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MediaSul numero di Araberara in edicola dal 21 giugno trovate tutte le preferenze del consiglio comunale, anche dei non eletti e il pagellone. L'articolo TORRE BOLDONE – Simonetta ribalta Torre proviene da Araberara.

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MediaLa nuova giunta è pronta, ma qui siamo a Lovere bellezza, nel senso che poco o nulla avviene per caso, a differenza magari di qualche altro Comune dove si prende quello che viene o quello che passa il convento. Quindi anche la giunta è frutto di passaggi e confronti tra anche e soprattutto chi siede fuori dal consiglio comunale ma fa parte del gotha del gruppo. Era successo per L’Ago in passato, succede adesso per Lovere Domani.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNOL'articolo LOVERE – Verso la nuova giunta proviene da Araberara.

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MediaPioggia, grandine e vento si sono abbattuti nella serata di ieri, 21 giugno, sulla Val Seriana. Alberi in strada ma anche tetti scoperchiati, come quello della scuola di Ponte Nossa, rimesso a nuovo da poco. Ora la conta dei danni.L'articolo Maltempo in Val Seriana, ora la conta dei danni proviene da Araberara.

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MediaC’è anche un pizzico di Songavazzo nella vittoria degli Europei di Cipro. Classe 2007 – è nato il giorno di Natale -, 1 metro e 88 di altezza, originario di Songavazzo ma dal 2021 di casa a Bologna, studente, ma soprattutto… portiere. Potrebbe essere questo l’identikit di Massimo Pessina, l’estremo difensore della Primavera della società rossoblù che poche settimane fa ha alzato la coppa europea insieme agli Azzurrini dell’Under 17 dopo aver battuto 3-0 il Portogallo. Orgoglio di mamma Sonja, dei suoi fratelli più grandi, Lorenzo e Davide, e di papà Giovanni, anche lui in passato estremo difensore della Pro Vercelli. Insomma, il calcio è sempre stato di casa.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNOL'articolo SONGAVAZZO – Massimo Pessina sulle orme di papà Giovanni, dalle Fiorine al tetto d’Europa con l’Italia Under 17 proviene da Araberara.

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MediaUn paio di Bikkembergs nere, pantaloncini, maglietta azzurra, sorriso stampato in volto e anche sul cuore, Walter Semperboni, neo sindaco di Valbondione è in Comune, mattina di metà giugno, fuori finalmente comincia a far caldo e i primi turisti si affacciano con scarponcini e racchette e i residenti escono a fare due passi, la montagna sale ripida di fronte al Comune, una sorta di fetta tra cielo e terra, in cima la neve rimane lì, a fare compagnia a un’estate che sta per cominciare. Walter saluta i dipendenti ed esce, andiamo a trovare Caterina, la sua mamma, che l’aspetta a casa. Attraversiamo il paese in auto e poi ci dirigiamo verso una zona dove il bosco la fa da padrone, e che padrone, un incanto col sole, pista ciclabile, gente che cammina, la montagna che pompa vento fresco e il sole che scalda. La casa dove vive Walter con mamma Caterina è lì in mezzo, di fronte un orto rigorosamente diviso a file perfette: “Lo tiene mio cognato”. Walter si è trasferito qui da pochi anni, da quando papà Antonio, che lui chiama affettuosamente ‘papone’ è morto di covid, sino ad allora, lui, papà Antonio e mamma Caterina, 83 anni, vivevano a Lizzola: “Ma poi ci siamo trasferiti qui, dove nella casa vicina c’è mia sorella Fortunata che mi aiuta a seguire meglio mia madre”. Già, Walter e mamma Caterina sono inseparabili. E chi l’avrebbe mai detto, Walter, ormai conosciuto un po’ dappertutto anche fuori provincia per le sue battaglie ideologiche e politiche e anche per qualche suo tono un po’ sopra le righe: “Ma sempre a fin di bene, io sono così, genuino”, nelle vesti di figlio è premuroso e dolce.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNOL'articolo ‘Mamma, ho vinto le elezioni!’/1 – VALBONDIONE – Walter & mamma Caterina: “Sono nato democristiano”, “Lo smalto rosso me lo mette il mio Walter, il ‘Pater’, una vita insieme, ogni giorno mi prepara il the, è come suo padre…” proviene da Araberara.

