MediaArriva come un tornado. Di quelli che trascinano tutto e tutti. E che quando trascinano lanciano verso l’alto, dove la sensazione di volare ti fa andare oltre davvero, quell’oltre che può ancora tutto. Don Cesare Isonni, prete, imprenditore (ma guai a dirglielo perché ti risponde ‘gli imprenditori investono capitale, io ho investito il mio tempo e le mie capacità e non ho messo un soldo “), presidente di una delle cooperative che funziona meglio di tutta la zona, laureato in filosofia, produttore di vino e di olio e molto altro. Lovere, mattina di dicembre, piove ma a Ossimo da dove arriva Don Cesare nevica, qualche minuto di ritardo e poi la sua voce che risuona qui nella sede del Piccolo Sentiero, la cooperativa che con altri 15 volontari ha fondato nel 1984. Cominciamo: “Ho insegnato a Darfo per 20 anni alla scuola per geometri, sono stato anche vicepreside, e poi venivo qui, in cooperativa”. Cooperativa che è nata nel 1984: “Sono stato curato a Lovere per 12 anni, allora c’era una bella associazione dei genitori dei tossicodipendenti che collaborava con la comunità di don Redento a Bessimo che è stato un modello. E così abbiamo pensato di creare questa cooperativa sulla spinta dell’associazione dei genitori di tossicodipendenti, abbiamo preso Brescia come modello, allora era Brescia il modello da seguire, c’erano Felice Scalvini e Giovanna Bussolati, che nel 1991 faranno il primo contratto nazionale delle cooperative sociali di tipo B che sono quelle che si occupano dell’inserimento lavorativo. E abbiamo cominciato così, con la grande nevicata del 1985. Già, un inizio col botto: “Non era stato difficile trovare 15 persone per fondare la cooperativa, allora a Lovere c’erano gli scouts e l’acr oltre a tanti gruppi e associazioni. C’erano Virginia Bianchetti, Riccardo Vender, Tiziana Vender, Ernesto Vaninetti…, altre persone del gruppo Caritas, il notaio era gratis e così abbiamo cominciato questa avventura con due o tre dipendenti. Siamo arrivati a 52 dipendenti, ora ne abbiamo 32. Avevamo deciso di puntare su tre settori, il verde, un negozio che era stato lasciato in centro storico e che lavorava il rame, ce lo regalavano, avevo proposto a due operai di continuare con l’attività ma hanno preferito fare altro e quindi non se ne è fatto niente e poi puntavamo sul restauro dei mobili. C’era un artigiano che lavorava all’Italsider (Alessandro Folzi ), che insegnava ai ragazzi a restaurare mobili, hanno restaurato i banchi della Chiesa ma il laboratorio non era autosufficiente, il ragazzo che è venuto da noi é stato poi accreditato presso le Belle Arti e ha restaurato il Coro della chiesa a Paisco Lovere, dove sono stato parroco”. Don Cesare è di Ossimo e vive a Ossimo…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 16 DICEMBREL'articolo LOVERE – Don Cesare: “Quei ragazzi tossicodipendenti, il Piccolo Sentiero, 52 dipendenti, la filosofia, e ora mi metto a produrre vino e olio a Lovere…” proviene da Araberara.
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MediaSovere, con ben otto ragazzi, è stato il comune più premiato dal Consorzio del BIM (Bacino Imbrifero Montano dell’Oglio), ente impegnato nella consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli. Il 2 dicembre, presso l’Università degli Studi di Bergamo, si è tenuta la cerimonia di consegna, dove, per il comune di Sovere, sono stati premiati: Francesco Delvecchio (conseguimento della laurea magistrale nella facoltà di Medicina), Lara Forchini (conseguimento della laurea magistrale nella facoltà di Ingegneria), Simone Giudici (conseguimento della laurea magistrale in Scienze Motorie nella facoltà di Medicina e Chirurgia), Stefano Mascarino (conseguimento della laurea magistrale nella facoltà di Economia), Alessandro Pegurri (conseguimento della laurea magistrale nella facoltà di Ingegneria), Martina Zanni (conseguimento della laurea magistrale nella facoltà di Scienze Pedagogiche), Michela Marchesi (studentessa frequentante il primo anno della facoltà di Mediazione Linguistica) ed Elena Vitali (studentessa frequentante il secondo anno della facoltà di Scienze Biologiche). Dunque, un grande orgoglio per il comune di Sovere, che può vantare il maggior numero di ragazzi premiati dal Consorzio. Il fatto di essere il paese più rappresentato ha riempito di gioia anche il sindaco Federica Cadei, che ha esternato la sua emozione sui social…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 16 DICEMBREL'articolo SOVERE – Il Comune con più studenti premiati per il merito scolastico, piccoli ‘geni’ crescono proviene da Araberara.
