MediaMassimo Moratti in…Pineta. Che non è il ritiro estivo dell’Inter, macchè, è un’operazione economica di quelle che lasciano il segno e lanciano il sogno. Nasce un polo italiano di acque minerali, anzi, un polo bergamasco, gruppo Pineta di Clusone e gruppo Bracca della Val Brembana, un fatturato complessivo di circa 55 milioni di euro. Il fondo di Privat Capital Italina Fine Food, promosso dalla società di gestione AVM SGR, ha acquisito una quota di maggioranza relativa appunto al Gruppo Bracca-Pineta. L’operazione è stata condotta insieme a un pool di investitori privati, tra cui Alexa Invest, Gruppo Alfano Holding, Aretusa, Alberto Bombassei (presidente emerito di Brembo), Vitaliano Borromeo, Banca Ifis, Massimo Moratti Sapa (la cassaforte dell’ex patron dell’Inter Mssimo Moratti) e il Gruppo Som di Udine.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post CLUSONE – Massimo Moratti in …Pineta, il boom dell’acqua, nasce un polo di acque minerali, Pineta e Bracca, entrano con quote Moratti e Bombassei first appeared on Araberara.
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MediaBCC Milano, in sinergia con il Gruppo BCC Iccrea, ha perfezionato un finanziamento di 9 milioni di euro con Garanzia Futuro di SACE destinato a sostenere l’espansione internazionale del Gruppo Albini. Il Cotonificio Albini, attivo da 149 anni nel settore tessile, è un punto di riferimento globale per la produzione di tessuti e filati in fibre naturali di alta qualità, gestendo l’intera filiera produttiva, dal campo di cotone al prodotto finito. “Siamo orgogliosi di aver realizzato un’operazione di finanziamento così importante a supporto di un’eccellenza imprenditoriale come il Gruppo Albini – ha dichiarato Luca Bonomi, direttore Commerciale di BCC Milano – Essere e fare la Banca del territorio significa anche fornire al tessuto imprenditoriale le risorse di cui ha bisogno per crescere e prosperare. Grazie alle sinergie con il Gruppo BCC Iccrea e alla collaborazione con Sace, siamo in grado di accompagnare le PMI in un percorso di sviluppo internazionale offrendo loro soluzioni di finanziamento rapide e adeguate. BCC Milano, oltre a questo finanziamento, fornirà al Cotonificio Albini anche tutto il supporto commerciale necessario alla gestione del suo business”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post ALBINO – Finanziamento di 9 milioni per lo sviluppo internazionale del Cotonificio Albini da BCC Milano e Gruppo BCC Iccrea first appeared on Araberara.
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MediaGrave incidente in falesia oggi, venerdì 7 marzo attorno alle 13, a Grone, in località Acquasparsa, quando un ragazzo di 21 anni è stato soccorso dopo essere precipitato per sei metri.Secondo una prima ricostruzione dei fatti il 21enne incrodato (significa bloccato su una parete senza riuscire a salire o a scendere) è caduto riportando diversi traumi alla testa, al bacino e agli arti superiori.Sul posto sono intervenuti l’elisoccorso in codice rosso proveniente da Milano, l’automedica e l’ambulanza, insieme al personale del Soccorso Alpino e i vigili del fuoco. Il giovane è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Bergamo. Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Grone, precipita per sei metri dalla falesia: grave 21enne first appeared on Araberara.
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MediaLuca MarianiMartedì 11 febbraio 2025 il consiglio regionale della Toscana ha approvato una legge che disciplina e permette il suicidio assistito. È la prima legge che regolamenta il fine vita in Italia. «Sono d’accordissimo. La vita è sempre degna di essere vissuta, finché si può chiamare vita. Deve esserci la possibilità di scegliere, come per decidere se interrompere la gravidanza. Perché io non posso interrompere la mia vita? È giusto concedere ad ognuno la possibilità di scegliere per la propria vita. Scegliere, non imporre. Non possiamo decidere come venire al mondo, ma almeno come lasciarlo, in determinati casi. Cosa c’è di così scandaloso nel permettere ad una persona che soffre di dire basta. Perché no? Non capisco questa impossibilità di scegliere. Certo è un tema divisivo, ma gli altri come possono giudicare della scelta di uno che è malato da una vita, che non riesce più a muoversi?» Diego Ghirardelli non ha dubbi. Lui che da sei anni ha scoperto di avere «una nuova compagna di viaggio», tanto inaspettata, quando indesiderata e onnipresente: la sclerosi multipla. «Lavoravo come operaio in un’azienda di accessori nautici a Paratico. Una mattina mi sono svegliato e da metà bocca in giù sentivo il mio corpo completamente informicato e non avevo più la sensibilità. Facevo fatica a sentire il caldo e il freddo. Oppure a volte il tiepido lo sentivo bruciare o freddissimo. Avevo tutte le sensibilità completamente sballate. All’inizio ho pensato a uno strappo, un colpo d’aria o qualche movimento sbagliato al lavoro, visto che già avevo problemi alla schiena. Però dopo due settimane non passava. Sono andato dal mio medico di base che mi ha indirizzato immediatamente da un neurologo. Il primo che ho visto mi ha detto che all’90% era tutto psicosomatico, che non avevo niente. Io non credevo a questa diagnosi, così sono andato da un altro neurologo, che mi ha prescritto gli esami: i potenziali evocati motori, con la risonanza magnetica al cervello e al midollo. Da questi esami sono emerse le varie lesioni che ci sono nel midollo cervicale.»È il febbraio 2019. Diego ha compiuto i 28 anni da pochi mesi. «Quando me l’hanno diagnosticata ero già stato allertato. Non sapevo cosa fosse, perché c’è molta disinformazione. Allora ho cercato di informarmi in internet e sui siti dedicati c’erano tante testimonianze di persone che ci convivevano da una vita. Ero abbastanza tranquillo, ma quello che è successo poi è ben diverso.» La sclerosi multipla che l’ha colpito è assai aggressiva e la vita del grumellese classe 1990 cambia in maniera troppo rapida. «Nel giro di due anni e mezzo mi ha portato dal camminare senza ausili, al deambulatore e alla sedia a rotelle. Non pensavo fosse un drago così difficile da combattere. Alla prima visita mi hanno detto: “la patologia sembra aggressiva, ma grazie ai medicinali, scordati della sedia a rotelle”. Due anni dopo alla visita sono arrivato in sedia a rotelle. Non avevano risposte perché non è uguale per tutti. Nonostante fossi seguito e i medici provassero a tamponare, la malattia peggiorava velocemente.»ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post GRUMELLO DEL MONTE – Diego: “Mi sono ammalato a 28 anni, è cambiato tutto ma non mollo. La sclerosi multipla è un’amica che non volevo ma lei voleva me” first appeared on Araberara.