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Regione Lombardia ha stanziato 213mila euro per la manutenzione della funivia Albino - Selvino.Da Regione Lombardia arriva un contributo di 213.000 euro per la manutenzione straordinaria della funivia ‘Albino – Selvino’. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente.Il provvedimento contiene lo schema di convenzione tra Regione Lombardia, Amias Servizi srl (proprietaria dell’impianto) e Agenzia del Trasporto pubblico locale del bacino di Bergamo. Le attività di manutenzione straordinaria consisteranno nello scorrimento delle funi portanti, nel rifacimento delle teste fuse e nella sostituzione delle funi tenditrici.La conclusione degli interventi è prevista entro il 19 luglio 2025. L’ammontare della spesa sarà suddiviso in due annualità (2024 e 2025) per un ammontare di 106.521 euro ciascuna.“Per Regione Lombardia – ha dichiarato l’assessore Lucente – la sicurezza è sempre al primo posto. Perciò abbiamo stanziato le risorse necessarie all’esecuzione di interventi pervisti dalla legge. Questo provvedimento fa parte di un quadro più ampio di finanziamenti che Regione Lombardia ha in parte già erogato dal 2020 e che erogherà nei prossimi mesi agli enti pubblici proprietari degli impianti a fune soggetti ad obblighi di servizio di trasporto pubblico locale. Ciò avverrà sulla base delle ricognizioni delle necessità di manutenzione straordinaria effettuate, a garanzia del mantenimento delle condizioni di sicurezza e funzionalità dell’esercizio degli impianti. Il nostro obiettivo è migliorare la condizione delle funivie lombarde, rendendole fruibili in totale sicurezza”.L'articolo Manutenzione della funivia Albino-Selvino, da Regione 213.000 euro proviene da Araberara.

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MediaIl 20 giugno i Carabinieri di Urgnano hanno arrestato D.Z., 41enne pluripregiudicato, con domicilio a Cologno al Serio, a carico del quale pendeva un ordine di carcerazione emesso il 18 giugno dal Tribunale di Ancona. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Bergamo per espiare la pena di anni 4 e mesi 9 di reclusione per unificazione pene concorrenti, in relazione ad alcuni fatti reato di cui si era reso responsabile.I Carabinieri di Gattalico (RE), nel mese di febbraio 2018, lo avevano arrestato per estorsione, poiché lo stesso, nel comune di Campegine (RE), unitamente a due correi, aveva minacciato reiteratamene di morte una tossicodipendente del luogo al fine di ottenere del denaro quale asserito corrispettivo per la cessione di sostanza stupefacente.Più avanti, i Carabinieri della Stazione di Jesi (AN) lo avevano deferito al termine di un’indagine che aveva dimostrato che il medesimo, nel mese di luglio 2019, aveva messo in campo una truffa online. La vittima, dopo aver inserito un annuncio di vendita di una tuta da moto al prezzo di 200 euro sul sito www.subito.it, veniva contattata telefonicamente dall’odierno condannato, che le aveva rappresentato di essere interessato all’acquisto del bene e di voler pagare attraverso un trasferimento di denaro da eseguire presso uno sportello atm della banca Intesa Sanpaolo.La vittima, fidatasi, si era recata presso lo sportello indicato e, dopo aver inserito la sua tessera bancomat, aveva seguito le istruzioni impartite telefonicamente e sotto dettatura dall’uomo. In particolare il truffatore lo aveva indotto a porre in essere alcune operazioni fino alla digitazione delle credenziali della vittima che, immediatamente dopo, si era insospettita, constatando che gli erano stati sottratti dal conto 1.700 euro. Aveva quindi contattato l’acquirente il quale le aveva detto di stare tranquilla, trattandosi solo di un errore di sistema e che comunque quella somma le sarebbe stata riaccreditata tramite bonifico. Successivamente il truffatore non aveva più risposto al telefono.L'articolo Estorsione, minacce e truffe online: arrestato 41enne proviene da Araberara.

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MediaUn uomo di 38 anni è finito in manette perchè picchiava e minacciava la compagna. i Carabinieri l’hanno arrestato in flagranza del reato nella nottata del 18 giugno a seguito dell’ennesima lite con la compagna convivente 42enne. L’uomo era rientrato nella propria abitazione ubriaco, l’ha insultata, picchiata e minacciata con un coltello. La vittima, accompagnata al Pronto Soccorso di Treviglio è stata dimessa con una prognosi di 20 giorni.Una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Caravaggio (BG), allertata dall’operatore della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Treviglio, è arrivata sul luogo dell’evento ed è entrata nell’abitazione. I militari, acquisiti i primi elementi di riscontro alle dichiarazioni della donna, notando che era coperta di lividi, hanno accompagnato l’uomo presso la Stazione Carabinieri di Caravaggio, dove è stato dichiarato in stato di arresto e poi condotto in carcere a Bergamo.La donna, che non aveva mai formalizzato una denuncia nei confronti del compagno, ha riferito ai militari che spesso il compagno si ubriacava, la insultava e la percuoteva, con frequenza quasi quotidiana nell’ultimo periodo. L’indagato a seguito dell’arresto, convalidato, è stato scarcerato e sottoposto agli arresti domiciliari presso un’abitazione diversa rispetto a quella dove vive la compagna.L'articolo Picchia e minaccia la compagna: arrestato proviene da Araberara.

