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MediaLo scorso anno la zecca vaticana ha coniato una moneta d’oro di 50 euro con raffigurata la Presolana su un lato. È la prima moneta al mondo che raffigura la Regina delle Orobie.L’ artista incisore è il maestro Luigi Oldani, pittore e scultore di Dalmine, che con questa moneta ha commemorato l’enciclica di Papa Francesco «Laudato si’». L’artista, 57 anni, è famoso come “medaglista”, ha ideato e creato centinaia di medaglie commemorative e dal 2021 collabora con il Governatorato della Città del Vaticano realizzando i modelli per le monete commemorative…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBREL'articolo CASTIONE – Una moneta vaticana ha lo sfondo della Presolana proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/10/KADIROV-PRESIDENTE-CECENIA-scaled.jpg">Media</a><strong>Ramzan Kadyrov</strong>. Forse il nome al primo impatto non dice molto, ma se guardate la foto lo riconoscete subito. Il braccio destro e comunque il braccio armato di Vladimir Putin, promosso giusto pochi giorni fa dallo stesso Putin, Colonnello Generale, Capo della Repubblica Cecena dopo la sanguinosissima guerra degli anni scorsi, quello per intenderci che nei giorni scorsi ha mandato i suoi tre figli minorenni, 14, 15 e 17 anni a combattere in prima linea contro gli Ucraini. Chi lo conosce bene definisce a confronto Putin un moderato e questo la dice lunga su chi sia Kadyrov. Impossibile avvicinarlo. Quasi impossibile. Perché Giorgio Fornoni lo ha intervistato, e non via mail o telefono, ma direttamente nel suo blindatissimo palazzo, qualche anno fa, alla vigilia delle sanguinose morti che hanno riguardato anche giornalisti e oppositori, un racconto cruento e duro, abbiamo tagliato alcune parti e deciso di non pubblicare alcune foto. Un documento unico, come unico è questo reporter, Giorgio Fornoni, che sfida ogni volta la sorte e la morte con una capacità di dialogo incredibile. Lasciamo parlare lui<strong>Giorgio Fornoni</strong>Sei giornalisti della Novaja Gazeta sono stati uccisi…un tributo altissimo alla libertà di stampa,… e altri sono sfuggiti fortunatamente alla morte. Alcuni addirittura se ne sono dovuti andare all’estero perché le minacce ormai erano ad elevato rischio e troppo inquietanti. <strong>Anna Politkovskaja</strong> l’avevo incontrata nel 2003 raccogliendo una preziosissima intervista. Perse la vita nell’ottobre del 2006, uccisa con colpi di pistola davanti all’ascensore del palazzo dove abitava. Anche altri giornalisti della Novaja Gazeta, mi hanno rilasciato significative testimonianze…ma la più completa, quella che racconta la storia della Novaja Gazeta e dei sei giornalisti uccisi, me l’ha rilasciata pochi mesi fa invece il direttore del giornale <strong>Dimitri Muratov</strong>. Ovviamente avevo immagini preziose del periodo della guerra che era ancora in corso, essendo riuscito ad entrare a Grozny sotto il tiro dei cecchini, a bordo di un carro armato russo nel febbraio del 2000. Non molto tempo fa, 12 anni dopo, sono tornato a Grozny per raccogliere testimonianze di chi lavora a Memorial, in particolare per ricostruire i fatti di come è stata uccisa <strong>Natalia Estemirova</strong>, l’ultima dei sei giornalisti della Novaja Gazeta uccisi. Per rendere completo il mio lavoro, ritengo necessario incontrare il Presidente, l’uomo che tiene nel terrore tutta la zona del Caucaso. Non è facile ottenere le autorizzazioni. Però, ecco che nel luglio 2011, torno a Mosca convinto di riuscire stavolta, per intervistare <strong>Ramzan Kadyrov</strong> nominato Capo della Repubblica cecena direttamente da Putin. La Redazione di REPORT già da mesi ha mandato richiesta all’ufficio stampa di Mosca e di Grozny per essere autorizzato ad incontrare Kadyrov. Mi scrivono di presentarmi il giorno 21 a Mosca al Ministero per completare i documenti ed ottenere le necessarie autorizzazioni. Ovviamente chiamo subito Andrey ed in pochi giorni, con copia dei documenti della RAI e passaporto valido per due entrate, parto per la Russia.20 luglioPartenza da MILANO MALPENSA con volo ALITALIA/AEROFLOT…ed atterro a MOSCA alle ore 17 e 30 locali. Andrej…il mio carissimo amico e accompagnatore, è lì nel salone arrivi che mi aspetta puntuale come sempre.Cambio valuta in aeroporto e via per alloggiare come solito alla Guest House della Lituania. Deposito subito la valigia e l’attrezzatura video e poi subito al georgiano.21 luglioDi mattino presto, andiamo al Ministero a presentare i documenti per ottenere il MID…(richiesta RAI per interviste sia per Russia che per Cecenia, 3 fotografie formato tessera, copia tessera iscrizione Albo giornalisti, e compilazione altri documenti con  il sempre prezioso aiuto di Andrej).  Mi dicono di passare domattina che dovrebbe essere…
Media“Era da parecchio tempo che volevo cambiare vita e mi sono convinto ancor di più quando è arrivato il nostro ultimo bimbo, che ha compiuto un anno a settembre”, inizia così Beppe Dibitonto, 47 anni, a raccontare la sua nuova avventura, da poco più di una settimana infatti è lui a gestire la ex Tabaccheria Pagani di Villongo, che ora si chiama ‘Da Beppe’. Di origini pugliesi, ma di casa a Foresto Sparso ormai da sei anni, ha fatto da sempre l’autotrasportatore: “Dalla Puglia mi sono trasferito a Reggio Emilia, erano gli anni Novanta, anni buoni e infatti ho subito trovato un lavoro da autotrasportatore di farmaci e l’ho fatto fino a un mese fa”. Poi la svolta: “È vero, non è un periodo semplice per avviare un’attività, ma è arrivata l’occasione e non ho potuto dire di no. Mia moglie Elisabet è di Villongo e conosceva molto bene la Tabaccheria, un giorno di aprile è entrata per comprare delle marche da bollo e ha visto il cartello ‘cedesi attività’, è uscita, mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Ho trovato’. Non ci credevo e invece eccoci qui. Lei continua a gestire la sua società di infermieri, ma mi dà un grande aiuto anche qui. Il mio lavoro non mi pesava, ma non aveva più orari e non riuscivo più a conciliare le esigenze della famiglia quindi ci siamo seduti, abbiamo fatto delle valutazioni e deciso di fare questo investimento. Ho sempre fatto due, anche tre lavori, guidavo anche i pullman, d’altronde con quattro figli devi darti da fare e non puoi aspettare gli eventi, devi crearli. Non ho mai trovato un lavoro che mi soddisfacesse a tal punto di lasciare il resto e mai mi sarei sognato che questo lavoro potesse essere proprio il tabaccaio (sorride, ndr)”.
In realtà questo mondo non è così sconosciuto: “Mio papà quando ero piccolo in Puglia aveva una tabaccheria e quindi per me è un po’ come tornare alle origini. Ho lasciato il mio vecchio lavoro un mese fa e
l’ho fatto per trent’anni, ma mi sembra di non averlo mai fatto, ho chiuso un capitolo della mia vita e non mi manca per niente…
SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 OTTOBREL'articolo VILLONGO – FORESTO SPARSO – Beppe, da autotrasportatore a tabaccaio: “Ho quattro figli e volevo cambiare vita. Un giorno mia moglie mi ha chiamato e…” proviene da Araberara.