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MediaGabriele Paris, da Solto Collina ad Anversa. 26 anni, tanti progetti e sogni, e nel 2020 la decisione di trasferirsi in Belgio, una scelta che gli ha cambiato la vita, almeno dal punto di vista professionale. “Quando frequentavo il quinto anno di università, ho deciso di intraprendere un’esperienza di Erasmus in Belgio – spiega Gabriele Paris –. Avevo preparato un elenco con tutte le università europee e la migliore si trovava proprio qui… se non mi avessero accettato sarei rimasto sicuramente in Italia. Fortunatamente è andata bene (sorride, ndr) ed è stata un’esperienza unica”.La carriera di Gabriele inizia da molto molto lontano e si sviluppa attraverso un intenso percorso di studi: “Ho frequentato per tre anni le superiori all’Istituto ‘Ettore Majorana’ di Seriate, indirizzo informatico e, per due anni, le scuole superiori di Lovere, elettronica, e poi ho deciso di iscrivermi alla facoltà di Ingegneria Informatica a Dalmine, l’Università degli Studi di Bergamo. Il 15 settembre 2020 sono partito per il Belgio”.E quando gli chiediamo come si trova… “Mi aspettavo di trovare un paese molto più caldo, qui fa veramente molto freddo rispetto all’Italia (ride, ndr). Dal punto di vista della viabilità la situazione non è delle migliori… le strade hanno diverse criticità. Questi sono gli aspetti negativi, ma quelli positivi sono molti di più. Il Belgio è un paese che ti offre l’opportunità di crearti una carriera, sono sicuro che la posizione che ricopro ora non l’avrei mai trovata in Italia. A livello economico è tutto un altro mondo, qui l’economia va a gonfie vele. Lo stipendio che si percepisce in Belgio è due o addirittura tre volte maggiore rispetto ad uno stipendio italiano, e così riesco ad avere un tenore di vita che in Italia non sarebbe possibile. Attualmente, mi occupo di sicurezza informatica. Spesso mi capita di cercare delle offerte di lavoro in Italia, per vedere effettivamente quello che offre, ma non c’è paragone rispetto alla qualità che ti offre il Belgio. All’inizio la mia idea non era quella di trasferirmi qui, volevo solo vivere un’esperienza di Erasmus, ma, l’università belga, in quel periodo, era alla ricerca di un analista di sicurezza informatica e mi sono detto: perché non provarci? È stata la scelta migliore che abbia mai fatto”. …SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 16 DICEMBREL'articolo SOLTO COLLINA – Gabriele, da Solto al Belgio: “Mi mancano le montagne ma, carriera, stipendio e tenore di vita sono meglio che in Italia” proviene da Araberara.
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MediaRegione Lombardia ha destinato a Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi 1milione e 408mila euro da gestire nel triennio 2022 -24 per spese di investimento.Nei giorni scorsi la suddivisione del mega contributo: un milione sarà destinato all’efficientamento energetico delle sedi della Comunità Montana, 228mila euro serviranno poi alla messa in sicurezza dell’incrocio tra la SP79 e la SP80 che coinvolge cinque comuni del basso Sebino, Viadanica, Villongo, Adrara San Martino, Adrara San Rocco e Sarnico nella località Campomatto; i restanti 180mila euro serviranno al completamento del primo tratto della Monaco – Milano con il collegamento alla Strada Verde.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 16 DICEMBREL'articolo VIADANICA – COMUNITÀ MONTANA – Oltre un milione di euro dalla Regione: 228mila euro per l’incrocio di Viadanica proviene da Araberara.
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Media86 minuti di attesa, poi il tabellone che si alza al cielo e un numero verde, il 56, che indica il cambio. Fuori Bastoni, dentro Pelamatti. Malta, ritiro della prima squadra dell’Inter, di fronte il Salisburgo e una vittoria tonda per 4-0. Il camuno – di Darfo Boario Terme – classe 2004 (i 18 anni li ha compiuti il 9 ottobre) Andrea Pelamatti proprio qui ha fatto il suo esordio. “L’ho sentito dopo cena, era felice, un bel traguardo e una bella soddisfazione”, commenta papà Mauro, che da casa ha seguito la diretta Facebook incollato al pc. Un’emozione che forse nemmeno le parole sanno spiegare. La passione per il calcio arriva da lontano, dall’ultimo anno di asilo, quando Andrea tira i primi calci al pallone nel campetto vicino a casa, nella squadra del Montecchio. E ne ha fatta di strada Andrea, che oggi indossa orgogliosamente la maglia nerazzurra. Mancino, prima in campo da esterno alto e poi da terzino sinistro.Partiamo proprio da questo esordio che profuma di felicità: “Si allena costantemente già da tempo con la prima squadra, ma non era mai stato convocato. È sceso in campo soltanto alcuni minuti, ma era vicino all’azione del quarto gol quindi è un bell’inizio e va bene così. Quello della prima squadra è tutto un altro mondo rispetto alle giovanili ma si trova bene, pensava di pagare di più il distacco tra il campione affermato e il ragazzino, invece ha trovato dei giocatori molto disponibili e che gli danno consigli. Va molto d’accordo con Gosens, si ferma spesso a provare i cross a fine allenamento”.Non solo calcio nella vita di Andrea: “Sta frequentando l’ultimo anno di Ragioneria (ha iniziato all’Olivelli Putelli di Darfo, ndr), dal 2020 vive a Milano e frequenta l’Inter Academy in modo da riuscire a far combaciare gli impegni scolastici con quelli sportivi. Preferisce il calcio (ride, ndr), ma i voti sono belli. Il diploma deve prenderlo, poi vedremo cosa ci sarà nel futuro”.Torniamo però alle origini, quando indossava la sua prima maglia, quella giallorossa del Montecchio, allenato proprio da papà, che da sempre ha condiviso la sua passione: “Ha giocato qui dall’ultimo anno di asilo fino alla quinta elementare, quando è arrivata la chiamata del Sarnico”.Quando hai capito che il calcio era la sua strada? “Che fosse portato per questo sport si vedeva da come stava in campo e non lo dico perché è mio figlio. C’è stato un episodio in particolare che mi ha stupito. Era la finale di un torneo, il portiere rinvia… palla a campanile, Andrea l’ha messa a terra con un controllo di collo con una naturalezza incredibile… mi sono voltato, ho incrociato lo sguardo di un altro papà che non conoscevo e probabilmente aveva la mia stessa espressione meravigliata. Era un gesto inusuale per un bambino della sua età, poi certo da qui a pensare in grande ce ne passa, sicuramente ha sempre avuto tanta testa e predisposizione per il lavoro, una cura maniacale per il fisico e sempre attento agli orari… non a caso l’hanno soprannominato ‘soldatino’, sempre molto preciso in tutto, anche troppo a volte”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 16 DICEMBREL'articolo DARFO – Andrea Pelamatti raccontato da papà Mauro. Dal Sarnico all’Inter e ora l’esordio in prima squadra proviene da Araberara.