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MediaNella serata del 20 giugno a Calusco d’Adda, i militari della locale Stazione dei Carabinieri hanno arrestato due cittadini di nazionalità marocchina, rispettivamente di 28 e 23 anni, entrambi residenti proprio a Calusco d’Adda.Entrambi, nel mese di ottobre 2023, erano stati arrestati dai militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni, dopo aver cercato di sottrarsi ad un controllo di polizia con relativo inseguimento, per reati di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere. Sono stati poi scarcerati nel mese di novembre 2023 con applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.Nonostante ciò, i due indagati, nello scorso mese di febbraio, a Paderno d’Adda, sono stati autori di lesioni aggravate nei confronti di un connazionale, colpendolo con coccio di bottiglia e con un machete. Uno dei due, infine, in data 16 giugno, in Medolago si rendeva autore di ulteriore aggressione con arma da taglio nei confronti di un altro connazionale, che veniva ricoverato in codice giallo.A quel punto l’Autorità Giudiziaria, che aveva emesso la precedente misura cautelare e a cui sono state inviate le richieste di aggravamento della misura in atto nei confronti dei due, avendone valutato la pericolosità sociale, emetteva ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di entrambi. Dopo le formalità di rito i due venivano associati alla casa circondariale di Bergamo.L'articolo Aggressioni con machete, coltello e cocci di bottiglia: arrestati due marocchini proviene da Araberara.

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MediaCredevo che piovesse, non che grandinasse!”. Questa è la frase pronunciata da Alcide De Gasperi, celeberrimo statista del secondo dopoguerra e leader della Democrazia Cristiana, quando aveva saputo l’esito delle elezioni del 18 aprile 1948. La sua DC aveva sbaragliato il listone socialcomunista ottenendo il 48,5% e la maggioranza assoluta dei seggi parlamentari. In pratica, l’allora capo del Governo si immaginava una vittoria, ma non così travolgente.Un po’ come è capitato sulle sponde del Lago di Endine, a Ranzanico. Il ribaltone era atteso e in molti immaginavano la vittoria dello sfidante Angelo Pizzighini e la sconfitta del sindaco uscente Renato Freri, ma i numeri sono impressionanti. La differenza tra i due è stata addirittura di 170 voti, 457 contro 287. Era difficile immaginare un simile distacco tra l’ex dipendente comunale e l’ormai ex sindaco.Stavolta non si è ripetuto il testa a testa che aveva caratterizzato le due precedenti tornate elettorali. Nel 2014 Freri aveva sconfitto l’allora primo cittadino Sergio Buelli con soli sette voti di vantaggio. Nel 2019 c’era stato l’eccezionale pareggio tra i due e il ballottaggio, poi vinto da Freri per una manciata di voti.Sul numero di Araberara in edicola dal 21 giugno trovate tutte le preferenze, anche dei non eletti, la nuova giunta e il pagellone (Angelo Pizzighini è Ottaviano Augusto). L'articolo RANZANICO – Il ‘volo dell’Angelo’ di Pizzighini: “Voglio essere come un direttore d’orchestra”. Mattia Cantamessa vicesindaco proviene da Araberara.

