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MediaSono in corso i lavori di allargamento di un tratto della strada provinciale 46 “Ponte Nossa-Zambla” in località Campello in Comune di Gorno. Si tratta di lavori per un importo complessivo di 105 mila euro. I lavori, iniziati nei giorni scorsi, dovrebbero concludersi entro fine giugno.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo GORNO – Si allarga la curva di Campello proviene da Araberara.

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MediaL’Amministrazione informa che è online dall’inizio di questo mese il nuovo sito del comune di PIARIO, realizzato con i fondi PNRR dedicati alla #PAdigitale2026.“Il totale del contributo previsto – spiega Ivan Colomboper il comune di Piario per questa iniziativa ammonta a € 79.922,00, di questi ne abbiamo già spesi 29.000 e gli altri serviranno per tutta una serie di altre integrazioni molto dispendiose, sempre nell’ambito di quanto previsto dalla misura 1.4.1. “Esperienza del cittadino” – prevista, appunto, per la PAdigitale 2026”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo PIARIO – Realizzato il nuovo sito internet comunale, per ora spesi già 29.000 euro proviene da Araberara.

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MediaL’attesa è terminata e da qualche settimana la comunità parrese e l’Alta Val Seriana possono contare sulla forza di un gruppo leader in Europa nei servizi bancari e finanziari e operatore di primo piano a livello mondiale. La fine di una tormentata vicenda, quella che riguarda Parre e la sua comunità, che può essere da esempio per tutti quei comuni che negli ultimi anni sono restati privi di servizi bancari. Sono ben 96 i paesi in provincia di Bergamo vittime della desertificazione bancaria, un fenomeno ormai noto che sta creando sempre più problematiche e malcontento nei cittadini soprattutto quelli più anziani.Abbiamo visitato la nuova sede BNL-BNP Paribas life banker di Parre, negli stessi locali che hanno accolto negli ultimi 30 anni la storica banca del territorio. Gli uffici sono stati rimodernati risultando accoglienti e funzionali. Non è una classica filiale con “la cassa fisica” ma un centro di consulenza patrimoniale dove il cliente è seguito a 360°.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILE L'articolo PARRE – Operativa la nuova sede BNL-BNP Paribas Life Banker proviene da Araberara.

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MediaEra il gennaio del 1998. Sono passati 26 anni e si ricomincia da capo. Quell’anno nacque la Berghem Ski, con 4 Comuni come soci (Colere, Gromo, Valbondione e Vilminore), e le 3 società proprietarie degli impianti di Colere, Valbondione e Gromo. L’input arrivava non dagli enti pubblici, ma dalle tre società degli impianti che prendevano atto che il loro futuro non poteva che essere legato alla capacità di offrire un comprensorio di vaste dimensioni. Solo che la definizione di quel “comprensorio” necessitava di un aggettivo. E le amministrazioni comunali pretesero che l’aggettivo da aggiungere non fosse “sciistico” ma “turistico”. Apparentemente una sottigliezza formale, in realtà si pensava in grande, alla riqualificazione di comparti urbanistici e addirittura di paesi e frazioni, anticipando quello che adesso sembra perfino banale, la destagionalizzazione delle stazioni nate “invernali” ma che, nell’evidenza di non riuscire a chiudere i bilanci in nero, dovevano puntare a offrire alla spettabile clientela servizi anche nelle stagioni senza neve. Che poi la neve cominciava già allora ad essere una variabile indipendente dal mercato e quindi bisognava puntare ad “alzare” le quote accessibili per lo sci.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo LA STORIA – Colere – Lizzola, un progetto partito 26 anni fa, 4 Comuni e 3 società con la Berghem Ski proviene da Araberara.

