cwwPrendetevi qualche minuto e guardate questo video. Che è il lancio di quello che sarà un calendario particolare, che abbiamo pensato qui in redazione insieme ad alcune Donne.#CCW un acronimo, che gli acronimi vanno tanto di moda, ad andare meno di moda forse sono le donne che hanno sofferto, ma è un errore, perché le donne che hanno sofferto e soffrono hanno dentro una bellezza che sboccia, e quando sboccia non ce n’è più per nessuno, diventa bellezza dentro e fuori. Come queste donne, dodici donne delle nostre valli che diventano le protagoniste del calendario che è uscito in questi giorni, frutto di intense mattine, volti, sguardi, seno, sorrisi, trucco, qualche lacrima, sorrisi, caffè, torta, trucco, racconti. Non ne conoscevo molte di queste Donne, qualche messaggio, niente di più ma è bastato poco, quell’atmosfera particolare di donne che prendono il dolore e se lo intingono nel caffè della macchinetta e lo trasformano in un biscotto dolce. Pensavo di avere le palle, non nel senso fisico, per quello di calendario non ci siamo ancora…e invece le palle le hanno loro, ed è stato bello. Davvero bello. Ogni donna è ‘accompagnata’ da una poesia di Alda Merini, il calendario lo trovate in redazione a 10 euro e nelle edicole e locali che vi indicheremo sul sito (per chi decide di prenderlo in redazione quando passate ci sarà un omaggio particolare). Il ricavato consentirà di acquistare giochi e altro da regalare ai bambini ricoverati in oncologia pediatrica. Saranno le stesso ‘modelle’ a consegnarli.L'articolo proviene da Araberara.
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Mediagennaio Ornella, Costa Volpino – febbraio Monica, Cazzano – marzo Valeria, Fino del Monte – aprile Justyna, Legnano– maggio Luisella, Costa Volpino – giugno, Claudia, Sovere – luglio Miriam, Pisogne – agosto Renata, Schilpario – settembre Grazia, Castione della Presolana – ottobre Serena, Gandino – novembre Katia, Spinone al Lago – dicembre Orietta, Albino#CCW un acronimo, che gli acronimi vanno tanto di moda, ad andare meno di moda forse sono le donne che hanno sofferto, ma è un errore, perché le donne che hanno sofferto e soffrono hanno dentro una bellezza che sboccia, e quando sboccia non ce n’è più per nessuno, diventa bellezza dentro e fuori. Come queste donne, dodici donne delle nostre valli che diventano le protagoniste del calendario che è uscito in questi giorni, frutto di intense mattine, volti, sguardi, seno, sorrisi, trucco, qualche lacrima, sorrisi, caffè, torta, trucco, racconti. Non ne conoscevo molte di queste Donne, qualche messaggio, niente di più ma è bastato poco, quell’atmosfera particolare di donne che prendono il dolore e se lo intingono nel caffè della macchinetta e lo trasformano in un biscotto dolce. Pensavo di avere le palle, non nel senso fisico, per quello di calendario non ci siamo ancora…e invece le palle le hanno loro, ed è stato bello. Davvero bello. Ogni donna è ‘accompagnata’ da una poesia di Alda Merini, il calendario lo trovate in redazione a 10 euro e nelle edicole e locali che vi indicheremo sul sito (per chi decide di prenderlo in redazione quando passate ci sarà un omaggio particolare). Il ricavato consentirà di acquistare giochi e altro da regalare ai bambini ricoverati in oncologia pediatrica. Saranno le stesse ‘modelle’ a consegnarli.Un viaggio partito per caso e attraccato in un porto d’incantoUn viaggio d’incanto che sembrava partito quasi per caso e invece il “caso” è diventata una strada che non conoscevamo, quelle strade che non so se avete presente, se le fate in moto, sul ciglio di rocce e laghi e sopra solo il cielo. In bilico sulla meraviglia.Grazie a Morgan Marinoni che ha trasformato la macchina fotografica in quelle carezze dove ci trovi dentro corpo & anima insieme, e sembra di vederci dentro i battiti del cuore che prendono forma.Grazie ad Angela Cocchetti che ha truccato, sistemato, pettinato le modelle con una cura che va oltre il viso, oltre il corpo e ha tirato fuori l’incanto che c’è in loro.Grazie ad Etta Bonicelli che ha accolto, ‘vestito’, consigliato, supportato le Donne e anche noi.Grazie a Silverio Lubrini che ci ha fornito uno studio professionale dove c’era tutto e più di tutto.Grazie a Sabrina Pedersoli che non lavora solo con le parole ma è stata l’indispensabile jolly.Grazie ad Alda Merini, che fisicamente non c’è ma apprezzerà foto e poesie, perché le poesie sono le sue.Grazie infine anche ad Angelo, Francesco e Gian che ci hanno supportato e sopportato in queste intense settimane.#CCW calendarcancerwoman Araberara 2023.Tea & PieroSUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo #CCW Calendar Cancer Woman: il calendario, dodici Donne delle nostre valli proviene da Araberara.
