<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/11/333ecd7c-2783-11ed-bc83-9c2713d606c3_1661769375004.jpg">Media</a>Un autunno cupo, processi, delitti, sangue, dolore, riflettori. Tinte fosche. In mezzo tutte donne, troppe donne, una bimba piccola, troppo piccola, e tanto dolore, troppo dolore. Da Leffe arrivano particolari inquietanti sulla vicenda di <b>Diana Pifferi</b>, la bimba di un anno e mezzo che a luglio scorso fu lasciata da sola in casa a Milano per 6 giorni dalla madre <b>Alessia</b>. E’ cominciato il processo per l’omicidio di <b>Carol Maltesi</b>, la 26enne uccisa in un appartamento di Rescaldina, nel milanese, prima di essere fatta a pezzi, congelata e gettata in alcuni sacchi in un dirupo a Paline di Borno. E’ iniziato in questi gironi anche il processo davanti alla Corte d’Assise di Brescia, il processo a carico delle sorelle <b>Paola e Silvia Zani e Mirto Milani</b>, fidanzato della maggiore, i tre sono accusati dell’omicidio di Laura Ziliani, madre delle due imputate e dell’occultamento del cadavere della donna, ex vigilessa di Temù, nel bresciano, uccisa nella notte tra il 7 e l’8 maggio 2021. La donna è stata prima stordita con benzodiazepine e poi strangolata. I tre imputati hanno confessato dopo la chiusura delle indagini….Diana Pifferi e l’ipotesi di abusi sessuali sulla bimba, quelle intercettazioniAltre inquietanti ombre sulla già tragica vicenda di <b>Diana Pifferi</b>, la bimba di quasi un anno e mezzo che a luglio scorso è stata lasciata da sola in casa a Milano per sei giorni dalla madre Alessia e morì di stenti. Dall’autopsia erano emersi nei giorni scorsi che nello stomaco di Diana c’erano pezzetti del materassino e del cuscino, che la bimba aveva addentato per fame ed è emero che alla piccola sono stati fatti assumere tranquillanti. Ma c’è dell’altro, che getta ancora di più ombre inquietanti sulla vicenda. Ed è il contenuto della chat che è emerso dall’analisi delle conversazioni telefoniche fra la madre <b>Alessia Pifferi</b> e un uomo di 56 anni di Cenate Sopra che è indagato per corruzione di minorenne, emerge l’ipotesi di abusi sessuali sulla bimba. Il contenuto delle chat tra la donna e l’uomo di Cenate è riportato nel decreto di perquisizione firmato dai pm <b>Francesco De Tommasi e Rosaria Stagnaro</b>. Nello scambio di messaggi tra la mamma 37enne e l’uomo di 56 anni che la attendeva a Bergamo per trascorrere qualche giorno insieme si legge: “<i>Te la senti di stare con me e Diana? … O vuoi che porto Diana dalla babysitter? … Dimmi tu”,…</i>Carol e il corpo fatto a pezzi e ritrovato nei boschi di Paline: respinta la richiesta di rito abbreviatoNella prima udienza del processo a suo carico è rimasto in assoluto silenzio <b>Davide Fontana</b>, il 43enne accusato dell’omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dalla premeditazione di <b>Carol Maltesi</b>, la 26enne uccisa in un appartamento di Rescaldina, nel Milanese, prima di essere fatta a pezzi, congelata e gettata in alcuni sacchi in un dirupo a Paline di Borno, al confine tra le province di Brescia e Bergamo. Lunedì 24 ottobre in corte d’Assise a Busto Arsizio sono state depositate le liste dei testimoni, tra le quali figura anche l’ex moglie del bancario e food blogger: la donna, chiamata a testimoniare dal pubblico ministero, potrebbe però rifiutarsi di deporre per via della “Facoltà di astensione dei prossimi congiunti” contemplata dall’articolo 199 del Codice di procedura penale e che si applica anche ai coniugi separati….Laura Ziliani: prima udienza, le figlia a testa bassa, la testimonianza della mamma di Laura: “Troppo attaccate ai soldi”Testa bassa e la richiesta di non essere riprese. E’ iniziata così la prima udienza del processo a carico delle sorelle <b>Paola e Silvia Zani e Mirto Milani</b>, fidanzato di <b>Paola,</b> la sorella maggiore. I tre sono accusati dell’omicidio di Laura Ziliani, madre delle due imputate, e dell’occultamento del cadavere della donna, ex vigilessa di Temù, nel Bresciano, uccisa nella notte tra il 7 e l’8 maggio 2021. La donna…
