MediaIl 24 agosto un 50enne di Brembate di Sopra, di professione attore, ha riferito ai Carabinieri della Stazione di Ponte San Pietro di essere in possesso di informazioni sull’omicidio di Sharon Verzeni, elementi che potevano essere utili alle indagini. Immediatamente è stato sentito dai militari del Nucleo Investigativo di Bergamo, ai quali ha spiegato di essere stato avvicinato dalla ragazza alla fine di luglio mentre si trovava all’interno dell’esercizio pubblico dove la donna lavorava come cameriera e di aver avviato con lei uno scambio di messaggi per ragioni di lavoro tramite i social network. Quando poi i militari gli hanno chiesto se si fosse inventato tutto, ha ammesso la falsità delle proprie dichiarazioni e che si era inventato tutto nella speranza di un possibile ritorno pubblicitario connesso alle interviste che sarebbero arrivate dopo essere stato in caserma.Sulla base di queste dichiarazioni l’uomo è stato denunciato all’Autorita Giudiziaria per il reato di favoreggiamento personale.L'articolo Omicidio Sharon Verzeni, denunciato un finto testimone proviene da Araberara.
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MediaIl 21 giugno il disastro della tromba d’aria che ha coinvolto, oltre a degli edifici privati, anche la scuola. Anzi, il tetto della scuola, volato via nel vento. Ci sono state polemiche, c’erano stati lavori importanti proprio su quell’edificio scolastico. “Ma non sul tetto – precisa il sindaco Stefano Mazzoleni – eravamo intervenuti con i lavori sull’edificio scolastico, erano stati impegnati 400 mila euro derivati da fondi BIM. La scuola serve anche i Comuni di Parre e Premolo. Il tetto era in buone condizioni.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 23 AGOSTOL'articolo PONTE NOSSA – Via ai lavori per il tetto delle Scuole: “Abbiamo bruciato i tempi dal disastro” proviene da Araberara.
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MediaUn 28enne di Torre de’ Roveri è stato arrestato perchè maltrattava la madre. E’ successo nella mattinata del 25 agosto quando i Carabinieri della Tenenza di Seriate lo hanno arrestato dopo che, in evidente stato di agitazione, dovuta all’astinenza da sostanze stupefacenti, aveva aggredito la madre convivente 54enne, mettendole anche le mani al collo.I Carabinieri, immediatamente giunti sul posto, riscontavano i segni sul collo della madre e, dopo aver placato il ragazzo, lo ponevano in sicurezza e lo traevano in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia, in quanto tale condotta si era verificata altre volte negli ultimi due anni. Il personale del 118 medicava la donna sul posto, mentre il 28enne, dopo le formalità di rito, veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Bergamo a disposizione dell’A.G.L'articolo Maltratta la madre, arrestato 28enne a Torre de’ Roveri proviene da Araberara.
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MediaNella notte del 26 agosto 2024, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Bergamo hanno arrestato un 33enne, di nazionalità tunisina, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.Erano le 01:30, quando nel corso di un servizio perlustrativo dei Carabinieri della Sezione Radiomobile veniva notata un’autovettura sospetta, una Ford Fiesta di colore bianco, che sopraggiungeva a velocità sostenuta da via Fratelli Bandiera ed alla guida veniva notato un individuo di giovane età, di etnia nord-africana.Il veicolo effettuava una manovra particolarmente pericolosa, invadendo la corsia di marcia che stava percorrendo l’autoradio, pertanto i Carabinieri decidevano di intimare l’alt, ma il veicolo improvvisamente aumentava ancora di più la velocità, cercando di sottrarsi al controllo.Ne scaturiva un inseguimento, ove il fuggitivo adottava una condotta di guida pericolosa per sé stesso e gli altri utenti della strada, iniziando una serie di infrazioni al codice della strada tra le quali mancanze di prudenza in prossimità di intersezioni, semafori rossi e velocità non commisurata.Nel frattempo interveniva in ausilio un’altra pattuglia della Sezione Radiomobile per cercare di fermare la folle corsa del fuggitivo.L’inseguimento proseguiva lungo la via Grumello, ove i carabinieri appuravano che il conducente, vistosi alle strette, dal proprio finestrino buttava due confezioni in cellophane, che venivano prontamente recuperate grazie al tempestivo intervento dell’altra autoradio giunta in supporto.L’inseguimento si protraeva nella zona residenziale di via Cerasoli, dove il fuggitivo, vistosi definitivamente braccato, abbandonava il veicolo, proseguendo la fuga a piedi.I carabinieri, pertanto, proseguivano l’inseguimento a piedi, all’interno di un cortile privato di un condominio, dove il fuggitivo veniva finalmente bloccato e posto in sicurezza grazie all’intervento dell’altra pattuglia che, nel frattempo, era tornata a fornire ausilio, dopo aver recuperato le dosi.Il soggetto, un 33enne tunisino, in Italia senza fissa dimora e con precedenti specifici, veniva tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in quanto si riscontrava che dal finestrino aveva gettato 14 involucri in cellophane contenenti sostanza stupefacente del tipo “cocaina” del peso di 13,5 grammi circa. Inoltre gli veniva contestato il reato di resistenza a pubblico ufficiale per essersi sottratto al controllo ed essersi messo in fuga mettendo in pericolo l’incolumità degli altri utenti della strada.Inoltre veniva denunciato per la violazione sulla legge dell’immigrazione in quanto già espulso nel maggio 2023 e rientrato in Italia clandestinamente.Il giovane veniva quindi trattenuto presso le camere di sicurezza per la successiva convalida dell’arresto ove veniva disposto il divieto di ritorno in Bergamo e provincia.L'articolo Bergamo, fugge al controllo e lancia cocaina dal finestrino: arrestato proviene da Araberara.