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MediaClaudia è un uragano di vita, il lavoro e l’impegno in Comune riempiono le sue giornate. Claudia Rota, laureata in Scienze Pedagogiche e educatrice all’asilo nido di Costa Volpino, l’avevo conosciuta proprio così, l’anno scorso, dopo la sua nomina ad assessore ai Servizi Sociali per il suo paese, Castro. Proprio in quell’occasione mi aveva raccontato della sua battaglia con l’anoressia, ma ci eravamo promesse di sentirci in un’altra occasione, perché “è un capitolo importante della mia vita e non può essere racchiuso in poche righe” e così rieccoci, in occasione della giornata dedicata ai disturbi alimentari, il 15 marzo, la giornata mondiale del ‘fiocchetto lilla’. Insieme a Claudia facciamo quindi questo viaggio indietro nel tempo, quando l’anoressia ha bussato alla sua porta.“Ne ho sofferto per tre anni e mi sono resa conto fin da subito che qualcosa non andava, ma rendersene conto e agire per fermare tutto quello che ti sta succedendo, credimi, non è la stessa cosa. Razionalmente sapevo che era arrivato il momento di chiedere aiuto, ma c’era sempre quella voglia di farcela da sola che non mi lasciava la possibilità di provare a farmi aiutare. Devo ringraziare mamma e papà che mi ha fatto capire che da sola non ci sarei mai riuscita e che dovevo fidarmi e affidarmi a dei professionisti che avevano gli strumenti giusti per farmi tornare a essere quella che ero”.Cosa stava succedendo? “Ad oggi non so quale sia il fattore scatenante che mi ha spinto a 28 anni dentro i disturbi alimentari, sicuramente sono stati tanti fattori collegati l’uno con l’altro. Ho capito che era il momento di farmi aiutare quando la mia testa era occupata a pensare a ciò che era sbagliato piuttosto che a pensare alle mie passioni, ai miei obiettivi, a divertirmi”.Un momento buio, dove Claudia faceva fatica non solo a guardarsi dentro, ma anche allo specchio: “Lo specchio in quegli anni non è mai stato mio amico, perché vedevo il riflesso di una persona che non volevo essere, una persona spenta, stanca, fragile e sempre scontrosa, l’esatto opposto di quello che sono sempre stata”.Cosa ti passava per la testa? “I pensieri nei momenti bui sono tanti ma penso che non sia importante quali siano stati perchè in quel momento dovevo concentrarmi sui pensieri belli, su quei pensieri che mi facevano andare avanti, che illuminavano il mio percorso e che mi avrebbero aiutato a raggiungere la luce in fondo al tunnel”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post CASTRO – Claudia e l’anoressia: “Nello specchio vedevo il riflesso di una persona che non volevo essere. Le lacrime, l’amore e l’odio verso me stessa, mi sono aggrappata al lavoro e ai miei sogni” first appeared on Araberara.
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MediaPubblichiamo questo intervento inviatoci da Lucio Toninelli a commento e resoconto dell’assemblea tenutasi a Bergamo al Cineteatro di Boccaleone sul tema dello spopolamento della montagna. È stato organizzato da associazioni notoriamente contrarie al progetto del Comprensorio Turistico Colere-Lizzola. Avvertenza per i lettori: non è quindi un resoconto giornalistico, ma un intervento dichiaratamente e legittimamente schierato per il No.* * *«Per un futuro senza (R)impianti – Clima, Lavoro e Turismo nelle Terrre Alte». Così titolava la locandina dell’incontro, organizzato martedì 4 marzo da APE, TerreAlt(r)e, OrobieVive, presso il Cineteatro di Boccaleone di Bergamo.Si è parlato, ovviamente, di Comprensorio sciistico Colere-Lizzola, di nuovi impianti, di piste, di gallerie nella montagna, laghi artificiali, neve programmata…? Sì, anche, ma non solo.A posteriori, mi piacerebbe rititolare l’incontro: «Riabitare Nasolino e… l’Italia».Perché questo è stato il centro della questione a cui ha dato un nome il professor Filippo Barbera, sociologo dell’Università di Torino ed esperto della questione: «Il problema è riabitare un’Italia che è fatta prevalentemente di terre alte, di terre interne, di terre periferiche. Tutte con lo stesso problema da risolvere: essere riabitabili e riabitate”. Per evitare che continui il raggrumarsi di vita a ridosso dei centri metropolitani, prossimi, sì, ai servizi di abitabilità, ma prossimi anche alla invivibilità».In un modo più concreto e quasi «carnale» il problema è stato reso plastico da un intervento dal pubblico di un «cittadino», – perché tale si sente e tale vuol restare – di Nasolino:«Io vivo a Nasolino. – dice – Ma non so quanti di voi sappiano dove si trovi Nasolino. Non so quanti sappiano neppure dove sia la Valzurio, di cui pure parlate in merito al progetto. Qui si parla di un progetto che costerà 50. 70, forse 100 milioni di euro, e noi a Nasolino, ci accontenteremmo di poter realizzare una piccola penzana (tettoia) da poche migliaia di euro, senza troppe burocrazie». Qui si parla di aprire nelle nostre valli, piste da sci larghe come autostrade per i turisti, mentre noi vorremmo semplicemente allargare una mulattiera da 1 metro, a uno e mezzo, per poter passare con un trattorino agricolo. E siamo sottoposti a procedure, controlli, limiti, costi, che neanche un aeroporto richiederebbe…»ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post DIBATTITO – INTERVENTO DEL NO – Non solo Comprensorio: “come riabitare Nasolino…”. A Boccaleone si è parlato di “terre alte” first appeared on Araberara.
