e procedono in parallelo: da una parte la costruzione di Palazzo Sereno, intervento da 13,5 milioni di euro che porterà alla realizzazione di una nuova struttura, dall’altra la riqualificazione energetica della Casa della Serenità, mediante opere per 16 milioni di euro finanziati dal superbonus 110% e con fondi propri.
I lavori proseguiranno per tutto il 2025 e tutto il 2026, per concludersi nel corso del 2027. Nel frattempo, la Casa della Serenità ha modificato la propria organizzazione per limitare l’impatto che l’esecuzione delle opere avrà sugli ospiti e sui loro familiari, sui collaboratori e sulla cittadinanza.
COSA CAMBIA
Da oggi, lunedì 23 settembre, tutti gli accessi in entrata e in uscita dalla Casa della Serenità dovranno passare per la rampa affacciata sul piazzale del cimitero perché l’ingresso di via Gobetti, per motivi di sicurezza, verrà interdetto a tutti tranne che al personale di cantiere. Nel piazzale del cimitero, sulla base di un protocollo d’intesa siglato con l’amministrazione comunale con cui il confronto è costante considerate l’importanza e le dimensioni dell’intervento, la Fondazione Martinoli ha occupato un’area corrispondente a venti parcheggi per ospitare alcune strutture a servizio dei cantieri. Per consentire ai
propri dipendenti di raggiungere agevolmente il posto di lavoro, è stata siglata una convenzione con una vicina area di sosta privata, mentre per la cittadinanza restano disponibili gli stalli regolati con disco orario a ridosso del cimitero. Su via Gobetti, attraverso un ponteggio già predisposto, sarà temporaneamente attivo, a partire da oggi, un nastro trasportatore con cui rimuovere il materiale provenienti dagli scavi. Nei giorni scorsi è stata montata la gru alta 33 metri e con un braccio di 55 metri che sarà impiegata per la costruzione di Palazzo Sereno e per la riqualificazione della Casa della Serenità.
“I due cantieri – dichiara Francesca Bertolini, presidente della Fondazione Beppina e Filippo Martinoli ONLUS – creeranno inevitabilmente qualche disagio, ma hanno un obiettivo: integrare Palazzo Sereno e Casa della Serenità in un unico grande polo socio sanitario, all’avanguardia a livello territoriale e regionale rispondente”.
PALAZZO SERENO
Nell’ambito di un progetto di ampliamento dei servizi offerti, sempre più rispondenti alle esigenze degli anziani e degli utenti in generale, la Fondazione Martinoli ha deciso di costruire un immobile fortemente innovativo per integrare al suo interno 15 mini alloggi protetti, 36 posti letto, luoghi di accoglienza, spazi destinati alle funzioni di Rsa Aperta e aree di connessione con l’attuale Casa della Serenità.
Palazzo Sereno sorgerà al posto della “Casa Ex Ottoboni”, un immobile già da tempo di proprietà della Fondazione. Affacciato sul lago, sarà un luogo fruibile da tutto il territorio, capace di rispondere alle sue fragilità sociali. Progettato dagli architetti dello studio milanese Laboratorio Permanente, per la sua realizzazione è stato avviato lo scavo del terreno mentre la demolizione della Casa Ex Ottoboni
è prevista indicativamente entro la fine dell’anno.
CASA DELLA SERENITA’
Inaugurata nel 1963, la Casa della Serenità è stata progressivamente adeguata, sistemata e migliorata. Per ridurne in maniera significativa i consumi energetici è però necessario intervenire in maniera profonda e la Fondazione ha deciso di seguire tre linee. Il tetto avrà una sola falda, orientata verso il lago, con un impianto fotovoltaico da oltre 200 kWh di potenza; le pareti saranno ricoperte con un particolare cappotto termico; tutti gli infissi saranno sostituiti da finestre e porte ad alta efficienza energetica.…
MediaÈ terminata l’operazione “laghi sicuri 2024” della Guardia di Finanza, che si è svolta, come per l’anno 2023, durante il corrente periodo estivo. Il bilancio finale dell’operazione, eseguita dai Reparti navali che operano sui Laghi di Como, Maggiore, di Lugano, di Garda, e d’Iseo, è rappresentativo di una decisa volontà delle Fiamme Gialle di offrire un servizio di prossimità, per finalità di polizia, diffondendo un’ampia percezione di sicurezza nei cittadini.