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MediaAbbiamo gioito, abbiamo festeggiato, ma adesso per lui è iniziato il momento di rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro. E di impegni ne avrà tantissimi nei prossimi cinque anni, ma ne aveva tanti anche negli ultimi dieci, quando è stato vicesindaco e assessore ai Servizi Sociali. Però adesso il sindaco è lui, con tutte le responsabilità che questo comporta, con tutti gli onori e gli oneri”.Mamma Graziella ci accoglie nella sua casa di Abbazia, una delle frazioni del Comune di Albino nella Valle del Lujo, con il sorriso stampato sul volto.È (giustamente) felice, perché il suo secondogenito, Daniele Esposito, è stato eletto da alcuni giorni nuovo sindaco di Albino, il più popoloso Comune della Valle Seriana. E c’è riuscito al primo turno, evitando così il ballottaggio. Maurizio, papà di Daniele e marito di Graziella, era ai seggi a seguire lo spoglio. Lei era a casa, in attesa del verdetto finale.“Mi chiedevo: avrà superato il 50%? O non l’avrà superato e dovrà fare il ballottaggio? Mio marito mi teneva aggiornata; Daniele a volte era sopra il quorum, a volte leggermente sotto. Poi, finalmente, è arrivata la notizia che aspettavo con ansia: mio figlio è sindaco!”.Graziella, per lei è stata una sorpresa sapere mesi fa che Daniele si sarebbe candidato come sindaco di Albino? “No, assolutamente, per me e per mio marito non è stata una sorpresa. Già quando era diventato vicesindaco 10 anni fa, quando lui ne aveva solo 24, immaginavo che avrebbe potuto diventare sindaco, presto o tardi”.A volte i genitori, quando i loro figli prendono delle decisioni impegnative, li mettono, per modo di dire, ‘in guardia’, dicendo magari “pensa bene a quello che fai, perché ricordati che ti prendi una bella gatta da pelare” o qualcosa di simile. L’ha fatto anche lei con Daniele?“No, io gli ho solo detto: ‘una volta che te la senti di fare questo passo…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNOL'articolo ‘Mamma, ho vinto le elezioni!’/2 – ALBINO – Graziella, mamma del neo sindaco Esposito: “Il mio Daniele, buono e determinato. Quando ci ha detto di avere un tumore ci è caduto il mondo addosso, ma poi…” proviene da Araberara.

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Mediadi Luca Mariani«Abbiamo partecipato al Bergamo Pride 2024. Lo facciamo da diversi anni. Quando riusciamo andiamo anche a quelli di Milano e Pavia. Il Pride non è soltanto un’occasione per essere sé stessi senza paura ma soprattutto è un modo per farci ascoltare da chi non vuole sentirci.» Il sorriso e l’entusiasmo colorano il viso di Elisa e Giulia, che da un anno e mezzo si amano.Elisa ha 27 anni e Giulia 22. Elisa si è da poco laureata in Fisica e lavora a Milano, Giulia a settembre inizierà il percorso accademico nella facoltà di psicologia. Entrambe sono originarie di Castione della Presolana. Proprio ai piedi della Regina delle Orobie si sono conosciute cinque anni fa e da circa nove mesi convivono a Pavia.Elisa ha gli occhi tondi, le guance lisce e morbide accarezzate dalle onde scure dei suoi riccioli. «Mi identifico come una donna cisgender bisessuale. Cisgender significa che la mia identità di genere corrisponde con quella assegnatami alla nascita. Bisessuale vuol dire che i sentimenti che posso provare per una persona non dipendono dal suo genere. Questo l’ho scoperto relativamente di recente, a 23 anni. Ci ho messo qualche anno ad inquadrare quello che provavo e quando l’ho capito è stato strano, perché ho scoperto una nuova parte di me che se n’era stata nascosta per tutto quel tempo, ma l’ho presa bene fin da subito perché erano anni che mi interessavo al mondo LGBTQI+. Come “alleata” sono sempre stata vicino alla causa e ho sempre lottato per i diritti della comunità. Sono sempre stata aperta alla possibilità di non essere eterosessuale ma credo che l’influenza della società, questa imposizione di una normalità che esclude tante persone dal diritto di essere sé stesse, è così forte da impedire a tanta gente di capire chi è veramente. Quando l’ho realizzato l’ho detto subito agli amici più vicini che mi avevano accompagnato nei mesi di dubbi e confusione, mentre alla mia famiglia l’ho detto molto più tardi, quando mi sono fidanzata con Giulia.»ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNOL'articolo CASTIONE – Elisa e Giulia da Castione: “Ci amiamo, da anni partecipiamo al Pride. I rapporti con le nostre famiglie, le difficoltà e la gioia di manifestare ciò che proviamo” proviene da Araberara.

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MediaIl 22 giugno a Calusco d’Adda una donna italiana di 36 anni è stata sottoposta al divieto di avvicinamento all’ex fidanzato.Dal 2018 in poi infatti ha messo in atto una serie di atti persecutori, anche con pedinamenti e appostamenti, nei confronti dell’ex fidanzato 37enne residente a Terno d’Isola, che, esasperato, ha presentato denuncia a novembre del 2023 alla Stazione Carabinieri di Calusco d’Adda, attivando la procedura connessa ai reati di violenza di genere.Visti i comportamenti tenuti dalla donna, il 22 giugno è stata emessa l’ordinanza di divieto di avvicinamento a meno di cinquecento metri dall’uomo.Nei prossimi giorni verrà applicato all’indagata anche il braccialetto elettronico al fine di verificare il rispetto della misura cautelare.L'articolo Calusco d’Adda, pedinava l’ex fidanzato: divieto di avvicinamento per una 36enne proviene da Araberara.