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MediaIl calendario è uscito. Le protagoniste sono loro:gennaio Ornella, Costa Volpino – febbraio Monica, Cazzano – marzo Valeria, Fino del Monte – aprile Justyna, Legnano– maggio Luisella, Costa Volpino – giugno, Claudia, Sovere – luglio Miriam, Pisogne – agosto Renata, Schilpario – settembre Grazia, Castione della Presolana – ottobre Serena, Gandino – novembre Katia, Spinone al Lago – dicembre Orietta, Albino#CCW un acronimo, che gli acronimi vanno tanto di moda, ad andare meno di moda forse sono le donne che hanno sofferto, ma è un errore, perché le donne che hanno sofferto e soffrono hanno dentro una bellezza che sboccia, e quando sboccia non ce n’è più per nessuno, diventa bellezza dentro e fuori. Come queste donne, dodici donne delle nostre valli che diventano le protagoniste del calendario che è uscito in questi giorni, frutto di intense mattine, volti, sguardi, seno, sorrisi, trucco, qualche lacrima, sorrisi, caffè, torta, trucco, racconti. intingono nel caffè della macchinetta e lo trasformano in un biscotto dolce. Ogni donna è ‘accompagnata’ da una poesia di Alda Merini, il calendario lo trovate in redazione a 10 euro e nelle edicole e locali che trovate indicate qui e sul sito (per chi decide di prenderlo in redazione quando passate ci sarà un omaggio particolare). Il ricavato consentirà di acquistare giochi e altro da regalare ai bambini ricoverati in oncologia pediatrica. Saranno le stesse ‘modelle’ a consegnarli.Ecco dove trovare il calendario #CCW:Redazione Araberara, Clusone, Via San Lucio 37/24 (dalle 8.30 alle 18.30, sabato mattina dalle 8.30 alle 13.30)Pisogne (Bs): edicola in piazzaCosta Volpino: bar Centrale, Tabacchi Bertoni al Ponte Barcotto, Tabacchi Filippi Corti AltaLovere: edicola del Porto, edicola La Torre, Libreria MondadoriSovere: edicola Max, Circolo ArciCastro: edicola ManeraRovetta: bar Prada, edicola Conca Verde, edicola sotto i portici nel centro di Rovetta e bar Costa d’OroClusone: edicola Maestri, edicola piazza dell’OrologioParre: edicolaPonte Nossa: edicolaVilla d’Ogna: edicolaFiorano: edicolaGazzaniga: edicolaCasnigo: edicola La StyloCazzano: edicola BonazziLeffe: le due edicoleGandino: bar CastelliAlbino: caffetteria edicola Mazzini in via Mazzini
Ranica: Edicola Brevi Stefania in via MarconiCasazza: le due edicoleVilminore: edicolaSchilpario: edicoleColere: edicolaTorre Boldone: Edinicola, piazza Papa Giovanni XXIIIL'articolo #CCW, il calendario è uscito. Ecco dove trovarlo proviene da Araberara.
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Ranica: Edicola Brevi Stefania in via MarconiCasazza: le due edicoleVilminore: edicolaSchilpario: edicoleColere: edicolaTorre Boldone: Edinicola, piazza Papa Giovanni XXIIIL'articolo #CCW, il calendario è uscito. Ecco dove trovarlo proviene da Araberara.
