Bassa Valle - Galleria Montenegrone: “Stanziati 3 milioni di euro per la galleria, si rifà l’illuminazione e il rilevamento fumi”Viabilità. Dopo il disastro dei giorni scorsi, strade allagate, fiumi esondati, tronchi in mezzo alle strade e dopo gli incidenti di qualche giorno prima con conseguente protesta di molti cittadini, si parla anche di una raccolta firme, qualcosa si muove sul fronte viabilità in Valle e le novità sono davvero di quelle ghiotte.Galleria Montenegrone“Sono stati stanziati dall’Anas 3 milioni di euro, nelle legge di bilancio è passato tutto e Anas su mia formale richiesta – commenta Michele Schiavi – a gennaio 2024 aveva stabilito un cronoprogramma che entro la fine del 2024 avrebbe concluso la progettazione e l’affidamento dei lavori e nel 2025 avrebbero fatto i lavori che devono concludersi entro fine 2025”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBRE L'articolo BASSA VAL SERIANA – Galleria Montenegrone: “Stanziati 3 milioni di euro per la galleria, si rifà l’illuminazione e il rilevamento fumi” proviene da Araberara.
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MediaIn un’epoca in cui la frenesia della quotidianità e la tecnologia sembrano allontanare sempre di più le persone, ecco che invece ci sono iniziative che raccontano un senso di comunità davvero forte. È quello che succede a Villongo, dove nelle ultime settimane in molti sono scesi nei cortili per partecipare alle cene di quartiere.“Sul nostro territorio già da anni in via Sabotino e via Grumelli si svolgevano cene di quartiere circa una volta all’anno e all’interno del corso di agenti per lo sviluppo all’intercultura è nata l’idea, insieme alla cooperativa Ruah, di espandere questa buona pratica – raccontano gli organizzatori -. Le due cene di quartiere sono diventate ben 11 con almeno più di 300 partecipanti…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo VILLONGO – I cittadini scendono nei cortili per le cene di quartiere: “Così facciamo comunità” proviene da Araberara.
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MediaCi sono tratti della strada provinciale 40 della Valle Rossa la cui pavimentazione dà un po’ a desiderare. È questa la ragione dell’intervento, deciso dalla Provincia di Bergamo, che sarà eseguito da lunedì 23 settembre a sabato 5 ottobre. Si tratta di un intervento che rientra nell’ambito dei lavori di manutenzione straordinaria delle pavimentazioni di strade montane previste per il 2024.E così, nella strada che collega la Valle Seriana e la Valle Cavallina, passando dal territorio comunale di Cene a quello di Bianzano (per poi procedere verso il Lago di Endine), verrà istituito con apposita ordinanza provinciale il senso unico alternato regolato da impianto semaforico con possibilità di chiusure saltuarie con durata massima di 15 minuti dalle ore 7 del 23 settembre alle ore 18 del 5 ottobre. I tratti interessati sono quelli dal chilometro 1+700 al chilometro 9 (per tratti con lunghezza non superiore a 200 metri).ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo CENE – Lavori in Valle Rossa, strada chiusa ‘a singhiozzo’ proviene da Araberara.
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Mediadi Cristina BettoniDella costruzione di questo edificio si sa poco. Anche l’abitato di Tavernola – intendendo con ciò l’esistenza delle case sul lungolago e sul fianco destro del torrente Rino – infatti non è antico: solo con la costruzione del palazzo dei Fenaroli e delle due torri che lo difendevano si può definire l’attuale centro di Tavernola come capoluogo del paese che porta il nome di una locanda (taberna, in latino. Questa doveva essere piccola: infatti il luogo si chiamava “Tabernula”).Certamente la fascia a destra del lago d’Iseo era abitata; infatti, vi erano costruzioni in alcuni punti più facili da raggiungere e più produttivi. In alcune zone si trovavano alcuni fabbricati semplici raggruppati, come a Cambianica, Bianica e Gallinarga dove più tardi (intorno al 1400) fu costruito un fabbricato per produrre mattoni. Non c’erano tuttavia costruzioni sul lungolago formatosi nei secoli con i depositi del torrente Rino.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo TAVERNOLA E LE SUE DIECI CHIESE / 4° – Quando Tavernola si costruì la sua chiesa: “La parrocchiale era quella di S. Pietro” proviene da Araberara.
