MediaLa notizia è certa, anche se non ancora ufficiale. I sussurri preelettorali hanno ormai lasciato il posto a un vento impetuoso: il gruppo di maggioranza ‘Orizzonte Comune’, che da un decennio regge le sorti del Comune di Casazza, ha il suo nuovo condottiero: Renato Totis. Sarà lui il candidato a sindaco alle elezioni comunali che si terranno nella prima metà di giugno.Non che il nome di Totis rappresenti una sorpresa per la gente di Casazza. Il suo è stato infatti uno dei nomi più gettonati al ‘toto-sindaco’ dei mesi scorsi.Per l’attuale maggioranza si facevano tre ipotesi. Una di queste prevedeva l’ascesa del vicesindaco Totis. Un’altra la ricandidatura del primo cittadino Sergio Zappella. La terza scomodava nientemeno che l’ex consigliere regionale Mario Barboni, sindaco di Casazza per tre mandati: dal 1992 al 1995 (quando c’era ancora la vecchia legge che prevedeva l’elezione dei consiglieri comunali, i quali sceglievano poi il sindaco), dal 1995 al 1999 (primo ad essere eletto direttamente dai cittadini di Casazza) e dal 1999 al 2004.Dalla margherita di ‘Orizzonte Comune’ è quindi stato scelto il petalo che porta il nome del numero due dell’attuale Amministrazione. Lo abbiamo contattato, ma ha preferito non commentare né in senso affermativo (confermando la notizia della sua candidatura), né in senso negativo (smentendo la notizia).SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 GENNAIOL'articolo CASAZZA- ELEZIONI – È Renato Totis il candidato sindaco della maggioranza proviene da Araberara.
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MediaLe foto di rito fanno il pieno di ‘figurine’ istituzionali. Non manca un partito o un ente. Non mancano fasce tricolore. Non mancano consiglieri regionali. Non mancano assessori regionali. Non manca niente. Almeno sulla carta. Peccato che poi appena si spengono i riflettori manca tutto. E quel tutto è tanto perché permetterebbe di guarire o almeno stare meglio a moltissimi ragazzi e ragazze, soprattutto minorenni affetti da problemi di alimentazione, una patologia sempre più frequente. Il centro è quello di Piario, all’interno dell’ospedale, quello per intenderci che doveva sostituire il reparto maternità chiuso fra le polemiche qualche anno fa. Sembrava un buon…rimpiazzo, almeno per tenere buoni i contestatori, già, sembrava…Invece dopo l’inaugurazione del 6 dicembre il nulla, il reparto rimane lì, vuoto, senza un’equipe, senza personale, certo, obietterà qualcuno ci voleva qualche mese prima di entrare a regime. Già, ma intanto arriva giusto un comunicato dove si annunciano tagli per 4 milioni di euro sulla sanità in Lombardia e che potrebbero riguardare anche la ormai rimandata apertura del centro di Piario.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 GENNAIOL'articolo PIARIO – Dalla sfilata delle autorità per l’inaugurazione del centro disturbi alimentari (mai funzionante) e ora il rischio è che non apra più, solo centri privati per migliaia di euro e dove sono i politici? proviene da Araberara.
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MediaCalma apparente. Che sta a significare che qui di apparente c’è tutto o nulla, ma di sicuro non c’è la calma. Le manovre preelettorali come da tradizione loverese sono cominciate da tempo e questo è il momento del tutto è possibile, in attesa di scremare e di ridurre il più possibile, dove possibile.***Lovere Domani – Susanna Canu, il trio del PD, il nome ‘coperto’ e la discussione sulla campagna elettoraleProcedono le commissioni che stanno elaborando programma e lista. Per la candidatura a sindaco, è stata interpellata un’autorevole professionista loverese, Susanna Canu, Avvocato, che si è riservata di considerare la proposta. Intanto, il PD loverese ha individuato autonomamente una rosa di nomi pescata dal proprio apparato: Elio Moschini, Marco Bonomelli e Giuseppe Ghitti.L’Ago di Lovere – Più Conti che Forcella ma Alex….In questi giorni si decide tutto, e per tutto si intende il candidato sindaco. Sara Raponi sembra chiamarsi fuori, dovrebbe rimanere nel gruppo e continuare il suo assessorato. Il testimone di Alex Pennacchio sembra pronto a raccoglierlo Gino Conti, che lascerebbe la gestione della Casa della Serenità mentre cominciano i lavori di ampliamento e ristrutturazione.Terza lista – Il ‘minestrone’ per curare tutte le malattieCi sarebbe spazio, anche qui come da tradizione, per una terza lista, in questo caso però non sarebbe di Sinistra ma la Destra Sovranista che cerca spazio e un posto in consiglio, qui ci sarebbe però un minestrone dove dentro c’è un po’ di tutto, Davide Corti, molto attivo sui social, ex 5 Stelle…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 GENNAIOL'articolo LOVERE – ELEZIONI – Lovere Domani in attesa del sì di una nota professionista, il trio dei nomi interni e… L’Ago e il dilemma autorevolezza, tra Gino Conti e Forcella ma la Lega, e la terza lista proviene da Araberara.