Le unità navali della Guardia di Finanza, in grado di operare efficacemente in differenti scenari, hanno eseguito 413 crociere di servizio, assicurando una presenza effettiva sui laghi di 1.718 ore. Relativamente all’ambito della navigazione interna, sono stati effettuati 773 controlli di polizia lacuale (248 irregolari), di cui 168 sul Lago di Como, 257 sul Lago di Garda, 98 sul Lago d’Iseo, 172 sul lago Maggiore e 78 sul Lago di Lugano, che hanno
comportato l’irrogazione di sanzioni per 273.116 euro. Sono, inoltre, stati eseguiti, sulle acque interne di competenza, 114 controlli di polizia demaniale, 698 controlli di polizia e sono stati svolti 6 interventi di soccorso, che hanno consentito di salvare complessivamente 16 persone.
Le infrazioni riscontrate più frequentemente hanno riguardato la mancata conoscenza delle norme di sicurezza che regolano la navigazione interna, soprattutto da parte di chi si pone ai comandi di natanti che non richiedono alcun titolo abilitativo per la condotta, la mancanza dei documenti di bordo, l’assenza o l’incompleta compilazione dei previsti contratti per l’utilizzo commerciale delle unità da diporto, l’assenza dei mezzi di
salvataggio e delle dotazioni di sicurezza prescritte, nonché il noleggio abusivo ovvero l’utilizzo di unità da diporto per attività diverse da quelle cui sono adibite.
L’operazione “Laghi sicuri 2024” rientra nell’ambito delle iniziative condotte dal Corpo per la tutela dell’economia legale e della sicurezza della navigazione, anche in chiave preventiva, nel più ampio contesto operativo definito dalle competenti Prefetture, a tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico. La Guardia di Finanza assicura, infatti, mediante la componente aeronavale, una costante presenza e un’adeguata attività di controllo sui laghi maggiori nazionali, a tutela della collettivitàL'articolo Guardia di finanza: bilancio dell’operazione di vigilanza estiva ‘laghi sicuri 2024’. Elevate sanzioni per circa 270.000 euro proviene da Araberara.
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Le unità navali della Guardia di Finanza, in grado di operare efficacemente in differenti scenari, hanno eseguito 413 crociere di servizio, assicurando una presenza effettiva sui laghi di 1.718 ore. Relativamente all’ambito della navigazione interna, sono stati effettuati 773 controlli di polizia lacuale (248 irregolari), di cui 168 sul Lago di Como, 257 sul Lago di Garda, 98 sul Lago d’Iseo, 172 sul lago Maggiore e 78 sul Lago di Lugano, che hanno
comportato l’irrogazione di sanzioni per 273.116 euro. Sono, inoltre, stati eseguiti, sulle acque interne di competenza, 114 controlli di polizia demaniale, 698 controlli di polizia e sono stati svolti 6 interventi di soccorso, che hanno consentito di salvare complessivamente 16 persone.
Le infrazioni riscontrate più frequentemente hanno riguardato la mancata conoscenza delle norme di sicurezza che regolano la navigazione interna, soprattutto da parte di chi si pone ai comandi di natanti che non richiedono alcun titolo abilitativo per la condotta, la mancanza dei documenti di bordo, l’assenza o l’incompleta compilazione dei previsti contratti per l’utilizzo commerciale delle unità da diporto, l’assenza dei mezzi di
salvataggio e delle dotazioni di sicurezza prescritte, nonché il noleggio abusivo ovvero l’utilizzo di unità da diporto per attività diverse da quelle cui sono adibite.