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MediaDopo aver messo a segno la nascita del nuovo polo dell’infanzia (scuola materna, asilo nido e sezione primavera) intitolato a Papa Giovanni XXIII, l’Amministrazione comunale di Entratico ha inaugurato un’altra opera a cui teneva molto, la riqualificazione della Sala Civica, che rientra nel più ampio intervento di rigenerazione urbana effettuato nella Contrada Fossato e che proseguirà in futuro con la riqualificazione delle due piazzette. Come il polo dell’infanzia, anche la Sala Civica è dedicata a un gigante del XX secolo, Alcide De Gasperi.Nella mattinata di sabato 14 settembre, alla presenza di molti cittadini, dei rappresentanti delle associazioni di volontariato presenti in paese e di alcuni sindaci dei comuni limitrofi, il sindaco Andrea Epinati ha inaugurato la nuova Sala Civica interamente rinnovata ed efficientata con impianti di ultima generazione. Il parroco don Ermanno Meni ha poi fatto la benedizione invocando l’intercessione della Madonna.“L’inaugurazione è un gesto simbolico, che vuole da una parte concludere il percorso di quanto fatto fino a oggi e, dall’altra, sottolineare la volontà di ridare vita a un luogo centrale nel nostro paese. È un percorso iniziato nel 2021 – spiega il primo cittadino – quando come Amministrazione abbiamo deciso di partecipare al bando di Regione Lombardia denominato ‘Interventi finalizzati all’avvio di processi di rigenerazione urbana’. La nostra proposta è stata ritenuta meritevole di un finanziamento e abbiamo ottenuto un contributo di 450 mila euro; a questa somma si sono poi aggiunti un contributo di 50 mila euro per l’efficientamento energetico degli immobili comunali e il conto termico del CSE. Tutte queste fonti di finanziamento hanno portato a un intervento complessivo di 600 mila euro sull’intero immobile, che ora è arrivato a compimento”.Epinati sottolinea l’importanza del luogo in cui si è svolto l’intervento. “Questo è un luogo particolare per Entratico. Contrada Fossato è inserita nel centro storico. Questo luogo, per come è ora, nasce negli anni Ottanta, quando l’allora Amministrazione comunale decide di acquisire questi spazi per realizzare dodici alloggi popolari e, appunto, la Sala Civica. Credo che già quella sia stata una scelta ricca di significato: pensare insieme spazi alloggiativi dedicati a persone in difficoltà e un luogo civico di incontro e di aggregazione in cui la cittadinanza potesse riunirsi per confronti, dibattiti e assemblee…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo ENTRATICO – Il nuovo volto della Sala Civica dedicata a De Gasperi. E adesso tocca alle due piazzette proviene da Araberara.
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MediaManca poco. Almeno così sembra, le bocche sono cucite per questioni di ufficialità ma dovremmo esserci. L’attesa dura da anni, tanti anni, a Cerete si sono succedute amministrazioni comunali e sindaci e la variante è sempre rimasta lì, a pochi metri dal traguardo, dal sogno, dall’arrivo. Ma mai niente di definitivo. Ora dovremmo esserci. Il consigliere regionale Michele Schiavi si prende ancora un po’ di tempo prima dell’annuncio ufficiale: “Non farmi dire nulla di più ma si, qualcosa dovrebbe succedere a breve”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo CERETE – Countdown per la variante: dopo anni di attesa manca poco all’annuncio ufficiale proviene da Araberara.
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Media“Questo ‘format’, Latteria più Ristorazione, l’avevamo lanciato a Zogno anni fa, significa fare la raccolta del latte selezionando nel contempo altri prodotti del settore rigorosamente orobici e sviluppare nel contempo dei punti-vendita sul territorio. Abbiamo individuato in Ponte Nossa il posto giusto per continuare questo cammino, ed eccoci qui”.Così Francesco Maroni, 43 anni, direttore della Cooperativa Casearia Sociale di Branzi, in Valbrembana, promotore di tante altre iniziative e progetti di valorizzazione del patrimonio gastronomico tipico delle nostre montagne, nonché gestore della “Latteria di Branzi s.r.l” che coinvolge famigliari e cugini, cui si è aggiunto uno staff di ragazze e ragazzi valserianesi desiderosi di “imparare il mestiere”:“Perché non si tratta solo di fare la commessa o il commesso di un negozio, ma soprattutto di approfondire la conoscenza e le competenze gastronomiche necessarie a valorizzare ed a promuovere dei prodotti che rappresentino al meglio il territorio delle Orobie”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo PONTE NOSSA – Inaugurata la “Latteria di Branzi”: tutti prodotti rigorosamente orobici. I dipendenti: famigliari e cugini e uno staff di ‘valserianesi’ proviene da Araberara.