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MediaIl partito meloniano si sta organizzando sul territorio, rimontando rispetto ai due alleati di centrodestra, radicati da anni. Il Congresso provinciale di Fratelli d’Italia ha varato il “Coordinamento” di cui fanno parte 20 persone, 13 eletti dal Congresso e altri nominati dal presidente provinciale Andrea Tremaglia che ha al suo fianco anche 4 vicepresidenti: Michele Schiavi, Demis Todeschini, Valentina Tognoli e Alessandro Vigentini. Il territorio provinciale è stato diviso in 12 collegi o Circoli e per ognuno di questi è stato designato un coordinatore o presidente di Circolo. In quello del Basso Sebino è confermato Renato Santin, e oltre a lui l’unico che è entrato nel Direttivo provinciale della zona è il vicesindaco di Foresto Sparso Riccardo Gafforelli. “Con il quale siamo in piena sintonia” precisa lo stesso Santin. Che adesso ha in mano il pallino per le prossime elezioni comunali sia a Sarnico che a Credaro e Viadanica.“Deve essere chiaro che il centrodestra a Sarnico si presenterà unito e se passa il terzo mandato per i Sindaci il candidato a sindaco resta Giorgio Bertazzoli”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 GENNAIOL'articolo SARNICO – IL PRESIDENTE DI CIRCOLO DI FRATELLI D’ITALIA – Santin: “Bertazzoli candidato sindaco. Per noi vicesindaco e un altro assessore”. “Per Credaro ci stiamo ragionando”: in bilico Adriana Bellini? proviene da Araberara.
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Mediadi Giorgio FornoniC’è una lapide sopra il portone di una caratteristica casa di contadini nel centro di Peia, in Val Gandino. Ricorda che lì nacque il 19 gennaio 1853 Francesco Giuseppe, terzogenito dei sette figli di Giuseppe Brignoli e Caterina Bosio. All’interno c’è una corte dove ogni sera in estate si riunivano tutti gli abitanti della contrada. Papà Giuseppe leggeva passi della Bibbia, la mamma Caterina recitava il rosario e le ultime preghiere della sera. Era gente povera ma laboriosa, dedita alla campagna e alla cura degli animali domestici. Il piccolo Francesco crebbe in questo ambiente e niente lo distingueva da tanti altri suoi coetanei. Accompagnava anche lui il padre nei campi, pascolava pecore e mucche sulle pendici del monte Croce, scherzava e rideva con i suoi piccoli amici, non lesinava scherzi innocenti imitando la recita del rosario delle donne.La sua vocazione maturò con la devozione e l’affetto per la Vergine Maria, conosciuta nel Santuario della Madonna delle Grazie, sopra Peia. Ci saliva spesso con i genitori e con le sorelle e rimase sempre legato a quel luogo.Decise di entrare in seminario, a Bergamo, quando aveva già 16 anni e la prima a saperlo fu sua madre. “Chissà in quali pasticci mi metterai”, sbottò appena Francesco le ebbe confidato il suo proposito. Ma poi fu proprio lei, insieme allo zio sacerdote, ad accompagnarlo in seminario. Era quello un periodo storico burrascoso, che seguiva la nascita dell’Unità d’Italia, tra il 1864 e il 1874. La questione romana segnava pesantemente i rapporti tra Stato e Chiesa, c’erano vessazioni continue ai danni del clero e lo stesso Seminario di Bergamo subì in quegli anni la chiusura e il sequestro dei beni.Soltanto dal 1874, Francesco poté seguire con regolarità i corsi di filosofia e di morale che richiedeva l’indirizzo teologico dell’epoca. Nonostante la durezza e la rigidità della preparazione sacerdotale tipica del tempo, Francesco risultò pienamente adatto e venne dunque ordinato sacerdote il 22 maggio 1880 nella chiesa di S. Giovanni, sul Colle.La prima destinazione di don Francesco fu la parrocchia di Barzizza, in Val Gandino, dove rimase per 5 anni. La sua preghiera continua nella chiesetta di San Nicola gli procurò subito una grande venerazione da parte dei valligiani. Passò poi a Peia, il suo paese natale, divenendo anche maestro nelle scuole comunali di Leffe. Rifece a piedi per sei anni la strada che unisce Peia a Leffe, uno sforzo anche fisico che minò la sua salute già delicata. Fu proprio in quegli anni che soffrì i primi sbocchi di sangue. I suoi superiori, per sollevarlo dall’impegno più gravoso, gli proposero come destinazione la piccola parrocchia di Bani, una frazione di Ardesio. Raggiunse quel luogo, dove sarebbe rimasto per oltre 40 anni, la sera del 23 dicembre 1890.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 GENNAIO L'articolo MORÌ A BANI DI ARDESIO 90 ANNI FA – Ol Pret di Ba’: per i fedeli un “Santo” che compiva miracoli e leggeva il futuro proviene da Araberara.
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MediaSembrava un partito destinato a scomparire dopo la morte del suo fondatore. Invece sta piano piano rimontando la china che sembrava destinata alla discesa. Ma come in tutte le strade in discesa, basta invertire la rotta e… si è in salita. In Lombardia il movimentismo del coordinatore regionale di Forza Italia, Alessandro Sorte, sta producendo interesse (e ritorni all’ovile di grido, come quelli di Letizia Moratti e Gabriele Albertini) per un partito moderato che dia ancora un senso alla definizione di “centrodestra”, là dove i due partiti alleati (Fratelli d’Italia e Lega) nel copione interpretano la “destra” lasciando scoperto il “centro”. Uno spazio immenso in teoria, ma di composizione difficilmente decifrabile, un “centro di gravità permanente” che aspetta un punto di riferimento corposo, in alternativa a piccoli partiti tra loro oltretutto litigiosi (Calenda e Renzi).Sono 1.800 i tesserati forzisti in bergamasca, e, almeno in teoria (molti sono tesserati ma non direttamente coinvolti) potrebbero partecipare al Congresso provinciale di Forza Italia previsto nel pomeriggio di sabato 20 gennaio alla Fiera di Bergamo per eleggere il Coordinatore provinciale (in Forza Italia non viene chiamato “segretario”). Attualmente c’è un Commissario, Umberto Valois (è consigliere provinciale e consigliere comunale di Verdellino). I candidati a “Coordinatore provinciale” presentano una lista di 18 persone che faranno parte (se ci fosse una sola lista) in blocco del “Coordinamento provinciale” più una lista di 15 persone delegate al Congresso Nazionale fissato per il 23-24 febbraio a Roma per eleggere il “Coordinatore Nazionale”. Poi ci saranno i Congressi comunali.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 GENNAIOL'articolo POLITICA – Il ritorno di Forza Italia, il “silenzio” della Lega e la “spada di Brenno” di Andrea Tremaglia proviene da Araberara.
