MediaDue gocce d’acqua. Sì, i due gemelli venticinquenni che a metà gennaio hanno inaugurato la Pasticceria Brevi, sono veramente due gocce d’acqua, tanto che per distinguerli è necessario leggere il nome che ognuno porta stampato sulla divisa. Gioele e Giodi hanno infatti lo stesso viso, la stessa altezza, lo stesso taglio di capelli e… la stessa passione. Sì, una passione che li ha portati a ritirare la vecchia pasticceria di Trescore Balneario, dove Via Roma si incontra con Piazza Dante, dandole il loro cognome, Brevi.“Io mi occupo del bar – spiega Gioele – mentre il ‘regno’ di mio fratello è il laboratorio della pasticceria, dove produce torte, pasticcini e, in questo periodo, le colombe e le uova di Pasqua”.Gioele, che sta preparando caffè e cappuccini per i clienti del bar, si ferma un momento e va a chiamare il suo gemello Giodi, che ha lavorato nel laboratorio della precedente Pasticceria DueGi per sette anni; in pratica, fin da quando era ragazzo.Partiamo dalle uova di Pasqua. “Ho continuato la linea della pasticceria di prima, che puntava molto sul cioccolato. Per la Pasqua di quest’anno – spiega Giodi – proponiamo le classiche uova di cioccolato, sia fondente che al latte, ma c’è anche una novità molto interessante. Abbiamo infatti introdotto le uova nocciolate, su cui puntiamo molto. In pratica, si tratta del classico uovo di cioccolato che è però interamente ricoperto di granella di nocciole tostate”.Giodi mostra alcune di queste uova nocciolate. Sono veramente uno spettacolo! Verrebbe voglia di prenderle a morsi!“Queste uova nocciolate sono fatte sia con cioccolato fondente che al latte, proprio come quelle classiche. Sono molto interessanti, perché uniscono due prodotti molto buoni, cioè il cioccolato e la granella di nocciole tostate. Secondo me queste uova sono ottime. E poi, produciamo anche uova di Pasqua decorate”.Le uova nocciolate stanno avendo successo? “Sì, i nostri clienti sono molto interessati a questo nuovo tipo di uova”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 MARZOL'articolo TRESCORE – Gioele, Giodi e la loro Pasticceria Brevi: “Per Pasqua colombe al pistacchio e uova nocciolate” proviene da Araberara.
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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/03/oratorio-suardi-il-ciclo-di-affreschi-di-lorenzo-lotto_83035-e1711450341943.jpg">Media</a>Il Comune di Trescore Balneario, con il Patrocinio di Regione Lombardia e Provincia di Bergamo, dà il via alle celebrazioni per i 500 anni dalla realizzazione della Cappella di Villa Suardi con due mostre che inaugureranno l’8 aprile 2024 a partire dalle ore 17,30.<em>“Celebriamo l’opera di uno dei massimi esponenti del Rinascimento italiano che ha trovato in Lombardia, e in particolare a Bergamo, la sua seconda patria artistica. La nostra regione ha saputo accogliere e preservare le opere del maestro Lorenzo Lotto, custodendole come tesori preziosi. Il ciclo di affreschi della Cappella Suardi, commissionato 500 anni fa da una nobile famiglia bergamasca, continua a incantare e ispirare per la sua bellezza e la freschezza dei toni e dei colori. Questa chiesetta è un gioiello d’arte, un’opera unica che fonde in modo armonioso natura e turismo culturale, rappresentando un capolavoro assolutamente da ammirare”</em>, commenta l’Assessore regionale alla Cultura, <strong>Francesca Caruso</strong>.La cappella è dedicata a Santa Barbara e Santa Brigida, protagoniste del ciclo di affreschi: della prima Lotto racconta, sulla parete sinistra, la tragica morte ad opera del padre per essersi opposta a un matrimonio obbligato; sulla parte destra invece le vicende della seconda, protettrice degli agricoltori e della vita nei campi. Il soffitto invece è affrescato con un finto pergolato su sfondo azzurro, con l’utilizzo delle reali travi lignee della copertura, tra le quali si susseguono dei putti intenti a vendemmiare, tra decorazioni e richiami a passi biblici e della liturgia legati ai temi del vino e della vigna.“<em>Gli affreschi del Lotto a Trescore Balneario spengono quest’anno 500 candeline e il programma di iniziative promosso dal Comune e dal comitato organizzatore è degno di un così importante compleanno. Questi affreschi rappresentano un inestimabile patrimonio culturale per la nostra provincia e per tutta la Regione e sono una grande occasione per attrarre sul nostro territorio turisti da ogni dove, sia italiani che stranieri, mettendo al centro le bellezze che lo caratterizzano. Questo compleanno giunge, inoltre, nell’anno del “Turismo delle Radici”, che rappresenta un appuntamento fondamentale per riscoprire la storia di Bergamo e della sua Provincia. Complimenti al Comune di Trescore Balneario per aver dimostrato che anche le aree più periferiche possono esser culle di cultura, nicchie di altissimo livello anche lontane dalla città</em>” – dichiara il Consigliere regionale <strong>Michele Schiavi</strong>.Il ricco calendario di iniziative, che si susseguiranno lungo tutto il 2024, si apre con due mostre propedeutiche alla conoscenza del grande artista, che accompagneranno la visita alla cappella Suardi e saranno aperte dall’8 aprile sino all’8 dicembre 2024, con ingresso gratuito.