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Media“Stiamo rimettendo in moto la macchina, è vero che rappresentiamo la continuità, ma dobbiamo ricalibrarci”, sorride il sindaco Daria Schiavi guardando questi primi mesi del nuovo mandato.“I nuovi consiglieri si sono inseriti molto bene, ma non avendo mai avuto una minoranza, non possiamo pensare di mantenere gli stessi ritmi e tempi che avevamo prima”.Daria Schiavi riparte con entusiasmo e con nuovi progetti: “Per quanto riguarda le opere pubbliche abbiamo molte idee, ma tra i primi interventi andremo a sistemare uno smottamento su una strada agro silvo pastorale grazie ad un contributo di Comunità Montana. Nel periodo natalizio invece consegneremo i bonus dei nuovi nati…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo BOSSICO – Il sindaco: “Già 8 nati nel 2024, le nonne del paese e le copertine per i nuovi arrivati” proviene da Araberara.
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MediaLorenzo Lazzari, anche lui come altri ‘colleghi’ sindaci ha appena tagliato il traguardo dei primi 100 giorni: “Se era come me l’aspettavo? Beh, si, un caos assoluto, a parte gli scherzi, è impegnativo, ci vuole tempo e mi sembra di avere cambiato lavoro, dopo tre anni in cui avevo imparato a stare in pensione, però è bello così”. In Comune tutti i giorni, tranne il mercoledì; “Certo di tenermi un giorno libero per me e mia moglie. Andare in Comune al mattino è come entrare in un …parco giochi, non ne esci più fino a sera”. Cosa hai trovato? “Beh, ci sono cose che potevano essere terminate e invece sono ancora li e altre che forse si potevano andare avanti ma ci sta, non si riesce a fare tutto quando si amministra e poi giustamente ogni amministrazione fa le sue scelte”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo RIVA DI SOLTO – Lorenzo: “Sono cresciuto qui, mia madre ostetrica, ha fatto nascere una generazione in paese. Bogn: cambieranno molte cose”. Palazzo Martinoni: “Investitore dalla Germania innamorato di Riva” proviene da Araberara.
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Media3,8 chilometri a nuoto (otto i gradi dell’atmosfera in partenza alle 5 del mattino e 13 gradi e mezzo quelli dell’acqua del lago), 200 chilometri con 5000 metri di dislivello in bici sui passi iconici della Forcola, Bernina, Fuorn, Stelvio e Foscagno e una maratona finale che porta fino a Carosello 3000. Sono questi i numeri dell’Extreme Triathlon ‘Icon’ di Livigno, una delle prove più dure ed emozionanti al mondo andata in scena il 6 settembre. Matteo Andreini e Giuseppe Bonsi, amici e compagni di squadra, la SportAction di Solto Collina, hanno tagliato il traguardo rispettivamente secondo e terzo, dietro al brasiliano Thiago Menuci. Un grande risultato per gli atleti italiani e un secondo posto per Matteo Andreini che vale il biglietto per la finale dei mondiali di Triathlon Estremo long distance che si svolgerà l’anno prossimo in Norvegia. Paesaggi mozzafiato, un’esperienza unica ed indimenticabile che abbiamo chiesto ai protagonisti di raccontarci.Matteo Andreini: “Spesso devi andare oltre il limite. Ora il Mondiale in Norvegia”13:48:14 è il tempo che vale il secondo gradino del podio per Matteo Andreini. 44 anni da compiere a fine mese, responsabile del laboratorio tecnologico dei collaudi alla Lucchini, ma con una grande passione per il triathlon che arriva da lontano visto che “mio cognato Luca ha iniziato quando ancora nessuno sapeva cosa fosse e io ho deciso di alzarmi dal divano per mettermi in forma… non ho più smesso”.Quella di Livigno non è una gara nuova… “Nel 2022 mi ero rotto il menisco e l’avevo fatta grazie a Giuseppe (intende Bonsi, ndr), che mi aveva recuperato con mesi intensivi di terapia ed ero arrivato quarto. Quest’anno ho deciso di rifarla e con me c’erano mio nipote Davide e un amico, Andrea Molendi”.Come è andata? “Uno sforzo sovrumano. Se mi chiedi quale è stata la frazione più faticosa ti rispondo che lo sono state tutte e tre. La mattina rompi il ghiaccio entrando nell’acqua freddissima del lago, poi c’è la bici con una mega tappa e nella corsa dove cerchi di metterci le ultime energie. Ci sono momenti di difficoltà e momenti in cui cerchi di oltrepassare il limite. Il primo momento di difficoltà è arrivato a sorpresa, cosa che non è successa nel 2022, subito dopo essere uscito dall’acqua tremavo talmente tanto che quando mio nipote mi stava vestendo aveva paura che mi rompessi da un momento all’altro (sorride, ndr). L’altro momento pesante è stato l’inizio del Foscagno, ero giù di morale, nonostante le sensazioni fisiche fossero buone, e mi sono fermato per cercare un diversivo mentale per poi ripartire”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo SPORT – Matteo e Giuseppe, secondo e terzo al triathlon più estremo al mondo proviene da Araberara.