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MediaLa Festa del Cioccolato torna sul Sentierone a Bergamo.Da giovedì 25 a domenica 28 gennaio con apertura dalle 9:00 alle 19:00 (sabato fino alle 22:00), Promozioni Confesercenti organizza l’appuntamento con i migliori maestri cioccolatieri italiani.A Bergamo arriveranno 25 maestri cioccolatieri da tutta Italia con rappresentanti da Cuneo, Torino, Verona, Bergamo, Pavia, Monza, Parma, Treviso, Gorizia, Padova, Firenze, Pistoia e Perugia, città simbolo del cioccolato italiano, oltre alla presenza di una rinomata pasticceria calabra e di due cioccolatieri esteri provenienti dall’Ungheria e dal Belgio.Gli stand della Festa proporranno un vastissimo assortimento di prodotti freschi e artigianali, dalle tradizionali “stecche” alla cioccolata calda, senza dimenticare creme e dolci al cacao.Tutto da gustare anche il ricco contorno di eventi:Giovedì 25 gennaio alle ore 16.00 il momento inaugurale con il tradizionale taglio della tavoletta di cioccolato. Una tavola lunga 20 metri, realizzata partendo dal cioccolato caldo temperato, che sarà tagliata in cubetti e offerta a tutti i presenti.Venerdì 26 gennaio alle 20.30 il cioccolato sarà protagonista dell’ormai abituale cena di solidarietà alla Trattoria D’Ambrosio di via Broseta. In tavola saranno servite le tagliatelle al cacao preparate dai mastri pasticcieri e cucinate secondo una ricetta dei fratelli Cerea del ristorante stellato “Da Vittorio”. Il ricavato della cena sarà interamente devoluto in beneficenza.Sabato 27 gennaio appuntamento con la “Notte Nera”, una serata speciale durante la quale gli stand resteranno aperti fino alle 22.00 per proporre degustazioni di cioccolata calda e tutta la magia delle loro creazioni. Domenica 28 gennaio lo scultore Bruno Manenti sarà all’opera per realizzare una scultura di cioccolata dedicata alla città, partendo da un cubo di cioccolato di 20 chili.L'articolo Bergamo, sul Sentierone torna la Festa del Cioccolato proviene da Araberara.
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MediaWalter Semperboni è chiassoso, arrabbiato, entusiasta e potremmo andare avanti a buttare lì aggettivi per ore. Ma è una persona schietta e con la sua consueta schiettezza arriva in redazione un sabato mattina di gennaio. Vuole raccontare la sua Valbondione a pochi mesi dalle elezioni dove si presenterà come candidato sindaco: “Io non ce l’ho con nessuno, o meglio, ce l’ho solo con i disonesti”. Walter Semperboni sta zitto qualche secondo e racconta con gli occhi lucidi: “Sai, io la passione per la politica, per la vita amministrativa l’ho presa da mio padre, per 10 anni vicesindaco di Valbondione, lui mi ha trasmesso i valori dell’onestà e io su quella non transigo. Ricordo sempre un episodio che mi porto nel cuore, ero piccolo, in casa eravamo in 4 e lavorava solo mio padre, non abbiamo mai patito la fame ma certo non navigavamo nell’oro, mancava poco a Natale e un giorno arrivò a casa un cesto enorme, c’era una lettera sul cesto, la mamma disse a noi figli di non toccarla e di non toccare il cesto fino a che non sarebbe tornato papà dal lavoro. Papà tornava col pullman il venerdì sera, noi guardavamo il cesto con l’acquolina in bocca, c’era davvero di tutto, lui arrivò, aprì la lettera, era il cento di un ingegnere che doveva fare un lavoro all’acquedotto di Lizzola. Mio padre disse ‘non toccate niente’, il giorno dopo ha portato il cesto al ricovero di Valbondione, noi siamo rimasti così, con l’acquolina in bocca e una lezione di onestà che ho sempre portato con me”. Vedere Walter commuoversi non è roba di tutti i giorni, anzi, qualche secondo e Walter torna sulla Valbondione attuale: “Io non voglio fare casino, io voglio solo che le cose funzionino e che siano fatte con tutti i crismi ma così non è…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 GENNAIO L'articolo VALBONDIONE – Walter Semperboni come non l’avete mai visto: “Mio padre, quel pacco di Natale portato in casa di Riposo, l’onestà come valore e il mio ‘caratteraccio’” proviene da Araberara.