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MediaÈ noto come Bluetongue, “virus della lingua blu” che colpisce i ruminanti, anche se non tutti gli animali infettati presentano la lingua gonfia e bluastra. Nei giorni scorsi sono state confermate alcune positività sul territorio regionale ed è quindi particolarmente importante prestare attenzione ad alcuni sintomi, rispettare l’obbligo di segnalazione alle autorità veterinarie e mettere in campo misure di prevenzione.Il virus, propriamente detto Virus della Febbre catarrale degli ovini, colpisce i ruminanti domestici e selvatici e si trasmette attraverso la puntura di insetti portatori della malattia. In genere gli ovini contraggono il virus in forma più grave, fino a morirne. I sintomi a cui prestare attenzione sono febbre alta e inappetenza; ulcere in bocca con emorragie a carico della lingua, che appare gonfia e cianotica; gonfiore della testa e del collo; colorazione bluastra delle labbra; muco dal naso o dalla bocca, difficoltà respiratorie e problemi alle zampe (come lesioni e zoppìe).La normativa vigente impone agli operatori l’obbligo di segnalare all’Autorità sanitaria competente eventuali sintomi clinici sospetti. Pertanto, dovrà essere data immediata comunicazione al Dipartimento Veterinario dell’ATS dell’insorgenza nei propri animali di tali sintomi.A tutela degli allevamenti è consigliato attuare misure di prevenzione come trattamenti con prodotti insetto-repellenti, il ricovero notturno in luoghi chiusi e protetti con zanzariere e l’eliminazione di situazioni che favoriscono lo sviluppo delle larve (come i ristagni d’acqua).Numero da contattare per la Valtellina e l’Alto Lario: 0342/555873 – 0342/521111Numero da contattare per la Valle Camonica: 0364/329415L'articolo Virus Lingua Blu: attenzione negli allevamenti proviene da Araberara.
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Castro omaggia i suoi pittori con la mostra collettiva ‘Castrod’arte’, organizzata dal gruppo Castrodarte con il patrocinio del Comune di Castro e la direzione artistica di Manuela Rossi.Dal 31 agosto al 15 settembre al Centro Civico di via Garibaldi saranno esposte oltre 50 opere di 27 artisti, di oggi e del passato, originari del paese o di adozione.La mostra intende celebrare la lunga tradizione pittorica del piccolo borgo sebino e mettere in luce i suoi talenti e le loro opere.Madrina dell’esposizione (e protagonista della locandina) è Santina Grasso, conosciuta come “la poetessa dei fiori” per i suoi quadri a tema floreale, meravigliosa donna che ha dedicato tutta la sua vita a tele e colori e che i primi giorni di agosto ha festeggiato 102 anni.In esposizione ci sono opere realizzate dagli anni ‘20 ad oggi, che raccontano con sensibilità la storia artistica del paese. Dipinti figurativi e paesaggistici, ad olio e ad acquerello, tele materiche realizzate con elementi di riciclo e alcune sculture, legni per bassorilievi e tuttotondo raffiguranti animali e figure umane e opere di design e arredo ricavate dalla reinterpretazione di metalli di scarto e di piccoli elementi dorati.Gli artisti contemporanei in mostra sono: Cesare Baitelli, Roberto Baruffi, Giulia Bonadei, Felice Bonetti, Rolando Cerea, Patrizia D’Innocenzio, Giovanni Frattini, Otello Frattini (scultore), Santina Grasso, Aldo Magri (scultore), Alvaro Oscar, Bruna Pegurri, Manuela Rossi, Luigi Rota, Gianfranco Zanardini, Luisa Zubani, Lara Zulberti. Oltre a loro, l’esposizione omaggia interpreti del passato indimenticati come Antonio Bragio, Tina Foresti, Onesto Frattini, Beppe Grimani, Ernesto Martini, Angelo Parigi, Guido Soardi, Giuseppe Zulberti, Raffaello Zulberti e Rik Soardi, colonna portante della pittura a Castro e nell’Alto Sebino per tutta la seconda metà del Novecento.L’inaugurazione della mostra si terrà sabato 31 agosto alle ore 18 al Centro Civico di via Garibaldi con un rinfresco e, a seguire, la proiezione di un video dedicato agli artisti e alle opere in esposizione su alcuni edifici del centro storico.