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Media8 e 9 marzo, due giorni importanti per Araberara e per le 12 wonder women che hanno posato per il #ccw, calendarcancerwoman, il calendario dove le modelle hanno celebrato la bellezza che può anche sbocciare dal dolore, quel dolore che è riuscito nell’incanto di farsi bellezza. Qualche settimana fa l’invito del Parlamento Europeo con l’Europarlamentare Gianna Gancia, Europarlamentare. L’8 marzo, nel pomeriggio, al Parlamento Europeo ci sarà l’evento con tutte le dodici donne e la nostra redazione per l’occasione in trasferta a Bruxelles.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo Il Parlamento Europeo ha scelto il calendario di Araberara per l’8 marzo. Le 12 protagoniste e la redazione a Bruxelles proviene da Araberara.
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MediaAndrà in onda stasera, domenica 5 marzo, a Speciale Tg1 alle 23.40 ‘Ritratto di donna’ con le immagini e le interviste ad alcune delle dodici donne protagoniste di #CCW, Calendar Cancer Woman, il calendario di Araberara.Come vi avevamo già raccontato, la Rai è stata in redazione per registrare le testimonianze di alcune delle nostre wonder women che hanno lottato e stanno lottando contro il tumore al seno e hanno mostrato le loro cicatrici con il sorriso.L'articolo In onda stasera lo speciale del Tg1 con le donne del calendario di Araberara proviene da Araberara.
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MediaAlcune delle dodici donne del calendario #CCW, Calendar Cancer Woman, sono state protagoniste dello Speciale del Tg1 ‘Ritratto di donna’. Ornella, Valeria, Miriam e Orietta hanno raccontato come le loro cicatrici si sono trasformate in bellezza.Qui pubblichiamo lo stralcio dello speciale andato in onda domenica 5 marzo alle 23.40: ecco il link. L'articolo “Ritratto di donna”, lo Speciale del Tg1 con le donne del calendario di Araberara – IL VIDEO proviene da Araberara.
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Media‘La diritta via era smarrita…’ comincia così il vero viaggio. Smarrendosi. Polvere di stelle nelle vene, cartine geografiche con strade d’argento negli occhi e istruzioni per viaggiare
con il ritmo del cuore. La vita è un viaggio, le fermate migliori sono le persone speciali.– – –In tutto il mio percorso la frase che dicevo sempre dentro me era “Vivere è sorridere” e i due giorni con voi ho fatto delle sane risate
LuisellaMi sono alzata quella mattina piena di energia, non era come al solito, non ho ascoltato gli scricchiolii delle ossa, non ho fatto attenzione se fuori c’era bel tempo e nemmeno al profumo del caffè che di solito mi sveglia… non ce n’era bisogno, mi sono vestita e sono salita in macchina. Raggiunto l’aeroporto ci siamo incontrate con le altre donne e lì ho assaporato che la giornata sarebbe stata veramente speciale. Il Parlamento Europeo è pieno di vita, giovani, tutti indaffarati, ognuno per la sua strada. Si respira voglia di ascoltarsi e di trovare un obiettivo comune così, anche per noi, è arrivato in momento di essere ricevute. Mi sono sentita accolta e capita per il lungo viaggio che sto ancora facendo.
Monica NULLA ACCADE PER CASO (titolo scritto l’8 marzo alle ore 5:00)
L’invito di Araberara arriva per me nel momento apparentemente più inappropriato della mia vita. Vado a guardare i messaggi Whatsapp: il 18 ottobre prenoto la mia prima visita dallo psicologo e il 20 ottobre ricevo il messaggio di Sabrina. Stavo attraversando un periodo nero.. un carico di lavoro sovrumano che mi aveva destabilizzato e la sensazione che la malattia mi avesse lasciato qualcosa di irrisolto.
Ho accettato subito e pensare a questo progetto mi ha un po’ distratto da quella leggera depressione che mi stava accompagnando da un po di tempo; sensazione che mi spaventava parecchio. La psicologa mi disse che durante la malattia avevo ignorato la bambina interiore che piangeva e voleva essere ascoltata… è vero, ho combattuto con il sorriso e la mia positività facendo finta che la malattia non esistesse.