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<strong>Sabato 29 giugno torna in Val di Scalve la “Sagra della Spalla di Schilpario”</strong>, che animerà l’omonimo borgo a partire dalle 17, quando a dare il via alla festa sarà l’aperitivo in piazza con il gruppo giovani “I Curnagì”. A seguire, nel centro del paese, l’intera via Padre Maj sarà addobbata con una tavola da oltre 800 posti, dove, dalle 19 alle 21, sarà possibile gustare anche altre delizie scalvine.Nella Spalla di Schilpario c’è il gusto di una tradizione, tramandata di padre in figlio per quattro generazioni. Saperi antichi e ricette che si fondono per piatti unici, ma anche l’orgoglio di un paese, che del suo prodotto tipico ha fatto un’occasione di promozione, con una sagra apprezzata ogni anno da centinaia di visitatori. Su via Padre Maj, teatro dell’evento di sabato 29 giugno, si affaccia <strong>la “Macelleria Pizio Italo”, l’unica rimasta a Schilpario. È qui che da decenni si prepara la mitica Spalla</strong>.A condurre l’attività, oggi, sono Alberto Pizio e la moglie Lisa Chiara Clementi. Insieme stanno scrivendo il più recente capitolo di una storia che si apre a fine ‘800. «<em>È iniziato tutto</em> – racconta Alberto –  <em>con il mio bisnonno, Tomaso Pizio, che aprì la macelleria nel 1890</em>». «<em>Era partito da Schilpario</em> – aggiunge Giuseppe Pizio, presidente dell’Associazione turistica Schilpario (Atiesse), e nipote di Tomaso –  <em>per emigrare in Argentina, dove lavorò nella macellazione di capi bovini. Rimase in Sudamerica diversi anni, poi decise di tornare in Val di Scalve per mettere a frutto l’esperienza che aveva maturato</em>». «<em>Il nonno</em>, – prosegue Giuseppe – <em>in uno dei locali che ora ospitano la macelleria, aveva aperto una tripperia, dove tutte le domeniche la gente veniva a gustare la trippa. In quel contesto, iniziò anche la storia della Spalla di Schilpario. È probabile che abbia cominciato a sperimentare la ricetta in Argentina e poi l’abbia importata in Italia</em>». Negli anni, la macelleria è passata alle successive generazioni e, con essa, anche il metodo di preparazione della Spalla. «<em>Al bisnonno è subentrato mio nonno Emilio Pizio</em> – racconta Alberto -. <em>Successivamente l’attività è stata gestita dagli zii e poi da mio papà, Italo Pizio. Ancora oggi la macelleria porta il suo nome</em>».<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/06/Sagra-della-Spalla-edizione-20219-1.jpg">Media</a>Alberto Pizio ha iniziato a lavorare tra carni e salumi a 17 anni, imparando anche i segreti della Spalla. «<em>Si prepara con la parte pregiata della spalla di suino. I pezzi sono tre. Tutti insieme pesano dai 4 ai 6 chili, poi vanno sezionati</em>». Il procedimento, a questo punto, prevede che la carne venga passata in una miscela di sale, aromi naturali e spezie, per poi essere insaccata. «<em>I pezzi vanno quindi appesi e lasciati asciugare </em>– continua Alberto Pizio -.<em> Si va da un giorno a un paio di settimane. Ovvio che più la carne viene lasciata a stagionare e più acquista sapore</em>». A far la differenza è anche la presenza o meno dell’osso. Se la carne ne è priva ha meno sapore, ma è anche più facile da tagliare.La Spalla di Schilpario si può gustare cruda, dopo una stagionatura più lunga, come un normale affettato. Oppure si può cuocere, come un bollito. In questo caso si può servire calda, accompagnata da polenta, patate lesse e verdure cotte. Oppure fredda, condita con olio e cipolla. La ricetta prevede anche una versione in cui la Spalla è servita con un’insalata di licheni e patate.<strong>Il classico abbinamento con la polenta è invece la formula che sta alla base della Sagra della Spalla, appuntamento che quest’anno giunge alla settima edizione.</strong>Il menù (costo 22€) oltre alla celeberrima Spalla, comprende polenta, patate, formaggio locale e dessert.Al termine della cena, dalle 21.00 Karaoke in piazza con Nabila. In caso di maltempo la manifestazione si terrà presso il Palazzetto dello Sport.<strong>È obbligatoria la prenotazione al numero 0346.55059 o all’indirizzo…
<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/06/Assemblea-Promoserio-24.06-1-1.jpeg">Media</a>Bilanci approvati all’unanimità e tanta condivisa volontà di promuovere ValSeriana e Val di Scalve. <strong>Lunedì 24 giugno </strong>si è tenuta, presso la Sala Civica di Gazzaniga, l’annuale <strong>assemblea ordinaria di Promoserio</strong>, l’agenzia di sviluppo locale con sede a Ponte Nossa che si occupa della promozione e comunicazione turistica di quelle che sono a ragione definite “le Magnifiche Valli”. Davanti ad un’ottantina di delegati e dopo i saluti di Angelo Merici a nome del Comune di Gazzaniga, i diversi componenti del Consiglio d’Amministrazione hanno presentato le diverse relazioni relative ai tanti ambiti di intervento.Primo fra tutti, evidentemente, il <strong>presidente Marco Migliorati</strong>, eletto ad ottobre 2023. “<em>Le mie prime parole appena eletto </em>– ha sottolineato Migliorati<em> – hanno evidenziato la necessità del lavoro di squadra. Una linea che il cda ha accolto e raccolto e che tutti insieme allarghiamo ad amministratori, operatori e aziende. L’obiettivo di Promoserio è promuovere il patrimonio naturale, artistico e umano di ValSeriana e Val di Scalve attraverso l’elaborazione di strategie di comunicazione, marketing e organizzazione del turismo al fine di valorizzarne i diversi ambiti</em>”.Il presidente ha snocciolato dati importanti: <strong>339 soci fra cui 44 comuni, due Comunità Montane e la Provincia, 6 Infopoint e 2 Uffici Turistici, la gestione amministrativa di due Distretti del Commercio e quella del Comitato Terre del Vescovado</strong>. Segnalato, a margine dell’Assemblea, anche il positivo trend di adesioni a Promoserio: dallo scorso anno ad oggi sono una cinquantina i nuovi soci entrati a far parte dell’Associazione. “<em>Negli ultimi mesi</em> – ha aggiunto Migliorati – <em>registriamo la novità dell’Ufficio Turistico ad Albino e quella, imminente, dell’Ufficio Turistico di Gandino sul Monte Farno. Sono passi importanti per rendere ancor più diffuso e incisivo il lavoro di rete e devo per questo un plauso sentito a tutti i dipendenti, che quotidianamente rappresentano le nostre Valli con passione e competenze non comuni</em>”. Migliorati ha ricordato anche le <strong>progettualità specifiche</strong> per la valorizzazione delle aree minerarie, per il bando “Ogni Giorno in Lombardia”, la segnaletica accessibile e “parlante” a Clusone, il patrimonio immateriale quale memoria collettiva.L’intervento di <strong>Giambattista Gherardi</strong>, delegato comunicazione ed enogastronomia, ha posto l’accento innanzitutto su <strong>VAL Seriana & Scalve Magazine, 13.000 copie</strong> e tanti approfondimenti dedicati a storie ed eccellenze locali, cui si affiancano otto guide tematiche per outdoor, family, sapori, musei, arte e cultura, eventi estate ed inverno, percorsi del Moroni. Rilevanti i <strong>numeri del portale web valseriana.eu</strong> (1.276.150 visualizzazioni di pagina) e quelli dei social, con <strong>incrementi di followers fra il 20 ed il 30% negli ultimi tre anni</strong>. “<em>Disponiamo</em> – ha spiegato Gherardi –  <em>di un Ufficio Stampa motivato e flessibile, che chiedo a tutti gli amministratori di stimolare con segnalazioni puntuali di temi ed eventi</em>”.Il Vicepresidente <strong>Anselmo Agoni</strong> ha illustrato l’attività dell’Infopoint Ars Val di Scalve, gestito a Vilminore per tutta la Valle. “<em>La convenzione scade il 30 giugno – </em>ha spiegato<em> – ma siamo fiduciosi di veder rinnovato e rilanciato un lavoro che il Centenario del Gleno ha dimostrato importante e che sarà strategico per i Mondiali Juniores di Fondo del 2025</em>”.Per il tavolo Cultura “Serioart” e Circuito Mus.E.O. ha preso la parola <strong>Patrizia Azzola</strong>. “<em>Conoscere e conoscersi </em>– ha detto<em> – è il punto fondamentale attorno cui ha ruotato il lavoro: da qui possono</em><em>partire progetti condivisi e sinergici. La cultura è trainante e qualifica l’offerta turistica. Lavoriamo alla rassegna…
MediaUn 29enne straniero era ricercato da un paio di settimane per il presunto tentato omicidio a seguito di rapina, commesso alla fine del mese di maggio a Bergamo.La notte del 24 maggio, una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente, impegnata in un servizio di controllo del territorio, verso l’una di notte transitando in via Volturno ha notato un uomo straniero, camminare a piedi in direzione di via Abbeveratoia portando sulle spalle un grosso sacco nero.L’uomo, alla vista dell’auto con i colori d’istituto, senza pensarci due volte ha mollato il sacco ed ha iniziato a correre. Una corsa sfrenata fra le auto in sosta, nel tentativo di dileguarsi, con i Carabinieri che, dopo avergli tagliato la strada, lo hanno bloccato. Fin da subito i militari hanno intuito che quell’uomo avesse qualcosa da nascondere, ma sia la perquisizione del sacco recuperato sia la perquisizione personale avevano dato esito negativo, circostanza anomala alla luce del comportamento dell’uomo, e che non spiegava la repentina fuga dell’uomo.L’uomo incalzato da specifiche domande circa la sua identità ed il possesso di documenti, rispondendo a monosillabi, riferiva di esserne sprovvisto e nulla aggiungeva circa le sue generalità. A questo punto la pattuglia accompagnava il 29enne in Caserma per procedere con le operazioni di identificazione mediante foto segnalamento ed acquisizione delle impronte digitali. Il sistema, analizzate le impronte, forniva l’identità dell’uomo, un 29enne straniero, con diversi precedenti di polizia e su cui pendeva un Ordine di Custodia Cautelare in Carcere per tentato omicidio e rapina aggravata emesso dal GI.P. (Giudice per le Indagini preliminari) di Bergamo.A questo punto, il controllo iniziato sulla strada si è trasformato in una vera e propria attività investigativa, alla ricerca di riscontri circa l’identità dell’uomo, atteso che in banca dati risultavano diversi nominativi associati alla stessa persona. Acquisito il provvedimento restrittivo i Carabinieri venivano a conoscenza dei fatti contestati al 29enne dall’A.G. bergamasca.I fatti risalgono alla fine del mese di maggio 2024, quando si ritiene che l’uomo fermato abbia tentato di sottrarre uno zaino contenete 50 euro, un pacchetto di sigarette e pochi altri oggetti di scarso valore ad un connazionale, verosimilmente colpendolo ripetutamente al collo con un coccio di bottiglia, che procurava al malcapitato una copiosa emorragia che lo poneva a rischio di morte. Solo i soccorsi prestatigli da alcuni presenti hanno scongiurato il tragico evento.Prima dell’intervento delle forze dell’ordine e dei soccorsi l’aggressore si era allontanato dalla scena ed aveva fatto perdere le proprie tracce.Ricercato attivamente nella Bergamasca in quanto ritenuto il presunto responsabile del tentato omicidio e rapina aggravata, nel suo peregrinare senza meta ha raggiunto Parma, dove è stato notato in atteggiamento sospetto dai Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente ed arrestato al termine degli accertamenti.Il 29enne, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, infatti è stato dichiarato in stato di arresto e associato al carcere di Parma a disposizione dell’A.G. Competente.L'articolo 29enne ricercato per tentato omicidio: arrestato a Parma proviene da Araberara.