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MediaChe il Centro Sportivo Vigor di Albino sia destinato alla chiusura (tra le polemiche), è ormai chiaro a tutti, anche se c’è (o c’era…) qualcuno che, in fondo, teneva ancora accesa la fiamma della speranza. Una fiamma che, però, si fa sempre più debole e incerta.Nella prima metà di gennaio si è nuovamente parlato del Centro Vigor, in particolare delle piscine, per l’ordinanza che ne sospendeva l’utilizzo. I valori dell’acqua delle piscine, infatti, non erano conformi alle norme di legge e, di conseguenza, la sospensione è stata un atto dovuto.Il sindaco di Albino Fabio Terzi, che nei mesi scorsi è stato investito da una revolverata di polemiche per l’annunciata chiusura del centro sportivo (accuse respinte affermando che a decidere la chiusura del Centro Vigor non è stato il Comune), vista la delicatezza della questione ha voluto annunciare ai cittadini e, in particolare, agli utenti del centro natatorio Vigor, le ragioni del provvedimento di sospensione.“Mio malgrado, ho dovuto dare il mio assenso all’emissione dell’ordinanza da parte del responsabile dei Servizi Finanziari, dott.ssa Cécile Tiani, con la quale è stata disposta la sospensione immediata dell’utilizzo della piscina del Centro Sportivo Vigor.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 GENNAIOL'articolo ALBINO – Centro Vigor, piscine ‘sospese’ a un passo dalla chiusura definitiva proviene da Araberara.
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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/01/collina-luxury-relais-piscina-scaled-e1705651229219.jpg">Media</a>Meraviglia. Se dovessi descrivere l’emozione che ho provato arrivando lassù, sulla collina di Clusone, direi proprio meraviglia. Non ho dubbi. Qui sembra di immergersi in un mondo che cancella la frenesia che si vive a poche centinaia di metri. Come se una linea immaginaria ti concedesse l’ingresso in un mondo che non ti aspetti, che ti sorprende, che ti lascia senza parole. Ma ora le parole le trovo.Riavvolgiamo il nastro. È un sabato mattina, è il 13 gennaio, e non è un giorno qualunque – ma il perché lo capirete un po’ più giù -, mancano pochi minuti alle 11 e la strada che porta al Collina Luxury Relais (anche se a molti piace chiamarlo soltanto ‘Collina’ per ricordare i vecchi tempi quando qui si veniva per divertirsi, “che va bene per chi conosce la zona, per ragioni di comunicazione però utilizziamo la dicitura completa”, mi spiega il direttore Alessandro Urru) è illuminata dai timidi raggi di sole che riescono a filtrare dai rami degli alberi che riescono a nascondere la struttura. Una lieve patina di ghiaccio sull’asfalto rende l’idea del clima pungente di metà gennaio, ma una volta arrivata alla sommità, si apre il cielo di un colore azzurro intenso e qui, davvero, sembra di essere approdati in… Paradiso.Ma andiamo avanti. Sulla mia destra il parcheggio inizia a riempirsi (e soltanto dopo ho capito il perché visto che non è ancora aperto al pubblico), sulla sinistra qualche furgone ricorda che siamo ancora in un cantiere, anche se manca davvero pochissimo all’apertura. Il countdown è già iniziato: proprio mentre leggete queste pagine, il 19 gennaio, il ristorante apre le sue porte. Per il resto della struttura bisognerà attendere il 1° febbraio. Un avvio… soft, come l’ha definito il direttore, perché la vera inaugurazione avverrà ad aprile, quando anche la natura che si stende tutt’attorno sarà di colori vivaci e l’atmosfera profumerà di primavera. Dimenticavo, chi qualche anno fa qui ci veniva in discoteca, ricorderà la villa dei proprietari, ecco, ora ospita le sei lussuose suite e la Penthouse, la suite presidenziale, per intenderci. Ma qui vi ci porto dopo.Dicevo, lasciato alle spalle il parcheggio, trovo ad accogliermi un maestoso ulivo secolare. Se questa è la premessa – penso tra me e me – chissà cosa mi aspetta là dentro. Avevo ragione. Uno sguardo all’insù e s’intravede il cielo.Dietro le grandi vetrate, il direttore Alessandro Urru mi accoglie e proprio qui inizia il mio viaggio. Il parcheggio si affolla sempre di più, è un giorno speciale. Arrivano i primi sindaci, che alla fine saranno una trentina e oggi è l’occasione per conoscere la struttura. Non me ne vorranno, ma qualche commento – fatto non proprio a bassa voce – io l’ho annotato…Il punto di ritrovo è all’ingresso del ristorante ‘Beides’, mentre attendiamo che il gruppo si compatti, arriva <strong>Silverio Pezzoli</strong>, che ha progettato la struttura e la conosce nel più piccolo dettaglio e quindi a lui il compito di farci da Cicerone.“<em>Avviso chi non lo conosce che vi spiegherà che le guarnizioni arrivano dal Guatemala e ci hanno messo otto giorni per essere qui… se lo seguite mangiamo stasera alle sei</em>”, scherza il presidente della Comunità Montana <strong>Gianpiero Calegari</strong>.Nel frattempo gli chef <strong>Dario Gaiti</strong>, nipote del proprietario <strong>Luciano Verzeroli</strong>, sorride: “<em>Abbiamo cucinato per re, regine, presidenti e ora… anche per i sindaci</em>”.È proprio l’architetto a prendere in mano le redini del discorso: “<em>Trovare un imprenditore lungimirante sul nostro territorio non è cosa facile e io ho avuto l’onore e l’onere di realizzarla. Non è ancora in funzione quindi abbiate pazienza se qualche cavetto non è ancora al suo posto </em>(sorride, ndr)”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 GENNAIOL'articolo <a href="https://www.araberara.it/clusone-diario-di-bordo-di-una-giornata-a-5-stelle-al-collina-luxury-relais/">CLUSONE – Diario…