La mostra sarà visitabile gratuitamente nei giorni e orari: venerdì dalle ore 18 alle 21 e sabato e domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle 18 alle 21. Domenica 8 settembre, in occasione della manifestazione “A Strapiombo sul blu”, sarà aperta dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 21.
Il progetto è ideato da Roberta Martinelli e segna la nascita del gruppo Castrodarte, nato nel mese di marzo a Castro con l’obiettivo di promuovere iniziative di arte e cultura in paese.Media L'articolo Castro omaggia i suoi pittori con “Castrod’arte” proviene da Araberara.
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La mostra sarà visitabile gratuitamente nei giorni e orari: venerdì dalle ore 18 alle 21 e sabato e domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle 18 alle 21. Domenica 8 settembre, in occasione della manifestazione “A Strapiombo sul blu”, sarà aperta dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 21.
Il progetto è ideato da Roberta Martinelli e segna la nascita del gruppo Castrodarte, nato nel mese di marzo a Castro con l’obiettivo di promuovere iniziative di arte e cultura in paese.Media L'articolo Castro omaggia i suoi pittori con “Castrod’arte” proviene da Araberara.
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MediaÈ in vigore la nuova ordinanza sulla Peste Suina Africana (PSA), firmata dal commissario straordinario, Giovanni Filippini, che darà il via a una serie di stringenti misure di prevenzione e di innalzamento dei livelli di biosicurezza, valide per Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.L’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, ha commentato il nuovo provvedimento oggi in occasione di un webinar organizzato da Confagricoltura Mantova.“Pavia e Lodi hanno già subito un importante trattamento di depopolamento – spiega l’assessore Beduschi – che di certo avrà ripercussioni serie sulle aziende, togliendo lavoro a loro e alla filiera. Gli allevamenti devono diventare dei veri e propri fortini, non possiamo permetterci errori”.“La Peste Suina – ha concluso Beduschi – ha provocato una situazione che mette a repentaglio 30 miliardi di reddito per mancata esportazione. Gravi le conseguenze anche per la Lombardia, che con la metà del patrimonio suinicolo italiano alimenta le principali filiere nazionali dei salumi di pregio. Fa piacere sapere che il commissario Filippini stia intervenendo anche con alcune note utili per affrontare al meglio la situazione. Ne apprezziamo il pragmatismo, convinti che ci sia bisogno di meno regole ma più ferree e centralizzate”.L'articolo Peste suina, assessore regionale Beduschi: “Azioni drastiche ma necessarie” proviene da Araberara.
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MediaLe ‘nozze d’argento’ tra il Comune di Torre Boldone e la sua storica segretaria comunale Elena Ruffini, in servizio dall’agosto 1999, sono ‘scoccate’ questa estate. Nel suo quarto di secolo la dottoressa ha avuto a che fare con sindaci e amministrazioni di diverso colore, dal centrosinistra (Annalisa Colleoni e Claudio Piazzalunga) al centrodestra (Claudio Sessa e Luca Macario), in una realtà come quella di Torre Boldone che non è delle più tranquille sotto il profilo politico/amministrativo. Adesso però, con la nuova Amministrazione guidata dalla neo sindaca Simonetta Farnedi, l’onda del cambiamento ha colpito anche la segreteria comunale.Nell’ultima seduta conciliare è stata infatti approvato lo scioglimento della convenzione con Rovetta e Sedrina e, al tempo stesso, è stato dato il via libera alla nuova convenzione con il vicino Comune di Alzano Lombardo per l’esercizio in forma associata delle funzioni di segretario comunale. Traduzione: la dottoressa Ruffini deve lasciare il suo incarico a Torre Boldone dopo un quarto di secolo e a un solo anno dalla pensione.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 23 AGOSTOL'articolo TORRE BOLDONE – Dopo 25 anni cambia il segretario comunale (a un anno dalla pensione) proviene da Araberara.