MediaTiene banco lo scioglimento della questione Unione Insieme sul Serio. Dopo l’annuncio del cambiamento si susseguono pareri e interventi, qualcuno molto critico, come questa lettera arrivata in redazione: “Unione Insieme sul serio – la grande Fuga! a differenza di quanto annunciato dal Presidente dell’Unione Insieme sul serio Mattia Merelli, L’unione non sta riorganizzando il personale ma si sta preparando al completo disfacimento. Che sicurezza avranno i Comuni dell’unione se tutto il personale andrà via? come indicato nelle determine di trasferimento a tutto il Personale è stato concesso il nulla osta di trasferimento, e di fatto stiamo assistendo alla grande fuga dall’unione. Sono già tre gli agenti andati via dal risicato organico, nonchè il prepensionamento dell’Ex Comandante Masinari che ha visto bene di lasciare la divisa piuttosto che rimanere in balia di questa amministrazione. Non per ultimo il Comandante Tomasoni anche lei ha preferito altri lidi. E anche il responsabile amministrativo dell’unione ha abbandonato la nave che ormai affonda….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo GAZZANIGA – NEMBRO Caos per l’Unione: “Scappano tutti”. “Non è vero, solo burocrazia, in realtà….” proviene da Araberara.
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Media“E’ stata una decisione dolorosa, non lo nego: al momento di separarmi dalle mie mucche qualche lacrima ci è scappata, le bestie non sono soltanto il mio lavoro, sono la mia vita, gli allevamenti di montagna come il mio sono ben diversi da quelli intensivi della pianura, noi montanari nutriamo affetto per le nostre bestie, le conosciamo ad una ad una e loro ci riconoscono, anche solo dalla voce…”. Sonia Arrigoni, 48 anni, allevatrice da sempre, l’unica donna in Val di Scalve a svolgere questa attività perché le altre 16 aziende agricole sono tutte gestite da maschi, si commuove un po’ mentre racconta come le sia stato doloroso vendere le sue 43 belle vacche da latte: “Ma ci sono momenti nella vita in cui bisogna prendere anche decisioni dolorose…Io l’ho fatto per due motivi: i continui rincari di tutto quanto serve al mio lavoro – fieno, mangime, bollette, gasolio, ecc… e il recente aumento prezzo del latte che non basta a coprire le spese raddoppiate- e per stare più vicina amia madre Anna, che data l’età e i problemi di salute ha bisogno di una presenza più costante e di un’assistenza maggiore per visite, terapie e controlli che si svolgono a Bergamo o a Brescia”. Sonia tra le mucche è nata e cresciuta, dapprima aiutando il padre Fiorenzo scomparso otto anni fa. Da allora ha assunto lei tutta la responsabilità ed il lavoro che la sua azienda agricola comportava, seppure aiutata da amici e da parenti, che spesso le hanno dato una mano, e con la collaborazione del giovane Roberto: “Per un po’ ho sperato che fosse lui a succedermi, ma dopo attenta riflessione Roberto non se l’è sentita di assumere un impegno così gravoso, considerati anche i tempi difficili e i grossi problemi che il nostro settore sta vivendo, perciò ha preferito rinunciare a favore di un posto di lavoro più sicuro. Naturalmente non lo biasimo per questo, so bene quanta fatica e quante preoccupazioni comporti questo lavoro”….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo VAL DI SCALVE – ADENASSO di TEVENO – Sonia, l’unica allevatrice della Val di Scalve: “Vendere le mie mucche è stata una decisione sofferta e dolorosa, chi non conosce il nostro lavoro non può capire…” proviene da Araberara.
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SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo VAL DI SCALVE – ADENASSO di TEVENO – Sonia, l’unica allevatrice della Val di Scalve: “Vendere le mie mucche è stata una decisione sofferta e dolorosa, chi non conosce il nostro lavoro non può capire…” proviene da Araberara.