“<em>Il fitto calendario di eventi e manifestazioni che scandirà l’anno dedicato all’anniversario dei 500 anni dalla realizzazione degli affreschi di Lorenzo Lotto della Cappella Suardi</em> – commenta il <strong>Sindaco di Trescore Balneario Danny Benedetti</strong> – <em>dà la possibilità di celebrare non solo l’opera di un grande artista, ma anche tutto il Territorio che, con diverse iniziative farà da cornice perfetta per accogliere i visitatori. Trescore con i suoi protagonisti e le sue diverse realtà diventerà la Terra di Lotto, grazie alle sue eccellenze non solo artistiche ma anche naturali ed enogastronomiche</em>”.Una mostra multimediale, <em>The gaze of the renaissance – Lo sguardo del Rinascimento</em>, allestita in un negozio sfitto del centro di Trescore Balneario, in via Locatelli 14, presenterà al pubblico una nuova produzione video realizzata dall’agenzia di comunicazione Publifarm con il contributo scientifico del prof. Fernando Noris, storico dell’arte e coordinatore del progetto, dedicata al ciclo di affreschi di Villa Suardi.La…
MediaUn giovane è stato denunciato dopo aver tentato di truffare un’anziana. Il 20 marzo i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Bergamo hanno deferito in stato di libertà un giovane di origine napoletana per il reato di tentata truffa aggravata nei confronti di un’anziana signora bergamasca.Erano le 14:30 circa quando la signora 86enne residente a Bergamo ha ricevuto sulla propria utenza fissa una telefonata da parte di sedicenti Carabinieri che la informavano che il figlio aveva causato un incidente stradale e provocato dei feriti, motivo per il quale si trovava in stato di fermo. Per pagare la “cauzione” la donna avrebbe dovuto consegnare 10.000 euro in contanti ad una persona di fiducia incaricata dal legale del figlio, che sarebbe passato di lì a poco presso l’abitazione della signora. L’anziana ha riferito di non avere tale disponibilità di denaro, pertanto racimolava i contanti che aveva in casa, ovvero 800 euro, e degli oggetti in oro, tra cui la fede nuziale del marito defunto.Grazie ad uno specifico servizio preventivo per il contrasto di questo tipo di reati, i militari della Compagnia Carabinieri di Bergamo hanno fermato un soggetto che si aggirava con fare sospetto nei pressi dell’abitazione della vittima, con l’intento di prelevare il bottino della truffa che il complice stava portando a termine telefonicamente. A conferma dei sospetti nutriti dai Carabinieri intervenuti, dagli accertamenti svolti sul cellulare del soggetto fermato è emerso che aveva ricevuto dal complice le indicazioni per raggiungere l’abitazione della vittima della truffa.Quando i militari della Sezione Operativa di Bergamo si sono presentati presso l’abitazione della vittima per informarla di quanto le stava accadendo, l’anziana signora, credendo che si trattasse del personale incaricato del ritiro, lei li ha accolti con i gioielli e il denaro in mano, pronti per la consegna.Al di là degli sforzi profusi nei servizi preventivi per contrastare questa tipologia di reato, continuano le campagne di sensibilizzazione tenute dalle Stazioni Carabinieri dei comuni della bergamasca: a tal riguardo, si raccomanda nuovamente di contattare sempre il 112 qualora si abbia anche solo il sospetto di essere vittima di truffa e si coglie l’occasione per rendere partecipi i cittadini che i Carabinieri, e le Forze di Polizia in generale, non chiedono mai la consegna di denaro o gioielli. L'articolo “Suo figlio ha causato un incidente, deve pagare 10mila euro”, denunciato dopo aver tentato di truffare un’anziana proviene da Araberara.
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MediaGentile redazione, ho letto il vostro post sui social riguardante le liste d’attesa e vorrei raccontarvi la mia esperienza. “Non ci sono date”, mi sento rispondere così quando telefono, almeno tre o quattro volte a settimana, in ospedale a Esine. Quando sei fortunato e trovi la data sono passati diversi mesi, che, certo, comunque è meglio di niente. Io da parecchi anni ho bisogno dell’ossigeno e non me la sento di andare in altre strutture per le visite, almeno quelle per cui il nostro ospedale è attrezzato. Finchè riesco ad essere autonoma voglio fare da sola, e quindi preferisco stare a Esine. Le visite di cui ho bisogno e per cui fatico a trovare posto sono quella pneumologica, cardiologica, fisiatrica ed endocrinologica.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 MARZOL'articolo SANITÀ – LA TESTIMONIANZA/5 – “Telefono tre o quattro volte a settimana, ma non ci sono le date” proviene da Araberara.