L’operazione “Laghi sicuri 2024” rientra nell’ambito delle iniziative condotte dal Corpo per la tutela dell’economia legale e della sicurezza della navigazione, anche in chiave preventiva, nel più ampio contesto operativo definito dalle competenti Prefetture, a tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico. La Guardia di Finanza assicura, infatti, mediante la componente aeronavale, una costante presenza e un’adeguata attività di controllo sui laghi maggiori nazionali, a tutela della collettivitàL'articolo Guardia di finanza: bilancio dell’operazione di vigilanza estiva ‘laghi sicuri 2024’. Elevate sanzioni per circa 270.000 euro proviene da Araberara.
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MediaNon si rassegna proprio a passare, dopo 10 anni da sindaco, a un ruolo minore. Giorgio Bertazzoli l’avevamo sentito dopo le elezioni, la sua “gita” a Roma aveva destato sospetti, si era sparsa la voce volesse fondare un “suo” partito. Era sembrata una boutade e lui stesso ci aveva detto che si trattava di una fake news. “Ero ancora in una fase preliminare, non c’era niente di certo, ecco perché ti avevo risposto così”. Il nuovo partito è… partito con un nome strano e vagamente utopistico: “Rivoluzione della bellezza”. Non pensate a qualcosa di campato in aria: formalmente tutto a posto, si è andati dal notaio, il “movimento” diventerà partito a respiro nazionale. “Io faccio parte dell’Unione Esperti d’Arte Europei, siamo 300 in Italia, facciamo perizie sulle opere d’arte”. E qui mi spiazza: “Io sono poeta, pittore, scrittore. E come D’Annunzio, poeta, ha amministrato Fiume, io che sono un artista per dieci anni ho amministrato Sarnico”. Qui bisognerebbe ricordare ai lettori l’esperienza (finita male) di Gabriele D’Annunzio che occupò la città di Fiume e ne fece una sorta di enclave per artisti: durò 16 mesi poi dovette abbandonare l’impresa.Va be’, ma fondare un partito nuovo a livello nazionale sembra un azzardo, della serie, dove vuoi andare a parare, tu sei della Lega… “Ho lasciato la Lega, dalle Regionali in poi quando non sono stato appoggiato da sindaci della Lega e addirittura dal mio vicesindaco leghista, poi abbandonato, più nemmeno sentito, nella lista delle prossime Provinciali nemmeno mi hanno consultato, allora ho pensato di mettermi in proprio…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo SARNICO – Bertazzoli lascia la Lega (con polemica). Fonda un nuovo partito, già 4mila iscritti: “Come D’Annunzio, lui poeta ha amministrato Fiume, io… il lago” proviene da Araberara.
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MediaChi ha un’età veneranda fatica a capire cosa sia un drone. Nei resoconti della guerra in Ucraina il termine ricorre spesso. Ci affidiamo alla Treccani che è sempre una garanzia: “Velivolo privo di pilota e comandato a distanza, usato generalmente per operazioni di ricognizione e sorveglianza, oltre che di disturbo, inganno e azione nella guerra elettronica”.Il caso del drone che ha imbrattato piazze, strade di Azzone e perfino il campanile di Vilminore scaricando palloncini pieni di vernice bianca o giallognola ha risvolti perfino grotteschi. Non si è riusciti a capire chi lo comandi, da dove, “vola altissimo, difficile da individuare, ma è pericolosissimo, aldilà del fatto che imbratti strade, pensate se un sacchetto di vernice, da quell’altezza, colpisse una persona, probabilmente la ucciderebbe”.Fatto sta che le indagini finora non hanno portato a nulla, è un “drone fantasma”. Bisognerebbe capire perché uno si metta a scaricare vernice sui paesi della valle. Non ha senso se non per un’impresa che, se non fosse pericolosa, potremmo definire goliardica.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo VAL DI SCALVE – Il drone fantasma che imbratta la valle proviene da Araberara.