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MediaAlex Pennacchio, manca davvero poco alla fine del suo percorso amministrativo ma intanto tanta carne al fuoco, tanti problemi da risolvere ancora ma la meta non è poi così lontana: “Ho fatto 5 campagne elettorali, e ora è un po’ strano osservare tutto dal fuori, non ero abituato da tempo, e va bene così, però è interessante vedere cosa si sta affacciando sul panorama politico di Lovere, io mi concentro sull’adesso e su quello che stiamo per concludere”. L’argomento principe è Via Paglia, la strada crollata: “Di fronte a emergenze di questo tipo non si può rimandare nulla, siamo riusciti a ripristinare la viabilità a tempi da record. Grazie alle ditte Bettineschi e Negrinelli che hanno lavorato a ritmi elevati e vorrei evidenziare l’appoggio tecnico ed economico da Regione Lombardia. L’intervento è costato 250.000 euro”. Chi paga? “Stiamo incontrando la Regione e abbiamo avuto rassicurazioni per il supporto economico da parte della Regione, stiamo definendo il conteggio dei lavori e poi si capirà fin dove la Regione ci può aiutare. Già nei lavori c’era stato un ribasso e avevamo delle riserve”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo LOVERE – Alex Pennacchio: “Dopo 25 anni guardo la campagna elettorale dall’esterno. Strada: 250.000 euro di opere urgenti, ora tocca all’Anas, dal 2017 segnaliamo problemi” proviene da Araberara.

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MediaDavide AgazziChe questa campagna elettorale per le comunali a Bergamo sarebbe stata lunga non c’erano dubbi. Già dall’annuncio della candidata sindaca Elena Carnevali avvenuto a dicembre. Poi a fine gennaio la discesa in campo di Andrea Pezzotta ha confermato il tutto: a Bergamo la campagna elettorale sarebbe durata sei mesi. Tanto quanto una telenovela Anni Ottanta. Il duello è quindi tra Carnevali e Pezzotta, il Movimento 5 Stelle andrà da solo sostenendo Vittorio Apicella dopo lo scontro con Rifondazione Comunista che candida Giovanni Ginouliac. Ci sarebbe anche quel “guascone” di Orio Zaffanella che aveva annunciato il sostegno di due liste, ma come certe temperature meteo da Aosta non sarebbe pervenuto, per ora. Torniamo quindi al duello tra i maggiori candidati alla carica di primo cittadino di Bergamo. Elena Carnevali dopo la prima campagna di posizionamento “Una signora città” durante la quale ha presentato tre proposte (polizia locale nei quartieri, canone agevolato per 500 famiglie in 5 anni e i parcheggi di interscambio) ora è passata ad una campagna di proposte con un claim “Vedrai che Bergamo”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo ELEZIONI CITTÀ DI BERGAMO – I “mille” di Andrea e la convention di Elena. La promessa di un “pieno amore” e il sogno di “una signora città” proviene da Araberara.

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MediaSi chiamerà ‘18 carati’ il nuovo locale di alta pasticceria che sta per aprire a Sovere. Ne avevamo già parlato ma ora a raccontarci come sarà è direttamente il proprietario, che per ora preferisce l’anonimato: “Qui c’era una birreria, il Cinderella – racconta – per motivi personali ho sentito qualche tempo fa il proprietario del locale e gli ho chiesto se fosse ancora suo, me lo ha proposto e ho pensato di acquistarlo, all’inizio avevo pensato di creare un ristorante ma poi essendo amico della famiglia Cerea (per intenderci i proprietari del marchio ‘Da Vittorio’), un giorno ero a pranzo da loro e mi viene l’idea di creare una pasticceria con tutto il materiale fornito da loro. Glielo propongo, sono venuti a vedere il posto, gli è piaciuto molto e così siamo partiti, sono partito”. I lavori sono in corso da qualche settimana e l’apertura prevista in un primo momento a giugno slitterà probabilmente a luglio o agosto. Che locale sarà? “Pasticceria, colazioni, pranzi di lavoro a 22 euro, avremo lo chef e aperitivi, tutto rigorosamente di alta qualità…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo SOVERE – ‘18 carati’, il nuovo locale che aprirà a breve: “Alta qualità, pasticceria fornita Da Vittorio, pranzi di lavoro e aperitivi anche con i vip… arriverà Corona” proviene da Araberara.