Sono andata di corsa dopo il lavoro a fare le fotografie nonostante ero fisicamente stanchissima; un mix di imbarazzo e di allegria… ogni cosa nuova per me è una sfida a cui non rinuncio mai. Arriva dicembre e sto sempre peggio; le persone che mi stanno accanto mi chiedono se è il caso di andare nel reparto oncologico, io che piango un giorno si ed uno no. La consegna dei regali è stato invece un momento magico, di forte impatto emotivo; nelle foto si vede la gioia nei miei occhi… tutto si ridimensiona, poter donare un sorriso mi dà la carica.. oddio quante cose mi piacerebbe fare per poter contribuire ancora… l’anno prossimo ci vado anche da sola a portare qualcosa ai bambini. Gennaio comincia con i buoni propositi dell’anno nuovo ma poi ritorno nel turbine dei carichi di lavoro e responsabilità che mi schiacciano.
Due settimane prima del viaggio ho una crisi di attacco di panico (mai successo prima d’ora) e sono terrorizzata. Una settimana prima della partenza bloccata a letto con le vertigini da stress. Il viaggio a Bruxelles è stato un regalo fatto a me stessa… prenditi cura di te, fai quello che ti piace e così è stato. Ho fatto il pieno di tutto… voi lo sapete meglio di me perché lo abbiamo vissuto insieme. Mi è piaciuto osservare ognuna di noi, ascoltare, capire, sentire e ogni persona mi ha trasmesso tanto, anche con i silenzi. Oggi è un giorno speciale per me… il compleanno di mio figlio… la mia vita.
Mi trovo qui, in mezzo alla natura, il sole alto nel cielo, il tepore primaverile… la vita è meravigliosa… a volte basta solo cambiare il punto da dove si osserva.
12 marzo 2023
MiriamSUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo Le donne del #CCW di Araberara all’Europarlamento di Bruxelles proviene da Araberara.
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con il ritmo del cuore. La vita è un viaggio, le fermate migliori sono le persone speciali.– – –In tutto il mio percorso la frase che dicevo sempre dentro me era “Vivere è sorridere” e i due giorni con voi ho fatto delle sane risate
LuisellaMi sono alzata quella mattina piena di energia, non era come al solito, non ho ascoltato gli scricchiolii delle ossa, non ho fatto attenzione se fuori c’era bel tempo e nemmeno al profumo del caffè che di solito mi sveglia… non ce n’era bisogno, mi sono vestita e sono salita in macchina. Raggiunto l’aeroporto ci siamo incontrate con le altre donne e lì ho assaporato che la giornata sarebbe stata veramente speciale. Il Parlamento Europeo è pieno di vita, giovani, tutti indaffarati, ognuno per la sua strada. Si respira voglia di ascoltarsi e di trovare un obiettivo comune così, anche per noi, è arrivato in momento di essere ricevute. Mi sono sentita accolta e capita per il lungo viaggio che sto ancora facendo.
Monica NULLA ACCADE PER CASO (titolo scritto l’8 marzo alle ore 5:00)
L’invito di Araberara arriva per me nel momento apparentemente più inappropriato della mia vita. Vado a guardare i messaggi Whatsapp: il 18 ottobre prenoto la mia prima visita dallo psicologo e il 20 ottobre ricevo il messaggio di Sabrina. Stavo attraversando un periodo nero.. un carico di lavoro sovrumano che mi aveva destabilizzato e la sensazione che la malattia mi avesse lasciato qualcosa di irrisolto.
Ho accettato subito e pensare a questo progetto mi ha un po’ distratto da quella leggera depressione che mi stava accompagnando da un po di tempo; sensazione che mi spaventava parecchio. La psicologa mi disse che durante la malattia avevo ignorato la bambina interiore che piangeva e voleva essere ascoltata… è vero, ho combattuto con il sorriso e la mia positività facendo finta che la malattia non esistesse.
Sono andata di corsa dopo il lavoro a fare le fotografie nonostante ero fisicamente stanchissima; un mix di imbarazzo e di allegria… ogni cosa nuova per me è una sfida a cui non rinuncio mai. Arriva dicembre e sto sempre peggio; le persone che mi stanno accanto mi chiedono se è il caso di andare nel reparto oncologico, io che piango un giorno si ed uno no. La consegna dei regali è stato invece un momento magico, di forte impatto emotivo; nelle foto si vede la gioia nei miei occhi… tutto si ridimensiona, poter donare un sorriso mi dà la carica.. oddio quante cose mi piacerebbe fare per poter contribuire ancora… l’anno prossimo ci vado anche da sola a portare qualcosa ai bambini. Gennaio comincia con i buoni propositi dell’anno nuovo ma poi ritorno nel turbine dei carichi di lavoro e responsabilità che mi schiacciano.