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MediaLa comunità di Chiuduno ha dato il benvenuto al nuovo parroco don Fabrizio Rigamonti, 54 anni e ordinato sacerdote nel 1994, in passato parroco di Botta di Sotto il Monte dal 2003-2013, anno in cui è diventato direttore dell’ufficio pastorale della Cultura e dell’ufficio Beni Culturali, e poi vicario interparrocchiale a Ponte San Pietro e al Villaggio Santa Maria.“Grazie per la vostra accoglienza, presenza e partecipazione – ha spiegato don Fabrizio dall’altare – avrei tante cose nel cuore da dire, ma le raccolgo in un gesto di cui sono stato spettatore involontario proprio qui a Chiuduno in un pomeriggio afoso dopo Ferragosto. Erano i giorni faticosi nei quali con l’aiuto di diverse persone si lavorava presso la casa parrocchiale in vista del mio trasloco. Alla ricerca di un panino e di una bottiglietta di acqua, mi sono diretto verso i bar della piazza sperando di trovarne almeno uno aperto; in quel pomeriggio così assolato il centro del paese era tanto silenzioso da sembrare quasi disabitato… e anche l’Oratorio era chiuso…(Foto Agenzia Foto San Marco)ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo CHIUDUNO – Don Fabrizio: “Grazie per l’accoglienza, chiedo pazienza per aiutarmi ad inserirmi. E quell’uomo che ha fatto il segno della croce…” proviene da Araberara.
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MediaUna scia di sangue. Che gronda paura. E rimane lì. A ricordare che qualcosa non va e che qualcuno che dovrebbe pagare è a piede libero. Ma tant’è. I numeri sono impietosi, o forse la parola giusta sarebbe pietosi. Tra il 1993 e il 2024, nella bergamasca sono state uccise in circostanza misteriose 8 donne (non si contano qui i delitti famigliari o i femminicidi), insomma, omicidi irrisolti.Nel 1993 tre donne uccise in pochi giorni e nessun colpevoleLaura Bigoni è stata uccisa nella notte tra il 31 luglio e il 1 agosto del 1993. Giacomina Carminati il 18 settembre del 1993. Marina Loreto il 23 settembre sempre del 1993. Laura Bigoni a Clusone, Giacomina Carminati a Trescore e Marina Loreto a Ponte San Pietro. In nessuno dei tre delitti è stato trovato il colpevole. Sembrerebbe che la Procura nel suo infinito lavoro di questi anni abbia preso in considerazione anche questi due delitti e verificato eventuali connessioni nelle modalità, ma sono passati 30 anni, forse troppi per permettere ai mezzi di adesso di riuscire a trovare indizi.Laura Bigoni: 30 anni dopo indagini riaperte ma per ora nessun colpevoleLaura Bigoni è stata uccisa il primo agosto del 1993, oggi avrebbe 54 anni, ne aveva solo 23, sono passati 31 anni e il delitto è ufficialmente irrisolto, anche il caso è stato riaperto proprio grazie a una testimonianza arrivata al nostro giornale. Una testimonianza a tratti sconvolgente, che abbiamo vagliato, pensato, ponderato, verificato. Perché proprio ora questa donna si fa viva? “Perché quando ho sentito in tv dell’arresto di un manager milanese arrestato per stupro è come se mi si fosse risvegliato qualcosa dentro e ho deciso che adesso basta, dovevo parlare, io non so se questa pista porterà a qualcosa ma ci sono troppe analogie su quello che ho vissuto io allora, troppe coincidenze, dal taxi giallo alla bomboletta e all’accendino al fatto che l’uomo di cui parlo lavorava con Laura”.