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MediaRaccolta firme. Proteste. Spaccature. Assemblee. Potere di un’antenna 5 G che per qualcuno non s’ha da fare. Intanto in paese si stanno raccogliendo le firme, l’obiettivo di 300 firme è ormai quasi raggiunto. E intanto nell’ultima assemblea un’ottantina di persone si sono trovate per dire no all’antenna…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo BOSSICO – Quasi 300 firme contro l’antenna, il 23 aprile assemblea del Comune per fare il punto proviene da Araberara.

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MediaLa temuta realizzazione di un termovalorizzatore/inceneritore da parte della ditta Montello Spa sta ancora tenendo banco in un’ampia area della Bergamasca (nella zona compresa tra Seriate, Val Cavallina, Val Calepio e Bassa Val Seriana). Si susseguono incontri, convegni, raccolte di firme, interventi sui mass medie e sui social di esponenti politici, sindaci, ambientalisti e comuni cittadini. La preoccupazione è infatti alta. Si teme infatti che in una zona già fortemente inquinata, una volta realizzato il termovalorizzatore la situazione possa ulteriormente peggiorare, mettendo a repentaglio la salute delle decine di migliaia di persone che abitano o lavorano in quel territorio.Dopo le interrogazioni di consiglieri regionali di minoranza e la lettera di 41 sindaci contro l’inceneritore, a mostrare la sua preoccupazione è stato anche il Comitato di Gestione del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) delle ‘Valli d’Argon’.Il PLIS comprende i territori dei comuni di San Paolo d’Argon (che è il capofila), Albano Sant’Alessandro, Cenate Sotto e Torre de’ Roveri; si tratta di un’area protetta molto vasta, di circa 650 ettari, dove trovano casa numerose specie arboree e molti gruppi di animali selvatici (mammiferi, rettili, anfibi e oltre 50 specie di uccelli). La costruzione da parte della Montello Spa di un termovalorizzatore potrebbe infatti mettere a rischio anche quest’area protetta.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo SAN PAOLO – ALBANO S.A. – CENATE SOTTO – Inceneritore Montello, le preoccupazioni del PLIS Valli d’Argon proviene da Araberara.

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Media‘Blasfemo’. È stato definito così lo spot di Amica Chips girato nella chiesetta sconsacrata di Predore, che oggi è di proprietà comunale ed è diventata un centro civico, e nel chiostro della chiesa di San Paolo d’Argon.Diciotto anni dopo ‘La patatina tira’ che aveva come testimonial Rocco Siffredi, l’azienda che ha sede a Castiglione delle Stiviere, è tornata nell’occhio del ciclone con ‘Il divino quotidiano’. Non ha tardato ad arrivare la reazione dell’Aiart, Associazione Cittadini Mediali, che ne ha chiesto la sospensione, perché “offende la sensibilità religiosa di milioni di cattolici praticanti oltre che oltraggioso nel banalizzare l’accostamento tra la patatina e la particola consacrata” che ha inoltre aggiunto che “invitiamo i creativi ad essere maggiormente rispettosi delle identità culturali e religiose, a lavorare per spot che siano inclusivi e che si rivolgano a tutti gli utenti in un modo attento a non creare disagio e disapprovazioni”.La pubblicità è stata girata tra una sacrestia, il chiostro di un convento e una chiesa e in sottofondo passa l’Ave Maria di Schubert. Si vede un gruppo di suore in coda per ricevere la comunione, ma l’ostia è sostituita da una patatina croccante. Si torna subito in sacrestia, dove una suora anziana sgranocchia patatine da un sacchetto. Poi compaiono il marchio e lo slogan “Amica chips, il divino quotidiano”. Doveva essere uno spot che creava “un momento di leggerezza perché le patatine sono simbolo di convivialità e questo abbiamo chiesto ai pubblicitari”, ha spiegato la vicepresidente e responsabile marketing Laura Moratti, ma è successo tutt’altro. Quello che ben sappiamo.Ma quale è stata la reazione di chi il divino lo vive come missione? E così abbiamo bussato alla porta del parroco di Predore, don Ivan Dogana.Sapevamo che sarebbe stato girato uno spot pubblicitario – spiega -, perchè quando è arrivata la troupe televisiva abbiamo chiesto di cosa si trattasse e loro stessi sono stati in parrocchia a chiedermi un calice e delle particole ma ho risposto che dalla chiesa non sarebbe uscito niente…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEQuel putiferio per lo spot della patatina, tra chiese sconsacrate a Predore, il chiostro a San Paolo e parrocchie e Comuni che non sapevano nullaUn putiferio. E ultimamente con Amica Chips i putiferi sembrano essere all’ordine del giorno, dopo lo spot del pornodivo Rocco Siffredi è la volta della…Chiesa. Insomma, alla fine a far discutere sono sempre due gli argomenti: sesso e chiesa. E anche questa volta non si cambia. Lo spot di Amica Chips questa volta approda in bergamasca, a Predore e San Paolo d’Argon, girato qualche settimana fa, in due location particolari, a Predore la vecchia chiesa sconsacrata, ora centro civico dove si tengono convegni e incontri e l’altro il chiostro di San Paolo d’Argon. Fin qui nulla di strano, ma poi il contenuto stravolte tutto. Contenuto di cui non era e non doveva essere comunque a conoscenza la parrocchia di Predore, perché l’edificio appartiene al Comune ma anche al Comune non era stato fatto presente il tenore dello spot, era stato solo chiesto in utilizzo. Ma sono bastati alcuni passaggi tv dello spot per fare scattare l’accusa di blasfemia, accusa che arriva dall’Airt (Associazione italiana ascoltatori radio e televisione).SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo PREDORE – S. PAOLO D’ARGON – Lo spot delle patatine nella chiesa sconsacrata e il parroco… proviene da Araberara.