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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/12/trescore-piazza-e1671199064673.jpeg">Media</a>Tra passato e presente, tra storia ed attualità, la figura storica dell’ex sindaco del comune di Trescore <b>Mario Sigismondi</b> ci ha accompagnato in un viaggio all’interno del proprio paese alla scoperta dei cambiamenti e delle mutazioni che Trescore ha subito nel corso dei secoli. È stato un lungo percorso, ricco di sorprese e di aneddoti, siamo passati da un secolo all’altro, come se il tempo avesse stravolto tutto in uno schiocco di dita. Il nostro tour è iniziato dal cuore del paese, ovvero dove si trova la chiesa di San Pietro Apostolo, per poi spostarci lungo Via Locatelli: <i>“La parte centrale del paese riguarda la zona che si trova intorno alla chiesa ed è, ad oggi, ma anche nel passato, la via principale del commercio e della vita economica –</i> spiega l’ex sindaco del comune di Trescore <b>Mario Sigismondi –</b> <i>fino a qualche decennio fa, qui si trovavano diversi negozi famosissimi, i quali venivano frequentati, non solo dai cittadini di Trescore, ma anche dai residenti dei paesi limitrofi. Trescore è sempre stato il centro ed il cuore della Val Cavallina nel corso dei secoli e lo è ancora. Diverse persone, provenienti da tutta la Lombardia, venivano a Trescore per fare acquisti, questo sottolinea l’importanza storica e culturale che Trescore è riuscito a costruirsi nel corso dei decenni e dei secoli. Nel cuore del paese si trovava la pasticceria “Pina”, attualmente chiusa. Era molto conosciuta, pensate che era stata fondata addirittura nel 1920. La gente veniva sia da Bergamo che da Milano per acquistare i dolci di pasticceria. Vorrei ricordare anche i vecchi negozi “Ondei” e “Campana”, entrambi di abbigliamento, che si trovavano in questa zona. Sono due negozi veramente storici, hanno rappresentato una parte di storia e di vita importante per il nostro paese. Come ristoranti, è presente il ristorante “Della Torre”, tutt’ora attivo. In origine questo ristorante fu un’osteria, stiamo parlando di molto tempo fa, eravamo alla fine del Settecento. Successivamente, si svilupperà nel corso dei secoli, fino ad arrivare a come lo si vede oggi. Il ristornate “Della Torre” è stato, ed è tutt’ora, una delle attrazioni gastronomiche più importanti della Valle, ma in generale della provincia di Bergamo”.</i>Sempre proseguendo su Via Locatelli, la quale è stata interessata da diversi cambiamenti nel corso dei secoli: <i>“Via Locatelli inizia dalla Piazza Cavour. Tanto tempo fa, solamente la prima parte di questa via era abitata. Le residenze si sviluppavano dove attualmente troviamo l’incrocio tra Via Lorenzo Lotto e Via Ospedale. Questo perché la parte verso sud-est era, fino agli anni ‘20/’30 del Novecento, deserta, sorgeva solamente una chiesa. Invece, partendo dall’incrocio tra le due vie, fino ad arrivare a Piazza Dante, c’erano pochissime case. In Via Locatelli, una volta, passava anche il tram, che serviva per collegare la città di Bergamo a Trescore. Dove si trovava il Consorzio Agrario (attualmente situato in altra posizione,come si vede in fotografia), una volta il binario si divideva in due. Una linea portava verso Nord, quindi verso la Val Cavallina, mentre l’altra linea passava per l’attuale Via Locatelli, una volta denominata “Viale Vittorio Emanuele”, ed andava verso Gorlago, in direzione di Sarnico. Purtroppo, il tram è scomparso durante la prima guerra mondiale.</i><i>Sempre su Via Locatelli si trovava e si trova la chiesa di San Pietro Apostolo, attualmente in ristrutturazione. Questa chiesa è la terza che sorge in questa zona, in quanto sono state costruite una sopra l’altra. La prima risale al periodo medioevale, ma una volta distrutta, sulle sue ceneri è sorta un’altra chiesa, risalente al 1600. Infine, dopo la distruzione di quest’ultima, è stata costruita una terza chiesa, essa risale alla seconda metà dell’Ottocento.</i><i>A fianco dell</i><i>’attuale chiesa, una volta, si estendeva un campo sconfinato, dove, all’inizio del Novecento, è…
MediaBuone notizie per la variante di Edolo, di cui in Valle Camonica se ne parla da tempo.“C’è il via libera del Ministero delle Infrastrutture ai contributi per finanziare la variante est di Edolo sulla SS 42 – senatore bresciano della Lega Stefano Borghesi, commissario in Valle Camonica per il partito -, un’infrastruttura importante per il territorio che grazie all’impegno di Matteo Salvini ha ricevuto lo sblocco delle risorse necessarie. I fondi per quest’opera ammontano precisamente a 136.108.296 €. Insieme all’attesa entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti e allo sblocco di importanti finanziamenti per opere in tutto il Paese, l’obiettivo della Lega al governo è trasformare il 2023 nell’anno dei cantieri. Considerando la decisiva accelerazione al cantiere della bretella autostradale della Val Trompia e lo sblocco dei lavori per il potenziamento dello scalo di Brescia, la strada intrapresa è quella giusta. Grazie a Salvini c’è un cambio di passo evidente rispetto al passato, come Lega siamo al lavoro per passare ancora una volta dalle parole ai fatti”.L'articolo Variante di Edolo, in arrivo 136 milioni proviene da Araberara.