<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2020/03/palazzo-regione-lombardia-e1676358976675.jpg">Media</a>Sul numero di Araberara in edicola dal 19 gennaio abbiamo parlato di disturbi alimentari, del <a href="https://www.araberara.it/inchiesta-bulimia-e-anoressia-milioni-di-malati-e-pochi-centri-di-assistenza-il-boom-dopo-il-covid/">boom di casi dopo il Covid</a>, abbiamo raccontato storie di persone che hanno dovuto fare i conti con l’<a href="https://www.araberara.it/sovere-la-dottoressa-elena-28-anni-e-il-suo-passato-con-lanoressia-io-e-la-mia-guerra-contro-il-cibo-le-merendine-nascoste-pesavo-45-kg-sono-alta-173-la-consapevolezza-il/">anoressia</a> e di <a href="https://www.araberara.it/lintervista-mia-figlia-13-anni-il-calvario-dellanoressia-nessuna-struttura-idonea-e-lei-che-soffre-ora-mangia-solo-se-imboccata-dal-papa/">chi li sta facendo proprio mentre scriviamo</a>. E poi abbiamo parlato del centro di Piario, inaugurato a dicembre e del taglio dei fondi.“<em>Regione Lombardia è molto attenta a questo tema –</em> afferma il consigliere regionale di FDI Michele Schiavi<em> – Come specificato dall’Assessore Bertolaso, il Piano di sviluppo della salute mentale di prossima approvazione prevede l’allocazione, nel 2024, da parte di Regione Lombardia di circa 6 milioni di euro così suddivisi: 1,5 milioni di euro proveniente dallo stanziamento della Legge Regionale sui DNA, 1,6 milioni di euro dal fondo ministeriale e 2,7 milioni di euro dal FSR. Oltre a ciò, nei prossimi anni verrà mantenuto almeno lo stesso livello di finanziamento. Nessuno dei progetti in corso subirà interruzioni, anzi, sono previsti potenziamenti attraverso l’allocazione di nuove risorse. Il Ministro Schillaci ha annunciato, negli scorsi giorni, che i fondi per i disturbi della nutrizione e alimentazione (DNA) diverranno strutturali grazie ai Livelli essenziali di assistenza (Lea) e al nuovo Nomenclatore tariffario che il Governo ha approvato a luglio 2023 e vedranno lo stanziamento di 50 milioni per il 2024 e 200 milioni per il 2025. Nelle more dell’entrata in vigore, prevista per il 1° aprile 2024, nel Milleproroghe sarà proposto con un emendamento un “Fondo straordinario” pari a 10 milioni di euro istituito per il 2024. Questi risultati sono il frutto di una sinergia virtuosa tra il Governo nazionale e quello regionale che hanno reso strutturali questi fondi, permettendo di dare una risposta seria e a lungo termine da parte del Sistema Sanitario Nazionale ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Dispiace che anche in queste settimane la sinistra in Consiglio Regionale abbia trovato il modo di accendere su questo tema un’inutile polemica, dopo che negli anni in cui è stata al Governo ha stanziato solo fondi straordinari, totalmente insufficienti rispetto alla necessità complessiva”</em>.Schiavi si sofferma poi su Piario:<em> “Relativamente al Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare di Piario la polemica di queste settimane è strumentale. Quando mi sono insediato in Consiglio Regionale i lavori avevano subito dei ritardi importanti a causa di motivazioni non dipendenti da Regione Lombardia. Ho seguito negli ultimi mesi del 2023 i lavori, recandomi più volte sul cantiere e verificando lo stato di avanzamento degli stessi. A dicembre, come ben specificato durante la cerimonia, è stato inaugurato il Centro stesso ed è stato illustrato il percorso che porterà all’attivazione dello stesso, con l’assunzione e la formazione del personale (che grazie ad un accordo con l’Università di Bergamo è già in corso) in un periodo in cui è molto difficile reperirlo. A questo si aggiunge che presso i presidi di Piario, Gazzaniga e Calcinate l’ASST Bergamo Est, ancor prima dell’inaugurazione del Centro, aveva attivato, prima in Provincia di Bergamo, ambulatori territoriali per la presa in carico dei pazienti affetti da disturbi del comportamento alimentare. Personalmente vigilerò sull’attivazione completa del Centro, come già previsto dai cronoprogrammi regionali. Mi auguro che i miei colleghi…
MediaI numeri sono incredibili. Di quelli che lasciano senza parole, e forse invece le parole andrebbero usate. I dati del Ministero della Salute 2019- 2023, che incrocia fonti di diverse: le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO), gli accessi ai centri specializzati e alla specialistica ambulatoriale, al pronto soccorso e le esenzioni. Nel 2019 erano i casi di disturbi alimentari (anoressia, bulimia e binge eating) intercettati erano stati 680.569, nel 2020 erano balzati a 879.560, nel 2021 a 1.230.468, e nel 2022 a 1.450.567. Questi i nuovi casi. Nel complesso le persone trattate oggi per queste patologie sono oltre 3 milioni; nel 2000 erano circa 300 mila. Anche i dati Rencam regionali (Registro nominativo cause di morte) sono purtroppo molto alti, il dato Rencam del 2022 rileva complessivamente 3.158 decessi con diagnosi correlate ai Disturbi della Alimentazione e della nutrizione, con una variabilità più alta nelle regioni dove sono scarse o addirittura assenti le strutture di cura e con una età media di 35 anni, che significa che una alta percentuale di questo numero ha una età inferiore a 25 anni.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 GENNAIOL'articolo INCHIESTA – Bulimia e anoressia: milioni di malati e pochi centri di assistenza, il boom dopo il Covid proviene da Araberara.