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Dalla Cad, Continuità Assistenziale Diurna Diffusa, agli AMT, gli ambulatori medici temporanei. Si parte dal 1° aprile con la nuova modalità voluta da Regione Lombardia per i cittadini bergamaschi senza medico di base.Il sistema di prenotazione per i pazienti resterà lo stesso, tramite la farmacia o l’applicazione, mentre ciò che cambia è il compenso dei medici che verranno pagati in base al tempo e non alla prestazione (da 20 euro a visita della Cad a 40 euro lordi all’ora degli AMT).Per l’alta Val Seriana dal 1° aprile gli ambulatori medici temporanei saranno attivati a Clusone, Gromo, Valbondione e Castione della Presolana. Media Media L'articolo Medici di base, dal 1° aprile partono gli ambulatori medici temporanei proviene da Araberara.
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MediaNon c’erano molti dubbi sulla sua ricandidatura, ma solo in questi giorni il sindaco di Entratico Andrea Epinati ha ‘sciolto la riserva’ annunciando quello che molti immaginavano: alle elezioni comunali di giugno sarà ancora lui a guidare la lista di maggioranza ‘Insieme per Entratico 2.0’. Il primo cittadino punta quindi a bissare il successo di cinque anni fa, quando aveva ottenuto 659 voti (il 56,3%) rispetto ai 512 (il 43,7%) raccolti da Silvia Belotti, giovane candidata di ‘Entratico cambia’.“Sono stati cinque anni intensi e complicati, segnati dal dramma del Covid che ha sconvolto le nostre vite, che ci ha costretti a fermarci e ripartire. Abbiamo cercato di affrontare al meglio le sfide che ci si sono poste davanti e lo abbiamo fatto con l’obiettivo di fare di Entratico un paese unito e accogliente, in cui sia bello vivere. Tante le iniziative nell’ambito culturale, sociale e sportivo. E così – spiega Epinati in un messaggio rivolto ai suoi compaesani – i cantieri e i progetti che hanno preso il via. Fra questi, il rifacimento completo dell’illuminazione pubblica a Led, la riqualificazione di Contrada Fossato, il nuovo polo dell’infanzia sino al sogno del polo culturale nella corte retrostante il Municipio”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 MARZOL'articolo ENTRATICO – Epinati punta al bis e ‘carica’ il suo gruppo: “Un sindaco, da solo, non va da nessuna parte” proviene da Araberara.
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MediaÈ Manuela Breno la candidata a sindaco del gruppo di minoranza di Cenate Sotto ‘Continuità per Cenate’ che si presenta alle elezioni di giugno con un altro nome, ‘Rilanciamo Cenate’. Un nome che è tutto un programma. Sì, perché all’attuale Amministrazione guidata dal sindaco Thomas Algeri viene rimproverato di aver commesso errori che hanno ‘tolto qualcosa’ al paese.“Sono consapevole della grande responsabilità che mi assumo nei confronti del gruppo ‘Rilanciamo Cenate’ – spiega la candidata a sindaco, che in questi cinque anni è stata consigliera di minoranza – che mi ha dimostrato stima e fiducia, e nei confronti di tutti gli elettori che alle scorse elezioni hanno votato per Gianluigi Belotti con ‘Continuità per Cenate’. Costanza, determinazione e impegno sono le caratteristiche che mi contraddistinguono sia nel mio lavoro che nelle attività a cui mi dedico come volontaria. Stiamo lavorando e ascoltando i cittadini per definire un programma che ha già obiettivi importanti e concreti. La nostra priorità, oltre alla sicurezza, sarà ridare a Cenate Sotto ciò che è stato tolto o che è mancato in questi anni: in particolare spazi e servizi dedicati ai giovani, agli anziani e alle famiglie”.Alle elezioni comunali del 2019 Thomas Algeri e la sua lista ‘Uniamo Cenate’ avevano ottenuto 1.241 voti, pari al 57,2%; l’ex vicesindaco Gianluigi Belotti, alla guida della maggioranza uscente ‘Continuità per Cenate’, aveva invece raccolto 929 voti, pari al 42,8%.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 MARZOL'articolo CENATE SOTTO – LA CANDIDATA DELLA MINORANZA – Manuela Breno punta al ‘controribaltone’: “Ridare a Cenate Sotto ciò che è stato tolto o che è mancato in questi anni” proviene da Araberara.
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MediaDopo i panettoni natalizi, è il momento di lasciarsi conquistare anche dalle colombe pasquali di Forno al Fresco, prodotte nel laboratorio di pasticceria e panetteria che la Cooperativa Sociale Calimero gestisce all’interno della Casa Circondariale di Bergamo. L’esperienza professionale del Forno, che ad oggi sta coinvolgendo otto detenuti, è finalizzata al reinserimento lavorativo, per offrire l’opportunità di un impiego, imparare un mestiere, costruire una seconda opportunità. L’attenzione alla qualità e all’eticità è su tutti i fronti: qualità del progetto di vita delle persone, qualità dei prodotti e delle materie prime, come le farine di Libera Terra, fatte con grano coltivato su terreni confiscati alle mafie nel Sud Italia.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 MARZOL'articolo ALBINO – SOLCO DEL SERIO – Le colombe realizzate in carcere: “Sforniamo una seconda possibilità” proviene da Araberara.