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MediaDa una parte la conferma del contributo di 300mila euro per la rigenerazione energetica del Municipio, dall’altra l’ombra del parere negativo della Sovrintendenza. La riqualificazione prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici con una spesa di 440mila euro, ma è necessario il ‘via libera’ della Sovrintendenza in quanto si tratta di un bene architettonico.“La Sovrintendenza – spiega il sindaco Mauro Marinoni – sta mettendo un po’ in difficoltà le amministrazioni su questo fronte, non parlo solo di Rovetta, per quanto riguarda l’installazione dei pannelli solari e questo può essere un grosso problema, perché ci può far perdere il contributo… e perdere 300mila euro su un intervento di questo genere non ci fa certamente piacere, anche perché abbiamo un palazzo municipale in cui sono da sostituire impianti luminosi, caldaie e impianto di riscaldamento che hanno 40 anni. E poi non è una bella cosa in un periodo in cui si sottolinea la necessità di fare investimenti sulla riduzione dei consumi. Andremo avanti con le procedure per avere una risposta definitiva da parte della Sovrintendenza e se dovesse arrivare un esito negativo e non troviamo un altro percorso, faremo sicuramente ricorso al Tar. Non voglio contestare il lavoro della Sovrintendenza, dico soltanto che secondo me l’installazione del fotovoltaico sul palazzo comunale di Rovetta non è visibile dalla piazza, dalle montagne perché è troppo distante e non compromette l’integrità monumentale dell’edificio…SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo ROVETTA – Quel mega contributo che rischia di andare perso per i ‘capricci’ della Sovrintendenza proviene da Araberara.
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Media“Sono sempre stato in Oratorio fin da bambino, poi ho fatto l’animatore, l’educatore degli adolescenti e allenatore di una squadra di calcio della Polisportiva… insomma l’Oratorio è sempre stato la mia seconda casa, anzi, potrei quasi dire la prima”, sorride don Simone Zappella, ordinato diacono il 29 ottobre dalle mani del Vescovo Francesco Beschi. 31 anni da compiere il 28 dicembre, originario di Chiuduno, don Simone racconta il percorso che l’ha portato fin qui: “Una decina di anni fa ho iniziato ad interrogarmi sulla mia vocazione, ma avevo un lavoro sicuro, facevo l’impiegato per un’assicurazione di Sarnico e quindi avevo lasciato tutto in disparte fino all’estate del 2015. A settembre dell’anno prima avevo perso mio papà, ho vissuto un periodo di distacco dall’Oratorio, ma poi ho sentito la necessità di mettere in discussione la mia vita e in mezzo a tante domande è rispuntata anche quella vocazionale. Nell’estate del 2016 ho fatto alcuni colloqui con i superiori del Seminario e nell’ottobre del 2016 ho iniziato il primo anno, quello di discernimento nella comunità del Sacro Cuore di via Garibaldi, poi ho proseguito in Teologia e sono salito in Città Alta e ho iniziato questo cammino, impegnativo dal punto di vista scolastico… avevo fatto Idraulica al Pesenti quindi molte cose erano del tutto sconosciute. Sono arrivate delle belle soddisfazioni visto l’impegno che ci avevo messo, ma anche dal punto di vista della vita comunitaria. In questi anni di Seminario ho avuto la possibilità di imparare a vivere con gli altri ma anche di imparare che il lavoro su se stessi non è mai finito. Il percorso del Seminario aiuta a diventare uomini e poi con il discernimento vocazionale anche tramite le varie esperienze…SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo CHIUDUNO – Simone, da impiegato a diacono (e futuro prete): “Dopo la morte di mio papà ho messo in discussione la mia vita” proviene da Araberara.