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Media“Una cosa è avere talento. È un’altra cosa scoprire come usarlo”. Questa è una delle frasi più celebri di Roger Miller, composta da parole che rappresentano perfettamente la figura di Francesca Longa. Originaria di Casazza e residente a Mozzo, Francesca è una giovane donna, nonché mamma, dal talento eccezionale, che ha dato vita ad una Scuola di Musica che ha sede a Bergamo. Molto legata al suo paese d’origine, Francesca nutre un profondo affetto per la sua famiglia e per la sua grande passione: la musica.Francesca dal 1994 ha frequentato la celebre Scuola di Musica de “I Piccoli Musici”, con sede a Casazza e diretta dal Maestro Mario Mora.Proprio in questa scuola, Francesca si avvicina ad una formazione corale e, sempre nello stesso anno, entra a far parte del Coro di Voci Bianche; successivamente SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBREL'articolo CASAZZA – Francesca, dai ‘Piccoli Musici’ alla nascita della sua Scuola di Musica proviene da Araberara.

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MediaSi sono conclusi nei giorni scorsi i lavori di ripristino di un tratto del parapetto del ponte S. Carlo che era stato compromesso da un incidente stradale:
“Poiché si trattava di intervenire su una struttura di grande pregio storico e architettonico vincolato dalla Sovrintendenza, l’iter che ha portato alla conclusione dei lavori è stato molto lungo – dice il vicesindaco Marco Mutti – abbiamo seguìto una procedura molto complessa, ricorrendo, secondo le regole della Sovrintendenza stessa, ad un’impresa specializzata nei restauri di questo genere, e tutto questo ha allungato i tempi dei lavori”.
Il ponte San Carlo, che attraversa il torrente Vertova, risale all’XI secolo e dopo la distruzione subita dal paese nel 1398, era stato riedificato nel XV secolo. In ottimo livello di conservazione, la sua immagine è riportata anche sul gonfalone del Comune, che presenta il ponte a tre arcate con una stella sopra e sotto un corso d’acqua, appunto il torrente Vertova.
SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 OTTOBREL'articolo VERTOVA – Restaurato il parapetto dell’antico ponte S. Carlo. Ai fini del risparmio energetico, luminarie natalizie solo nelle piazze del paese proviene da Araberara.

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MediaGentile redazione,vi scrivo per raccontarvi l’odissea di una persona che ha perso l’udito. Sette anni fa ho dovuto mettere due apparecchi nelle orecchie perché non sentivo più niente. Ho 80 anni, dopo 24 anni di lavoro ho preso la liquidazione aziendale di sei milioni di lire e ho dovuto pagare due inserti nelle orecchie 5mila euro. Ora un apparecchio non funziona più e l’altro avrà vita breve, quindi saranno da sostituire e dovrò spendere altri 5mila euro… ma io percepisco 900 euro di pensione al mese.Mi hanno detto di andare all’Asl dovendo dopo anni cambiare gli apparecchi. Sono stato due volte in ospedale per le prove audiometriche con il risultato di essere sordo al 100%. Pagando la quota di 20 euro più 70 euro per il certificato del dottore sono dovuto andare due volte all’Inps con documenti, fotocopie ecc….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBREL'articolo ROVETTA – LA LETTERA – “La mia odissea dopo aver perso l’udito” proviene da Araberara.

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MediaIo ti sbircio
lassù e tu mi sbirci quaggiù
come se io fossi una scacchiera
di battaglia navale.
Non so ancora dove
qui affonderò,
ma…… SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBREL'articolo MONASTEROLO – MEMORIA – Silvana, mi porterai in salvo proviene da Araberara.

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MediaFilippo Ganna, in sella alla sua bicicletta, ha scritto una nuova pagina del ciclismo battendo il record dell’Ora. L’atleta ha corso per un’ora intera in un velodromo da solo, o meglio, contro un unico avversario, sé stesso.
E significa pedalare per un’ora alla massima velocità possibile, uno sforzo che un ciclista riesce a preparare e ad affrontare due o tre volte al massimo nell’arco dell’intera carriera. Una sfida contro sé stessi che richiede uno sforzo fisico ma anche mentale, che Ganna ha superato alla grande.
I primi 40 giri – 10 chilometri – Ganna li percorre in 11 minuti e 623 millesimi, 3”682 più lento di Dan Bigham. Poi da lì inizia una fase di stallo con l’italiano che piazza una serie di giri a 16 secondi e poco più, come un metronomo. Al giro numero 58, quello che porta al parziale di 14 chilometri e mezzo percorsi, Ganna scende sotto i 16 secondi in 15”901 e inizia ad alzare il ritmo, oscillando al massimo di un decimo di secondo fra un giro e l’altro. La velocità media complessiva sale giro dopo giro e supera i 55 km/h al giro numero 61, dopo 15,5 chilometri percorsi in 16’54”299. Bigham è ancora davanti di quasi due secondi ma Ganna ormai sembra essersi messo in scia. Filippo Ganna conclude il 226° giro quando mancano ancora poco meno di 20 secondi allo scoccare dei 60 minuti. 59 minuti e 41 secondi per percorrere 56 chilometri e mezzo: è già oltre, gli ultimi venti secondi sono in più, un bonus che serve a incrementare ancora la distanza
percorsa. Quando suona la campana dell’ultimo giro mancano ancora 5 secondi e Ganna tira dritto, finché può continua a spingere sui pedali. Dopo un’ora esatta il conteggio si ferma: 56,792 chilometri.
SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 OTTOBREL'articolo ECONOMIA – Realizzato a Chiuduno il casco di Ganna, record dell’Ora proviene da Araberara.