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MediaOpere pubbliche e sicurezza sono i due temi che il sindaco Marco Zoppetti ha dovuto affrontare con l’aprirsi del nuovo anno.Andiamo con ordine. La prima buona notizia è arrivata come un bel regalo di Natale: “Da anni ormai, già insieme a don Simone, avevamo ravvisato la necessità di intervenire sulla scalinata che porta alla chiesa di Rova (di proprietà comunale appunto, ndr), molto utilizzata in particolare per i matrimoni e che presenta delle problematiche che adesso non possono davvero più aspettare. Un precedente finanziamento ci avrebbe consentito di fare un intervento che non sarebbe stato ottimale vista la capacità finanziaria limitata e quindi abbiamo deciso di dirottare quelle risorse in altri interventi e aspettare. Grazie alla perseveranza e alle relazioni politiche ed istituzionali, la nostra proposta è stata accolta e il provvedimento, a firma del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e del Ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano, accorda un finanziamento per un importo complessivo di 170.000 euro. Un importo considerevole che contiamo possa essere sufficiente a coprire l’opera”.Tempistiche? “Già questo mese verrà incaricato il progettista e ci metteremo in contatto con la Soprintendenza e gli altri enti competenti per le autorizzazioni necessarie e poi si proseguirà con l’affidamento dei lavori che pensiamo possano concludersi dopo l’estate”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 GENNAIOL'articolo ENDINE – Il sindaco: “170mila euro per la scalinata di Rova. Assunti 3 nuovi vigili e accordi con i Comuni vicini per maggiore sicurezza” proviene da Araberara.
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MediaCome cinque anni fa, si va verso le due liste. Cristian Molinari si ripresenta con gran parte del suo attuale gruppo, anche se qualche defezione c’è come succede sempre dopo 5 anni. Sull’altro fronte non sarà più della partita Oreste Bettoni…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 GENNAIOL'articolo ROGNO – Verso due liste, Molinari si ricandida e un nuovo gruppo al lavoro proviene da Araberara.
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furtiI furti nelle abitazioni in Val Seriana, ma in particolare nei Comuni dell’Altopiano (Clusone, Cerete, Fino del Monte, Onore, Rovetta e Songavazzo) continuano a preoccupare, tanto che le amministrazioni hanno diffuso un comunicato rivolto ai cittadini.“Possiamo assicurare – si legge – che le forze dell’ordine stanno operando con massimo impegno per prevenire e fronteggiare il fenomeno che in questi ultimi mesi ha avuto una recrudescenza anche nel nostro territorio. I responsabili e gli agenti di Polizia locale di Clusone e dell’Unione Comuni della Presolana collaborano fra loro e con i carabinieri, per l’integrazione dell’attività di pattugliamento. Oltre a richiamare la necessità che vengano attuati tutti gli accorgimenti possibili per proteggere la propria abitazione, si chiede alla cittadinanza la collaborazione nel segnalare con tempestività al 112 ogni situazione sospetta. È infine sempre indispensabile denunciare l’eventuale furto o anche solo il tentativo di furto subito”.L'articolo Val Seriana – Furti, i sindaci: “Denunciate anche le situazioni sospette” proviene da Araberara.
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alessia pifferiIndagate per favoreggiamento e falso ideologico (sono state anche perquisite dalla polizia penitenziaria) le due psicologhe che si sono occupate dell’omicidio della piccola Diana Pifferi, morta nel luglio del 2022 a soli 18 mesi, mentre la madre si trovava a Leffe dal compagno.Le due psicologhe del carcere di San Vittore avevano redatto una relazione, effettuando un test sul quoziente intellettivo, su Alessia Pifferi, a processo a Milano per omicidio pluriaggravato per avere lasciato morire di stenti la figlia Diana, abbandonandola in casa per 6 giorni.Il pm Francesco De Tommasi aveva contestato la relazione basata sui colloqui con le psicologhe che avrebbero fornito alla donna “una tesi alternativa difensiva”, un possibile vizio di mente, e l’avrebbero “manipolata”.Con le due psicologhe è indagata per falso ideologico anche l’avvocato Alessia Pontenani, legale di Alessia Pifferi.Secondo il Pm sarebbe stato attestato “falsamente” che la donna “aveva un quoziente intellettivo pari a 40 e quindi un ‘deficit grave’”, con un test non “utilizzabile a fini diagnostici e valutativi”. E le due psicologhe avrebbero svolto, sempre secondo De Tommasi, una “vera e propria attività di consulenza difensiva, non rientrante” nelle loro “competenze”.Alle due psicologhe, da quanto si è saputo, la Procura di Milano contesta più episodi in relazione alle accuse di favoreggiamento e falso ideologico per il loro lavoro effettuato su Pifferi. “E’ nostro dovere esternare una forte perplessità rispetto ad una