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MediaÈ stato presentato oggi in Regione Lombardia, alla presenza dell’Assessore Regionale al Turismo, Moda, Design, Marketing Territoriale e Grandi Eventi Barbara Mazzali, dell’Assessore alla Cultura di Regione Lombardia Francesca Caruso, del Consigliere Regionale della Lombardia Michele Schiavi, oltre ai rappresentanti del Comune di Parre e di Andrea Santopietro, delegato per Comunità Montana Valle Seriana, il cortometraggio “Viaggio nel Tempo: Scopri Parre, tra passato e presente“, dedicato alla scoperta di Parre e del suo territorio.Il video, realizzato grazie a OgniGiorno in Lombardia 2024, il bando di Regione Lombardia finalizzato a incentivare lo sviluppo di strategie di promozione turistica locale e a valorizzare le eccellenze territoriali, culturali ed enogastronomiche della regione, rappresenta una delle azioni più significative del progetto complessivo “Scopri Parre… uno scrigno di tradizioni”, il cui obiettivo è promuovere il territorio come destinazione autentica, ricca di storia e tradizione, rafforzando allo stesso tempo il senso di appartenenza della comunità locale. Per questo motivo, la promozione del turismo esperienziale a Parre passa attraverso la valorizzazione del patrimonio immateriale, che viene raccontato attraverso le realtà locali e uno storytelling capace di trasmettere la storia e il carattere distintivo del borgo.Michele Schiavi, consigliere regionale bergamasco di Fratelli d’Italia, ha commentato: “Con la loro storia, l’arte e la natura incontaminata, i piccoli paesi della Lombardia offrono un’esperienza diversa dal turismo di massa delle grandi città. Parre ne è il perfetto esempio: conserva l’identità culturale e le tradizioni locali, ha una qualità della vita capace di affascinare i visitatori e custodisce un paesaggio suggestivo. Come Regione, crediamo fortemente nel turismo sostenibile: con questo progetto, vogliamo promuovere la scoperta di un luogo meno conosciuto rispetto alle grandi città ma altrettanto ricco di cultura e bellezza. Parre offre percorsi gastronomici, artigianato e attività all’aria aperta: l’esperienza che stanno cercando un numero sempre maggiore di turisti. Questo cortometraggio rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per Parre e per tutta la Valseriana e Val di Scalve: due territori che grazie al lavoro congiunto di Promoserio e delle Comunità Montane hanno dimostrato di saper lavorare insieme per accogliere i turisti nel migliore dei modi.” Venti minuti per un viaggio immersivo attraverso il patrimonio storico, culturale e naturale di Parre, che si svela attraverso immagini suggestive, interviste agli esperti locali e ricostruzioni storiche. Il parco archeologico “Parra Oppidum degli Orobi”; la storia della famiglia von Paar, originaria di Parre, e il suo ruolo cruciale nella storia postale europea; il costume tradizionale di Parre; la pastorizia e la lavorazione della lana; gli scarpinòcc, eccellenza gastronomica di Parre; la Galleria di Santa Barbara: uno spaccato autentico della comunità e della sua identità, che mette in evidenza le numerose tradizioni del territorio, la sua gastronomia, oltre alla memoria collettiva con l’obiettivo di attirare un pubblico vasto, ma attento a questi aspetti.“I numeri fanno effetto: l’anno scorso, la Lombardia ha registrato 54 milioni di pernottamenti, quasi il 10 per cento in più rispetto a un Paese che è cresciuto meno – dichiara Barbara Mazzali, assessore regionale al Turismo, Moda, Design, Marketing Territoriale e Grandi Eventi di Regione Lombardia – L’osservatorio creato da Regione Lombardia serve per capire l’identikit del turista, dove si sposta, quali siano i suoi bisogni: questo racconto ci aiuta a capire le potenzialità che può avere un comune come Parre. Su 12 capoluoghi lombardi, solo Milano esprime il suo quantitativo massimo rispetto alla città. Negli altri undici casi, non sono le città capoluogo ma i piccoli borghi che fanno da driver per il turismo. Oggi, il turista che arriva in Lombardia ha profilo alto spendente, attento al servizio ma bisognoso…
MediaLa sera del 5 marzo i Carabinieri della Stazione di Gandino, dopo un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, hanno individuato all’interno di un appartamento del comune stesso una vera e propria serra con 28 piante di marijuana. La serra era stata allestita con lampade e impianto d’irrigazione all’interno della camera da letto. Negli altri locali i miliari hanno rinvenuto e sequestrato infiorescenze in essicazione, materiale per il confezionamento e altro stupefacente già pronto per la vendita per un perso complessivo di oltre 600 grammi.Il proprietario, un italiano di 41 anni della zona, veniva dichiarato in stato di arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza con rito direttissimo la mattina del 6 marzo.In quell’occasione il Giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Gandino, serra con 28 piante di marijuana: arrestato il proprietario first appeared on Araberara.
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MediaSabato scorso, 9 marzo, si è svolta l’assemblea provinciale della Federazione bresciana di Europa Verde per il rinnovo del gruppo dirigente. Sono stati eletti alla carica di portavoce Nicoletta Fiotta (insegnante di Cellatica, naturalista) e Dario Balotta (di Sulzano, già presidente di Legambiente del lago d’Iseo). Il risultato ha sancito una svolta politica nella federazione bresciana dei Verdi. Immediate sono arrivate le congratulazioni ai nuovi portavoce e un augurio di buon lavoro all’esecutivo provinciale da parte dell’onorevole Devis Dori co-portavoce della Lombardia di Europa Verde.L’obiettivo di Fiotta e Balotta è quello di “guidare il partito in discontinuità rispetto al passato (la mozione battuta al congresso era guidata da Cesare Giovanardi e Cristina Cherubini), caratterizzato dal mancato dialogo al suo interno e da posizioni isolazioniste e minoritarie. Ripartire, con determinazione, dalla grave situazione ambientale del nostro territorio, lavorando con proposte e interloquendo con le forze progressiste, ambientaliste, i comitati territoriali, Provincia Bene Comune e Brescia Attiva”.L’intento è di rilanciare l’attività del partito in questa fase di crisi economica, di follie del riarmo, con un Governo che disconosce la crisi climatica e ambientale e vuole sopprimere le basi dello stato sociale.“I positivi risultati elettorali conseguiti con l’alleanza Verdi /Sinistra, anche alle ultime elezioni europee, impongono nuove responsabilità politiche. Vogliamo continuare il sodalizio e condividere nuove iniziative e battaglie, senza perdere di vista la nostra autonomia ed identità”.Nella stessa giornata di sabato, Balotta ha comunicato alla Presidenza di Legambiente della Lombardia e agli iscritti del circolo locale le sue dimissioni. Rimarrà, comunque, come volontario e iscritto al sodalizio locale, dove ricopriva la carica di presidente.Leggi tutte le notizie su www.araberara.it The post Dario Balotta diventa portavoce di Europa Verde e si dimette da presidente di Legambiente del Lago d’Iseo first appeared on Araberara.