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MediaNon ci si è fermati per un attimo nemmeno ad agosto in municipio a Carobbio degli Angeli. “Abbiamo ottenuto un cofinanziamento ministeriale di 57.500 euro – spiega l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Ondei – da utilizzare nell’ambito della sicurezza urbana, rientrando in graduatoria tra i 243 Comuni finanziati su un totale di 1501 richieste. Con questo contributo e altri fondi di bilancio si potrà ampliare il sistema di videosorveglianza e installare dei lettori targa agli ingressi del paese, per garantire la sicurezza e la serenità di tutti”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 23 AGOSTOL'articolo CAROBBIO – Nuove luci per la palestra e 57mila euro per le telecamere all’ingresso del paese proviene da Araberara.
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MediaIl sindaco Floriano Caldara è di corsa, ma le ferie d’agosto si avvicinano: “Sono stati due mesi impegnativi e mi sembra che ne siano passati molti di più, quindi mi prendo qualche giorno per staccare e dedicare del tempo anche alla mia famiglia”.Ma come è iniziato il mandato? “Sono stato travolto da tante cose – sorride – e la parte che ha richiesto maggiore impegno è stata quella di entrare nelle questioni aperte e che non conoscevamo o conoscevamo solo in modo marginale, perché eravamo seduti tra i banchi della minoranza. Mi riferisco ad esempio al contenzioso già avviato dalla precedente amministrazione con il vecchio gestore dell’edificio ‘Casa Famiglia’, che per molti anni era stato gestito da un’associazione del paese come centro anziani mentre poi è stato gestito da una società che l’ha chiuso dopo il Covid. Come se non fosse abbastanza, ai danni già presenti alla struttura, il 1° agosto la struttura è stata anche colpita dal maltempo e parte della copertura è stata scoperchiata, ma siamo intervenuti tempestivamente per la messa in sicurezza”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 23 AGOSTOL'articolo GRUMELLO DEL MONTE – Floriano e la sua calda estate: “La ‘Casa Famiglia’ scoperchiata, l’aumento delle rette del nido e con l’avanzo di bilancio…” proviene da Araberara.
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MediaOcchi chiari e capelli raccolti in una coda di cavallo, Anna Grassi ha 26 anni e un sorriso che racconta un sogno realizzato. A partire da settembre infatti darà il via alla professione di medico di base a Clusone.“Ho studiato a Milano al San Raffaele per sei anni e mi sono laureata a luglio dell’anno scorso – spiega -. In realtà ho fatto un anno di tesi in psichiatria e poi ho lavorato come specializzando per sei mesi e alla fine di aprile sono tornata qui”.Poi la decisione di prendere questa strada: “Sono stata per un mese da uno dei medici di Clusone, mi sono informata e ho deciso di prendere tempo fino a settembre per capire un po’ di cose per poi iniziare”.Anna inizierà il suo percorso professionale nello studio associato insieme agli altri tre medici, Brasi, Gianforcaro e Lamberti: “Io almeno inizialmente coprirò i 1130 pazienti della dottoressa Esposito che è andata in pensione più di un anno fa. Lavorare in uno studio associato è una cosa positiva, perché ci sono altri medici che hanno molta esperienza e con cui posso collaborare e scambiare informazioni”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 23 AGOSTO L'articolo ROVETTA – CLUSONE – Anna, 26 anni, nuovo medico di base: “La città mi ha dato tanto, ma questo è il mio posto. Vorrei fare la differenza nella vita di qualcuno” proviene da Araberara.
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MediaUn mese dopo. Ci siamo. Almeno cosi parrebbe. Il condizionale è d’obbligo. Era il 30 luglio quando Sharon Verzeni è stata uccisa a coltellate a Terno d’Isola. E ora quella che dovrebbe essere la svolta, è stato fermato quello che da giorni era individuato come ‘l’uomo in bicicletta’. S.M, queste le iniziali, trentuno anni, italiano residente a Suisio, disoccupato, su di lui ci sarebbero ‘gravi indizi di colpevolezza’, Avrebbe ucciso ‘senza un apparente motivo’, non avrebbe tentato di aggredirla sessualmente o rapinarla, e la questione non riguarderebbe nemmeno Scientology. L’uomo era stato identificato dalle telecamere mentre era sulla sua bicicletta e poi si allontanava velocemente dalla scena del crimine. I carabinieri hanno spiegato che a carico dell’uomo ci sono “gravi indizi di colpevolezza, elementi probatori del pericolo di reiterazione del reato, di occultamento delle prove, nonché del pericolo di fuga”, che hanno determinato “la decisione del Pubblico Ministero di disporre un decreto di fermo di indiziato di delitto”. L'articolo La svolta nell’omicidio di Sharon Verzeni. Arrestato il presunto assassino proviene da Araberara.