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MediaIl clima primaverile nel Basso Sebino si alterna ad alcune ventate di gelo artico. È metafora ovviamente. Con qualche punta polemica su come si muove l’avversario. Vale ancora il “casa per casa”. A Credaro i rapporti sono tesi. I due candidati (stessa area politica, Forza Italia, percorsi e incarichi diversi) preparano la presentazione delle rispettive liste in un “silenzio” solo apparente. Sia la sindaca Adriana Bellini con la sua lista civica che il suo “avversario” Giuseppe Valsecchi con l’appoggio di Fratelli d’Italia e Lega non vogliono che trapelino i nomi prima dell’ufficialità che avverrà tra fine aprile e inizio maggio, quando bisognerà per forza far conoscere lista, simboli e programma, con il supporto delle firme di sostegno, in vista delle elezioni dell’8 e 9 giugno.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo CREDARO – Clima glaciale tra i due di Forza Italia proviene da Araberara.

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MediaIl ribaltone. Ioris Pezzotti e Fabio Rinaldi si scambiano i ruoli. Dopo l’articolo di Araberara che ha raccontato come i due si erano incontrati, Fabio che non voleva mollare e Ioris a quel punto aveva fatto “un passo indietro” e si era detto disponibile a non ricandidarsi, è arrivata (inaspettata per gli stessi protagonisti) la rinuncia di Fabio Rinaldi (“non ci sono più i presupposti per fare la lista”). Joris era in modalità “gran rifiuto” ed è rimasto sorpreso. A questo punto torna in campo. Sostenere che “assorba” il gruppo di Fabio è un azzardo.Cosa è successo veramente? Ovviamente i due la raccontano in termini un po’ diversi. Un dato in comune (non in municipio) l’avevano. Non riuscivano a trovare candidati sufficienti per fare una lista completa a fronte del fatto che Roberto Martinelli & C la lista l’avevano completata da tempo. Avevamo parlato della “solitudine” del sindaco in carica, abbandonato da suoi due assessori (Fabio Rinaldi e Roberto Zanella) ma anche da altri “suoi” consiglieri, su tutti Romeo Lazzaroni e Rita Pezzotti passati con Fabio Rinaldi. Nell’evidenza di rischiare una ennesima figuraccia dopo cinque anni da Giobbe, con ogni sorta di “piaghe” e di emergenze, Ioris aveva incontrato il “suo” assessore chiedendogli di fare una lista unica.***Solo 92 voti di differenza nel 2019Fabio Rinaldi il più preferenziatoAnche nel 2019 a Tavernola si presentarono due liste. Come abbiamo raccontato più volte le due liste avevano come candidati a sindaco i due assessori del sindaco Filippo Colosio. I due assessori, in Giunta uniti fino alla vigilia elettorale, si erano quindi divisi. Avevano diritto al voto cinque anni fa 1.849 tavernolesi ma alle urne si presentarono in 1.452 (78,5%). A questi si devono sottrarre le 62 schede annullate durante lo scrutinio e le 22 bianche per un totale di 84 schede.I voti validi si ripartirono tra la lista “Tavernola al futuro” capitanata da Ioris Pezzotti e la lista “Tavernola al centro” capitanata da Pasquale Fenaroli.Come si sa vinse Ioris Pezzotti la cui lista ottenne 730 voti (53,4%). La lista di Pasquale Fenaroli ottenne 638 voti (46,6%). Quindi la differenza fu di 92 voti.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo TAVERNOLA – RETROSCENA – Il ribaltone: 2 liste, si ritira Fabio Rinaldi e allora torna in campo Ioris Pezzotti proviene da Araberara.