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di Daniele BosioA Lovere, dal 20 al 30 Marzo, si svolgerà la 18^ edizione la Settimana della Cultura Classica, il Festival di Teatro e Cultura che ha come protagonisti assoluti ed indiscussi gli studenti: quelli del Liceo “Decio Celeri” di Lovere, quelli delle scuole del territorio e quelli provenienti da scuole di tutta Italia.
Questi studenti sul bellissimo palco del Teatro Crystal di Lovere hanno l’occasione di portare il proprio spettacolo, il proprio progetto teatrale e con esso la loro passione e la loro storia.
La Settimana, è promossa dal Liceo “Decio Celeri” di Lovere, dal Comune di Lovere, dall’Accademia Tadini, dall’Associazione Culturale “Olive a pArte” e dal Teatro Crystal e ha anche il prezioso sostegno dei comuni di Costa Volpino, Pisogne, Rogno e il Circolo “Amici del Tadini”.
L’offerta che viene proposta è veramente ampia: al mattino gli studenti delle scuole del territorio assisteranno a cinque spettacoli professionali, che affrontano tematiche legate al loro percorso scolastico ma anche temi di attualità e riflessione.
La sera invece sul palco saranno gli studenti a calcare le scene. Quest’anno saranno otto gli spettacoli messi in scena dai ragazzi: “La bisbetica domata” portato in scena dagli studenti del Liceo Artistico Decio Celeri di Lovere, ”Nell’abisso di Dioniso” realizzato dagli studenti del Liceo Massimiliano Massimo di Roma, “Antigone” allestito dagli studenti del Liceo Machiavelli di Pioltello, ”Miles Gloriosus” rappresentato dai ragazzi del Liceo Scientifico Decio Celeri di Lovere, “Romeo e Giulietta” portato in scena dal Liceo Scientifico Calini di Brescia, “Lysextrata” dal Liceo Classico Pellegrino-Rossi di Massa, “Eschatiá. La terra di nessuno” dal Liceo Classico Pepe Calamo di Ostuni, e infine “Trachinie” portato in scena dai ragazzi di quarta del Liceo Classico Decio Celeri Lovere.
A completare gli eventi della Settimana ci saranno repliche di alcuni spettacoli presso il sito archeologico “Cavellas” di Casazza e per gli studenti visite guidate all’Accademia Tadini ed Escape City sul territorio di Lovere.
Da sottolineare il successo riscosso dalla conferenza “Continuità eroiche tra Classico e Moderno” a cura della Prof.ssa Rita Romele e del Dott. Marco Albertario, tenutasi il 22 Febbraio presso l’Accademia Tadini di Lovere, evento che ha dato il via alla Settimana della Cultura Classica.
Gli studenti loveresi saranno poi protagonisti di mini tournée e diverse repliche: quelli del Classico del Celeri andranno in Sicilia per esibirsi nel teatro greco di Palazzolo Acreide, e si esibiranno anche a Costa Volpino (l’1 aprile, nell’ambito della serata di consegna delle borse di studio comunali) e a Casazza (il 3 aprile, all’interno dell’area archeologica di “Cavellas”); quelli dello Scientifico andranno invece in Puglia per portare il loro spettacolo ad Altamura.
Tutti gli eventi, insieme ad ulteriori dettagli e tutti gli aggiornamenti, si possono trovare in modo dettagliato sulle pagine social (Facebook, Instagram, TikTok, Youtube) del Festival.MediaLeggi tutte le notizie su www.araberara.it The post Lovere, la settimana della Cultura Classica, 18 edizioni di successo e studenti al centro first appeared on Araberara.
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Questi studenti sul bellissimo palco del Teatro Crystal di Lovere hanno l’occasione di portare il proprio spettacolo, il proprio progetto teatrale e con esso la loro passione e la loro storia.
La Settimana, è promossa dal Liceo “Decio Celeri” di Lovere, dal Comune di Lovere, dall’Accademia Tadini, dall’Associazione Culturale “Olive a pArte” e dal Teatro Crystal e ha anche il prezioso sostegno dei comuni di Costa Volpino, Pisogne, Rogno e il Circolo “Amici del Tadini”.
L’offerta che viene proposta è veramente ampia: al mattino gli studenti delle scuole del territorio assisteranno a cinque spettacoli professionali, che affrontano tematiche legate al loro percorso scolastico ma anche temi di attualità e riflessione.
La sera invece sul palco saranno gli studenti a calcare le scene. Quest’anno saranno otto gli spettacoli messi in scena dai ragazzi: “La bisbetica domata” portato in scena dagli studenti del Liceo Artistico Decio Celeri di Lovere, ”Nell’abisso di Dioniso” realizzato dagli studenti del Liceo Massimiliano Massimo di Roma, “Antigone” allestito dagli studenti del Liceo Machiavelli di Pioltello, ”Miles Gloriosus” rappresentato dai ragazzi del Liceo Scientifico Decio Celeri di Lovere, “Romeo e Giulietta” portato in scena dal Liceo Scientifico Calini di Brescia, “Lysextrata” dal Liceo Classico Pellegrino-Rossi di Massa, “Eschatiá. La terra di nessuno” dal Liceo Classico Pepe Calamo di Ostuni, e infine “Trachinie” portato in scena dai ragazzi di quarta del Liceo Classico Decio Celeri Lovere.
A completare gli eventi della Settimana ci saranno repliche di alcuni spettacoli presso il sito archeologico “Cavellas” di Casazza e per gli studenti visite guidate all’Accademia Tadini ed Escape City sul territorio di Lovere.
Da sottolineare il successo riscosso dalla conferenza “Continuità eroiche tra Classico e Moderno” a cura della Prof.ssa Rita Romele e del Dott. Marco Albertario, tenutasi il 22 Febbraio presso l’Accademia Tadini di Lovere, evento che ha dato il via alla Settimana della Cultura Classica.
Gli studenti loveresi saranno poi protagonisti di mini tournée e diverse repliche: quelli del Classico del Celeri andranno in Sicilia per esibirsi nel teatro greco di Palazzolo Acreide, e si esibiranno anche a Costa Volpino (l’1 aprile, nell’ambito della serata di consegna delle borse di studio comunali) e a Casazza (il 3 aprile, all’interno dell’area archeologica di “Cavellas”); quelli dello Scientifico andranno invece in Puglia per portare il loro spettacolo ad Altamura.