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MediaUn nuovo progetto dedicato ai bambini e perciò rivolto ai genitori che vogliono prendersi cura dello spirito, della mente, del corpo e delle emozioni dei propri piccoli. Si tratta del progetto “Vitamina N, Natura tutto l’anno”, che l’associazione Shape aps organizza nel campo-base della frazione Olera, dove un bosco meraviglioso costituisce per i bambini un luogo privilegiato di esperienze e di apprendimenti, e possono alimentare il loro spontaneo amore per la vita e per il benessere.“Ci ritroveremo una volta al mese – spiega la responsabile Maria Zanchie insieme ad altri bambini impareremo ad accendere il fuoco e a cucinarci sopra, a fare nodi speciali con le corde, a riconoscere le piante, a costruire con il legno, a meravigliarci delle piccole cose, ad aprire e scoprire tutti i nostri sensi, ad usare il nostro corpo per muoverci e scalare, a trovare soluzioni creative in gruppo. Il tutto con una metodologia esperienziale e connessa all’ascolto di ogni singolo bambino, con le sue curiosità e i suoi tempi.  Per far crescere le proprie passioni, per sapersi ascoltare, per conoscere e conoscersi in un ambiente di cooperatività e di benessere”.Partire dal campo-base di Olera verso il bosco è infatti come partire per un viaggio da cui tornare sempre diversi: “Nei giorni scorsi, per esempio, abbiamo sperimentato la libertà di correre tra grandi prati, l’avventura di scoprire dove arrivano sentieri nuovi, la scoperta di trovare dei funghi e conoscere come funzionano…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBREL'articolo ALZANO – OLERA- “Vitamina N, Natura tutto l’anno”: il nuovo progetto di apprendimento nel bosco di Olera proviene da Araberara.

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MediaLa Pégher Fest fu inventata esattamente 30 anni fa, nel 1992 su iniziativa del parroco del tempo, don Leone Lussana. All’inizio non erano le “contrade” del paese ad animare la sfilata, ma vari gruppi, il tutto nel periodo della festa parrocchiale patronale (Natività di Maria). Quest’anno sono state quattro le contrade (per qualche edizione ce n’erano state anche altre, quella dei “Berganesi” e anche quella di “Grumello”).
La “pégher fest” deriva dall’autoironia degli abitanti, il cui soprannome è appunto quello di “pégher de Bràt” (pecore per chi ha perso la memoria dialettale). Quella di quest’anno però è la 28ª edizione (il covid ha interrotto per due anni l’evento) e si è tenuta con una serie di manifestazioni collaterali il 7-8-9 ottobre e ha visto sfilare le quattro “contrade” di Bratto: Silvio Pellico, Coste, Corna e Rucola.
La festa è coincisa con la celebrazione dei150 anni di fondazione della parrocchia. Bisogna quindi risalire al 1872 quando fu riconosciuta la parrocchia di Bratto. Le due foto che riportiamo sono delle chicche: si vede la vecchia chiesina isolata, qualche casa, la colonia e i… prati…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBREL'articolo CASTIONE – BRATTO – Quella antica chiesina nei prati e l’attuale chiesona restaurata nel 1993 proviene da Araberara.