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MediaLo Spirito del Pianeta torna a Clusone in via San Lucio (Località La Spessa) da mercoledì 5 al 23 giugno e proseguirà con il ‘dopo festival’ dal 28 al 30 giugno. In queste settimane saranno proposti 400 eventi tra spettacoli, cerimonie, laboratori e conferenze, perchè Lo Spirito del Pianeta non è solo musica, danze e spettacoli.Ad aprire la manifestazione Enzo Avitabile con Tony Esposito.Da segnalare anche la partecipazione degli storici Nomadi che suoneranno il 29 giugno all’interno del dopo festival.A seguire come da tradizione dell’unico festival indigeno in Italia, gruppi indigeni da tutto il mondo.I Famosi Cree (Indiani d’America) delle pianure del Canada, i Pigmei delle foreste del Camerun (secondo polmone del pianeta), gli indios del Brasile, i Famosi indigeni della Scozia (i Saor Patrol), il famoso gruppo Galiziano “i Mosquera”, autori della colonna sonora di Visit Scotland.E ancora, gruppi dalla Mongolia, Guinea Bissau, Aztechi e Maya dal Messico, dall’Afganistan, gruppi italiani e molti altri.Ci sarà un villaggio di capanne che quest’anno sarà numeroso e coinvolgente, attorno al fuoco sacro dove saranno testimoni uomini medicina con le loro cerimonie. E ancora, un villaggio di tende tradizionali del nostro passato, con la presenza di numerosi artigiani di antichi mestieri, arti olistiche, 110 espositori di artigianato da tutto il pianeta, 12 ristoranti da tutto il mondo, 5.500 Metri coperti e 450 metri quadri di pedane in legno ricoperto da erba sintetica per garantire ogni serata ed il passaggio in sicurezza tra una parte e l’altra della manifestazione anche in caso di maltempo.Altre band ancora da confermare permetteranno di iniziare anche una programmazione di concerti con il dopo il festival (con biglietteria che permetterà alla manifestazione di raccogliere fondi per la sopravvivenza del festival). Lo Spirito del Pianeta ci tiene a sottolineare che “noi abbiamo scommesso su un paradiso poco conosciuto dal punto di vista turistico.Qui c’è gente meravigliosa, radicata con la propria cultura in uno spazio a lato della foresta di San Lucio, e alla base della bellissima Presolana. A 30 minuti dalla città di Bergamo, Clusone e il festival sono il luogo perfetto per assaporare la conoscenza di popoli ancora vivi in relazione con la natura con la N maiuscola.Un luogo da visitare in bici, a piedi, a cavallo, nei borghi bellissimi o sui sentieri meravigliosi che ci circondano durante il giorno, e vivere la sera o tutto il giorno nei sabati e domeniche presso i 50.000 metri quadri della manifestazione.L'articolo Lo Spirito del Pianeta: 110 espositori, gruppi indigeni da tutto il mondo e 400 eventi. Al dopo festival ci saranno anche i Nomadi proviene da Araberara.
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MediaQueste che riportiamo sono le scelte dei ragazzi (e naturalmente dei loro genitori) che usciranno dalla terza media (Scuola Secondaria di primo grado) quest’anno e si sono iscritti a gennaio alle scuole superiori (Scuole Secondarie di secondo grado). Si tratta di preiscrizioni, ovviamente, condizionate dall’esito finale della terza media e anche da possibili ripensamenti. Una prima indicazione è il forte aumento, sul totale degli 11.137 alunni bergamaschi che presumibilmente (non si sa mai, magari qualcuno può essere bocciato nonostante si sia iscritto alle scuole superiori) usciranno dalla terza media a giugno, il forte aumento, dicevamo, degli iscritti alle Scuole professionali e al contrario il calo vistoso degli iscritti ai Licei e agli Istituti tecnici.Le ragioni non le possono indicare i numeri, si possono solo ipotizzare: possono essere quelle del “parcheggio” per i due anni di ulteriore obbligo scolastico di alunni che poi abbandoneranno definitivamente la scuola. Oppure (o in aggiunta) la prospettiva di lavoro specifico, anche se non di carattere imprenditoriale o autonomo (per questo ci vuole un diploma). Non è un segnale confortante che un ragazzo su tre scelga praticamente un percorso che lo porterà a un lavoro che sarà magari dignitoso ma di rinuncia a scelte di vita autonome e gratificantiIn sostanza chiaramente è proprio quello che richiede il mercato del lavoro, manovalanza da impiegare a basso costo. Lo si vede già adesso, ragazzi e ragazze tra i 17 e i 18 anni sottopagati per lavori anche pesanti, spesso in ambienti non sereni (eufemismo: trattati all’insegna del prendere o lasciare, sia per la paga che per le ore di lavoro). Abbiamo registrato come giornale testimonianze agghiaccianti di ragazzi e ragazze al limite dello sfruttamento.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 MARZOL'articolo DALLA SCUOLA MEDIA ALLE SUPERIORI – Calo di iscritti a Licei e Tecnici aumento nelle Scuole Professionali proviene da Araberara.