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MediaL’assassino di Sharon Verzeni ha confessato.“Ho avuto un raptus improvviso. Non so spiegare perché sia successo, l’ho vista e l’ho uccisa”, sono le parole di Moussa Sangare, il 31enne italiano fermato per l’omicidio di Sharon Verzeni.L’uomo, disoccupato, è nato a Milano e residente a Suisio, a pochi chilometri di distanza da Terno d’Isola, dove è avvenuto l’omicidio. L’uomo era stato immortalato dalle telecamere mentre si allontanava in bici dal luogo dell’omicidio e dopo le serratissime indagini concluse stanotte “siamo pervenuti a identificare il signore in bicicletta che ha reso prima spontanee dichiarazioni poi, in sede di interrogatorio, ha reso una piena confessione”, ha spiegato Maria Cristina Rota, procuratrice aggiunta a Bergamo, nel corso della conferenza stampa delle 12 di oggi, venerdì 30 giugno. Il 31enne fermato con l’accusa di aver ucciso Sharon Verzeni a Terno d’Isola è, infatti, l’uomo che appare nelle immagini delle telecamere di sorveglianza mentre in bicicletta, la notte fra il 29 e il 30 luglio, si allontanava velocemente dal luogo dell’omicidio.Ci sono “gravi indizi di colpevolezza” nei confronti dell’italiano fermato. I carabinieri in una nota spiegano che il Pm ha deciso il fermo per il rischio di reiterazione del reato e di occultamento delle prove oltre che per il pericolo di fuga. L’uomo, infatti, come affermato da Rota: “È uscito di casa con 4 coltelli e quindi gli è stata contestata la premeditazione: l’obiettivo era evidente, voleva colpire qualcuno. Non c’è nessun movente religioso, né terroristico, non appartiene ad alcun movimento religioso, poteva essere la signora Verzeni o uno di noi che passavamo di lì. Non c’è stato alcun movente, non si conoscevano e non hanno mai avuto contatti”.La procuratrice ha inoltre spiegato che al killer gli investigatori sono arrivati grazie all’aiuto di due persone che erano presenti e hanno raccontato quanto avevano visto. “All’identificazione del fermato hanno collaborato due cittadini stranieri che si trovavano su luogo” spiega Maria Cristina Rota aggiungendo che il presunto omicida di Sharon Verzeni aveva “delle denunce per maltrattamenti ai danni della madre e della sorella ed era andato a vivere da solo”.Le due persone che hanno collaborato alle indagini sono “cittadini stranieri di origine marocchine inseriti nel territorio, incensurati, due lavoratori, due onesti cittadini che si trovavano sul luogo del delitto e che in realtà inizialmente si sono presentati per segnalare un’altra presenza strana – ha proseguito – ma la prima segnalata non era strana e poi è stata segnalata la presenza del ciclista su cui si è lavorato”. “Approfitto per lanciare un invito a due ragazzini di 15-16 anni nei cui confronti il presunto autore del fatto di sangue, come da lui dichiarato, prima di scegliere e individuare a caso come vittima la signora Verzeni avrebbe puntato il coltello minacciandoli. Erano presenti sulla scena del crimine e a oggi non si sono ancora presentati. Li invito a presentarsi in una caserma affinché forniscano un riscontro a quanto acquisito”, ha aggiunto la procuratrice. “Ha desistito con i due ragazzini per poi incontrare Sharon Verzeni che si trovava nel posto sbagliato nel momento sbagliato”. “Sarebbe anche un dovere” per i due ragazzi minacciati presentarsi alle forze dell’ordine, ha aggiunto la procuratrice Rota. “Se vengo minacciato per strada, posso anche ritenere di non andare a denunciare – ha spiegato – ma dopo un omicidio di questo genere riteniamo sia un dovere se erano in quell’arco temporale e nello spazio dello stesso paese”, “visto che potevano dare informazioni utili per ricostruire l’identikit” dell’omicida. “Né durante le dichiarazioni spontanee né durante l’interrogatorio Moussa Sangare ha mai dimostrato di essere sotto l’effetto di sostanze alcoliche o di droghe”, ha sottolineato la Rota. L’uomo ha detto di essere “dispiaciuto per quello che ha fatto” e a un certo punto dell’interrogatorio, iniziato ieri e concluso con il fermo alle 4 di questa mattina, “si è liberato del…