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MediaLa pm Letizia Ruggeri iscritta nel registro degli indagati per frode processuale o depistaggio per il caso Yara Gambirasio. A chiederlo il gip di Venezia Alberto Scaramuzza che ha disposto l’iscrizione nel registro degli indagati per frode processuale o depistaggio per la pm Letizia Ruggeri a conclusione dell’udienza di opposizione all’archiviazione presentata dai legali di Massimo Bossetti del presidente della Corte d’assise di Bergamo e di una cancelliera. Tutto per la conservazione di reperti dell’inchiesta che ha portato alla condanna all’ergastolo di Massimo Bossetti. La trasmissione degli atti alla Procura perché proceda all’iscrizione nel registro degli indagati della pm del caso Yara Ruggeri, che non era mai stata indagata, per il gip è l’unico “provvedimento adottabile” al termine dell’udienza di opposizione all’archiviazione per il presidente del Corte d’Assiste di Bergamo e di una cancelliera. Tutto questo in seguito a una “denunzia-querela e in un atto di opposizione” presentato dai legali di Bossetti Claudio Salvagni e Paolo Camporini “in buon parte indirizzati nei riguardi proprio” della pm che condusse le indagini e sostenne l’accusa nel processo a Bergamo che portò la condanna all’ergastolo di Bossetti. La trasmissione degli atti al pm di Venezia per procedere all’iscrizione serve per “permettere al pm una compiuta valutazione anche della sua posizione in relazione a tutte le doglianze dell’opponente” che richiedono “un necessario approfondimento”, sia al fine di permettere alla stessa un’adeguata difesa”. Archiviate invece le posizioni del presidente della Corte d’Assise Giovanni Petillo e della cancelleria della Corte d’assise di Bergamo. Il tribunale di Venezia è competente sui magistrati di Bergamo e riguarda le 54 provette contenenti la traccia biologica mista di Yara e del suo assassino, spostati dal frigorifero dell’ospedale San Raffaele di Milano all’ufficio Corpi di reato del tribunale di Bergamo. Per il difensore di Bossetti quel cambio di destinazione avrebbe interrotto la catena del freddo, i campioni erano infatti conservati a 80 gradi sottozero e avrebbero così deteriorato il Dna.L'articolo Yara, il giudice chiede che la pm Letizia Ruggeri venga indagata per depistaggio sul dna di Bossetti proviene da Araberara.
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MediaLutto nel mondo del calcio. È morto a 82 anni Pelé, leggenda del calcio brasiliano e mondiale. Si è arreso dopo una lunga lotta contro un tumore al colon per cui era stato operato l’anno scorso a settembre. Pelé era stato ricoverato in ospedale e il suo corpo non rispondeva più alla chemioterapia tanto da essere sottoposto a cure palliative.Pelé, all’anagrafe Edson Arantes do Nascimento, era nato a Tres Coraçoes il 23 ottobre 1940. Leggenda del calcio, Pelé ha scritto pagine di storia di questo sport dagli anni ’50 agli anni ’70, fino al ritiro nel 1977. Per 17 anni, dal 1957 al 1974, ha giocato nel Santos, poi due anni negli Stati Uniti, ai New York Cosmos, prima di appendere gli scarpini al chiodo. 32 titoli con la maglia di club e tre Mondiali con il suo Brasile: 1958, 1962 e 1970. Nel 1997 è stato nominato Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico dalla regina Elisabetta. È stato ambasciatore delle Nazioni Unite per l’ecologia e l’ambiente (1992), Goodwill Ambassador dell’Unesco (1994), ministro straordinario per lo sport del governo Cardoso (1995-1998), ambasciatore per il calcio della Fifa, ma è stato impegnato anche nel sociale.L'articolo Lutto nel mondo del calcio: è morto Pelé proviene da Araberara.
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MediaUn contributo di 750mila euro è il più bel regalo di Natale che l’amministrazione comunale di Endine potesse ricevere. “Si tratta di un bando Pnrr – spiega il sindaco Marco Zoppetti – e i fondi vengono destinati alla riqualificazione dell’asilo paritetico ‘Casa dei Bimbi’ a Rova, dove avevamo fatto una convenzione con la Parrocchia e abbiamo concesso l’edificio da destinare a scuola materna per 25 anni. I lavori dovranno essere assegnati entro la fine di maggio e quindi pensiamo di riuscire ad eseguirli nel periodo estivo, quando i bambini non lo frequentano.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 16 DICEMBREL'articolo ENDINE – 750mila euro sotto l’albero per la riqualificazione dell’asilo proviene da Araberara.
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MediaBuongiorno, mi presento sono Ernesto Cadei, un cittadino di un paese della nostra bellissima Bergamasca.Sto parlando di Viadanica paese di 1100 abitanti.Dopo tantissimo tempo mi sono deciso a esternare il mio disappunto sul mio paesello che purtroppo non riesce a svilupparsi e restare al passo con i tempi.Faccio una premessa, sono un ciclista giro molto e osservo tanto.Ho notato che vari paesi limitrofi anche con pochissimi abitanti, per fare un esempio Parzanica 350 abitanti, hanno servizi che da noi mancano.Peter Pan cercava l’isola che non c’è, da noi il “NON C’È” è di routine.Un Defibrillatore allarmato accessibile a tutti: NON C’È.Un Negozio di Alimentari: NON C’È.Un Bancomat: NON C’È.Un Giornalaio: NON C’È.Un Cestino Rifiuti almeno ogni 200/300 metri: NON C’È….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 16 DICEMBREL'articolo VIADANICA – LETTERA – Il paese dei “NON C’Ė” proviene da Araberara.