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MediaLa possibile/probabile costruzione di un termovalorizzatore (ma molti preferiscono usare la parola inceneritore, più diretta e meno ‘politicamente corretta’) da parte della Montello Spa, preoccupa moltissime persone, in particolare quelle che vivono a pochi chilometri di distanza dalla grande azienda bergamasca. Tra questi, ci sono molti cittadini di Albano Sant’Alessandro.Il loro parroco, don Gian Mario Aristolao, si è fatto carico di paure e preoccupazioni dei suoi concittadini e parrocchiani, mettendo sul bollettino ‘Comunità nuova’ le sue riflessioni. Riflessioni che non hanno ovviamente valenza teologica o scientifica, ma che sono il riflesso della grande umanità del sacerdote 71enne, della sua empatia nei confronti del prossimo e della sua capacità di cogliere paure e preoccupazioni della gente (una capacità che, spesso, manca a politici e amministratori locali).“Dopo essermi documentato – scrive don Gian Mario – mi sorge spontanea una grande domanda: si può fare l’inceneritore, sì o no? Si deve fare, sì o no? La mia semplice e umile risposta la riassumo così: ‘l’inceneritore si potrebbe fare… ma solo se non ci fosse il peccato originale…’. Ma il peccato originale c’è!”.Il parroco spiega poi cosa intende per ‘peccato originale’. “Il peccato originale oggi si manifesta quando l’uomo non rispetta il Creato, lo inquina. Pur di avere tutto e subito non pensa neanche al futuro di chi verrà dopo: vuole ‘consumare’ lui tutto e subito. Il peccato originale è oggi di chi vede solo il proprio tornaconto personale, anche a scapito degli altri… e questo peccato è molto diffuso e presente nella nostra società”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo ALBANO SANT’ALESSANDRO – Il parroco, l’inceneritore e… il ‘peccato originale’ proviene da Araberara.

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Media“Il telefono da lei chiamato potrebbe essere spento o momentaneamente non aggiungibile”. La situazione castionese sembra quella del detto bergamasco, “sóta la sènder, brasca”. Oppure, parafrasando un verso di un poeta alpinista castionese, Biagio Ferrari, che se n’è andato troppo presto, “aria di presto burrasca” (il suo verso era “aria di presto la neve”).Non è tanto il fatto che quattro consiglieri si siano messi all’opposizione e altri due si siano addirittura dimessi. La gente, se ha l’età giusta, ne ha viste di molto peggiori, a livello amministrativo.È il clima che si è creato, ci si guarda come a dire, “tu da che parte stai?”.Trovare il sindaco in questi giorni è praticamente un’impresa, anche in municipio. Sembra svanito nel nulla. In paese, quando se ne parla, c’è perplessità (ed è un eufemismo), non si sa bene cosa stia succedendo e se poi davvero succederà qualcosa.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo CASTIONE – Aria di presto burrasca proviene da Araberara.