Tutti gli eventi, insieme ad ulteriori dettagli e tutti gli aggiornamenti, si possono trovare in modo dettagliato sulle pagine social (Facebook, Instagram, TikTok, Youtube) del Festival.MediaLeggi tutte le notizie su www.araberara.it The post Lovere, la settimana della Cultura Classica, 18 edizioni di successo e studenti al centro first appeared on Araberara.
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MediaRegione Lombardia conferma il proprio impegno per lo sport di base con un nuovo finanziamento di 2 milioni di euro destinato alle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD/SSD) e ai Comitati e Delegazioni regionali. L’obiettivo è sostenere le attività ordinarie e continuative sul territorio lombardo, rafforzando il sistema sportivo e favorendo la partecipazione di un numero sempre maggiore di cittadini.“Lo sport – sottolinea Federica Picchi, sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport e Giovani – rappresenta un pilastro fondamentale per il benessere delle nostre comunità e per la crescita delle nuove generazioni. Con questo finanziamento vogliamo garantire alle diverse realtà sportive dalle associazioni ai comitati federali le risorse necessarie per proseguire le loro attività”.Linee di intervento e criteri di erogazione dei fondiL’iniziativa si articola su due linee di intervento. La prima prevede 1,8 milioni di euro riservati alle associazioni e società sportive (ASD/SSD) iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD). Una quota del 10% è destinata alle discipline paralimpiche. La seconda, di 200.000 euro, è riservata ai Comitati e Delegazioni delle Federazioni Sportive Nazionali (FSN), Discipline Sportive Associate (DSA) ed Enti di Promozione Sportiva (EPS) riconosciuti dal CONI e dal CIP.I fondi saranno erogati attraverso una procedura di selezione basata su criteri di merito, radicamento sul territorio e impegno nella formazione e nella promozione della pratica sportiva. Il contributo assegnabile varierà tra i 2.000 e i 5.000 euro, a seconda del punteggio ottenuto.L’intervento mira a coprire le principali spese di gestione. Affitti, utenze, acquisto di piccole attrezzature sportive, iscrizioni a gare e campionati, compensi per tecnici e istruttori, e investimenti in formazione e software gestionali.Picchi: sosteniamo lo sport, strumento di aggregazione socialeIl sottosegretario Picchi ha ribadito il valore strategico di questo sostegno per il mondo sportivo lombardo. “Regione Lombardia continua a investire nello sport come strumento di aggregazione e crescita sociale. Le realtà aggregative sportive sono il cuore pulsante della pratica sportiva di base. Il nostro obiettivo è supportarle concretamente affinché possano continuare a offrire opportunità a bambini, ragazzi e adulti, promuovendo uno stile di vita sano e attivo”.Le domande di contributo potranno essere presentate attraverso la piattaforma regionale Bandi e Servizi (bandi. regione.lombardia.it). Maggiori dettagli e tempistiche saranno specificati nel bando attuativo che sarà pubblicato nelle prossime settimane.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Dalla Regione 2 milioni di euro per associazioni sportive dilettantistiche first appeared on Araberara.
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Venerdì 14 marzo, alle 20.45, il Centro Medico di Gorlago ha organizzato un evento dedicato alla salute femminile. Da oggi attivo anche il servizio di Ambulatorio InfermieristicoNamastè Salute rinnova suo impegno con la comunità gorlaghese e il territorio con due novità. La prima, in ordine di tempo, riguarda l’apertura del servizio di Ambulatorio Infermieristico, iniziato oggi, martedì 11 marzo; la seconda riguarda invece un incontro pubblico, in programma venerdì 14 marzo, dedicato all’importanza della prevenzione nell’ambito della salute femminile. Sia l’Ambulatorio Infermiersitico che l’incontro pubblico sono organizzati da Namastè Salute con il supporto del Comune di Gorlago.MediaL’evento pubblico “La Salute è Donna”, avrà luogo venerdì alle 20.45 presso la Sala Civica della Biblioteca di Gorlago (Piazza Marconi 1). Per Namastè Salute sarà l’occasione per riportare all’attenzione della popolazione l’importanza della prevenzione, del fattore tempo e delle buone abitudini per la salute delle donne. La serata vedrà l’intervento di due specialiste, la dottoressa Anna Rosa Maffeis e la dottoressa Silvana Lia, i punti di riferimento di Namastè Salute per la ginecologia e la senologia. L’incontro sarà gratuito e ad accesso libero fino ad esaurimento posti.The post La salute è donna: Namastè Salute rinnova il suo impegno first appeared on Araberara.
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MediaA Lovere la Villa Gregorini torna ad essere protagonista. Dopo che il ragazzo di 15 anni era precipitato all’interno della villa, ora un 28enne di Castro senza fissa dimora è stato arrestato per droga. I carabinieri hanno infatti trovato 120 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e 2.400 euro in contanti che, secondo quanto ha riferito ai giudici, era il compenso per aver spostato uno zaino con all’interno la cocaina proprio in Villa Gregorini.Il 28enne, che aveva già precedenti ed era stato fermato anche tre anni fa quando aveva con se 1 chilo di marijuana e 3 di hashish, è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio e si trova in carcere a Bergamo. Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Lovere, 28enne arrestato per droga dentro la Villa Gregorini first appeared on Araberara.
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MediaAl termine di una lunga e complessa attività d’indagine, alla fine di dicembre 2024 la
Procura della Repubblica di Sondrio ha richiesto (e ottenuto alla fine di febbraio scorso
dal Gip presso il locale Tribunale) un’ordinanza di applicazione di misura cautelare,
detentiva e interdittiva nei confronti di 11 soggetti, tra i quali il responsabile di un ufficio
interno del Comune di Valdisotto, imprenditori e professionisti della Valtellina e della
provincia di Bergamo. A carico delle persone sottoposte ad indagine sono stati ipotizzati
diversi reati di peculato, corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai
doveri d’ufficio e di falso ideologico in atto pubblico.
Il procedimento ha tratto origine da un esposto presentato alla Tenenza di Bormio della
Guardia di Finanza per fatti risalenti agli anni 2021 e 2022, riguardanti l’aggiudicazione
di gare d’appalto, bandite dal comune di Valdisotto, per l’affidamento di diversi lavori e
servizi per importi consistenti.