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MediaDopo un tira e molla infinito verrà abbattuto una parte del vecchio mulino sotto il ponte di Sovere, l’accordo è stato raggiunto e i sassi verranno riutilizzati nel progetto di restyling che riguarda il ponte e che verrà effettuato fra pochi mesi…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBREL'articolo SOVERE – Si abbatte una parte dell’ex Mulino sotto il ponte proviene da Araberara.

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MediaBrutta notizia per gli abitanti di Luzzana. Da martedì 18 ottobre, infatti, non è più operativo il servizio prelievi di sangue presso l’ambulatorio medico del paese, che era molto utile, in particolare per gli anziani.
“Un vero peccato. Era un servizio utile e una comodità…”, commenta una signora sul gruppo facebook ‘Sei di Luzzana se…’.
Da parte sua, l’Amministrazione comunale luzzanese ha commentato: “È stata una scelta dell’azienda che…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBRE
FIORANOL'articolo LUZZANA – Il centro prelievi chiude i battenti: “Un vero peccato…” proviene da Araberara.

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MediaCentro sociale in festa, sabato 22 p. v., per il 40esimo anniversario di fondazione del Centro stesso, voluto nel 1982 dall’allora sindaco Giuseppe Pirovano per promuovere la cultura e la socialità. Con sede in via Sora, vicino al Municipio, dotato di un bel giardino, di un bar e di quattro sale polivalenti al piano superiore – tra cui la ‘Sala INCAS’, il museo dedicata ai cimeli  dell’indimenticabile Coro nato a Fiorano e diretto dal M. Mino Bordignon -,  il Centro ha positivamente caratterizzato la vita sociale, civile e culturale di Fiorano in questi ultimi 40 anni, sotto la presidenza di Serafino Guerini prima, dal 1982 al 1999, e di Rosario Guerini poi, dal199 al 2017, fino alla scomparsa per Covid di quest’ultimo nel 2020; e proprio a Rosario verrà dedicata nell’occasione una delle sale del Centro:“La dedicazione avverrà sera del 22 ottobre, nell’ambito di un incontro con le Autorità e della presentazione di un volumetto che ripercorre le tappe  e i traguardi che l’istituzione ha raggiunto a partire dalla sua fondazione – spiega il delegato alla Cultura Enrico Pirovano.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 OTTOBREL'articolo FIORANO – Il Centro Sociale festeggia il suo 40° di fondazione intitolando una sala a Rosario Guerini, libro celebrativo e concerto lirico proviene da Araberara.

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MediaBattista Susio è mancato ieri, 17 ottobre, presso la “Csa della serenità” di Predore dove era residente da qualche mese. Aveva 93 anni ma era ancora lucido e interessato a quanto succedeva al mondo.
Era stato un giovane carabiniere di stanza a Tavernola quando aveva conosciuto la bella, giovane figlia del fuochista del cementifico, signor Muzzin. Se ne era innamorato e l’aveva sposata prendendo casa al “pontèl”, dove abitavano anche i suoceri. Aveva “preso lavoro” in cementeria e “portava avanti” la sua bella famiglia nella quale erano “arrivati” tre figli: Walter, Roberto e Lorella.
Walter era molto bravo a scuola, aveva frequentato con onore il liceo classico e poi l’università a Milano: medicina. Purtroppo, mentre frequentava il quarto anno, un diciottenne neopatentato l’aveva investito sulle strisce uccidendolo. Un grande dolore per la famiglia cui il padre, Battista, pose rimedio fondando in paese l’AVIS cui fu dato il nome del figlio.
Ora sono 50 anni dalla costituzione dell’AVIS di Tavernola e la scorsa primavera c’è stata la “festa” per il ricordo, con il nome di Walter sul palcoscenico.
SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 OTTOBREL'articolo TAVERNOLA – MEMORIA – Il ricordo di Battista Susio, fondatore dell’Avis tavernolese proviene da Araberara.