Una bambina di 6 anni è caduta dall'altalena, è stata colpita alla testa ed è morta.Tragedia al parco giochi di Villongo, in piazza Vittorio Veneto. Ieri sera, lunedì 2 settembre, verso le 21:15 una bambina di 6 anni si trovava sull’altalena quando sarebbe caduta a terra e poi colpita alla testa dalla stessa. La tragedia si è consumata sotto gli occhi della mamma e i presenti, che hanno subito notato la gravità della situazione, hanno lanciato l’allarme. Sul posto sono giunte l’ambulanza della Croce Blu del Basso Sebino e l’automedica di Sarnico che hanno tentato di rianimare la bambina, originaria del Marocco e residente a Credaro. E’ stata trasportata in gravi condizioni con l’elisoccorso all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove i medici purtroppo non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Verso le 23 è arrivata la notizia della morte della piccola, che avrebbe compiuto 7 anni ad ottobre. Le cause dell’incidente sono da accertare e se ne stanno occupando i carabinieri di Sarnico, mentre la salma della bambina è a disposizione dell’autorità giudiziaria.L'articolo Bambina muore colpita dall’altalena al parco giochi di Villongo proviene da Araberara.
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MediaSabato 21 settembre alle ore 20:30, nella Chiesa di San Defendente di Clusone, risuoneranno per la prima volta le Cantate e i duetti di Giovanni Legrenzi, con l’ensemble francese Concerto soave di Jean-Marc Aymes, al clavicembalo e alla direzione. Si tratta del primo appuntamento della terza edizione di di Musica Mirabilis, il Festival musicale internazionale «Giovanni Legrenzi». Organizzato e promosso dal Comune di Clusone e dal Collegium vocale et instrumentale «Nova Ars Cantandi», in collaborazione con Promoserio, con il contributo di Regione Lombardia, Provincia di Bergamo e BIM e con il supporto del main sponsor BCC Milano, il Festival propone una nuova stagione concertistica dedicata alla riscoperta e alla valorizzazione dell’opera vocale e strumentale del compositore clusonese Giovanni Legrenzi (1626-1690). Otto gli appuntamenti in calendario con la direzione artistica di Giovanni Acciai e di Ivana Valotti: ospitati in luoghi di grande fascino del territorio clusonese e con alcuni dei migliori ensembles vocali e strumentali di prestigio internazionale, i concerti accompagneranno per tutto l’autunno cittadini clusonesi e appassionati nell’ascolto dei capolavori musicali legrenziani non ancora eseguiti in epoca contemporanea, ancor oggi in gran parte sconosciuti. «Siamo ciò che facciamo ripetutamente. L’eccellenza, quindi, non è un atto, ma un’abitudine. Questa citazione che rilegge la famosa immagine di Aristotele della rondine che non fa primavera, riassume perfettamente lo spirito con cui la Città di Clusone si avvia a inaugurare la terza edizione di Musica Mirabilis, un festival o, meglio, un’esplorazione musicale davvero unica che accompagnerà la passione culturale baradella sino al 2026 in un articolato programma di esibizioni concertistiche, momenti di formazione e promozione di giovani talenti, concorsi e seminari di studio. Un progetto importante, che abbiamo sviluppato a fianco di Giovanni Acciai e Ivana Valotti con l’obiettivo di continuare a illuminare la produzione musicale del compositore clusonese Giovanni Legrenzi, uno dei massimi rappresentanti della musica italiana del Seicento. Un’eccellenza clusonese prima e internazionale poi che scegliamo, con orgoglio, di far diventare abitudine», dichiara il Sindaco di Clusone Massimo Ing. Morstabilini.Il programma dell’edizione 2024 si concluderà l’8 novembre, nella Chiesa della Beata Vergine del Paradiso (Clusone), con il concerto della «Nova Ars Cantandi» (Ivana Valotti, organo; Giovanni Acciai, direzione): ancora una primizia musicale legrenziana, un’opera di ammaliante bellezza, l’Harmonia d’affetti devoti, a due, tre e quattro voci, opera terza (Venezia 1655).