apparente prassi che, come ripetiamo, nella nostra piuttosto ampia esperienza, non abbiamo mai visto applicare a nessun altro detenuto”, avevano scritto gli psichiatri Marco Lagazzi e Alice Natoli, consulenti della Procura, in una relazione depositata alla Corte d’Assise nel processo in corso. Una relazione nella quale, in sostanza, hanno criticato fortemente l’operato delle psicologhe di San Vittore.Quel test psicometrico Wais ha stabilito che Pifferi, in pratica, ha un ritardo mentale. “Il contributo delle psicologhe è già stato ampiamente discusso – si legge nella consulenza – e non si può non essere perplessi per l’attuazione di un test che non ha nulla a che fare con la gestione penitenziaria ma è utile per la difesa penale, e per una intensiva rilettura del caso fatta con l’imputata di un così grave reato. L’impressione che si trae da tutto questo – scrivono i consulenti – è che ciò renda tra l’altro ormai inutile qualsiasi esame peritale, perché valuterebbe non i vissuti della persona, ma ciò che la stessa ha riferito di avere appreso e discusso nel lavoro con le psicologhe, unitamente al suo deresponsabilizzante convincimento di essere lei stessa una bambina (dati gli esiti del test sul quoziente intellettivo, ndr), sempre espresso dalla psicologa”.Da qui, secondo i pm, una presunta “manipolazione” sull’imputata. Intanto sarà depositata a fine febbraio la perizia psichiatrica disposta dalla Corte d’Assise (presidente Ilio Mannucci Pacini) per valutare la capacità di intendere e volere della donna. Perizia richiesta dalla difesa, con l’avvocato Alessia Pontenani, che ha valorizzato, tra le altre cose, proprio gli esiti della relazione delle due psicologhe, parlando di un “gravissimo ritardo mentale” della donna, che ha “un quoziente intellettivo di una bimba di 7 anni”.Le perquisizioni a carico delle due psicologhe sono state disposte dalla Procura di Milano anche per verificare, oltre ai “rapporti tra le indagate” e Pifferi, “più in generale” la “gestione” anche di altre quattro detenute da parte delle stesse professioniste.L'articolo Leffe, omicidio della piccola Diana: indagate per favoreggiamento le psicologhe proviene da Araberara.
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MediaQuando si manifestano segnali di attività di spaccio di stupefacenti o gesti di microcriminalità, è fondamentale intervenire in tempo. Lo sa benissimo il sindaco facente funzione di Scanzorosciate, Paolo Colonna, che su questo tema è intervenuto in tandem con il suo collega sindaco di Torre de Roveri.Lo ha spiegato lui stesso con un suo messaggio social: “La collaborazione tra enti è fondamentale e determinante! Questa mattina sono andato in sopralluogo insieme all’amico sindaco di Torre de Roveri Matteo Lebbolo per verificare i lavori di posizionamento di nuove telecamere. Qui siamo sul Colle dei Pasta (al primo tornante) sul confine tra i comuni di Scanzorosciate e Torre de Roveri. In questo punto avevamo, come territori, problemi di microcriminalità e di spaccio che si stavano sviluppando velocemente. Pertanto era necessario intervenire velocemente e prontamente con scelte di contrasto attive e passive. Nel mese di settembre ho chiamato Matteo chiedendogli se era disponibile a collaborare per risolvere un problema comune e condiviso.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 GENNAIOL'articolo SCANZOROSCIATE – Microcriminalità e spaccio, nuove telecamere sul confine con Torre de Roveri proviene da Araberara.
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Media(Ser-To) – All’inizio di febbraio si svolgerà la prima assemblea dell’associazione dei commercianti ‘Le Botteghe di Albino’ con il nuovo direttivo eletto a novembre.Il nostro giornale ha intervistato il presidente Giada Cortinovis che spiega: “Io e gli altri componenti del direttivo siamo molto affiatati – spiega la presidente Giada Cortinovis – Ci troviamo ufficialmente ogni due mesi, ma tra di noi ci vediamo anche due volte alla settimana per analizzare i vari problemi. Alla nostra assemblea sono invitati tutti i commercianti di Albino e la nostra speranza è di coinvolgere anche quelli delle frazioni. Durante la riunione partiremo anche con la campagna di tesseramento per il 2024”.Che iniziative pensate di organizzare quest’anno? “Il nostro obiettivo è animare la città e portare più gente ad Albino; per raggiungerlo cercando di collaborare con le varie associazioni ed agenzie del territorio. Collaboreremo, come abbiamo già fatto l’anno scorso, con l’associazione ‘Albino in Arte’ e siamo già stati contattati da un’associazione sportiva e dall’Admo (Associazione donatori midollo osseo) che ci ha chiesto una collaborazione per una loro iniziativa…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 GENNAIOL'articolo LE BOTTEGHE DI ALBINO – La presidente dei commercianti: “Affitti troppo alti. Comunque, qualcuno sta aprendo…” proviene da Araberara.