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MediaC’è chi a pochi mesi dal voto non ha il candidato e chi invece a più di un anno dal voto ce l’ha già. E’ il caso di Walter Semperboni che ha già ufficializzato il nome della lista, il simbolo e persino qualche candidato del suo gruppo tra cui il pezzo da 90 Eli Pedretti, già sindaco di Valgoglio e ex Presidente della Comunità Montana Val Seriana Superiore (quando ancora era divisa in due), Walter si porta avanti e intanto nei giorni scorsi forze dell’ordine in Comune a Valbondione, chiamate sempre da Walter Semperboni….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBREL'articolo VALBONDIONE – Walter Semperboni ufficializza lista e simbolo un anno e mezzo prima del voto, con lui anche Eli Pedretti proviene da Araberara.

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MediaE’ pronto. Il nuovo Giardino Alzheimer fortemente voluto dalla Casa della Serenità e per l’occasione si festeggia anche il lancio della nuova associazione per i volontari. Un nuovo giardino in cui gli ospiti della struttura possono trovare un luogo di cura non farmacologica per la loro malattia. Inaugurazione in grande stile con una due giorni tutta particolare sabato 22 e domenica 23, dove tra i protagonisti domenica mattina 23 ci saranno i volontari che supportano le attività della residenza socio sanitaria assistenziale. La Casa della Serenità può contare attualmente su 39 posti letto riservati alle persone con demenza di diversa origine associati a disturbi comportamentali. “A loro e agli altri ospiti  il “Giardino Alzheimer” – spiega l’amministrazione – offre uno spazio inclusivo e stimolante, capace da una parte di fornire agli anziani, ai visitatori e agli operatori la possibilità di trascorrere dell’ulteriore tempo insieme, di coltivare interessi e svolgere attività occupazionali all’aperto e, dall’altra, di offrire occasioni di stimolazione sensoriale e percettiva grazie a piante aromatiche, fiori, panchine, pergolati e attrezzature per l’attività fisica. Per realizzarlo, la Fondazione Beppina e Filippo Martinoli ONLUS ha investito complessivamente 130.000 euro, di cui 63.000 Euro assegnati per tale iniziativa dal Gal Valle Seriana e Laghi Bergamaschi e 67.000 Euro stanziati con fondi propri di bilancio”. “All’interno della Casa della Serenità – sottolinea Bettino Belinghieri, direttore generale della della Fondazione Beppina e Filippo Martinoli ONLUS – il modello assistenziale tiene conto dell’unicità della persona affetta da demenza, con bisogni speciali, a cui vogliamo continuare a rispondere in maniera adeguata”…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBREL'articolo LOVERE – Ecco il nuovo Giardino Alzheimer, 130.000 euro tra piante aromatiche panchine, pergolati. La nuova associazione per i volontari proviene da Araberara.

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MediaDa Clusone ad Hong Kong e ora da Hong Kong a Darfo Boario Terme. Dalla cucina al vino e una passione per il territorio. Umberto Bombana, chef tre stelle Michelin con il suo ristorante italiano a Hong Kong 8 ½ Otto e Mezzo, è un nome di quelli illustri e ora ha deciso di investire in viticoltura insieme al fratello Claudio – che vive a Clusone – entrando in società con Enrico Togni, vignaiolo della Valle Camonica, con l’azienda Togni Rebaioli. Nome illustre, dicevamo, perché lo chef Bombana è ormai abituato ai suoi ristoranti stellati, sono due le stelle di Octavium, aperto nel luglio 2017 sempre a Hong Kong. C’è poi lo spin-off di Macao, dove brilla la stella del resident chef Riccardo la Perna, già bistellato a Shangai, e del direttore Marino Braccu, in arrivo da Hong Kong. E quello di Shangai, bistellato con il concorso dello chef Gabriele Delgrossi e del manager Gianluca Fusetto. Più due ristoranti non ancora stellati consacrati alla cucina cantonese, di nuovo a Hong Kong, aperti nel 2019 in collaborazione con il master Dim Sum Wong Yiu-Por. Nei locali stellati la cucina di Bombana, storico allievo del maestro Ezio Santin, è italiana e tradizionale al 100%, con ingredienti stagionali che però possono arrivare da tutto il mondo, dalla carne australiana al pesce giapponese, alle spezie. Non pensate solo a piatti particolarmente complicati, anzi, la cotoletta alla milanese è sempre molto richiesta ma l’origine del vitello può spaziare…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBREL'articolo CLUSONE – IL PERSONAGGIO – Chef Bombana, da Clusone a Hong Kong e ora in Valcamonica per investire sul… vino proviene da Araberara.