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MediaL’ok dovrebbe arrivare in estate, al massimo a settembre. Poi si potranno fare i progetti e avviare gli interventi. Dalla Regione arriva alle Comunità Montane una pioggia primaverile di fondi per interventi mirati, dentro una “cornice” fissata dalla Regione stessa. Quindi astenersi dalle critiche della serie “con questi soldi si poteva fare una superstrada” o quello che viene chiamato “benatrismo” nel senso che ci sarebbe ben altro da fare. Proprio la viabilità e il settore agricolo sono fuori dalla possibilità di finanziamento per questo grande progetto di interventi assegnato alle Comunità Montane. Il Presidente Giampiero Calegari: “Lo logica è che la regione vuole finanziare opere e interventi che abbiano una ricaduta su tutto il territorio, in questo caso 42 Comuni, 38 della Valle Seriana e 4 della Val di Scalve. Certo poteva distribuire questi fondi a pioggia ai singoli comuni ma l’intenzione è invece quella di interventi con respiro di valle”.  Il progetto presentato in Regione è come si diceva nell’ambito dello SNAI che sta per Sviluppo Nazionale Aree Interne, dove per aree interne si intendono zone disagiate.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILE L'articolo Ecco come cambierà l’Angelo Maj, 14 milioni sul Piano ‘Aree Interne’. Fondi per tre piscine di valle, polo servizi ad Albino, polo culturale a Vilminore e Parco Biodiversità a Valcanale proviene da Araberara.

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MediaPubblichiamo alcuni testi scritti dai detenuti del carcere di Bergamo, la scrittrice, insegnante e formatrice Adriana Lorenzi, tiene un laboratorio di scrittura creativa intitolato ‘Spazio-diario aperto dalla prigione’ e i testi sono stati pubblicati sul giornale interno del carcere. Eccone alcuni che ci sono stati inviati. Altri verranno pubblicati sui prossimi numeri di Araberara.MUSLI MORINAAnimeConosco le anime sempliciChe si sono perseChiuse nel dolore,si parlano con vociche paiono cantiAnime perse in universicomposti da labirinticolmi di domande senza risposteSorgono con la nottee scompaiono, col sorgere del sole MATTIA ZAMBETTIHo visto il carcere che avevo due anni: i ricordi
più belli quando vedevo i miei genitori innamorati
Ho iniziato a entrare in carcere come visitatore di mio papà all’età di 2 anni. Oggi ne ho 33 e non ho ancora smesso di vedere il carcere.Ricordo perfettamente tutti gli istituti girati per quindici anni consecutivi, dai 2 ai 16 anni – Bergamo, Udine, Parma, Tolmezzo, San Vittore, Vercelli, Piacenza – come visitatore.Invece come detenuto sono stato a Koper (Capodistria) Slovenia, Mirna Dop sempre in Slovenia, Tolmezzo, Monza, Prato, Milano Opera, Bergamo e Bollate.Ricordo i viaggi che si facevano. Io e mio fratello stavamo a casa da scuola e ci sdraiavamo sui sedili posteriori dell’automobile con il cuscino. Partenza all’alba e noi dormivamo mentre mia mamma guidava oppure i miei zii. Direzione carcere.I due carceri che mi hanno colpito di più sono stati Parma e Tolmezzo. Di Parma ricordo il tunnel che attraversavamo a piedi per arrivare alla zona colloqui. Di Tolmezzo, carcere ai piedi delle montagne, ricordo alcuni agenti vestiti con indumenti militari mimetici diversi da altri.Non vedevo l’ora di entrare da mio papà che era sempre il primo ad arrivare alla sala colloqui che aveva un lungo bancone divisorio: da una parte i detenuti e dall’altra i visitatori. Io e mio fratello scavalcavamo il bancone per andare ad abbracciare nostro papà che, per questo, veniva spesso richiamato.Ricordo i dolci che ci portava e i baci che ci dava. Poi gli dicevo di farmi vedere i tatuaggi che aveva. Quando da piccolo entravo in carcere, le cose che mi colpivano erano: i metal detector dove passavano i pacchi (io ci volevo entrare); le chiavi; i cancelli; l’odore: quello dei vestiti. Un odore unico… in negativo. I detenuti quasi tutti in tuta e scarpe da ginnastica; l’attesa sempre e ovunqueI ricordi più belli sono quando vedevo i miei genitori innamorati.…..SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo Diario aperto dalla prigione: i testi dei detenuti proviene da Araberara.