Due settimane prima del viaggio ho una crisi di attacco di panico (mai successo prima d’ora) e sono terrorizzata. Una settimana prima della partenza bloccata a letto con le vertigini da stress. Il viaggio a Bruxelles è stato un regalo fatto a me stessa… prenditi cura di te, fai quello che ti piace e così è stato. Ho fatto il pieno di tutto… voi lo sapete meglio di me perché lo abbiamo vissuto insieme. Mi è piaciuto osservare ognuna di noi, ascoltare, capire, sentire e ogni persona mi ha trasmesso tanto, anche con i silenzi. Oggi è un giorno speciale per me… il compleanno di mio figlio… la mia vita.
Mi trovo qui, in mezzo alla natura, il sole alto nel cielo, il tepore primaverile… la vita è meravigliosa… a volte basta solo cambiare il punto da dove si osserva.
12 marzo 2023
MiriamSUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo Le donne del #CCW di Araberara all’Europarlamento di Bruxelles proviene da Araberara.
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MediaJustyna non ha più un lavoro. Justyna è sola. Justyna è malata. Justyna è una delle dodici donne che hanno posato per il calendario di Abrarara, #ccw calendarcancerwoman. Raccontiamo qui quello che è successo in questi giorni, in queste settimane a Justyna, omettiamo il nome del direttore e dell’azienda, quello che rimane è una storia inquietante e che poggia le basi su una discriminazione senza senso, che purtroppo sta capitando a molte donne malate. Nessuno decide di ammalarsi di tumore. Ma forse non tutti capiscono questa cosa. “Avevo già un invalidità – racconta Justyna – e l’azienda in questione che è un misto tra pubblico e privato e nella sua ragione sociale spiega la sua mission di gestione associata ed integrata degli interventi e dei servizi sociali, mi ha assunto. Io avevo già un lavoro ma non era vicinissimo a casa e così nel 2021 ho trovato questo lavoro e mi hanno dato garanzie di tenermi con loro, un anno a tempo determinato e poi sarebbe diventato indeterminato, poi l’azienda-cooperativa in questione era più vicina a casa e così ho accettato. Mi hanno detto che avevano bisogno di una persona come me, ho un buon curriculum, ho fatto il colloquio, mi hanno preso subito, lo stipendio era più basso di dove lavoravo prima ma era vicino a casa e per me era l’ideale e poi il lavoro mi piaceva molto. Un anno a tempo determinato che si sarebbe poi trasformato a tempo indeterminato subordinato alla revisione dell’invalidità che viene fatta ogni tot di anni. Ho cominciato a lavorare il primo marzo, ai primi di aprile mi hanno diagnosticato il tumore, ho continuato a lavorare, non ho mollato, ho resistito fino a che ho potuto, fino a giugno tutto regolare, avevo permessi ogni tanto per fare visite ma recuperavo il tutto. A metà giugno ho smesso perché ho iniziato la chemioterapia. Le colleghe mi sono state subito vicine, mi trovavo benissimo, mi hanno sostenuto sempre e non nascondo che proprio il loro sostegno e la voglia di tornare con loro mi ha spinto a non mollare mai. Il direttore mi ha chiamata e mi ha detto che tutti erano molto contenti di me e del mio lavoro, e che non ci sarebbero stati problemi, il contratto sarebbe diventato a tempo indeterminato.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 23 GIUGNOL'articolo IL CASO/3 – Justyna, il tumore, l’invalidità, la solitudine: licenziata. Quel messaggio whatsapp del direttore proviene da Araberara.