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MediaC’è un angolo di cuore dove lasciar spazio a quei sogni che, rimasti chiusi a lungo nel cassetto, sbocciano in meraviglia. Fabio, che di cognome fa Bertoni, quel sogno l’ha trasformato in realtà poche settimane fa. 31 anni, soverese, un lavoro da operaio in un’azienda di Casazza da ormai sei anni, una disabilità che lui ha trasformato in un punto di forza, una famiglia che l’ha supportato in tutto e per tutto e una grande passione, quella per il calcio, che l’ha portato a Torino, nella Prima Squadra Insuperabili A (che significa partecipare al massimo campionato italiano per disabili). Partiamo proprio da qui a raccontare la storia di Fabio. Una convocazione… speciale: “Un giorno è arrivato un messaggio dal mio allenatore, Davide Finardi, dovevo andare a Modena per un torneo. Lì avrebbero selezionato giocatori per le Prime Squadre Ufficiali A, B e C. É stata una sorpresa perché era un sogno che speravo si avverasse l’anno scorso, ma avevano deciso di tenermi ancora un anno a Rovetta e quindi, un po’ deluso, avevo messo via il pensiero. Beh, quando mi è arrivato il messaggio e Davide mi diceva che ero ufficialmente nella Rappresentativa A è stata una grande emozione. Ce l’avevo fatta! È stato un anno un po’ complicato per me ed è stato l’inizio di una rinascita. E poi un pensiero è andato a Vito, il mio allenatore dei CamUnici, la mia esperienza nello sport paralimpico è iniziata proprio a Darfo, certo, mai pensando di arrivare fin qui. Ho anche scelto il mio numero di maglia, il 91, il mio anno di nascita. Il mio ruolo? Terzino e all’occorrenza difensore centrale, penso che la difesa sia il ruolo in cui mi esprimo meglio”.
La passione per il calcio arriva da lontano… “I miei genitori avevano provato con il karate, ma ho capito subito che non era il mio sport (ride, ndr) e quindi a otto anni mio papà mi ha portato a Lovere, alla Virtus, dove sono rimasto per tre anni”.
Sei nato come portiere… “Mi piaceva l’idea di sporcarmi e buttarmi in mezzo al fango, giocavo su un campo di sabbia e l’ho scelto soltanto per quello. Dopo l’esperienza a Lovere sono tornato a Sovere, ho cambiato ruolo, ed è qui che sono cresciuto nello sport. Sono stati gli anni più importanti, ho giocato fino al secondo anno di Giovanissimi e poi, quando ho capito che stava diventando troppo difficile, ho deciso di mollare….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo SOVERE – Fabio e il suo esordio nella Serie A Disabili: “Sono nato portiere, mi piaceva l’idea di sporcarmi nel fango… grazie ai miei che mi portano ovunque, io che non posso fare la patente” proviene da Araberara.
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La passione per il calcio arriva da lontano… “I miei genitori avevano provato con il karate, ma ho capito subito che non era il mio sport (ride, ndr) e quindi a otto anni mio papà mi ha portato a Lovere, alla Virtus, dove sono rimasto per tre anni”.
Sei nato come portiere… “Mi piaceva l’idea di sporcarmi e buttarmi in mezzo al fango, giocavo su un campo di sabbia e l’ho scelto soltanto per quello. Dopo l’esperienza a Lovere sono tornato a Sovere, ho cambiato ruolo, ed è qui che sono cresciuto nello sport. Sono stati gli anni più importanti, ho giocato fino al secondo anno di Giovanissimi e poi, quando ho capito che stava diventando troppo difficile, ho deciso di mollare….
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MediaC’è tanta carne al fuoco in queste settimane sulla scrivania del sindaco e degli assessori di Grumello del Monte, i contributi ricevuti da Regione Lombardia e Pnrr iniziano a prendere forma. “Partirei dai cantieri che già si vedono in paese, come la realizzazione della sede della Protezione Civile, un’opera a cui teniamo molto, e che procede secondo il cronoprogramma stabilito e lo stesso per Via Borlino. Siamo molto soddisfatti, perché il nostro lavoro e i nostri progetti diventeranno presto realtà – spiega l’assessore Lino Brevi -. Per quanto riguarda il Parco Vita del Rillo abbiamo ricevuto un contributo di 30mila euro che ci consentirà di cambiare volto a questo polmone verde del nostro paese. Il bando prevede la realizzazione di giochi inclusivi e per questo posizioneremo un gioco in legno di robinia, ma anche delle attrezzature sportive, una vera e propria palestra all’aperto. Verrà inoltre sostituito l’arredo urbano e riqualificato i sentieri già esistenti e poi penseremo presto anche all’illuminazione che attualmente non c’è.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo GRUMELLO DEL MONTE – La nuova Grumello: “Sede per la Protezione Civile, cambia volto il Parco Vita, nuovi giochi inclusivi, restyling alloggi popolari” proviene da Araberara.