«È soltanto merito del festival Musica Mirabilis di Clusone se, dopo secoli di oblio e di abbandono, la figura e l’opera del compositore Giovanni Legrenzi, uno dei massimi rappresentanti della civiltà musicale del Seicento lombardo, è tornata a essere al centro dell’attenzione del mondo musicale nazionale e internazionale. Nelle prime due edizioni, il festival si è fatto apprezzare per la valorizzazione del repertorio legrenziano, fino ad oggi non ancora eseguito e per la promozione di giovani talenti esecutivi. Il festival continuerà a seguire questa linea fino alle festose celebrazioni del 2026, quando ricorrerà il quarto centenario della nascita di questo sommo artista, tanto amato da Bach e da Händel per il suo genio ineguagliabile e universalmente riconosciuto», spiegano Giovanni Acciai e Ivana Valotti, direttori artistici del Festival. Sin dagli esordi nel 2022, Musica Mirabilis si è posto non solo come semplice evento ma come progetto culturale interdisciplinare e di lungo termine, confermando la città di Clusone come laboratorio sperimentale di riscoperta degli aspetti estetici, formali, stilistici di un importante periodo della storia italiana ed europea. «Ogni comunità si identifica con la sua storia e con i personaggi che hanno contribuito a scriverla. Clusone ha la fortuna di annoverare tra i suoi figli il grande compositore Giovanni…
Media“Hanno assalito il gregge di Camillo Abbadini, che alpeggia lassù in Grem – dice l’allevatrice Roberta Quistini che abita e lavora al Basello di Gorno- e sono stati avvistati anche Golla ed in Leten. Io quando negli anni scorsi andavo in alpe a Grina non li avevo mai visti, per fortuna, ma gli avvistamenti ci sono stati anche l’autunno scorso sopra l’abitato di Chignolo d’Oneta, mentre alcuni cacciatori li avevano visti, appunto, anche sul confine tra Golla e Grina”.Anche in Leten, poco distante in linea d’aria da Camplano, il lupo ha predato di recente 4 pecore e gli alpeggiatori sentono tutte le notti un branco ululare nella zona…Dunque si tratta di una presenza più diffusa di quanto appaia, anche perché i pastori sono scoraggiati e spesso non denunciano le predazioni. Non era stata denunciata, per esempio, la predazione di ben 40 ovini all’inizio dell’estate in Vigna Vaga…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 6 SETTEMBREL'articolo GORNO – ONETA – “I lupi? Ormai sono la nostra condanna”. Anche in Val del Riso, sopra Gorno, hanno predato pecore: “Le troviamo sbranate, oppure spariscono” proviene da Araberara.
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MediaLovere, fragile e affascinante. E molto, molto complesso. Prendere in mano dal punto di vista urbanistico un Comune come Lovere non è certo facile, onere e onore che tocca a Ivo Filosi, Tecnico di grande esperienza per un Comune con grandi complessità e problematiche. Come è stato l’approccio iniziale? “Mi sono ‘messo in gioco’ proprio perchè sono tecnico comunale da 44 anni; in particolare intendo mettere in campo oggi a beneficio della collettività loverese la lunga esperienza maturata nel Comune di Pisogne. Esperienza che finalmente posso mettere a disposizione del mio paese che amo. Il primo approccio è stato quello di conoscere e approfondire tutte le tematiche aperte (e future) che spaziano dalla situazione idrogeologica e fragilità del territorio, alla viabilità, lavori in atto e da intraprendere (Via G. Paglia, Via Nazionale, Piazzale Bonomelli ecc.), alla manutenzione e gestione degli edifici di proprietà, alla situazione delle aree verdi e delle periferie. Pianificare tutti i lavori comporta tempo, che non quantifico, e risorse economiche, che attualmente sembrano essere piuttosto limitate”. Nodo parcheggi, il grande problema loverese, soprattutto nel centro storico.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 6 SETTEMBRE L'articolo LOVERE – L’INTERVISTA – Ivo Filosi: “Parcheggi: insieme alle proprietà troveremo punti fondamentali. Da Trello a Via Paglia: la fragilissima Lovere e gli interventi per sostenerla” proviene da Araberara.