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MediaBasti dare un dato: il costo complessivo dell’energia elettrica e del metano per il Comune di Castione è passato da una cifra di 260 mila euro annui a una previsione di 710 mila euro. Ed ecco allora il provvedimento preso dalla Giunta comunale di Castione:Gestione degli uffici comunali:a) la temperatura del riscaldamento non può superare i 19° (max tolleranza +2°) in tutti gli uffici comunali,b) le valvole termostatiche devono rimanere fisse sul numero 3,c) è vietato l’uso da parte dei dipendenti degli ascensori, fatta eccezione per i dipendenti in condizione di fragilità o per esigenze di servizio (trasporto faldoni, …..),d) computers e periferiche dovranno sempre essere spenti dal dipendente durante la pausa pranzo e in altri casi di assenza “prolungata” dalla postazione (partecipazione ad una riunione, allontanamento per un sopralluogo, ecc.),e) è vietato l’uso di “screensaver” che, inutilmente, aumentano il consumo di energia.f) è vietato l’uso di stufette elettriche per il riscaldamento, salvo esigenze particolari autorizzate dal Sindacog) spegnere le luci quando non necessario,h) tenere chiuse le finestre e le porte dei locali riscaldati,i) organizzare le attività per quanto possibile durante le ore più luminose e caldej) utilizzare le stampanti e fotocopiatrici solo se indispensabile e, di regola, con modalità stampa “bianco nero” al fine di evitare consumo eccessivo di carta, di energia e di toner…SUL  NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBREL'articolo CASTIONE – Costi gas e luce: da 260 a 710 mila euro. Riscaldamento a 19°. Scuole a 20° massimi. Luminarie natalizie solo a led proviene da Araberara.

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MediaTra i nove diaconi che a fine ottobre verranno ordinati diaconi (l’ultimo passo prima dell’ordinazione sacerdotale) c’è anche un giovane di Credaro, Andrea Patelli.La Parrocchia annuncia e commenta questa lieta notizia: “Il 29 ottobre il nostro seminarista Andrea Patelli riceverà il Sacramento dell’Ordine nel grado del Diaconato. L’ordinazione diaconale è una grande gioia per lui, per la sua famiglia e per tutta la comunità parrocchiale di Credaro. Un nostro giovane si consacra per sempre a Dio e noi tutti, oltre che esserne orgogliosi, vogliamo accompagnarlo con la nostra preghiera e i nostri più sinceri auguri! Carissimo Andrea, consegnati con fiducia a Dio, mettiti al Suo servizio e spendi ogni giorno della tua vita per il Vangelo e per la Chiesa di Gesù Cristo…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 OTTOBREL'articolo CREDARO – Andrea Patelli diventa diacono proviene da Araberara.

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MediaQuello che Serafino Capuano sta per fare è un ritorno alle sue radici pugliesi, dopo lunghi anni trascorsi in Val Cavallina a Ranzanico. Ed è proprio qui che si è fatto conoscere e apprezzare per l’impegno messo nell’associazione ‘Arte in Valle’ da lui fondata e per le molte iniziative tenute nello storico Palazzo Suardi/Re/Meris.Dalle pagine del nostro giornale Serafino annuncia a tutti i suoi amici e collaboratori che sta per lasciare Ranzanico e ritornare al suo paese natale, Francavilla Fontana (in provincia di Brindisi), insieme a Bruno, suo compagno di viaggio e di vita da oltre mezzo secolo.“Per me è arrivato il momento di scrivere un nuovo percorso più semplice, meno stancante e ricco di nuovi affettuosi interessi, visto che ora ho finalmente fatto pace con la mia particolare sensibilità e che, col senno del poi, ho capito che potevo rimanere laggiù tranquillamente ed esprimere la mia anima… SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBREL'articolo RANZANICO – Il ‘ritorno a casa’ di Serafino, da Ranzanico alla Puglia. Il fondatore di ‘Arte in Valle’: “Per me è arrivato il momento di scrivere un nuovo percorso…” proviene da Araberara.

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