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MediaSe nel 2021 ben 250mila luci avevano acceso il Natale di Sarnico con una spesa di 100mila euro grazie alla collaborazione tra Comune, Pro Loco e commercianti, quest’anno il sindaco Giorgio Bertazzoli pensa ad un’atmosfera decisamente più… spenta. La crisi energetica e il caro bollette hanno costretto l’amministrazione comunale a pensare in modo diverso rispetto al passato e questo ha provocato qualche scaramuccia con la Pro Loco. Tutto risolto, o meglio, ci si siederà attorno ad un tavolo per trovare una soluzione condivisa…SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo SARNICO – Dopo il boom di luci, il Natale sarà più… spento. Scaramucce con la Pro Loco proviene da Araberara.
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MediaUna raffica di appuntamenti culturali per questo autunno ad Ardesio. Cominciando dalla celebrazione del ricordo di tutte le guerre il 4 novembre. La cerimonia è prevista per domenica 6 novembre con inizio in piazza Monte Grappa alle 9.30, corteo e sfilata verso la Parrocchiale alle 10.15 e S. Messa alle 10.30, alle 11.30 la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti. Ma venerdì 4 novembre alle 20.45 nella sala consiliare del municipio, organizzata dall’Associazione ARDES con il suo presidente Guido Fornoni e dall’assessorato alla Cultura con il vicesindaco Simone Bonetti, si terrà una serata dedicata al racconto della “Prima Guerra Mondiale – la battaglia sui monti” con relatori Martino Bigoni e Valentino Gobbi.
SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo ARDESIO – L’autunno ardesiano tra memoria, libri, spettacoli e musica proviene da Araberara.
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MediaQuesti non sono tempi molto facili per la montagna e per le stazioni sciistiche, colpiti doppiamente dalla crisi economica legata ai rincari e al cambiamento climatico che sta azzerando le nevicate.Però, dal nuovo Monte Pora gestito da UIta Spa, la società di cui è presidente Cristina Radici, erede di una delle più importanti casate imprenditoriali della Bergamasca, sta arrivando un messaggio di speranza e di rilancio. Sì, perché i progetti e gli investimenti dell’azienda sta cambiando il volto del Monte Pora, con l’intenzione di farlo diventare una delle mete preferite non solo nel periodo invernale, ma anche in quello estivo.“In questo periodo leggiamo e sentiamo spesso del caro energia, del fatto che le stazioni sciistiche aprano o non aprano. Noi – spiega Maurizio Seletti, amministratore di Irta Spa – apriamo il 3 dicembre. In questi mesi siamo anche stati bombardati da richieste di informazioni sull’aumento dei prezzi. Come sapete, si legge di aumenti del 7%, del 13%, qualcuno parla addirittura del 23/25%. Abbiamo cercato di fare un grande sforzo. Per tutte le tariffe ci sarà infatti un aumento del 5% cercando di spostare questi aumenti sugli adulti e non sui ragazzi. Questo perché le famiglie e i bambini sono nel cuore del Monte Pora. Gli aumenti sono quindi molto contenuti rispetto al panorama attuale, che non è dei migliori. E poi, tutte le tessere acquistate online saranno soggette ad uno sconto di circa il 5%, quindi l’aumento può essere recuperato in questo modo. Questo riguarda la stagione invernale, ma visto che noi vogliamo sempre anticipare i tempi, abbiamo già deciso quando aprire la stagione estiva e cosa fare la prossima estate”.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo CASTIONE – COSTA VOLPINO – ROGNO – Il decollo del ‘nuovo Monte Pora’ aperto tutto l’anno e il sogno della cabinovia proviene da Araberara.
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MediaNon c’è ancora la nomina del Direttore dei Lavori. Più che i restanti due pareri (Sovrintendenza e Comunità Montana) che mancano, è questo l’intoppo che minaccia di far saltare la stagione (o comunque la parte economicamente più importante, quella delle feste di fine anno) a RSI, la società che ha vinto la gara per la gestione del futuro “comprensorio sciistico”, ma anche solo nel frattempo della stazione sciistica di Colere. Mancando il direttore dei lavori non si può installare la nuova cabinovia Carbonera-Polzone, quindi tutto il resto serve a niente, piste, eventuale innevamento artificiale, strutture ricettive comprese. Abbiamo accennato al progetto di “comprensorio”. Più volte abbiamo scritto dell’intenzione, una volta risolto l’accesso a Polzone, di collegare la stazione di Colere con gli impianti di Lizzola. Il progetto in questione passa di competenza al comune di Vilminore (sul cui territorio già insistono alcune piste di Polzone). Ma per Vilminore non è solo questione di dare l’ok amministrativo, c’è nel progetto anche un futuro collegamento diretto tra Teveno e Polzone, un’alternativa all’unico accesso attuale (veramente di “attuale” adesso non c’è niente, fino a che ci sarà la nuova cabinovia). Questo collegamento è molto più che un’idea, da informazioni che abbiamo si sarebbe già in fase pre-progettuale. Un accesso da Teveno garantirebbe anche in futuro di avere un’alternativa in caso di difficoltà o di fermo per manutenzione o guasti della futura cabinovia da Carbonera. ..