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MediaIl Presidente della Comunità Montana Valle Seriana Giampiero Calegari e
il Presidente della Comunità Montana di Scalve Gabriele Bettineschi hanno incontrato il
Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti On. Matteo Salvini. In tale sede i due presidenti delle Comunità Montane hanno sottoposto all’attenzione del Ministro il progetto elaborato dalla Comunità Montana Valle Seriana relativo alla variante all’abitato di Ponte Nossa S.S.n.671 della Valle Seriana e di Scalve. Il progetto in questione, il cui documento di fattibilità è già stato approvato in linea tecnica, era già stato posto all’attenzione del Ministro per il tramite del Consigliere Roberto Anelli e dell’Assessore Claudia Terzi di Regione Lombardia e del consigliere delegato alla Montagna della Provincia di Bergamo Fabio Ferrari, oltre ad essere stato consegnato anche al Presidente Attilio Fontana. Il Ministro Salvini si è dimostrato interessato e disponibile a trovare una soluzione all’annosa problematica della viabilità di accesso all’Alta Valle
Seriana e andare a reperire le risorse necessarie per finanziare la progettazione definitiva dell’opera. I presidenti Calegari e Bettineschi ringraziano quanti hanno collaborato finora alla stesura del progetto di prefattibilità e quanti in futuro porteranno il loro contributo per la realizzazione di questa importante opera a favore del territorio.L'articolo Il Ministro Salvini ha incontrato Calegari e Bettineschi, presidenti CM Val Seriana e Val di Scalve per la variante di Ponte Nossa proviene da Araberara.
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il Presidente della Comunità Montana di Scalve Gabriele Bettineschi hanno incontrato il
Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti On. Matteo Salvini. In tale sede i due presidenti delle Comunità Montane hanno sottoposto all’attenzione del Ministro il progetto elaborato dalla Comunità Montana Valle Seriana relativo alla variante all’abitato di Ponte Nossa S.S.n.671 della Valle Seriana e di Scalve. Il progetto in questione, il cui documento di fattibilità è già stato approvato in linea tecnica, era già stato posto all’attenzione del Ministro per il tramite del Consigliere Roberto Anelli e dell’Assessore Claudia Terzi di Regione Lombardia e del consigliere delegato alla Montagna della Provincia di Bergamo Fabio Ferrari, oltre ad essere stato consegnato anche al Presidente Attilio Fontana. Il Ministro Salvini si è dimostrato interessato e disponibile a trovare una soluzione all’annosa problematica della viabilità di accesso all’Alta Valle
Seriana e andare a reperire le risorse necessarie per finanziare la progettazione definitiva dell’opera. I presidenti Calegari e Bettineschi ringraziano quanti hanno collaborato finora alla stesura del progetto di prefattibilità e quanti in futuro porteranno il loro contributo per la realizzazione di questa importante opera a favore del territorio.L'articolo Il Ministro Salvini ha incontrato Calegari e Bettineschi, presidenti CM Val Seriana e Val di Scalve per la variante di Ponte Nossa proviene da Araberara.
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MediaNell’ultimo giorno dell’anno se n’è andato il Papa emerito Benedetto XVI, le cui condizioni di salute erano precipitate nei giorni scorsi.
Con i suoi 95 anni (avrebbe compiuto i 96 il prossimo aprile) Joseph Ratzinger è stato il Pontefice più longevo (anche se da quasi 10 anni non era ‘regnante’).
Nato in Baviera nel 1927, è stato elevato al cardinalato da Paolo VI e chiamato in Vaticano nel 1981 da Giovanni Paolo II, come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Eletto Papa il 19 aprile 2005, dopo 8 anni di pontificato aveva deciso di lasciare il governo della Chiesa Cattolica. Il suo successore Francesco nei giorni scorsi aveva invitato tutti a pregare per Benedetto XVI, il ‘Papa teologo’ che è morto nella sua residenza all’interno delle mura vaticane.L'articolo Addio a Benedetto XVI, 95 anni, il ‘Papa teologo’ proviene da Araberara.
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Con i suoi 95 anni (avrebbe compiuto i 96 il prossimo aprile) Joseph Ratzinger è stato il Pontefice più longevo (anche se da quasi 10 anni non era ‘regnante’).
Nato in Baviera nel 1927, è stato elevato al cardinalato da Paolo VI e chiamato in Vaticano nel 1981 da Giovanni Paolo II, come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Eletto Papa il 19 aprile 2005, dopo 8 anni di pontificato aveva deciso di lasciare il governo della Chiesa Cattolica. Il suo successore Francesco nei giorni scorsi aveva invitato tutti a pregare per Benedetto XVI, il ‘Papa teologo’ che è morto nella sua residenza all’interno delle mura vaticane.L'articolo Addio a Benedetto XVI, 95 anni, il ‘Papa teologo’ proviene da Araberara.
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MediaFine anno, tempo anche di oroscopi e allora alleggeriamoli che già comunque sono leggeri di loro e proponiamo questo oroscopo romano proposto da Terranostra, godetevelo e godetevi questo fine annoAriete – Continuerete anche nell’anno venturo a essere duri come le bozze; con voi ci potrebbero tranquillamente triturare le pine verdi della Feniglia. Ma datevi una calmata Maremma assassina! Peraltro se siete aRieti siete nel Lazio per cui cosa volete da un mago maremmano?Toro – Potremmo dirvi che il 2023 vi riserverà conquiste amorose eccezionali ma noi siamo scienza non fantascienza. L’importante è saperle portare con eleganza e disinvoltura… le corna.Gemelli – Ganzi voi…la Natura vi ha agevolato. Se viene l’Agenzia delle entrate vi scambiate per quell’artro! Vorrei vede’ se non fate lo stesso con la cognata che assomiglia a Belen!Cancro – Come disse anche il cacciatore Bastiano Cacini detto Tirantesta: “al cancro preferisco le pappardelle sur cignale” però alla fine vi si vole bene anche a voi, via.Leone – Leone è un personaggio a fumetti inventato da Bokkuni e Ulivan’s le cui avventure escono sulla rivista digitale di satira non periodica e riservata agli abbonati “L’Odio”. Vi si rammenta perché, maremmascofanata, nel 2023 uscirà la raccolta e chi non la compra, il budello di su’ ma’.Vergine – Ahahahahah… scusate.Bilancia – Si sa, rapportarsi con una bilancia è sempre un gran casino, siete inflessibili accidentiavvoi! Specie dopo Natale che mangereste anche il tonno coi ricciarelli, non fate scendere quella lancetta nemmeno di un grammo… anzi!Scorpione – Col nuovo anno continuerete ad essere i soliti tipi velenosi e attaccabrighe. Ma con la Primavera arriva l’antidoto che come si dice, tira più l’antidoto che un carro di bovi!Sagittario – Ecco, invece di tirare le “frecciatine” velenose alla gente guardate di tiralle a quarche lepre quelle frecce, così ci si fa un sugo eccezionale per Capodanno!Capricorno – Anche voi in fatto di corna andate a braccetto cor Toro. Di certo non si può dire che il/la vostro/a partner ideale sia la Vergine…Acquario – Problemi seri di manutenzione, viene spiegato bene anche in “Alla ricerca di Nemo”: se il filtro si intasa diventa tutto un bottino. Come? Cosa rappresenterebbe il filtro in questa metafora? Boh… siete voi dell’acquario mica noi!Pesci – Evitate di essere come gli ospiti che dopo tre giorni avellano peggio di una fogna di Calcutta. Non demoralizzatevi però… esiste una soluzione: vi potete lavà. L'articolo L’Oroscopo (ironico) 2023 tra le corna del Toro e i problemi di ‘manutenzione’ dell’Acquario proviene da Araberara.