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MediaJustyna non ha più un lavoro. Justyna è sola. Justyna è malata. Justyna è una delle dodici donne che hanno posato per il calendario di Abrarara, #ccw calendarcancerwoman. Raccontiamo qui quello che è successo in questi giorni, in queste settimane a Justyna, omettiamo il nome del direttore e dell’azienda, quello che rimane è una storia inquietante e che poggia le basi su una discriminazione senza senso, che purtroppo sta capitando a molte donne malate. Nessuno decide di ammalarsi di tumore. Ma forse non tutti capiscono questa cosa. “Avevo già un invalidità – racconta Justyna – e l’azienda in questione che è un misto tra pubblico e privato e nella sua ragione sociale spiega la sua mission di gestione associata ed integrata degli interventi e dei servizi sociali, mi ha assunto. Io avevo già un lavoro ma non era vicinissimo a casa e così nel 2021 ho trovato questo lavoro e mi hanno dato garanzie di tenermi con loro, un anno a tempo determinato e poi sarebbe diventato indeterminato, poi l’azienda-cooperativa in questione era più vicina a casa e così ho accettato. Mi hanno detto che avevano bisogno di una persona come me, ho un buon curriculum, ho fatto il colloquio, mi hanno preso subito, lo stipendio era più basso di dove lavoravo prima ma era vicino a casa e per me era l’ideale e poi il lavoro mi piaceva molto. Un anno a tempo determinato che si sarebbe poi trasformato a tempo indeterminato subordinato alla revisione dell’invalidità che viene fatta ogni tot di anni. Ho cominciato a lavorare il primo marzo, ai primi di aprile mi hanno diagnosticato il tumore, ho continuato a lavorare, non ho mollato, ho resistito fino a che ho potuto, fino a giugno tutto regolare, avevo permessi ogni tanto per fare visite ma recuperavo il tutto. A metà giugno ho smesso perché ho iniziato la chemioterapia. Le colleghe mi sono state subito vicine, mi trovavo benissimo, mi hanno sostenuto sempre e non nascondo che proprio il loro sostegno e la voglia di tornare con loro mi ha spinto a non mollare mai. Il direttore mi ha chiamata e mi ha detto che tutti erano molto contenti di me e del mio lavoro, e che non ci sarebbero stati problemi, il contratto sarebbe diventato a tempo indeterminato.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 23 GIUGNOL'articolo IL CASO/3 – Justyna, il tumore, l’invalidità, la solitudine: licenziata. Quel messaggio whatsapp del direttore proviene da Araberara.
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MediaSerena è una donna con il turbante, con le palle e con la forza di mille uomini nerboruti. Tutte qualità che sembrano non collimare con una donna e invece Serena è Donna e combatte come un leone un cancro al seno. Serena Nodari è una delle meravigliose modelle che hanno posato per il #ccw calendarcancerwoman di Araberara, Serena è intervenuta durante il nostro festival nei giorni scorsi a Lovere e raccontato la sua storia, perché oltre al cancro che fa star male il corpo, c’è anche il cancro che fa perdere il lavoro: “A ottobre dell’anno scorso mi sono aggravata e sono in chemioterapia anche in questo momento- racconta Serena – la settimana prima mi hanno paventato un panorama drastico di fronte, ho messo al corrente l’azienda che mi ha suggerito gentilmente di licenziarmi e così è stato. Io a fine ottobre ho smesso di lavorare e ora percepisco una pensione che non arriva a 600 euro, ho quasi 55 anni e ho sempre lavorato. Sembrerà assurdo, la malattia riusciamo ad affrontarla, perché abbiamo le cure, purtroppo però non dobbiamo soltanto preoccuparci di curarci ma abbiamo tanti altri ostacoli sul nostro percorso, a cominciare dal lavoro. Io appunto ho perso il lavoro l’anno scorso perché mi ero aggravata ed ero una libera professionista. Io sono sola, sono invalida al 100%, percepisco una pensione quasi ridicola e ho lavorato 30 anni quindi devo arrangiarmi per vivere oltre che per curarmi perché sono ancora in percorso terapeutico ormai da due anni. Purtroppo siamo poco tutelate, c’è chi perde il lavoro come me, chi non lo trova più perché ha un contratto che scade, chi ha dei figli a cui pensare e le terapie purtroppo ci debilitano e non riusciamo più a fare lavori.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 SETTEMBREL'articolo GANDINO – Serena: “Il cancro al seno, mi sono aggravata e mi hanno invitata a licenziarmi. Combatto ogni giorno”. Dopo il suo racconto un’azienda le offre un lavoro proviene da Araberara.