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo VAL DI SCALVE – SCENARI – “Facciamo la strada della ‘vià de O’ da Dezzo a Colere”. E per gli impianti seggiovia Teveno-Polzone proviene da Araberara.
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MediaI 90 anni di Santina Carrara, nascere il giorno dei Santi non è da tutti, ma Santina che mica per niente si chiama così, quel giorno di 90 anni fa si è tuffata in questo mondo con quel suo carattere pieno di energia che coinvolge tutti e tutto.Vieni ad aprire le finestre dellemie ore, ho bisognod’aria nuovasui giorni di questo cuore.Quell’aria fresca che sei tu, da 90 anniChe soffi meraviglia dentro petali di rosaUn sollievo, un colore, un passaggio dentro un’orma di un cammino, di bellezzaAuguri SantinaSUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo SOVERE – I 90 anni Santina, un uragano di vita proviene da Araberara.
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MediaUn consiglio comunale che ha sfiorato le tre ore con i 16 punti all’ordine del giorno e dove non sono di certo mancati i soliti toni ironici, e non solo, tra i protagonisti in gioco.“Sono molto deluso del fatto che non sia stato pubblicato sul sito del nostro Comune il bando per le borse di studio del Bim – sottolinea Fabrizio Minelli -. Credo sia un grave danno per i nostri studenti meritevoli. E poi vogliamo parlare del pasticciaccio dell’Oesi? Ora l’ultimo gestore chiede che gli venga riconosciuto parte dell’investimento fatto e che è di fatto rimasto nella struttura e il sindaco ha risposto che gli farà pagare il suolo pubblico. Ho chiesto anche il motivo per cui non è mai stata revocata l’ordinanza sullo spreco dell’acqua e questo dimostra, come ho più volte sottolineato, l’incapacità e l’incompetenza dal punto di vista amministrativo. Si è definito irraggiungibile, ma penso di essere sempre un passo avanti. Non è finita qui, perché hanno bocciato la mia mozione in cui chiedevo di vendere un terreno di 270 metri quadrati, un’area che non sarebbe servita a nessuno, ma visti i tempi che corrono sarebbe stato opportuno pensarci”.E poi si è tornati a parlare della lettera inviata al Prefetto e della sua risposta: “Quello che contesto non è la lettera in sé, perché il sindaco è libero di fare ciò che vuole, il problema è che ha cercato di nasconderla visto che non è stata protocollata. Il protocollo è un atto giuridico e il principale strumento di trasparenza amministrativa e come tale deve essere usato”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBRE L'articolo SOLTO COLLINA – Minelli: “Il sindaco ha cercato di nascondere la lettera del Prefetto. Borse di studio: danno agli studenti”. Cassarino: “Collaborare? Non significa farsi andare bene tutto” proviene da Araberara.
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MediaQuesta volta tocca a Sovere. La classifica delle aziende per fatturato, vengono considerate le aziende che hanno la sede legale a Sovere. Ci sono altre aziende, che potrebbero rientrare in classifica ma hanno sede legale in altri paesi e sono stati pubblicati nella classifica di quei paesi. La Gap di Sovere surclassa tutti con un fatturato da 51.209. 588 euro, al secondo posto la Elti e la Fersovere, e via a seguire tutte le altre. Zona industriale che si dimostra sana e che ha fatto della diversificazione su più settori la sua fortuna….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo SOVERE – La classifica delle prime 30 aziende per fatturato, la Gap supera i 50 milioni di euro proviene da Araberara.