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Mediadi Roberta Treu“Vendesi Negozio”, si legge sul grande cartello giallo fosforescente appeso in bella vista su una delle grandi vetrine. Fino a poco tempo fa, lì c’erano una grande varietà di articoli esposti: agende colorate, penne all’ultima moda, zaini per la scuola, soprammobili di squisita fattura e persino mobili in romantico stile Shabby che invitavano i passanti a fermarsi per curiosare. La campanella sopra la porta tintinnava in continuazione ed il suo suono allegro scandiva il ritmo delle giornate. Entrando, l’atmosfera era calda ed accogliente. C’era un profumo di luogo sicuro, di un negozio alla vecchia maniera dove si entra e si trova un sorriso. Per 40 anni esatti, la cartoleria La Torretta in Via Donizetti a Torre Boldone, è stato un punto di riferimento per chi voleva comprare un regalo, acquistare una penna, un giocattolo, imbustare una lettera, magari farsi aggiustare la graffettatrice che non funziona oppure solo per andare a sbirciare le novità o fare due chiacchiere con i gestori.“Mi ricordo le facce dei primi clienti che sono entrati in negozio. Avevo 23 anni ed ero una ragazzina alle prime armi. La gente all’inizio non si fidava. Forse è stato perché non sono del paese o forse perché la gestione precedente un po’ si approfittava”.Così, emozionata ed anche un po’ nostalgica, riavvolge il nastro della memoria Anna, che dal 1984 ha gestito la sua amata cartoleria insieme al fratello Giuseppe. Le sue mani sono ferme mentre parla, l’atteggiamento è rilassato, composto ed educato e fa venire voglia di ascoltare. Riesce a trasmettere, con parole semplici e sincere, tutta la professionalità e l’amore che ha profuso nel suo negozio durante quasi mezzo secolo.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo TORRE BOLDONE – La Torretta saluta dopo 40 anni: “Mi ricordo quando aprii, avevo poco più di 20 anni e la gente all’inizio non si fidava” proviene da Araberara.
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MediaCalato il sipario sulla Sagra della Patata, a Rovetta si torna a pensare ai lavori pubblici, che proseguono spediti. “Va verso la fine la realizzazione della pista per bici BMX e Mountain Bike a San Lorenzo in località Stalt, che riusciremo a consegnare entro novembre – spiega il sindaco Mauro Marinoni -, un luogo di divertimento per i nostri ragazzi ma è prevista anche un’area relax. Nelle prossime settimane ci confronteremo con le associazioni di appassionati di mountain bike anche per la gestione e cura dell’area. Siamo riusciti a mettere l’ascensore alle scuole Medie, che sono state aperte 35 anni fa e non l’hanno mai avuto, grazie ad un contributo del Bim dell’Oglio, e poi…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo ROVETTA – Il sindaco: “Ascensore alle Medie dopo 35 anni, in centro si andrà a 40 all’ora” proviene da Araberara.