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MediaSul primo decreto sicurezza del governo Meloni, che è stato approvato dal Consiglio dei ministri di mercoledì 28 dicembre e che interviene sulle regole di condotta da tenere durante i salvataggi in mare, ecco di seguito le considerazioni di Annalisa Colombo della segreteria provinciale della Camera del Lavoro e responsabile dell’ufficio migranti della CGIL di Bergamo. “Il decreto Piantedosi costituisce certamente un grave attacco alle attività delle organizzazioni che operano in mare. Lo scopo della norma, non dichiarato ma ben chiaro (il pretesto è sempre quello legato all’ordine e alla sicurezza pubblica…), è quello di ridurre drasticamente la possibilità di soccorrere e salvare le persone che affrontano un viaggio che per molte rischia di essere l’ultimo. L’impossibilità di soccorsi plurimi, qualora fosse necessario, è con tutta probabilità una violazione del diritto internazionale. L’obbligo di raccogliere a bordo le richieste d’asilo è un’attività che esula dai compiti delle ONG e deve essere gestita ‘sulla terraferma dalle autorità competenti’ (linee guida dell’Organizzazione Marittima Internazionale). Anche l’obbligo di far sbarcare i profughi in uno dei porti indicati (non più solo quelli usuali di Sicilia e Calabria), che sarebbe dettato dall’esigenza di alleggerire le regioni ‘martoriate dal flusso continuo di migranti irregolari’, nasconde in realtà lo scopo di tenere le Ong il più lontano possibile dall’area di soccorso. Ciò che in realtà servirebbe davvero, oltre a garantire un’accoglienza dignitosa a chi ha i requisiti per richiedere protezione internazionale, è una legge che regolamenti in modo serio e responsabile i flussi d’ingresso in Italia e dia la possibilità a chi decide di lasciare il proprio Paese per migliorare le proprie condizioni di vita di poterlo fare in sicurezza, senza rischiare la vita imboccando percorsi al limite dell’umano”. L'articolo Decreto Piantedosi sulle Ong, Colombo, Ufficio Migranti CGIL di Bergamo: “Grave attacco alle attività di salvataggio di vite umane” proviene da Araberara.
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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2023/01/saldi.jpg">Media</a><strong> </strong>Saldi al via anche a Bergamo da giovedì 5 gennaio. Le previsioni di spesa fanno ben sperare, con 139 euro a persona che in media verranno spesi sul nostro territorio. Una cifra in rialzo del 3,7% rispetto ai 134 euro di media spesi, sempre nella Bergamasca, nel 2022 e dei 124 euro di media spesi nel 2021.In Italia i dati crescono nettamente un po’ ovunque, anche se la media di spesa nel Paese è di 133 euro a persona, inferiore di 6 euro rispetto a Bergamo. I dati nazionali, però, crescono molto di più rispetto alla nostra città e alla nostra provincia: in Italia, infatti, nel 2021 si sono spesi 111 euro a persona e nel 2022 119 euro a persona.L’aumento del 3,7% di Bergamo, dunque, è ben inferiore rispetto alla crescita attesa a livello nazionale.“La spesa media per i saldi sta aumentando dopo il tonfo del 2021, dal quale non ci siamo ancora ripresi – spiega il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini -. A contenere l’aumento a Bergamo, che avrebbe potuto essere anche del 15%, sarà quel 9,5% di persone in più che si andranno ad aggiungere al gruppone di quelli che non spenderanno un solo euro durante il periodo dei saldi, perlopiù per motivi di natura economica. Le previsioni positive smentiscono alcune dichiarazioni negative sui saldi che, in realtà, possono costituire un’ulteriore spinta ai consumi di cui il nostro territorio ha molto bisogno. La stragrande maggioranza dei piccoli imprenditori del settore li attende per sostenere le vendite e, al contempo, numerosissimi clienti sono affezionati a questo ‘rito’”.Sui saldi invernali in arrivo restano però anche delle zone d’ombra. Sono quelle denunciate da Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature e articoli sportivi Ascom Confcommercio Bergamo, che punta il dito contro la pratica dei pre-saldi: “Una consuetudine purtroppo consolidata – sottolinea -, che è bene ricordare quanto sia completamente fuori norma. Sconti e saldi non andrebbero mai anticipati. Questi, in aggiunta al black friday (che per alcuni esercenti dura non due giorni, ma settimane), contribuiscono a creare una gran confusione nei consumatori e un’importante disparità tra i commercianti che li applicano e i commercianti che non li applicano. I saldi devono essere visti come un elemento per rilanciare i consumi: tutte le attività commerciali si dovrebbero però attenere agli obblighi delle vendite. Da anni, poi, con Federmoda ci battiamo perché tutte le regioni utilizzino una data unica per dare il via ai saldi: permettere ad alcuni territori di anticipare la data d’inizio degli sconti è una pratica che crea problemi a molti imprenditori”.