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MediaIn questo periodo non si fa altro che parlare dell’aumento dell’energia elettrica, del metano, del pellet e, in generale, delle materie prime. Tutti se ne rendono conto controllando scontrini e fatture. Quando poi arriva la bolletta dell’energia elettrica, prima si deve fare un ‘segno della croce’… e fra pochissimi mesi si dovrà fare lo stesso per la bolletta del gas per il riscaldamento invernale.L’assessore al Bilancio e al Commercio del Comune di Albino Davide Zanga, molto attivo sui social con messaggi e dichiarazioni che fanno riflettere (e qualche volta litigare… perché lui di peli sulla lingua non ne ha…), ha pubblicato un post il primo giorno di novembre riportando un dato che lui stesso ha definito impressionante.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo ALBINO – LA CRISI DELLE BOLLETTE – Costi energetici, aumento choc per il Comune – Nel 2023 si dovrebbe passare da 828 mila a 1,5 milioni di euro proviene da Araberara.
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MediaLa celebrazione festiva trasloca nella chiesa di Santa Maria e passa dalle 7 alle 7,30 Finora l’autunno è stato mite e questo ha senza dubbio aiutato sul fronte del riscaldamento di case, uffici e chiese. Ma quando il ‘generale inverno’ si farà sentire, la musica cambierà di colpo. I forti aumenti del gas, della legna e del pellet porteranno tutti a cambiare, almeno in parte, le loro abitudini. Questo vale per le famiglie, ma anche per i parroci.Sì, a Nembro la Parrocchia guidata dall’arciprete don Antonio Guarnieri sta pensando a come far fronte al ‘caro bollette’ dato che per riscaldare la grande chiesa arcipresbiterale plebana di San Martino si finirà col pagare molto più che in passato.La soluzione non è (ovviamente) tenere spento il riscaldamento, perché non si possono lasciare al freddo i fedeli, tra i quali l’età media è piuttosto elevata (anche se in alcune parrocchie i preti si mostrano poco sensibili al riguardo, guardando più alle casse parrocchiali che al benessere del loro gregge…).SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo NEMBRO – Il ‘caro bollette’ fa spostare la Messa proviene da Araberara.
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MediaUn viaggio particolare, di quelli che ti fanno venire voglia di infilarsi nello zaino dei partecipanti e viaggiare con loro, all’insegna di quell’entusiasmo che trascina tutto e tutti. Perché tutti o quasi se non hanno assaggiato, hanno almeno visto nei supermercati o nei bar la birra Leffe, tra l’altro una delle più buone e intense. Birra che si produce nell’abbazia Notre Dame de Leffe, fondata a Leffe, odierno quartiere di Dinant nel 1152 lungo il fiume Mosa nella provincia di Namur nel sud del Belgio. A partire dal 1240 i monaci iniziarono la produzione di birra destinata ai pellegrini ospiti dell’abbazia e capita spesso a chi invece vive a Leffe, Val Seriana di sentirsi chiedere della birra Leffe. E allora detto fatto, un gruppo di ragazzi del paese ha pensato bene di andare all’abbazia in Belgio e fare una sorta di gemellaggio. Ecco il meraviglioso racconto scritto da una di loro, Barbara Gelmi:“È partito tutto da un’idea avuta da alcuni coscritti buttata lì quasi per gioco e piano piano ha preso sempre più forma. Sembrava un’impresa quasi impossibile ma noi ci abbiamo creduto fino alla fine. Stamattina ci siamo presentati davanti al comune di Dinant spiegando il motivo che ci aveva portati fino a lì chiedendo di parlare con il sindaco. Non ci saremmo mai aspettati tanta accoglienza e entusiasmo. Le basi per questo GEMELLAGGIO “tra Leffe e Leffe” sono state poste.Che soddisfazione!…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo LEFFE – Leffe to Leffe: in viaggio dal paese della Val Seriana all’Abbazia belga dove nasce la birra Leffe: un gemellaggio per scoprire che… proviene da Araberara.