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MediaFelice Valerio Franzoni, i primi 100 giorni da sindaco sono appena passati, tempo di primi bilanci, personali e amministrativi, tempo sufficiente per prendere le misure di se stessi e della macchina comunale. Come sta andando? E’ come te l’aspettavi? “Forse sul fattore cose da fare non mi aspettavo cosi tante cose, però i primi giorni è tutto nuovo e quando bisogna prendere le misure è chiaro che serve più tempo, il funzionamento della macchina comunale non si inventa da un giorno all’altro, ho coscienza dell’importanza del ruolo. Ho una squadra di gente piena di entusiasmo che si sta approcciando con passione e competenza, poi su alcune questioni, soprattutto per chi viene da altri mondi, ci vuole il giusto tempo per imparare”. Franzoni che in Comune ci va ogni giorno: “Per forza e per passione”. Cosa ti chiede di più la gente in questa prima fase? “Le piccole cose, o meglio, quello a che noi sembrano le piccole cose, le manutenzioni, il decoro, la pulizia, i piccoli intoppi, su questo fronte abbiamo cominciato bene e stiamo intervenendo”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo ROGNO – Franzoni: “La gente chiede più manutenzioni. Abbiamo 70 km di strade, 4 frazioni, una località. Molinari? Più visto” proviene da Araberara.
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MediaFlaviano ‘Flavio’ Caccia avanza a passi lenti, ma decisi, appoggiandosi al bastone. Consegna in redazione una sua lettera aperta ai consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza del suo paese, Gandino.Oggetto del contendere è la piramide che lui stesso ha realizzato lo scorso autunno sul Monte della Guazza e che due mesi fa il Consiglio comunale ha condannato alla demolizione.Flavio, 88 anni, è scoraggiato e lo si capisce anche dalle frasi rivolte agli amministratori comunali gandinesi: “Spettabili consiglieri di maggioranza e minoranza del Comune di Gandino, nella seduta pubblica del 15 luglio 2024 è stata decisa la soppressione della piramide abusiva posizionata da me sul Monte della Guazza nell’ottobre 2023. Passati 50 giorni dal verdetto di soppressione di tale piramide – scrive Caccia – mi ero illuso di un eventuale ripensamento da parte delle autorità comunali. Purtroppo, giovedì 5 settembre il sig. Nicoli mi ha comunicato per telefono di aver saputo dai comproprietari del terreno, i Martinelli, che sono stati sollecitati, dalle autorità di competenza territoriale, a portar via la piramide dal loro podere montano. Per portar via la (mia) piramide mi si prospetta un ulteriore esborso di denaro, ma io propongo che la somma che dovrei spendere per togliere la piramide dalla Guazza venga da me data alla comunità di vostra competenza. Io lo spero veramente”.La risposta del sindaco Servalli: “Non c’è stata nessuna richiesta di autorizzazione, rischiavamo un’accusa di abuso”“Nella situazione di dover rimuovere la famosa piramide il sig. Caccia ci ha messo fin dall’inizio di questa vicenda, quando non ha avviato alcuna pratica di autorizzazione alla posa del manufatto. In seguito alla segnalazione ricevuta, l’Amministrazione perciò rischiava un’accusa di abuso, accusa che del resto riguarderebbe anche i proprietari del terreno su cui la ’piramide’ sorge. Come Amministrazione abbiamo soprasseduto per 6 mesi sperando che i diretti interessati risolvessero la questione, e poi…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo GANDINO – La piramide montana, voluta da Flavio Caccia e bocciata dal Comune: “Mi ero illuso di un eventuale ripensamento da parte delle autorità comunali”. La risposta del sindaco proviene da Araberara.
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MediaI tempi sono stati rispettati (e questo non succede spesso quando si tratta di opere pubbliche) per il ponte sul torrente Drione a Gaverina Terme. Era stato detto che sarebbe rimasto chiuso dal primo giorno di luglio al 6 settembre e così è stato. Per quasi 70 giorni i disagi non sono stati pochi, specialmente per gli abitanti di Gaverina, che era letteralmente spezzata in due, perché per l’intera chiusura del ponte era possibile il passaggio solo per pedoni e ciclisti (ma non in sella alle loro bici). Automobilisti e motociclisti erano costretti a fermarsi in basso, nella frazione Fonti, e svoltare in direzione del borgo di Trate per poi tornare sulla strada Provinciale 39 all’altezza della chiesa parrocchiale, riprendendo poi il viaggio verso il Colle Gallo.Disagi inevitabili per poter procedere all’opera di sistemazione e di messa in sicurezza del vecchio ponte, che è così stato rimesso a nuovo.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo GAVERINA TERME – Riaperto dopo due mesi il ponte sul Drione, che adesso è ‘in sicurezza’ proviene da Araberara.