L’attività investigativa, iniziata nel marzo 2023 e avvitata all’indomani della
presentazione dell’esposto, ha inizialmente coinvolto il responsabile dell’ufficio
comunale e alcune persone fisiche, prevalentemente imprenditori e professionisti. Già a
novembre 2023, in più circostanze, è stato necessario sottoporre a perquisizione l’ufficio
comunale in cui lavorava il responsabile dell’ufficio pubblico, diverse aziende coinvolte,
le abitazioni di alcuni indagati e altri luoghi nella loro disponibilità, al fine di acquisire
documentazione necessaria all’accertamento dei rapporti tra gli indagati, delle attività
svolte dalle aziende e alla ricostruzione delle procedure di affidamento degli incarichi alle
aziende private. In tali circostanze, sono state sottoposte a sequestro anche consistenti
somme (oltre 320.000 euro anche in banconote di medio e grosso taglio, occultati in
diversi luoghi, tra cui bagni, casseforti e una cassetta di sicurezza) e documenti poi
rivelatisi fondamentali per la ricostruzione dei fatti.L’indagine è proseguita dopo l’attività iniziale e ha disvelato un consolidato meccanismo
di corruzione incentrato sul pagamento di tangenti e dazione di utilità per l’affidamento
di lavori e servizi pubblici e si é sviluppata mediante un attività investigativa, molto
complessa e durata diversi mesi, volta ad acquisire riscontri agli elementi inizialmente
emersi. L’analisi della documentazione sequestrata, insieme ad altra attività, ha
consentito di estendere le indagini nei confronti di ulteriori indagati e di ipotizzare
numerosi altri reati, anche commessi successivamente alla presentazione dell’esposto,
fino a raccogliere, nei confronti di undici indagati, gravi indizi di colpevolezza posti a
fondamento della richiesta di misura cautelare e dell’applicazione, da parte del Giudice
per le indagini preliminari di Sondrio, di cinque arresti domiciliari e sei divieti temporanei
di contrattare con la pubblica amministrazione.L’esecuzione delle misure cautelari e di ulteriori decreti di perquisizione, che ha
interessato diversi comuni delle province di Sondrio e Bergamo, è stata affidata ad
ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria dei Reparti del Comando Provinciale della
Guardia di Finanza di Sondrio.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Tangenti in Alta Valtellina: arrestati imprenditori bergamaschi first appeared on Araberara.
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Procura della Repubblica di Sondrio ha richiesto (e ottenuto alla fine di febbraio scorso
dal Gip presso il locale Tribunale) un’ordinanza di applicazione di misura cautelare,
detentiva e interdittiva nei confronti di 11 soggetti, tra i quali il responsabile di un ufficio
interno del Comune di Valdisotto, imprenditori e professionisti della Valtellina e della
provincia di Bergamo. A carico delle persone sottoposte ad indagine sono stati ipotizzati
diversi reati di peculato, corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai
doveri d’ufficio e di falso ideologico in atto pubblico.
Il procedimento ha tratto origine da un esposto presentato alla Tenenza di Bormio della
Guardia di Finanza per fatti risalenti agli anni 2021 e 2022, riguardanti l’aggiudicazione
di gare d’appalto, bandite dal comune di Valdisotto, per l’affidamento di diversi lavori e
servizi per importi consistenti.
L’attività investigativa, iniziata nel marzo 2023 e avvitata all’indomani della
presentazione dell’esposto, ha inizialmente coinvolto il responsabile dell’ufficio
comunale e alcune persone fisiche, prevalentemente imprenditori e professionisti. Già a
novembre 2023, in più circostanze, è stato necessario sottoporre a perquisizione l’ufficio
comunale in cui lavorava il responsabile dell’ufficio pubblico, diverse aziende coinvolte,
le abitazioni di alcuni indagati e altri luoghi nella loro disponibilità, al fine di acquisire
documentazione necessaria all’accertamento dei rapporti tra gli indagati, delle attività
svolte dalle aziende e alla ricostruzione delle procedure di affidamento degli incarichi alle
aziende private. In tali circostanze, sono state sottoposte a sequestro anche consistenti
somme (oltre 320.000 euro anche in banconote di medio e grosso taglio, occultati in
diversi luoghi, tra cui bagni, casseforti e una cassetta di sicurezza) e documenti poi
rivelatisi fondamentali per la ricostruzione dei fatti.L’indagine è proseguita dopo l’attività iniziale e ha disvelato un consolidato meccanismo
di corruzione incentrato sul pagamento di tangenti e dazione di utilità per l’affidamento
di lavori e servizi pubblici e si é sviluppata mediante un attività investigativa, molto
complessa e durata diversi mesi, volta ad acquisire riscontri agli elementi inizialmente
emersi. L’analisi della documentazione sequestrata, insieme ad altra attività, ha
consentito di estendere le indagini nei confronti di ulteriori indagati e di ipotizzare
numerosi altri reati, anche commessi successivamente alla presentazione dell’esposto,
fino a raccogliere, nei confronti di undici indagati, gravi indizi di colpevolezza posti a
fondamento della richiesta di misura cautelare e dell’applicazione, da parte del Giudice
per le indagini preliminari di Sondrio, di cinque arresti domiciliari e sei divieti temporanei
di contrattare con la pubblica amministrazione.L’esecuzione delle misure cautelari e di ulteriori decreti di perquisizione, che ha
interessato diversi comuni delle province di Sondrio e Bergamo, è stata affidata ad
ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria dei Reparti del Comando Provinciale della
Guardia di Finanza di Sondrio.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Tangenti in Alta Valtellina: arrestati imprenditori bergamaschi first appeared on Araberara.