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MediaTutto pronto per il ‘Seriana Music Festival’. Dopo che è calato il sipario sul Festival Lo Spirito del Pianeta, ecco che parte l’appuntamento con la musica dal 27 al 30 giugno. La location è sempre la stessa, l’area che ha ospitato i popoli indigeni per tre settimane, in località Spessa a Clusone.Una rassegna che avrà come protagonisti tanti artisti come i Righeira, i Nomadi, dj Matrix, e il Bepi. Oltre alla musica, non mancheranno momenti di promozione della Val Seriana con stand e realtà del nostro territorio.In questi giorni di festa si troverà un mix perfetto di ristoranti, stand promozionali e informativi, concerti, DJ set e serate pensate per far divertire grandi e piccini.Un’occasione imperdibile per vivere un’esperienza indimenticabile tra musica, cultura e buon cibo, immersi nella splendida cornice della Val Seriana. Il programmaGiovedì 27 giugno 2024, serata showVenerdì 28 giugno 2024Dj MatrixSabato 29 giugno 2024, Concerto de “I nomadi”,  prevendita aperta per tutti cliccando >QUI<.Domenica 30 giugno 2024, giornata di musica con l’esibizione di: Bepi e the PrismasCharlie Cinelli e gruppi emergenti del mondo musicale.Per saperne di più cliccare quiL'articolo Clusone, tutto pronto per il ‘Seriana Music Festival’ proviene da Araberara.