<strong> </strong><strong>PER IL CORRETTO ACQUISTO DEGLI ARTICOLI IN SALDO, FEDERAZIONE MODA ITALIA E CONFCOMMERCIO RICORDANO ALCUNI PRINCIPI DI</strong><strong> BASE:</strong> <strong>Cambi:</strong> la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.<strong>Prova dei capi:</strong> non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.<strong>Pagamenti:</strong> le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.<strong>Prodotti in vendita:</strong> i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.<strong>Indicazione del prezzo:</strong> obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. L'articolo…
MediaINFLUENZA, ASSESSORE AL WELFARE: QUASI DUE MILIONI I LOMBARDI VACCINATI, LA COPERTURA DEGLI OVER 80 È DEL 62%.NEL WEEK END POSSIBILE PRENOTARE ANTIFLUENZALE E ANTICOVID IN FARMACIE ADERENTI E CENTRI VACCINALI“Il 62% degli over 80 lombardi si è vaccinato contro l’influenza. A ieri, 2 gennaio, sono state effettuate 1.831.497 vaccinazioni, oltre 50.000 in più dello scorso anno. Un risultato soddisfacente che dimostra una maggiore consapevolezza dei nostri cittadini, soprattutto più fragili, a prevenire le forme gravi di malattia provocati dai virus influenzali”. Così l’assessore al Welfare della Regione Lombardia commenta i dati delle somministrazioni antinfluenzali. “Sicuramente – prosegue l’assessore – ha inciso positivamente anche l’offerta gratuita che quest’anno abbiamo voluto rivolgere a tutti i cittadini, prima Regione in Italia a farlo. Il picco influenzale non è ancora finito e per chi volesse ancora oggi è possibile vaccinarsi dal proprio medico di base, su prenotazione nelle farmacie aderenti o nei Centri vaccinali”. L’assessore ribadisce l’importanza della quarta dose di vaccino anticovid, soprattutto per le categorie a rischio e informa che in questi giorni di festività c’è disponibilità presso la rete delle farmacie aderenti o nei Centri vaccinali. “Ormai è accertato il fatto che la vaccinazione abbia protetto soprattutto anziani e fragili dalle conseguenze gravi del covid – dice l’assessore – così come abbiamo capito che soprattutto in chi ha un sistema immunitario compromesso la durata della protezione si abbassa notevolmente. Per questo invito a fare la quarta dose”.Dal 6 gennaio e per tutto il week end, sono disponibili oltre 4.000 slot per prenotare il vaccino anticovid nelle farmacie aderenti e in alcuni centri vaccinali. Per accedere occorre prendere appuntamento sulla piattaforma regionale www.prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.itL'articolo Influenza: quasi due milioni i lombardi vaccinati, sopra gli 80 anni media del 62% proviene da Araberara.
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Media“Passa dal 50 al 20 per cento la percentuale di positività dei passeggeri provenienti dalla Cina all’aeroporto di Malpensa. In entrambi i voli del 2 gennaio, arrivati da Nanjing e Wenzhou, su 172 test molecolari effettuati, 23 sono risultati positivi e 12 debolmente positivi”. Lo comunica l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, in merito agli esiti dello screening effettuato sui due voli arrivati dalla Cina lo scorso 2 gennaio. Il calo della positività, secondo il titolare regionale alla Sanità, sarebbe però da attribuire all’ordinanza Ministeriale che dispone il possesso di un tampone negativo al momento dell’imbarco. “La maggior parte dei passeggeri – dice l’assessore – era in possesso di una certificazione di negatività attestata attraverso un tampone antigenico. Per questo motivo – sottolinea – noi offriamo comunque un test molecolare, in grado di intercettare la positività al virus anche in presenza di una carica virale bassa e soprattutto di rilevare varianti che sfuggono ai tamponi rapidi”. “Perché – conclude l’assessore – ricordo ancora una volta che il nostro obiettivo è quello di escludere che i passeggeri che arrivano dalla Cina abbiano contratto varianti del Covid per le quali non siamo protetti dalla copertura vaccinale”. Il monitoraggio dei viaggiatori del Paese asiatico proseguirà fino al 31 gennaio. I risultati dei sequenziamenti, ora realizzati dal laboratorio dell’Asst 7 Laghi e da quello del San Matteo di Pavia, saranno resi noti in futuro solo qualora venissero riscontrate nuove varianti. L'articolo Voli Cina, assessore Welfare: positività passeggeri scende al 20% dopo ordinanza Ministero proviene da Araberara.