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di Lucio ToninelliLa prima volta che l’ho sentito nominare, ho pensato che fosse un ristorante giapponese. Non di quelli “all you can eat” o, genericamente, “sushi”, sia chiaro! Pensavo a quella autentica di cucina nipponica che trovi nel paese del sol levante o dove ci sono grandi comunità giapponesi. Come a Sao Paulo in Brasile o a S. Francisco o a Lima. Dove la cucina d’origine si arricchisce di sapori e tradizioni locali. “Ma che c’entra col Ristorante Zù? Lo vedi? Sei incapace di star sul pezzo, diamine!”.C’è una ragione per cui parto dal Giappone, per parlare di Angelo Bonfitto, più che promettente, già affermato Chef del ristorante Zu, rilevato da lui e dalla famiglia, e riaperto con il suo fidato Team, appena un anno fa (1° aprile ‘23). È una ragione di affinità universali, vedrai. Mi ero chiesto se anche intorno al lago Sebino, affascinata dall’ammaliante Montisola, si fosse installata una comunità shintoista, zen, “Zhou” (luminosa)… Da lì a Zu, basta un niente. MediaNe immaginavo già l’essenzialità e la raffinatezza, come sanno crearla “gli occhi a mandorla” in tutte le loro arti. Da quella dell’ikebana, ai prodigiosi origami da un foglio di carta, al sumi-e miracolo di semplicità del disegno a inchiostro, alla letteratura fatta di sfumature leggere e tagli netti, alle arti marziali fatte di gesti incompiuti e rituali. Un’armonia alla quale concorrono l’accostamento sapiente di colori, sapori, suoni, profumi e materiali. L’essenzialità e nitidezza dei particolari e l’armonia dell’insieme. Questo lo pensavo prima, senza sapere esattamente cosa fosse il Ristorante Zù. Ma veniamo alla realtà. No, non è un ristorante giapponese. Sebbene le mie sensazioni non fossero del tutto fuori strada… E allora perché questo nome esotico che potrebbe essere un elegante ideogramma a inchiostro? È semplice: perché alle sue spalle il torrente dal nome Zù, che nasce su per Fonteno, al termine della sua corsa lungo la valle omonima, si consegna con un ultimo elegante tuffo al lago d’Iseo, in località Riva di Solto.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 MARZOL'articolo VIAGGIO NEL GUSTO/3 – Il mio nome è Zù. Come gustare (a tavola) in riva al lago colori e sapori di primavera proviene da Araberara.
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Roberto Galofaro, assessore di Carobbio degli Angeli, aveva 50 anni“Con grande dolore comunichiamo che il 26 marzo è venuto improvvisamente a mancare il nostro caro amico Roberto Galofaro, Assessore del nostro Comune.La tua prematura scomparsa ci lascia un vuoto immenso e inaspettato, tanto da non riuscire a trovare le parole. Ricorderemo sempre la tua umanità e la tua allegria contagiosa, che continueranno a vivere nei nostri cuori e nei nostri pensieri.Ci uniamo nel lutto a tutta la tua famiglia.Ciao Roberto,L’Amministrazione comunale”.Roberto Galofaro, assessore ai Lavori Pubblici e dipendente del Comune di Bergamo se n’è andato a 50 anni per un malore improvviso. L’ultimo saluto sarà celebrato oggi, giovedì 28 marzo alle 15:00 presso la chiesa di S. Pietro a Cicola, Carobbio degli Angeli, si proseguirà poi al cimitero di Cicola. L'articolo Carobbio, oggi l’ultimo saluto all’assessore Galofaro proviene da Araberara.