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MediaCosi non si può andare avanti. E su questo tutti sono d’accordo. Una strada maledetta, di quelle con dati impressionanti per incidenti e morti. Da anni se ne parla e ora dopo l’ennesimo incidente a tirare le file di una protesta che dovrebbe portare anche a una raccolta firme ci pensa Alfredo De Marchi, in qualità di segretario Provinciale della Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità di Bergamo che ha mandato una dura lettera ai vertici della Provincia e della Comunità Montana, ecco il contenuto: “avvalendomi del ruolo di mediatore Istituzionale rimesso al Sindacato , ritengo moralmente e istituzionalmente doveroso porre all’attenzione del presidente della Provincia, della Comunità Montana e delle altre autorità competenti, sull’alto grado di Pericolosità e lo stato di abbandono della strada provinciale 671 della Valle Seriana del tratto Clusone – Bergamo. Già in data 20/7/2012 , ponevo all’attenzione degli organismi Istituzionalmente preposti e alla stampa Locale ( vedi Araberara del 20/07/2012 ) analoga denuncia, senza riscontro alcuno. Considerato che l’obbligo Morale e istituzionale a voi conferito dai cittadini , non può limitarsi a compiti di rappresentanza di facciata e rimanere insensibili alla scia di sangue che purtroppo bagna questi 30 km di strada. ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 6 SETTEMBREL'articolo VAL SERIANA – Quella strada maledetta: “Basta assistere impotenti a incidenti e morti, una scia di sangue lunga 30 km, incidenti aumentati a dismisura, via alla raccolta firme, le istituzioni intervengano” proviene da Araberara.
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MediaIl Commissario prefettizio Iole Galasso ha preso in mano le patate bollenti lasciate dall’amministrazione che si è dimessa in blocco mercoledì 31 luglio. Dall’assestamento di bilancio alla questione del depuratore del Pora. Ma che i problemi siano tanti è evidente al punto che alla viceprefetto nominata per Castione si affiancherà anche un funzionario prefettizio di lunga esperienza, Andrea Iannotta. Il Commissario (non si sa se il termine sia da usare al femminile) ha avuto modo di sfilare alla grande processione del Patrono S. Alessandro. Nella foto, dietro il gonfalone del Comune, è affiancata oltre che dal nuovo Comandante la Compagnia di Clusone Ten Maurizio Guadalupi (ma con i gradi da Capitano), dal Presidente della Comunità Montana Giampiero Calegari e a sinistra da Fabio Ferrari con la fascia azzurra che sta per il simbolo dell’Amministrazione provinciale (Fabio è consigliere provinciale, ma è anche uno dei due assessori che avevano abbandonato il sindaco dimissionario Angelo Migliorati).ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 6 SETTEMBREL'articolo CASTIONE – In processione sfila anche il Commissario proviene da Araberara.
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Mediadi Luca MarianiDa Tokyo a Schilpario. Dal Giappone alla val di Scalve. Dall’estremo oriente al cuore delle Alpi Orobie. Dalla megalopoli più popolosa del mondo a un comune con poco più di mille abitanti. «Mi sono innamorata della vita che facevano i suoi nonni.» Sorride felice Yuko Yamazaki, nata appunto nella capitale giapponese 44 anni fa e che dal marzo 2022 vive a Schilpario con suo marito Andrea. «Ho passato in val di Scalve due estati in vacanza, perché mia suocera è nata qui. Subito sono rimasta affascinata».Yuko ha gli occhi scuri, che ondeggiano tra la curiosità e la fantasia. Nata e cresciuta a Tokyo con un fratello, una sorella, la mamma maestra in composizione di fiori “Ikebana” e il papà che «dopo essere andato in pensione si è dedicato completamente all’hobby della calligrafia Shodo.» La giovane donna respira e assorbe le passioni dei genitori, avventurandosi, però, in esperienze nuove e personali: «Durante il liceo ho fatto per quattro anni la pizzaiola. Poi terminati gli studi ho fatto la designer di abbigliamento per bambini e in seguito l’ingegnere informatico.» In questo bugaku di attività diverse Yuko inizia anche a studiare la lingua italiana: «L’ho fatto per mia passione, stimolata da mia mamma perché era cristiana, perché suonava il pianoforte e imparava l’opera in italiano.»Forse è un disegno del destino o forse è soltanto un caso fortunato, ma questa decisione cambia la vita di Yuko. Infatti nel 2004 incontra Andrea, nato e cresciuto in provincia di Milano ma che ha nonni materni e mamma scalvini: «Lui aveva studiato e conosceva già il giapponese. Veniva spesso a Tokyo per studio e per lavoro. Così degli amici in comune ci hanno fatto conoscere.» Passa qualche anno. Nell’estate del 2006 i due fidanzati certificano il loro amore e si sposano in Giappone. «Poi ci siamo trasferiti in Italia. Abbiamo sempre vissuto a Lecco, tranne una piccola parentesi giapponese.»ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 6 SETTEMBREL'articolo SCHILPARIO – Yuko da Tokyo a Schilpario per amore: “Produciamo miele e ortaggi, e così è nato ‘L’orto delle api’ tra laboratori di origami e decorazioni…” proviene da Araberara.
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