(…)Giacomina Carminati, gambe legate da una cintura e in testa un sacchetto di cellophaneQuarantanove giorni dopo l’omicidio di Laura Bigoni, viene uccisa Giacomina Carminati, 59 anni, trovata morta nella sua abitazione a Trescore Balneario, con le gambe legate da una cintura, in testa un sacchetto di cellophane chiuso da una corda. (…)Marina Loreto, 28 anni, uccisa a pugni e calci da… ignotiMarina Loreto invece di anni ne aveva 28, lavorava all’Usl locale, la sera di giovedì 23 settembre, sempre del 1993, 5 giorni dopo l’omicidio di Giacomina Carminati, a Ponte san Pietro pioveva forte. Verso le 22.30 Marina, dopo aver partecipato alla riunione dell’associazione buddista di cui faceva parte ed essersi cambiata gli abiti, esce di casa con l’ombrello per dirigersi alla fermata dell’autobus. E’ d’accordo di raggiungere alcuni amici per andare in discoteca a Bergamo. Un infermiere e la suora di una casa di riposo trovano in un parco un ombrello e il corpo di una donna. Ha i vestiti strappati e bagnati. Ma le scarpe sembrano asciutte. (…)Gli omicidi nella bergamasca tra il 2010 e il 2024Yara Gambirasio, 13 anni e la condanna di Massimo BossettiPassano un po’ di anni, in mezzo femminicidi e violenze domestiche, dove i colpevoli vengono assicurati subito o quasi alla giustizia. Arriviamo al 2010, omicidio di Yara Gambirasio, la giovane 13enne che scompare a Brembate di Sopra, a 12 chilometri da Ponte San Pietro, il 26 novembre 2010. Le ricerche durano mesi, ben tre, con cani molecolari e gruppi di persone che ininterrottamente si mobilitano per i boschi e in ogni luogo circostante. Il corpo viene rinvenuto il 26 febbraio 2011 in un campo a Chignolo d’Isola. Massimo Bossetti è in prigione accusato di quell’omicidio, ma ancora in molti sollevano dubbi che vi sia in libertà il ‘vero’ assassino.Gianna del Gaudio e la gola recisa con un cutterNella notte tra il 26 e il 27 agosto 2016 un’altra donna viene uccisa, un’ex insegnante di 63 anni, Gianna Del Gaudio. L’assassinio avviene nella sua casa a Seriate a 17 chilometri da Brembate di Sopra. Alla donna viene recisa la gola con un cutter. Il…
MediaI Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bergamo hanno rintracciato e arrestato, in esecuzione di Mandato d’Arresto Europeo, un uomo 48enne di nazionalità rumena accusato del reato di estorsione, commessa in Romania tra il finire del 2021 ed i primi mesi del 2022.Le attività investigative hanno avuto inizio il 13 settembre 2024, allorquando il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) aveva interessato il Nucleo Investigativo, riferendo che era presumibile che l’uomo stesse dimorando nella provincia orobica.I successivi accertamenti hanno permesso di acclarare che l’uomo aveva effettivamente preso residenza in un’abitazione di Brembate (BG). Venivano svolti alcuni servizi tesi al rintraccio del catturando che, in data 16 settembre 2024 veniva notato ai tavolini di un bar di quel comune, unitamente ad una donna. I Carabinieri del Nucleo Investigativo, supportati dai colleghi della Compagnia di Treviglio, si sono qualificati ed hanno tratto in arresto l’uomo.Il 48enne è ritenuto responsabile di diverse estorsioni commesse in Romania a partire dal mese di settembre 2021 fino al gennaio 2022 nei confronti della stessa vittima, dalla quale è riuscito ad ottenere 4.000 euro. Il ricercato è stato condannato dalle Autorità Giudiziarie rumene alla pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione, con sentenza emessa nel maggio del 2024.Attualmente il 48enne si trova presso la casa circondariale di Bergamo, in attesa delle procedure di estradizione che saranno richieste dalle autorità rumene.L'articolo Accusato di estorsione in Romania, 48enne in manette a Brembate proviene da Araberara.
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