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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/03/La-copia-della-Sindone-esposta-a-Gandino-nella-chiesa-di-San-Mauro-scaled-e1711640669544.jpg">A Gandino è stata esposta una copia della Sindone.</a><em>“Questa immagine, impressa nel telo, parla al nostro cuore e ci spinge a salire il Monte del Calvario, a guardare al legno della Croce, a immergerci nel silenzio eloquente dell’amore”.</em> Sono le parole di Papa Francesco nel 2020, nel pieno della pandemia, rispetto alla Sindone. Un manufatto che da secoli interroga la Chiesa e i fedeli, per le copie del quale (realizzate in scala 1:1 nell’ambito del progetto Lino Val Gandino) si prospettano importanti novità: una nuova collocazione a Gandino e l’esposizione a Torino in nell’Anno Giubilare 2025.Da marzo 2024 è definitiva l’esposizione di una copia a Gandino (Bg) presso la chiesa di S. Mauro, annessa al Convento delle Suore Orsoline di Maria Vergine Immacolata di Gandino. L’Istituto, fondato nel 1818, mantiene a Gandino la propria Casa Madre e sarà custode del manufatto (mt. 4,41 x 1,13) collocato nella sacrestia della chiesa, collegata anche alla cappella di preghiera delle suore. La riproduzione su lino antico (varietà Eden) della Sindone è il frutto di una filiera tutta bergamasca che ha unito, dal seme al manufatto, enti, volontari ed aziende. Presentato ufficialmente su Rai Uno il Giovedì Santo del 2021, il progetto Lino Val Gandino (<a href="http://www.linovalgandino.com">www.linovalgandino.com</a>) ha preso le mosse dalla coltivazione del lino a Gandino nell’aprile 2020, in piena pandemia, in un’area di proprietà della famiglia Torri. Grazie al coordinamento di Comune di Peia e Comune di Gandino, il trattamento delle fibre e la filatura sono stati curati dal Linificio Canapificio Nazionale di Villa d’Almè (Bg), in collaborazione con Terre de Lin (Normandia, Francia). La tessitura è stata realizzata a Gandino, nella sede di Torri Lana 1885, mentre la stampa digitale a pigmento in altissima risoluzione è stata realizzata da EFI Reggiani a Grassobbio (Bg) grazie alla messa a disposizione da parte del Museo della Sindone di Torino di una scansione ad altissima risoluzione. Su ciascuna copia è impresso un QR Code che rimanda al racconto per testi e immagini dell’intera filiera produttiva.Oltre all’esemplare esposto a Gandino, copie in lino della Val Gandino sono collocate al Museo della Bibbia di Washington, Al Cairo in Egitto, al Museo dell’Arte Funeraria a Houston (Texas), a Oviedo in Spagna, a Chambery in Francia (dove la vera Sindone fu conservata per secoli) e al Santuario del Perello in Bergamasca. Purtroppo in stand by, per evidenti ragioni, la collocazione di una copia a Mosca.Museo della Sindone di Torino e Centro Internazionale di Studi sulla Sindone (CISS), e in particolare il segretario Enrico Simonato, hanno attivamente collaborato al progetto sin dalle sue fasi iniziali. Per il 2025, in occasione dell’Anno Giubilare, si era ritenuta possibile un’ostensione straordinaria dell’originale a Torino, ma gli esperti l’hanno sconsigliata e non se ne farà nulla.“E’ necessario ricordare – spiega Simonato – che le ostensioni della Sindone sono poche poiché il lino tende a ingiallire se esposto per troppo tempo alla luce. Un’ostensione inoltre presupporrebbe una posizione verticale del manufatto originale, ulteriormente sconsigliata per le fragili antiche fibre. Ecco allora che la possibilità di disporre delle copie del progetto Lino Val Gandino, a oggi le più verosimili e fedeli, permetterà di soddisfare le aspirazioni di tanti fedeli”. In particolare il manufatto gandinese sarà poi collocato al Museo della Sindone nella sala che già ospita una statua lignea riprodotta attraverso la scansione 3D della Sindone, la teca d’argento che ha contenuto la Sindone sino al 1998 (quando fu salvata dall’incendio nel Duomo di Torino) e la macchina fotografica con cui nel 1898 Secondo Pio immortalò per la prima volta la Sindone, svelandone l’immagine attraverso il negativo.Inoltre l’Officina della Comunicazione in collaborazione…
MediaA Cologno al Serio, nella bergamasca, una donna è stata uccisa a coltellate dal marito. Il femminicidio è avvenuto nell’abitazione della coppia, in via Donizetti. La vittima è una 49enne di origine nigeriana, così come il marito. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri, che stanno indagando per ricostruire la dinamica dell’omicidio.L'articolo Cologno al Serio: uccide la moglie a coltellate proviene da Araberara.
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MediaVenerdì sera, la giornata di lavoro è finita, fuori è già buio, ma la luce brilla negli occhi di Maurizio. Costa Volpino, Pasticceria Bertoli, il profumo di dolci inonda il locale, così come la passione che traspare dalle parole di Maurizio, 32 anni, e di papà Valentino. La Pasqua si avvicina e questo è un momento frenetico, perché la produzione delle colombe (e qui ce n’è davvero per tutti i gusti) è protagonista indiscussa delle loro giornate. Riavvolgiamo il nastro, torniamo all’inizio dell’avventura: “Papà ha aperto la pasticceria nel 1989 e io posso dire di esserci nato visto che quando avevo tre giorni mia mamma è tornata al lavoro – sorride – e lo stesso è stato per mia sorella e mio fratello, che però lavora in un altro settore. Siamo cresciuti qui, venivamo dopo la scuola e per me e mia sorella è stato naturale scegliere di seguire le orme dei nostri genitori. Li ho sempre visti lavorare, di giorno e di notte, è una vita di sacrifici ma erano sempre sorridenti e soddisfatti… nonostante fosse un lavoro duro, erano felici e quindi ho deciso che quella era la strada da seguire. Nel 2009 abbiamo aperto una pasticceria anche a Schilpario, dove oggi ci sono mamma Vilma e mia sorella Federica, che ha 21 anni… con il nostro arrivo abbiamo rinnovato anche il locale di Costa Volpino”.Perché siete approdati in Val di Scalve? “Siamo originari di Angolo Terme e volevamo aprire una pasticceria in Valle Camonica, poi un giorno ci siamo trovati a Schilpario e abbiamo visto questo locale, che aveva ospitato una galleria d’arte. Ci è piaciuto tanto da pensare subito che fosse il luogo perfetto per noi. L’abbiamo sistemato e ora ci sono 60 posti più il laboratorio di produzione, mentre d’estate il Comune ci lascia il parterre esterno con vista Pizzo Camino, una meraviglia”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 MARZOL'articolo COSTA VOLPINO – SCHILPARIO – Maurizio & Valentino e la Pasticceria Bertoli: “Le colombe al pistacchio, al cioccolato e quelle… vegane. Sono stato in Nepal e quei bambini mi sono rimasti nel cuore, ogni mese raccogliamo fondi da spedire” proviene da Araberara.