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MediaSi usava in passato l’espressione “mandare da Erode a Pilato” per indicare una persona o una questione che veniva continuamente ribattuta da una parte all’altra. Questo antico modo di dire calza a pennello con la questione della rotatoria delle Terme di Trescore, la cui realizzazione è strettamente legata alla partita a ping pong che da oltre un anno stanno giocando il TAR, Tribunale Amministrativo Regionale di Brescia, e il Consiglio di Stato. È successo l’anno scorso, quando la sentenza del TAR favorevole alla Provincia di Bergamo, che intende realizzare la rotatoria sulla SP89 all’altezza delle Terme e della strada di accesso al centro abitato di Zandobbio, è stata ‘disinnescata’ dal Consiglio di Stato che aveva accolto la richiesta di sospensiva della società Terme di Trescore, contraria all’opera. Questa estate il TAR ha nuovamente dato ragione alla Provincia respingendo le contestazioni della società che gestisce le Terme, ma quest’ultima ha nuovamente contrattaccato rivolgendosi nuovamente al Consiglio di Stato, puntando su due questioni: la preoccupazione per la salvaguardia delle fonti idriche di cui fanno uso le Terme e il considerare ‘non utile’ questo intervento, in vista della variante alla Statale 42 tra Trescore, Entratico e Zandobbio.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo TRESCORE – La rotonda delle Terme e il ‘ping pong’ tra il TAR e il Consiglio di Stato. La società delle Terme punta a una nuova sospensiva, la Provincia spera di poter partire con i lavori. E gli automobilisti? Aspettano… proviene da Araberara.
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Media“In riferimento ai consigli che l’ex- sindaco Fulvio Pelizzari ci ha rivolto dalle pagine del giornalino del paese sui problemi che la nostra Amministrazione, a suo parere, dovrebbe risolvere, posso dire che la questione dei tombini in via Broséda è già stata felicemente risolta e che anche degli altri suggerimenti terremo sicuramente conto”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo PIARIO – L’Amministrazione entra nel vivo dell’attività dopo i primi mesi di assestamento. Al centro dell’attenzione la scuola, le associazioni e l’ospedale proviene da Araberara.
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MediaIl conto alla rovescia è iniziato e a Lovere tornerà ad accendersi il Borgo della Luce. Ci saranno però delle novità: “Quest’anno avendo poco tempo a disposizione per predisporre un bando abbiamo contattato direttamente alcuni artisti locali che sono legati al nostro territorio – spiega l’assessore Marco Bonomelli –, scegliendo tra coloro che hanno donato il loro tempo e le loro opere alla cittadinanza e gli artisti emergenti.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo LOVERE – Il Borgo della Luce si accende con le opere degli artisti locali proviene da Araberara.
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MediaPaolo Radici aveva 77 anni. Se ne è andato un giorno di settembre, con la consueta discrezione che aveva caratterizzato tutta la sua vita. Insieme ai fratelli Angelo e Maurizio (l’altro fratello Fausto, compianto sciatore era morto anni prima), era alla guida del RadiciGroup leader mondiale nella produzione di una vasta gamma di intermedi chimici, polimeri di poliammide, tecnopolimeri ad alte prestazioni e soluzioni tessili avanzate, tra cui filati in nylon, in poliestere e provenienti da recupero e da fonti bio, non tessuti e dispositivi di protezione in ambito sanitario e industriale. Un impero che aveva preso forma nei primi anni ’40 da un’idea di Pietro Radici, nonno di Paolo, Angelo e Maurizio, concretizzatasi con la Tessiture Pietro Radici spa, azienda poi affidata al figlio Gianni che aveva sposato Luciana Previtali Radici. Il gruppo oggi conta più di 3mila dipendenti, un fatturato (nel 2022) di oltre 1,543 miliardi di euro e un network di unità produttive e sedi commerciali dislocate tra Europa, Americhe e Asia.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo LEFFE – Il ricordo di Paolo Radici proviene da Araberara.
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MediaLa notizia confermata del finanziamento (490 mila euro) per l’ampliamento degli ambulatori per trasformare la struttura in un piccolo poliambulatorio (oltre ai medici anche la presenza di specialisti) adesso va concretizzata con i lavori. Il sindaco Yvan Caccia: “Nell’attuale struttura ci sono tre spazi per i 3 medici che abbiamo attualmente, anche se contiamo sul fatto che il bando che sarà emanato da Ats in primavera ci riporti anche il quarto medico per l’Ambito che comprende appunto il nostro Comune e i Comuni di Piario, Villa d’Ogna e Oltressenda…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBREL'articolo ARDESIO – “Creiamo un piccolo poliambulatorio” proviene da Araberara.
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