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Un appuntamento che unisce arte e devozione, capace di catalizzare lo stupore e la meraviglia di fedeli e visitatori.Torna a splendere dal 15 al 17 marzo a Gandino (Bg), nella monumentale Basilica di Santa Maria Assunta, la maestosa Raggiera del Triduo, capolavoro ligneo settecentesco dei maestri Caniana. Il Triduo (giornate quaresimali dedicate ai defunti) è un momento liturgico particolarmente sentito dalla comunità gandinese e più in generale da quelle della ValSeriana, che nei secoli hanno sedimentato un calendario cadenzato. Dopo le celebrazioni tenutesi a Clusone, Leffe, Peia, e Vertova, ulteriori appuntamenti con importanti allestimenti sono infatti in programma a Cirano di Gandino e Vall’Alta di Albino (terza domenica di Quaresima) nonché a Casnigo (quarta di Quaresima). “Quello delle Raggiere è un tema particolarmente rilevante – sottolinea Patrizia Azzola, delegata del tavolo operativo Serio Art di Promoserio – che di fatto fa da “anteprima” alla rassegna culturale “Valli del Legno” costruita attorno ai diversi campi della creatività e del sapere artigiano legati a questo affascinate materiale naturale, per scopi produttivi e artistici. A breve presenteremo il ricco calendario annuale con visite guidate, laboratori didattici, concerti, spettacoli teatrali, mostre e concorsi”.MediaL’origine delle Raggiere risale al periodo tra la fine del XVII secolo e i primi anni del XVIII secolo, quando, sotto la spinta delle Confraternite, si vollero istituire (soprattutto nelle Diocesi di Bergamo e Brescia) celebrazioni apposite per suffragare i morti della peste. Furono strutturate in tre giorni di adorazione del Ss.Sacramento, con “macchine” di grande imponenza a rappresentare enormi ostensori con innumerevoli candele.A caratterizzare l’allestimento di Gandino sarà la grande Raggiera che si erge dietro l’altare maggiore. Fu realizzata dalla bottega Caniana fra il 1788 ed il 1791, dopo che quella creata nel 1777 da Donato Andrea Fantoni fu ritenuta poco consona dai committenti gandinesi. Di essa si conserva un disegno presso il Museo Fantoni a Rovetta. L’enorme incastellatura realizzata dai Caniana tocca gli 11 metri di altezza e vede il Santissimo coronato da raggi con vetri policromi illuminati. Al lavoro da oltre due settimane c’è un’articolata squadra di volontari, coordinati da Francesco Rizzoni, custode della Basilica e rettore del Museo di Arte Sacra. Si alternano nel delicato compito di ricreare l’apparato, spesso con il solo ausilio di piccoli grandi segreti tramandati oralmente. In Basilica sarà allestito anche l’altare d’argento (conservato nel vicino Museo di arte sacra) e sarà visibile anche all’altare maggiore il paliotto in oro massiccio, realizzato alla fine del ‘500 dalle manifatture orafe milanesi. In origine la sua destinazione fu quella di ricco finimento per la carrozza delle nozze fra Margherita d’Asburgo e l’Infante di Spagna, Filippo. Arrivò a Gandino grazie alla nobile famiglia Giovanelli, in virtù di particolari servigi alla dinastia Asburgo.La struttura del Caniana fu montata per la prima volta nel 1790. La Raggiera è larga 5,6 metri ed è posta ad un’altezza di 11 metri. Completa l’addobbo un grande postergale (drappo che chiude la parte posteriore coprendo l’impalcatura che la sostiene), oggi in damasco rosso, ricordo del manto purpureo con cui fu rivestito Cristo durante la passione. Più in basso, sulle piramidi, trovano posto 136 candele che simboleggiano le anime purganti che anelano ad entrare in Paradiso. Al centro della chiesa viene disposta una grande coltre funebre settecentesca, di velluto nero, preziosamente ricamata in oro e seta policroma, a rivestire un catafalco. La sua collocazione in asse con la Raggiera, e dunque con il Paradiso, indica la funzione della morte come “porta” alla vita ultraterrena.La Raggiera fu elettrificata nel 1928: fino ad allora le candele erano di cera e nei raggi ardevano lumi ad olio che appositi incaricati accendevano manualmente durante le funzioni. L’immediatezza dell’accensione ha reso celebre a Gandino…
Non poteva esserci avvio migliore per le masterclass enogastronomiche del Progetto Smart Orobie. Lo chef stellato Chicco Cerea di «Da Vittorio» ha incantato la trentina di partecipanti, tra cuochi e titolari di ristoranti della fascia alpina e prealpina della Bergamasca, che hanno risposto, lunedì 10 marzo a Villa Neuchatel 1928 di Fino del Monte, all’invito dell’associazione Orobiestyle, capofila per la rete enogastronomica del progetto della Provincia di Bergamo finanziato dal Ministero del Turismo.
Lo chef Cerea, nel corso di una conversazione a tu per tu con la platea di addetti ai lavori, stimolato dal giornalista Paolo Confalonieri ha condiviso alcune pagine della sua storia personale e del progetto lungimirante del padre Vittorio, continuato anche dopo la sua scomparsa e che nel 2026 taglierà il traguardo dei 60 anni di attività. Sottolineando, tra le altre cose, che «la grandezza di uno chef sta anche nel saper innovare e nel guidare i propri clienti nelle nuove tendenze, in quello che è meglio per loro». Per aggiungere che «va fatto passo dopo passo, in modo graduale, senza stravolgere assolutamente la propria cucina».
Tutto nasce, ha precisato durante la masterclass Chicco Cerea, «dal fatto che la cucina deve essere buona». E ancora: «Infatti a “Da Vittorio” siamo andati oltre i celebri pacchero e orecchia di elefante. La migliore pubblicità per un ristorante sta nel piatto e nel fare sentire l’ospite a casa».
Alla rete enogastronomica del progetto Smart Orobie lo chef Cerea ha regalato una ricetta ad hoc: pappardelle con grano saraceno, burro affumicato al fieno e ragù di capriolo. «Insieme a Patrik Bradaschia, capo partita dei primi piatti, e al sous chef Emanuele Frascadore – ha spiegato lo stellato Chicco Cerea – abbiamo voluto reinterpretare un piatto di montagna, con una ricetta concreta, appetitosa e con un tocco di novità: il burro affumicato al fieno fa della pappardella al saraceno qualcosa di gustoso, con l’aggiunta poi anche del ragù di capriolo».MediaUna vera bontà che ha tenuto a battesimo la serie di masterclass che, da qui a ottobre, accompagnerà il gruppo dei ristoratori selezionati che sono della Valle Imagna, della Valle di Scalve, del Sebino e della Valle Seriana. I prossimi incontri: il 7 aprile al Circolino in Città Alta, a Bergamo, con Valentina Bergamin, raccontastorie di formaggio, maître fromager, consulente e Miglior assaggiatrice d’Italia 2019; il 5 maggio a Oltressenda Alta, Contrada Bricconi si svelerà nel racconto di Giacomo Perletti e dello chef Michele Lazzarini; il 16 giugno al Gsi Lab di Nembro con Carlo Beltrami, vincitore della quinta edizione della trasmissione televisiva Bake Off Italia e dello Speciale Stelle di Natale nel 2018; il 22 settembre, di nuovo al Circolino in Città Alta, il fotografo Matteo Zanardi guiderà nel mondo della comunicazione e del marketing; infine, a Villa Neuchatel a Fino del Monte, il 13 ottobre gran finale con lo chef e conduttore televisivo Andrea Mainardi.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Smart Orobie, lo chef Cerea dedica le pappardelle al saraceno alla rete enogastronomica first appeared on Araberara.