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MediaAll’ex sindaca di Ranica Paola Magni non è mai piaciuta l’espressione ‘matriarca’ che ogni tanto veniva utilizzata dalla stampa. Lo stesso vale anche per l’attuale prima cittadina Mariagrazia Vergani. In effetti, però, il Comune di Ranica (roccaforte del centrosinistra nella Bassa Valle Seriana) potrebbe assomigliare a una sorta di ‘matriarcato’, dato che negli ultimi due decenni la fascia tricolore è sempre stata indossata da esponenti del ‘gentil sesso’.Fra pochi mesi le cose dovrebbero cambiare, perché i due candidati alla carica di sindaco che si sono ufficialmente presentati sono entrambi uomini (sarà poi da vedere se ci sarà un’eventuale terza candidatura). Dopo che il gruppo di maggioranza ‘Proposta per Ranica’ ha lanciato la candidatura di Sergio Parma, è stata infatti la volta di Luca Damiani, candidato a sindaco della lista ‘Ranica che vorrei – costruiamo insieme il futuro’.Sessantunenne, ex dirigente di banca e ora libero professionista, sposato con due figlie, Damiani ha rotto gli indugi decidendo di fare il grande passo. La sua è una lista civica che nasce dall’idea di un gruppo di cittadini con varie competenze e di fasce d’età e generi diversi. Donne e uomini pronti a mettersi in gioco per costruire un programma inclusivo, che metta al centro i giovani e le famiglie, e con un occhio di riguardo agli anziani, valorizzando le associazioni e il tessuto imprenditoriale e commerciale locale.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 MARZOL'articolo RANICA – Elezioni, Luca Damiani e la ‘Ranica che vorrei’ proviene da Araberara.
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MediaUn 72enne bergamasco è stato arrestato per possesso di droga, armi e veicoli rubati. E’ successo nel pomeriggio del 20 marzo per mano dei militari del NOR – Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Bergamo. L’uomo, un pensionato, era già noto alle Forze dell’Ordine per numerose rapine.Ai Carabinieri era giunta nei giorni precedenti la segnalazione di un cittadino che aveva notato dei movimenti sospetti di un anziano signore a bordo di una Peugeot che andava e veniva nei box di un edificio di via Tolstoj, dove nessuno lo conosceva.Alle ore 13:00 in via Borgo Palazzo, i Carabinieri del Radiomobile hanno riconosciuto l’autovettura sospetta e l’hanno invitata all’Alt all’altezza dell’UNA Hotel. In virtù dei numerosi precedenti dell’anziano conducente e del suo atteggiamento sospetto, lo hanno perquisito trovandolo in possesso di oltre 2000 euro in contanti di cui non sapeva giustificare la provenienza.I militari l’hanno quindi accompagnato in via Tolstoj per verificare perché si recasse sempre in quel luogo, dove era stato notato, individuando, dopo alcuni tentativi, grazie alle chiavi che aveva al seguito, un box di cui evidentemente aveva la disponibilità. All’interno sono stati trovati un veicolo Ford Tourneo bianco con numero di telaio abraso e targhe clonate, un motociclo Piaggio Vespa rosso rubato a Bergamo nel 2016 con una targa falsa; sul pavimento del box è stato trovato uno zaino con una pistola semiautomatica marca Beretta cal. 7,65 con matricola abrasa unitamente al caricatore con all’interno 6 proiettili e una scatola da 25 proiettili dello stesso calibro e ancora una pistola revolver di marca Smitt&Wesson cal. 38 Special con matricola abrasa con 6 proiettili nel tamburo e una scatola da 25 proiettili dello stesso calibro; una scatola di 50 proiettili cal. 357 magnum; 2 targhe d’auto rubate nel 2018 e falsificate; tre borsoni contenenti 1490 panetti di hashish per un peso complessivo di circa 80 kg; due buste di cocaina per un peso complessivo di 220 grammi. L’uomo è stato portato alla Casa Circondariale di Bergamo, dove è detenuto dopo la convalida dell’arresto.L'articolo Droga, armi e veicoli rubati: arrestato 72enne proviene da Araberara.