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E’ stata inaugurata ieri, 19 aprile la nuova caserma dei Carabinieri di Clusone, in via Sant’Alessandro. Numerose le Autorità civili, militari e religiose presenti: particolarmente significativa la presenza di oltre 60 Sindaci dei Comuni insistenti sul territorio di competenza della Compagnia Carabinieri di Clusone, e di una nutrita rappresenta di piccoli studenti e di cittadini baradèlli, ad attestazione della vicinanza della popolazione all’Arma dei Carabinieri.La cerimonia è iniziata con la resa degli onori alla massima autorità militare:  il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo LUZI, che ha passato in rassegna la “compagnia di formazione” schierata in armi davanti alla nuova caserma dell’Arma. Lo schieramento è stato composto dalla Fanfara del 3°Reggimento Carabinieri “Lombardia” e da rappresentanze dell’Arma Territoriale.Successivamente sono  stati resi gli onori ai Caduti dell’Arma, ed a seguire, sulle note dell’inno di Mameli, nella nuova caserma è stata issata la Bandiera Italiana, donata dal Comune di Clusone alla Compagnia Carabinieri.Hanno poi preso la parola nell’ordine:  il Sindaco di Clusone, il Presidente della Comunità montana della Valle Seriana, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, e il Sottosegretario Molteni.Al termine degli interventi il Vescovo Raffaello Martinelli ha benedetto la caserma, ed il Sottosegretario, accompagnato dai genitori del Mar. Ord. Filippo SAVI, Medaglia d’Oro al Valore dell’Arma dei Carabinieri caduto nell’adempimento del dovere, e dal Comandante Generale dell’Arma, ha proceduto al simbolico taglio del nastro posto all’ingresso della caserma, che ha segnato anche la conclusione della cerimonia.Nelle fasi successive le Autorità e i gentili ospiti sono stati invitati a visitare i locali della nuova caserma, i cui lavori erano iniziati nel 2020, dopo l’avvio del progetto nel 2018 con l’individuazione della struttura, già in passato sede della Comunità montana della Valle Seriana e tuttora di sua proprietà. I lavori, nonostante le interruzioni dovute al periodo del COVID, sono finalmente terminati nel 2023 ed hanno richiesto circa 2,6 milioni di euro, finanziati per la metà dal contributo di Regione Lombardia, e per la parte restante dai fondi stanziati dalla Comunità montana Valle Seriana, nonché dalle Comunità montane di Scalve e dei Laghi Bergamaschi e dal Comune di Clusone e dai 10 comuni afferenti la Stazione Carabinieri di Clusone, che ha sede presso la Compagnia.La nuova caserma dispone di spazi operativi, uffici, alloggi ed aree logistiche che consentiranno di offrire un servizio sempre più efficiente a favore della popolazione.Durante la visita alla struttura il Comandante Generale ha tradizionalmente ispezionato gli uffici del Comando Compagnia, incontrando i militari che vi prestano servizio quotidianamente, ed intrattenendosi con i numerosi sindaci che hanno onorato con la loro presenza l’inaugurazione della nuova caserma.MediaMediaL'articolo Clusone, inaugurata la nuova caserma dei Carabinieri con il Generale Teo Luzi e oltre 60 sindaci proviene da Araberara.