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Media“A noi capita di sentirci malati invisibili, perché la nostra malattia non è riconosciuta”, inizia così il racconto di Nicole Martinelli, 35 anni compiuti il 3 novembre, originaria di Costa Volpino, ma di casa da ormai tre anni a Trescore, passando per Fino del Monte, paese del marito. Un percorso lungo e pieno di ostacoli quello che ha dovuto percorrere molte volte senza essere compresa, senza che qualcuno le credesse. “Neuropatia delle piccole fibre” è la diagnosi che oggi Nicole ha tra le mani, ma per raccontare la sua storia dobbiamo tornare indietro, fino alla sua infanzia.“Ho iniziato ad avere dolori ai piedi quando avevo poco più di due anni e mezzo, la sera prima di andare a dormire scoppiavo in lacrime e mio papà mi faceva i massaggi per farmi addormentare. I miei genitori mi hanno portato ovunque, ma tutti i medici dicevano che non avevo nulla e loro non potevano che credere a quelle parole. Sono cresciuta così, tenendo tutto dentro di me, perché la risposta è sempre stata la stessa: ‘Non hai niente’. Sono andata avanti così, a sei anni mi dicevano che ero troppo robusta e più alta rispetto alla mia età e quindi doveva essere legato a quello. Alle Elementari avevo mal di testa tutti i giorni, non mi abbandonava mai, e i dolori che avevo ai piedi erano saliti verso le gambe… ma secondo i medici io non avevo niente. A nove anni il mio cuore aveva iniziato a battere all’impazzata e ogni volta che mi alzavo, cadevo a terra, svenuta. ‘Il cuore è a posto’, dicevano. Era un sintomo molto invalidante, ma solo molti anni più tardi ho capito che era la Pots, cioè la Tachicardia posturale ortostatica. Guardavo avanti e cercavo di fare la mia vita, non è stato facile visto che nessuno mi credeva, ma cosa potevo fare altrimenti?”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 OTTOBREL'articolo TRESCORE BALNEARIO – Nicole, la malattia e l’associazione: “A due anni i primi sintomi, nessuno mi credeva. Siamo malati invisibili” proviene da Araberara.
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MediaFra alcuni mesi l’Amministrazione comunale di Casazza procederà all’abbattimento dell’edificio di Via Nazionale adibito a case popolari. L’immobile, che si trova nei pressi del semaforo sulla Statale 42, verrà poi ricostruito e verranno ‘ripensati’ i parcheggi presenti nella zona, a due passi dalla farmacia. Ed è appunto sulla questione parcheggi che sta montando una grande preoccupazione da parte di esercenti e negozianti che lavorano in quella zona del paese.C’è stato un incontro al quale erano presenti anche rappresentanti dell’Amministrazione di Casazza. Ne abbiamo parlato con una delle persone maggiormente interessate alla questione, la dottoressa Silvana Varinelli, la farmacista del paese.“Stiamo aspettando che il Comune dia risposte certe. All’incontro erano presenti 23 persone che gravitano nella zona del semaforo. E tutte queste persone sono spaventate, disorientate e soprattutto amareggiate da una non risposta del Comune. L’unica cosa che ci è stato detto è che non si sa quello che verrà fatto, ma che alla fine il Comune farà quello che vuole. Ci hanno fatto capire che in quell’area si farà un’area verde attrezzata e un marciapiede; quindi, dato che di spazio non ce n’è molto, alla fine si toglieranno i parcheggi”.Quanti sono i parcheggi attualmente presenti? “Sono undici, di cui due per persone con disabilità e nove per tutti”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo CASAZZA – Rabbia e preoccupazione per quei parcheggi che… spariranno proviene da Araberara.
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MediaLa cittadina di Alzano Lombardo si appresta a vivere la festa patronale di San Martino e la tradizionale fiera che ogni anno attira migliaia di visitatori anche da altri paesi. Il sindaco Camillo Bertocchi aveva promesso di arrivare a questo evento con i lavori in Piazza Italia e in Via Mazzini quasi completati. E così è stato. Lunedì 31 ottobre sono state aperte al traffico provvisoriamente con senso unico discendente (nella direzione da Piazza Italia a Piazza Garibaldi); i residenti possono accedere alle proprie abitazioni in auto. A lavori conclusi la viabilità tornerà ad essere quella precedente all’inizio dei lavori. Sono in corso i lavori di completamento della pavimentazione di Piazza Italia, che sarà aperta ai pedoni nei giorni dell’11, 12 e 13 novembre in occasione della Fiera di San Martino. Insomma, ormai manca poco alla conclusione di un’opera a cui il primo cittadino tiene molto e che riporta il centro alzanese ai suoi antichi splendori.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo ALZANO LOMBARDO – Fondi del Pnrr solo al sud, l’ira di Bertocchi, che riapre Piazza Italia per San Martino proviene da Araberara.
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