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MediaUna donna di 49 anni di origini nigeriane è stata uccisa dal compagno a Cologno al Serio. La tragedia si è consumata nell’abitazione della coppia nel primo pomeriggio di ieri, giovedì 28 marzo. La donna è stata ferita mortalmente al torace con un coltello da cucina. Sul luogo dell’omicidio sono giunti i militari della Sezione Radiomobile del NOR della Compagnia Carabinieri di Treviglio sono intervenuti a seguito di una richiesta d’intervento che segnalava una violenta lite in un’abitazione.Gli accertamenti sul posto dei Carabinieri della Compagnia di Treviglio, supportati dal Nucleo Investigativo, hanno consentito al Pubblico Ministero di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del nigeriano classe 1979 portato presso il carcere di Bergamo in attesa dell’interrogatorio di convalida da parte del Giudice per le Indagini Preliminari.La salma della donna è invece stata trasportata presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, in attesa dell’autopsia. Non è la prima volta che la donna è stata aggredita dal compagno, infatti nel 2013 si era reso responsabile di lesioni aggravate nei confronti della donna e in quella circostanza l’aveva anche minacciata con un coltello. L’uomo, nel corso delle indagini successive era risultato affetto da problemi psichici che ne avevano reso necessario il Trattamento Sanitario Obbligatorio e dal 2014 risultava in cura presso diversi CPS della zona.Recentemente, a seguito della perdita del lavoro nel mese di dicembre, aveva iniziato ad avere nuovamente dei comportamenti strani che avevano causato delle liti tra lui e la convivente, che in due occasioni aveva anche richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine, senza tuttavia formalizzare querele nei confronti del compagno e senza evidenziare delle situazioni tali da configurare l’applicazione del “codice rosso”.Il 26 marzo l’indagato era stato invitato presso un CPS della zona, dove si era recato accompagnato dalla convivente per affrontare i problemi psichiatrici che aveva evidenziato recentemente.L'articolo Uccide la compagna a coltellate: nel 2013 l’aveva già aggredita proviene da Araberara.
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MediaIl nostro paese ha una tradizione di formaggi piuttosto impressionante, sia per qualità – fatto riconosciuto dagli esperti da sempre – sia come varietà. Dalle alpi della Val D’Aosta al Trentino, dalle vallate appenniniche ai pascoli di Abruzzo, Sardegna e Sicilia. E poi ci sono i formaggi della tradizione campana, pugliese, calabrese e via andando in una lista potenzialmente davvero lunghissima. Ma se considerassimo tutti i formaggi del mondo, quelli italiani come sarebbero considerati? Stando ai dati diffusi da TasteAtlas piuttosto bene. Tanto che nella classifica definitiva dei migliori formaggi al mondo quelli italiani sono – addirittura – la maggioranza. Altri paesi con formaggi di fama mondiale sono il Messico, la Francia, ma anche il Portogallo e la Spagna. Il gusto come tutti sanno è una questione soggettiva, ma quando si stilano queste classifiche le idee hanno un alto grado di concretezza: quanto i formaggi sono richiesti nel mondo, quanto sono apprezzati e come sono valutati da turisti, acquirenti e chef, e così via. Il formaggio considerato in assoluto il più buono del mondo è italiano. E questo dovrebbe riempirci di orgoglio: è il Parmigiano Reggiano, un sapore inconfondibile che viene direttamente dall’Emilia Romagna e che viene venduto e molto amato in tutto il mondo. Oltre al Parmigiano Reggiano poi i formaggi più buoni del mondo, almeno secondo i dati diffusi da TasteAtlas, sono il Gorgonzola piccante, sempre italiano, il Grana padano e al quarto posto il formaggio di Oaxaca, del Messico. Eccoli tutti sono buonissimi:1.Parmigiano Reggiano, Italia Gorgonzola piccante, Italia Burrata, Italia Grana Padano, Italia Oaxaca Cheese, Messico Stracchino di Crescenza, Italia Mozzarella di Bufala Campana, Italia Queijo Serra da Estrela, Portogallo Pecorino Sardo, Italia Pecorino Toscano, Italia L'articolo La classifica dei migliori formaggi al mondo, nei primi 10 posti, 8 sono italiani proviene da Araberara.
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MediaClima pesante anche a Viadanica. Come abbiamo scritto sul numero scorso due liste. La particolarità è che a capo delle due liste siano due esponenti di centrodestra, uno, Nicola Micheli che rivendica la sua appartenenza politica a Forza Italia da quando è diventato maggiorenne (adesso ha 38 anni). La sua è lista di continuità dell’amministrazione guidata da Angelo Vegini negli ultimi quindici anni. Una lista civica. “Praticamente già pronta. Il simbolo lo stiamo preparando”. Un simbolo di una lista civica.Ma questo sembra il tempo in cui i partiti, alla faccia della disaffezione generale che produce un astensionismo “maggioritario” o giù di lì, vogliono piantare le loro bandierine sul territorio, rivendicando che in questo modo si ottengono più facilmente finanziamenti per il proprio Comune. E visto che al governo in Lombardia c’è il centrodestra, così come al Governo, si stanno moltiplicando le liste con i simboli dei partiti di governo anche nei piccoli paesi.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 MARZOL'articolo VIADANICA – ELEZIONI – Micheli/Bresciani: liste già pronte proviene da Araberara.
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