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MediaVita agra, grama, al quartiere Agri di Alzano Lombardo, una zona residenziale posta a poca distanza dall’Ospedale, verso il territorio comunale di Ranica. Da tempo è in corsa una vera e propria ‘rivolta dei parcheggi’ che vede coinvolti i residenti (o, quantomeno, buona parte dei residenti) e l’Amministrazione comunale, coinvolgendo anche il gruppo di minoranza, l’azienda AQ Technologies Srl e addirittura la Parrocchia alzanese.Oggetto del contendere è l’operazione che porterà alla realizzazione di otto parcheggi in Via Tre Venezie, in un’area verde di 140 mq che l’azienda ha acquistato dalla Parrocchia (che aveva bisogno di soldi). Dove sta il problema? L’impresa in questione, che ha nel frattempo acquisito un capannone nella vicina Via Emilia (a 70 metri di distanza dall’area in cui sorgeranno gli otto posti auto), aveva però chiesto la permuta di questi parcheggi con i cinque pubblici che si trovano di fronte al capannone stesso. Un po’ come dire: “Io faccio otto parcheggi accanto alla chiesa in Via Tre Venezie e li cedo al Comune, in cambio mi prendo i cinque posti auto davanti al mio capannone che da pubblici diventano privati ma, alla fine, il numero dei posteggi pubblici passa da cinque a otto e tutti siamo felici e contenti”.Tutto semplice, oppure no? A prima vista, sembra un’operazione vantaggiosa per una zona residenziale che ha ‘sete’ di parcheggi. E, allora, perché molti residenti sono sul piede di guerra, tanto da aver presentato una petizione firmata da 72 persone che vivono nel quartiere Agri?I residentiNel nostro quartiere, che risale agli anni Cinquanta – spiega uno dei residenti più agguerriti – ci sono pochi garage e c’è necessità di nuovi parcheggi pubblici, anche perché i pochi che abbiamo vengono spesso occupati da chi si reca in ospedale.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNO L'articolo ALZANO LOMBARDO – Il quartiere Agri e la ‘rivolta dei parcheggi’. Petizione di 72 residenti contro la permuta dei posti auto: “Ingiustizia verso i cittadini”. Il sindaco ribatte: “L’interesse pubblico prevale sulla comodità di parcheggiare fuori casa” proviene da Araberara.