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MediaPaola Maj è una tosta. Il volto femminile del consiglio comunale di Schilpario insieme ad un’altra donna tosta, che in consiglio comunale non c’è ma in Comune ci lavora mettendoci passione ed energia, Renata Carizzoni, hanno aperto una breccia rosa in Val di Scalve. Una breccia dove infilare dentro visite, controlli, paure, gioie, supporto, amicizia e molto altro: “Tutto è cominciato quando le donne del calendario #ccw realizzato dal vostro giornale sono andate a Bruxelles al Parlamento Europeo – racconta Paola – e noi come Comune abbiamo inaugurato la panchina rossa. Era marzo, da lì è nata l’idea di creare qualcosa anche in Val di Scalve, un qualcosa di concreto che fosse di supporto alle donne per la prevenzione e la cura del cancro al seno”. Detto fatto: “Quello che era stato fatto, dalle donne del calendario a Bruxelles alla panchina rossa, era tutto molto bello e le cose belle vanno portate avanti. Così parlando con Renata abbiamo deciso di coinvolgere i medici e abbiamo parlato con la dottoressa Maria Luisa Ferrari che ci ha dato subito il suo supporto”. L’idea era quella di aprire anche in Valle un punto dell’associazione ‘Cuore di Donna’ che ha sede a Casazza e che raccoglie migliaia di donne in tutta Italia.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo VAL DI SCALVE – Paola, Renata, Maria Luisa e le donne della Val di Scalve, nasce anche qui ‘Cuore di donna’: “Dalle visite al trasporto, ci penseremo noi” proviene da Araberara.
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MediaPaola Maj è una tosta. Il volto femminile del consiglio comunale di Schilpario insieme ad un’altra donna tosta, che in consiglio comunale non c’è ma in Comune ci lavora mettendoci passione ed energia, Renata Carizzoni, hanno aperto una breccia rosa in Val di Scalve. Una breccia dove infilare dentro visite, controlli, paure, gioie, supporto, amicizia e molto altro: “Tutto è cominciato quando le donne del calendario #ccw realizzato dal vostro giornale sono andate a Bruxelles al Parlamento Europeo – racconta Paola – e noi come Comune abbiamo inaugurato la panchina rossa. Era marzo, da lì è nata l’idea di creare qualcosa anche in Val di Scalve, un qualcosa di concreto che fosse di supporto alle donne per la prevenzione e la cura del cancro al seno”. Detto fatto: “Quello che era stato fatto, dalle donne del calendario a Bruxelles alla panchina rossa, era tutto molto bello e le cose belle vanno portate avanti. Così parlando con Renata abbiamo deciso di coinvolgere i medici e abbiamo parlato con la dottoressa Maria Luisa Ferrari che ci ha dato subito il suo supporto”. L’idea era quella di aprire anche in Valle un punto dell’associazione ‘Cuore di Donna’ che ha sede a Casazza e che raccoglie migliaia di donne in tutta Italia.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo VAL DI SCALVE – Paola, Renata, Maria Luisa e le donne della Val di Scalve, nasce anche qui ‘Cuore di donna’: “Dalle visite al trasporto, ci penseremo noi” proviene da Araberara.
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MediaIn questi mesi Araberara organizzerà incontri con esponenti della politica, dell’economia e della cultura, incontri mirati a cercare di capire le opportunità concrete per il nostro territorio e per le nostre aziende. Abbiamo iniziato ieri, domenica 18 marzo a Rogno con il Ministro Roberto Calderoli e la tanto discussa legge sull’Autonomia differenziata e con l’Europarlamentare Gianna Gancia, che si è focalizzata sul tema “Europa e opportunità per imprese e cittadini delle nostre valli”. Erano presenti anche alcune delle donne del calendario #CCW (Calendar Cancer Woman) realizzato nel 2023 da Araberara.Incontreremo nel corso dei mesi esponenti delle varie compagini politiche, destra e sinistra, e imprenditori del territorio.Qui alcuni scatti del convegnoL'articolo ROGNO – Il Ministro Calderoli e il confronto con sindaci e imprenditori proviene da Araberara.
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