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jannik sinner in finaleJannik Sinner vola in finale agli Australian Open ed è il primo italiano nella storia. Il leader del tennis azzurro ha battuto Novak Djokovic in quattro set con il punteggio di 6-1 6-2 6-7 6-3.Jannik Sinner conquista la sua prima finale in uno Slam e ora affronterà il vincente della seconda semifinale tra Medvedev e Zverev. “E’ stata una partita durissima – ha commentato Sinner a Sky Sport -. Ho iniziato benissimo nei primi due set, Nole ha sbagliato tanto. Ho sbagliato un match point nel 3°, ma volevo essere pronto per il set successivo. Ho iniziato alla grande e non vedevo l’ora di giocare questa partita. Avevo perso con Nole a Wimbledon, ho imparato da quella partita. Fa parte del mio processo di crescita. Giochiamo in modo simile, la risposta è il nostro punto forte. Cercavo di far partire lo scambio, non dico le tattiche perché ho la sensazione che faremo qualche altra partita contro. Mi ero allenato con Djokovic quando avevo 17 anni, cercavo di imparare dai migliori. Mi aveva consigliato di essere imprevedibile, di migliorare il servizio ma ho la sensazione di poter migliorare ancora. Volevo essere preparato, dallo scorso anno la fiducia è altissima ed ero sicuro di poter giocare contro i migliori del mondo. Scenderò in campo con il sorriso e darò il massimo nella mia prima finale Slam. Zverev o Medvedev? La guarderò, mi piace guardare il tennis e la guarderò tranquillo. Sono 2 giocatori incredibili, sarà interessante. Vediamo chi affronterò domenica. La mia famiglia è a casa e starà a casa: saluto tutti i tifosi italiani, abbiamo anche la finale di doppio ed è bello essere ancora in corsa”.L'articolo Australian Open: Sinner in finale proviene da Araberara.
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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/01/onlufannsdue.jpeg">onlyfans</a>di Luca Mariani“<em>Con Onlyfans ho iniziato due annetti fa, per scherzo con una mia amica</em>” <strong>Mara</strong>, questo nome è di fantasia, ha voglia di raccontarsi, ma preferisce farlo in forma anonima: “<em>Preferisco tenere nascosta la mia identità per questioni lavorative, perché non tutti sono così aperti come i miei parenti e i miei amici”. </em>Mara ha più di vent’anni, è nata e cresciuta in un paesino dell’alta val Seriana e da qualche anno si è trasferita in una grande città del nord Italia per motivi di studio. Qui ha deciso di iscriversi a Onlyfans, il sito web nato nel 2016 che offre intrattenimento e contenuti destinati agli adulti. «<em>Prima di creare la mia pagina su questa piattaforma ho utilizzato i vari social come Reddit, Instagram e Telegram. Qui ci sono gruppi specifici, ad esempio quello di “unghie dei piedi”. Così ho visto chi era iscritto e ho cominciato a scrivergli che avevo aperto un profilo su Onlyfans. Oppure pubblicavo direttamente la foto su quel gruppo e loro mi scrivevano in privato. Se uno ti trova e ti conosce su quei tre social poi ti cerca anche su Onlyfans</em>.» Una volta sbarcata su questo sito dove i contenuti sono visibili solo grazie ad un abbonamento Mara è stata accerchiata dall’aiuto e dalla complicità di altre ragazze: “<em>Alla mia amica venivano un sacco di idee, perciò la creator che ci sta dietro è lei. Io facevo solo le foto e le mettevo. Poi c’erano anche tante altre ragazze che mi dicevano come fare. Perciò c’è un bel po’ di solidarietà dietro. Non c’è concorrenza”. </em>In questo clima di collaborazione femminile Mara si sente a suo agio. Così ha inizio questa avventura tra il ludico e il piccante che dura ormai da due anni: “<em>Da quel momento hanno iniziato a scrivermi un po’ di persone e adesso ho i miei seguaci che mi chiedono alcune cose particolari, ma non è nulla di che. Non è che vendo il mio corpo, come si crede nell’immaginario collettivo”. </em>Dopo aver rivendicato il pieno controllo sul suo corpo e sulla sua libertà la giovane creator seriana entra nel dettaglio della sua attività su Onlyfans: “<em>Io carico foto solo dei miei piedini. I miei piedi al mare, in spiaggia o in camera. A qualcuno piace qualcosa di più particolare e per esempio mi chiede foto della pianta del piede, non so perché”. </em>Ma queste sono le richieste più comuni. Molte sono le stramberie anche feticiste che appassionano i visitatori di Onlyfans: «<em>Addirittura c’è chi chiede di spedirgli i calzini e se puzzano è ancora meglio. Conosco persone a cui chiedono di inviare il Tampax usato. Io non l’ho mai fatto e non mi interessa nemmeno.» </em>I seguaci di Mara sembrano più discreti. Anche se pure a lei sono capitati episodi particolari: “<em>La cosa più strana che mi è successa è un signore che mi ha pagata per farmi delle domande. Io dovevo solo rispondere. All’inizio erano domande normali e poi è andato più sullo spinto. Così gli ho detto che se avesse voluto farmi altre domande avrebbe dovuto darmi altri soldi. Allora lui mi ha pagata di più, in quel caso in buoni Amazon”. </em>Grazie ai suoi piedini e a questa attività su Onlyfans la ragazza più che ventenne guadagna circa duecento euro al mese, anche se ammette con sicurezza che «<em>se ci sto dietro guadagno di più</em>.» <em> </em>A garantirle questa entrata extra sono soprattutto uomini con famiglia sulla cinquantina: «<em>Sanno cosa vogliono, non hanno problemi a chiedermelo e si fanno vedere anche in faccia.»</em> Ammette Mara che poi racconta un episodio particolare: «<em>Mi è capitato di ricevere richieste da un uomo della nostra valle che conosco.</em>SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 GENNAIOL'articolo <a href="https://www.araberara.it/alta-valle-mara-studente-che-arrotonda-con-onlyfans-carico-solo-foto-dei-miei-piediqualcuno-mi-chiede-anche-i-calzini-sporchi-conosco-gente-a-cui-hanno-chiesto-i-tampax/">ALTA VALLE – Mara, studente che arrotonda con Onlyfans: “Carico solo…