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MediaOrizzonte Comune Rogno e il neo sindaco Valerio Franzoni sono partiti da subito con tanta carne al fuoco: “Ci siamo messi da subito al lavoro – commenta Franzoni – c’è tanto da fare e siamo motivati”. Nuova giunta sfornata e intanto nei giorni scorsi sono stati consegnati oltre 200 moduli di reclamo presso l’ASST di Lovere: “Manifestando il nostro profondo disagio per la mancanza di un medico di base nel nostro Comune – spiega il gruppo – questa situazione sta creando non pochi problemi ai cittadini, specialmente agli anziani e alle persone con necessità sanitarie urgenti.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNO L'articolo ROGNO – 200 moduli di reclamo all’Asst per la carenza di medici proviene da Araberara.

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MediaEstate calda a Trescore. Due processi che catalizzano l’attenzione su due storie che hanno focalizzato i media nazionali. Uno riguarda Marco Facchinetti, il 51enne di Trescore ribattezzato ‘killer dei gatti’ per la macabra abitudine di rispondere agli annunci di chi regalava cucciolate, per poi portarsi a casa i mici, seviziarli e mandare le terribili foto alle gattare. Sono passati dieci anni da quando gli animalisti sfilarono sotto la sua abitazione tra cori, slogan e striscioni di protesta. E sono passati dieci anni da quando qualcuno, convinto che fosse anche un truffatore seriale, aprì una pagina Facebook dal titolo eloquente: “Fermate Marco Facchinetti”, con tanto di foto segnaletiche e indirizzo di casa. Sono passati diversi anni, ma i suoi guai non sono finiti. Il nome di Facchinetti – al quale è stato diagnosticato un “disturbo antisociale di personalità”, attualmente in carcere dopo essere già stato condannato per stalking, maltrattamenti e uccisione di animali – giovedì 14 giugno è ricomparso nelle aule del tribunale di Bergamo dove è accusato di truffa, appunto. Insieme a lui, anche il presunto complice e coinquilino: M.F., 71enne di Seregno (Milano), intestatario della carta prepagata dove, secondo l’accusa, sarebbero finiti i soldi versati dalle vittime. Gli episodi contestati sono tutti compresi tra gennaio e agosto 2019. Il primo per avere indotto con “artifici e raggiri” un utente della piattaforma Subito.it a spedirgli a casa due bottiglie di champagne Crystal in vendita a 405 euro.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNOL'articolo Trescore e l’estate dei processi: Marco Facchinetti, il killer dei gatti e l’omicidio di Angelo Bonomelli alla resa dei conti tra confessioni e smentite proviene da Araberara.

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