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MediaIl primo ponte del 2023, quello dell’Epifania, regala una ventata di ottimismo per le attività del settore terziario. Anche a Bergamo. Dalle valli ai laghi, passando per il centro cittadino, la risposta dei turisti per il weekend lungo del 6-7-8 gennaio sarà straordinaria con alberghi che fanno registrare il tutto esaurito – come confermano gli albergatori consiglieri di Ascom Confcommercio Bergamo intervistati – nonostante un meteo tutt’altro che perfetto, almeno nella prima metà della settimana.“Quello in arrivo è un weekend che ci darà un risultato sicuramente al di sopra delle attese – spiega Beniamino Tomasoni, titolare dell’Hotel Exclesior San Marco di Bergamo -. Mi aspettavo un periodo un po’ sottotono dopo il Natale, ma sono stato felicemente smentito: sabato, il giorno-clou del ponte dell’Epifania, il San Marco sarà praticamente sold-out. Le festività natalizie hanno regalato numeri superiori anche al 2019. In città si vedono molti turisti stranieri, ma anche tanti italiani”.A far sperare in un 2023 roseo per il settore alberghiero c’è anche Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023: “Negli ultimi anni, Covid permettendo, questo evento ha richiamato nelle città scelte un numero impressionante di turisti – sottolinea Tomasoni -. Sono sicuro che anche Bergamo e Brescia sapranno fare altrettanto: mi aspetto un anno lavorativo importante”.Dal centro di Bergamo al lago d’Iseo. Cambiano i fattori ma non il risultato: “Abbiamo lavorato benissimo a Natale e nel weekend di Capodanno – analizza Maurizio Marini del Cocca Hotel di Sarnico -, e abbiamo un bel numero di prenotazioni anche per il ponte dell’Epifania”.Anche in Val Brembana ci si prepara a un weekend lungo di grande lavoro: “Il turismo ha ripreso a correre in tutto e per tutto – spiega il titolare del Des Alpes di Foppolo, Gianfranco Invernizzi -. Il primo ponte dell’anno per noi significa tante presenze e tantissime prenotazioni, andiamo verso il tutto esaurito. Posso tranquillamente affermare che in queste festività natalizie siamo tornati a lavorare come negli anni precedenti alla pandemia”.Sensazioni positive anche per Romina Fornoni, titolare dell’Hotel Da Giorgio di Ardesio, in Val Seriana: “È facile notare che nella Bergamasca, valli comprese, stanno arrivando un gran numero di turisti – conferma -. Il weekend di Capodanno è andato molto bene e quello dell’Epifania, salvo disdette, si preannuncia altrettanto positivo. Questo, nonostante la neve non sia affatto caduta copiosa in queste ultime settimane: significa che il turista sceglie le montagne bergamasche nonostante tutto. Non possiamo che essere molto soddisfatti”.Soddisfazione che traspare anche dalla dichiarazione di Alessandro Capozzi presidente del gruppo Albergatori di Ascom Confcommercio Bergamo: “Questo inizio di anno segue la felice tendenza con cui si è chiuso il 2022 – spiega -. Questo non può che farci guardare con ottimismo ai dodici mesi che abbiamo di fronte, con la speranza che il trend possa continuare così in vista di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”.Numeri più che positivi anche a livello nazionale. Tra coloro che hanno effettuato una vacanza lunga, comprendendo sia il Natale, sia la Befana (3 milioni e 54mila persone), e chi invece si è orientato solo sulle festività di Capodanno ed Epifania (242mila italiani), si distingue quel milione e 868mila che, appunto, si muoverà soltanto nei giorni della Befana.In sostanza ci si è piacevolmente trovati di fronte ad un fine settimana lungo, che si trascorrerà per la maggior parte in Italia (nel 97,7% dei casi), a caccia di relax e preferibilmente in località facili da raggiungere.L'articolo Ponte dell’Epifania, alberghi verso il tutto esaurito a Bergamo e in provincia proviene da Araberara.
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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2023/01/grilliinpolvere.jpg">Media</a>La grande maggioranza degli italiani non porterebbe mai a tavola gli insetti, considerati estranei alla cultura alimentare nazionale. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe’ in riferimento all’autorizzazione concessa dall’Unione Europa all’immissione sul mercato di Acheta domesticus, vale a dire il grillo domestico, in polvere parzialmente sgrassata, come nuovo alimento, pubblicata nei giorni scorsi sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria. Il 54% degli italiani sono proprio contrari agli insetti a tavola, mentre sono indifferenti il 24%, favorevoli il 16% e non risponde il 6%, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe”. “Di questo passo – sottolinea il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio – si rischia di stravolgere per sempre lo stile alimentare della Dieta Mediterranea e il sistema produttivo italiano basato sulla qualità e su tradizioni millenarie. Una corretta alimentazione non può prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale nei Paesi del terzo mondo come in quelli sviluppati e a questo principio non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare che, anche se iperproteici, sono molto lontani dalla realtà culinaria nazionale italiana ed europea. “La commercializzazione di insetti a scopo alimentare è resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food” che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi. L’ultima richiesta – sottolinea Coldiretti – è stata fatta dal la società vietnamita Cricket One Co. Ltd riguardo l’uso della polvere parzialmente sgrassata ottenuta da Acheta domesticus (grillo domestico) intero nel pane e nei panini multicereali, nei cracker e nei grissini, nelle barrette ai cereali, nelle premiscele secche per prodotti da forno, nei biscotti, nei prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita, nelle salse, nei prodotti trasformati a base di patate, nei piatti a base di leguminose e di verdure, nella pizza, nei prodotti a base di pasta, nel siero di latte in polvere, nei prodotti sostitutivi della carne, nelle minestre e nelle minestre concentrate o in polvere, negli snack a base di farina di granturco, nelle bevande tipo birra, nei prodotti a base di cioccolato, nella frutta a guscio e nei semi oleosi, negli snack diversi dalle patatine e nei preparati a base di carne, destinati alla popolazione in generale. “In ambito alimentare – prosegue Brivio – l’Unione Europea ha spinto negli anni verso l’omologazione al ribasso delle caratteristiche degli alimenti mettendo spesso in crisi le produzioni tradizionali per effetto di una concorrenza sleale fondata sull’inganno legalizzato. Basti pensare all’autorizzazione Ue sull’uso di polvere di latte per produrre formaggi, yogurt e latte alimentare, senza dimenticare la possibilità di aggiungere zucchero per aumentare la gradazione del vino, oppure di togliere l’alcool dal vino, fino ai fermentati di frutta varia che possono essere chiamati “vino di….” senza aver mai visto un chicco d’uva”. Oltre ad aver avviato l’iter per la carne in provetta – evidenzia Coldiretti Bergamo – l’UE ha già autorizzato per la vendita, come cibo da portare in tavola oltre ai grilli domestici (Acheta domesticus), la larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e la Locusta migratoria. “Al di là della comprensibile contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla nostra cultura – conclude Brivio –, l’arrivo sulle tavole degli insetti solleva precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari”.L'articolo <a href="https://www.araberara.it/via…