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Mediadi Luca MarianiÈ mercoledì 10 aprile 2024. Il tardivo soffio del vento d’inverno rende ancor più fredda e tagliente la pioggia copiosa. All’ex albergo Aquiletta di Clusone sono da poco passate le 9 del mattino. Un via-vai frenetico di auto, abbracci e ombrelli, tipico dei giorni piovosi e festosi, riempie il parcheggio tra via Lega lombarda e viale dei Tigli.Le donne e le bambine in kaftan variopinti. Alcune hanno i capelli coperti da un velo in tinta con questa lunga ed elegante tunica. Anche gli uomini e i bambini hanno il corpo coperto dalla fasciante gellaba. I centrafricani con colori vivaci, i marocchini sul bianco. Sul capo c’è chi non ha nulla, chi porta il kufi, il cappello di varie forme, greche e colori e chi ha la testa avvolta nella kefiah.  Sono circa trecento. Tutti qui per festeggiare la Id al-fitr, la festa di fine digiuno. La prima festa di fine Ramadan nella nuova sede del centro culturale islamico a Clusone. «Questa mattina abbiamo aperto il centro culturale alle 7 e mezza. La preghiera è iniziata alle 8 e mezza ed è durata circa mezz’ora. Adesso ci scambiamo gli auguri qui, poi ognuno va a casa a festeggiare con la sua famiglia e con le persone che non sono riuscite a venire a pregare.» Spiega Alì che del centro culturale islamico è il responsabile. «Oggi, visto che siamo in tanti, abbiamo aperto anche questa stanza nel seminterrato.»Come da tradizione, le scarpe sono lasciate in ordine all’ingresso, dopo la portina metallica tinta in marrone. Il pavimento ricoperto da tappeti variegati ricorda che poco fa lì ci si è inginocchiati per pregare Allah, seguendo i versi del Corano, al ritmo della voce da litania dell’Imam. Sulla lunga tavolata appoggiata alla parete a destra dell’ingresso tanti e diversi vassoi sono ricoperti di dolci con varie forme e differenti sapori.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo CLUSONE – L’Aquiletta e la prima festa di fine Ramadan: “Il centro aperto alle 7,30…”, la lunga tavolata, persone da tutta la zona e il parcheggio di Via… Lega Lombarda proviene da Araberara.

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MediaDiversi casi di gastroenterite acuta registrati tra i residenti e, soprattutto, tra i turisti della zona del Passo del Tonale hanno fatto scattare lo stop all’utilizzo dell’acqua. Il sindaco di Ponte di Legno Ivan Faustinelli infatti si è confrontato con l’Azienda di Tutela della Salute e a procedere in via precauzionale alle analisi di alcuni campioni prelevati dall’acquedotto.Nel comunicato diffuso dal sindaco si legge che è “stato fin da subito ipotizzato che si trattasse di una forma virale a trasmissione aerea, in quanto diversi casi di gastroenterite simili sono stati rilevati anche nella parte trentina del Passo del Tonale e a Ponte di legno, servite, come è noto, da reti acquedottistiche diverse”.Il risultato di alcuni test hanno rilevato tracce di Norovirus nei campioni prelevati dall’acquedotto. Ats della Montagna ha quindi ritenuto che le acque erogate dalla rete idrica del Tonale devono ritenersi non idonee per gli usi potabili e quindi è scattato il divieto di utilizzarla per scopi alimentari. Divieto che resta in vigore, in attesa delle contro analisi.“Ciò non significa necessariamente che i casi di gastroenterite rilevati al Tonale siano dovuti all’utilizzo dell’acqua – conclude il sindaco -, in quanto è assodato che la maggior parte delle persone che hanno accusato i sintomi non hanno mai avuto alcun contatto con la rete dell’acquedotto nel quale il Norovirus è stato rilevato”.L'articolo Casi di gastroenterite acuta: al Passo del Tonale divieto di usare l’acqua del rubinetto proviene da Araberara.

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MediaLa lista si chiude, i candidati cominciano la caccia alle preferenze, il vicesindaco in caso di vittoria è già pronto, Sara Raponi ma anche la giunta, anche se prima bisogna passare dalle forche caudine delle preferenze, sulla carta dovrebbero essere, Sara Raponi, Nicola Macario e Roberto Zanella, il quarto nome, quota rosa, sarà il quarto assessore.  Prima però si va alla conta. E non sarà certo facile raccogliere preferenze in un bacino che è lo stesso per molti candidati. Intanto la sede è stata aperta, Gianluigi Conti ha cominciato la campagna elettorale, un occhio al passato e uno al futuro. Ecco comunque i nomi:Sara Raponi, Nicola Macario, Francesco Bianchi, Roberto Zanella, Antonio Cadei, Gianluca Soavi…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo LOVERE – L’Ago avrebbe già pronta la giunta, ecco i nomi e intanto… proviene da Araberara.

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