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Lo chef Cerea, nel corso di una conversazione a tu per tu con la platea di addetti ai lavori, stimolato dal giornalista Paolo Confalonieri ha condiviso alcune pagine della sua storia personale e del progetto lungimirante del padre Vittorio, continuato anche dopo la sua scomparsa e che nel 2026 taglierà il traguardo dei 60 anni di attività. Sottolineando, tra le altre cose, che «la grandezza di uno chef sta anche nel saper innovare e nel guidare i propri clienti nelle nuove tendenze, in quello che è meglio per loro». Per aggiungere che «va fatto passo dopo passo, in modo graduale, senza stravolgere assolutamente la propria cucina».
Tutto nasce, ha precisato durante la masterclass Chicco Cerea, «dal fatto che la cucina deve essere buona». E ancora: «Infatti a “Da Vittorio” siamo andati oltre i celebri pacchero e orecchia di elefante. La migliore pubblicità per un ristorante sta nel piatto e nel fare sentire l’ospite a casa».
Alla rete enogastronomica del progetto Smart Orobie lo chef Cerea ha regalato una ricetta ad hoc: pappardelle con grano saraceno, burro affumicato al fieno e ragù di capriolo. «Insieme a Patrik Bradaschia, capo partita dei primi piatti, e al sous chef Emanuele Frascadore – ha spiegato lo stellato Chicco Cerea – abbiamo voluto reinterpretare un piatto di montagna, con una ricetta concreta, appetitosa e con un tocco di novità: il burro affumicato al fieno fa della pappardella al saraceno qualcosa di gustoso, con l’aggiunta poi anche del ragù di capriolo».MediaUna vera bontà che ha tenuto a battesimo la serie di masterclass che, da qui a ottobre, accompagnerà il gruppo dei ristoratori selezionati che sono della Valle Imagna, della Valle di Scalve, del Sebino e della Valle Seriana. I prossimi incontri: il 7 aprile al Circolino in Città Alta, a Bergamo, con Valentina Bergamin, raccontastorie di formaggio, maître fromager, consulente e Miglior assaggiatrice d’Italia 2019; il 5 maggio a Oltressenda Alta, Contrada Bricconi si svelerà nel racconto di Giacomo Perletti e dello chef Michele Lazzarini; il 16 giugno al Gsi Lab di Nembro con Carlo Beltrami, vincitore della quinta edizione della trasmissione televisiva Bake Off Italia e dello Speciale Stelle di Natale nel 2018; il 22 settembre, di nuovo al Circolino in Città Alta, il fotografo Matteo Zanardi guiderà nel mondo della comunicazione e del marketing; infine, a Villa Neuchatel a Fino del Monte, il 13 ottobre gran finale con lo chef e conduttore televisivo Andrea Mainardi.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Smart Orobie, lo chef Cerea dedica le pappardelle al saraceno alla rete enogastronomica first appeared on Araberara.
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MediaUn’operazione ad “alto impatto” dei Carabinieri ha interessato l’area della stazione
ferroviaria di Bergamo nella serata del 7 marzo, con l’obiettivo di contrastare degrado e
criminalità. Il servizio, articolato su tre squadre coordinate dalla Stazione Carabinieri di
Bergamo Bassa con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione
Carabinieri di Bergamo Principale, ha portato al controllo di 24 persone, con un bilancio
significativo: tre denunce, cinque allontanamenti e un arresto in flagranza di reato.
Nel dettaglio, due individui, entrambi stranieri, senza fissa dimora e con precedenti di
polizia, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il mancato rispetto del divieto di ritorno
nel comune di Bergamo. Un terzo straniero, residente nella bergamasca ed anch’egli già noto alle forze dell’ordine, notato dagli operanti, ha cercato di darsi alla fuga per sottrarsi al
controllo. Prontamente raggiunto dalle pattuglie, per lui è scattata la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale. I tre denunciati, insieme con altre due persone che creavano disturbo nell’area, hanno ricevuto l’ordine di allontanamento imposto dalla recente ordinanza prefettizia del 27 febbraio, che ha istituito le cosiddette “zone a vigilanza rafforzata”.
I militari sono successivamente intervenuti per sedare una violenta lite tra due uomini, un
29enne originario della Guinea e un 37enne marocchino, entrambi irregolari in Italia e senza fissa dimora. Il diverbio, avvenuto apparentemente per futili motivi, è sfociato in
un’aggressione con arma da taglio: il 37enne ha colpito il guineano con un violento fendente al petto. L’immediato intervento del massiccio dispositivo di Carabinieri, in particolare della Sezione Radiomobile, con i propri veicoli veloci, ha permesso di fermare l’aggressore ancora sul luogo del delitto, evitando conseguenze ancora più gravi con il coinvolgimento di altre possibili vittime, permettendo ai soccorritori di prestare immediata assistenza alla vittima che veniva trasportata d’urgenza e ricoverata all’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo in prognosi riservata. L’aggressore è stato arrestato per lesioni personali e, su disposizione del Pubblico Ministero è stato condotto nel Carcere di Bergamo. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha successivamente convalidato l’arresto disponendo l’applicazione della misura del divieto di dimora in Bergamo e Provincia. Il soggetto in questione si era già reso protagonista di una condotta analoga l’11 novembre 2024 nei pressi della stazione delle autolinee di Bergamo, dove poi il 2 gennaio scorso era stato denunciato per il porto ingiustificato di 6 coltelli, così come il 26 gennaio, quando durante un nuovo controllo in via Bartolomeo Bono è stato trovato con altri 2 connazionali tutti armati di coltello e pertanto denunciati in stato di libertà.
L’efficace dispositivo di controllo ha certamente incrementato il livello di sicurezza della
Stazione Ferroviaria e, per tale ragione, verrà replicato ciclicamente nelle prossime settimane.
L’impegno dell’Arma dei Carabinieri per mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica
proseguirà con servizi ad alto impatto e attività di prevenzione in tutte zone più sensibili
della città.Leggi tutte le notizie su Notizie – Araberara Periodico di Informazione dal 1987 … The post Blitz dei carabinieri alla stazione di Bergamo: un arresto, tre denunce e cinque allontanamenti first appeared on Araberara.
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ferroviaria di Bergamo nella serata del 7 marzo, con l’obiettivo di contrastare degrado e
criminalità. Il servizio, articolato su tre squadre coordinate dalla Stazione Carabinieri di
Bergamo Bassa con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione
Carabinieri di Bergamo Principale, ha portato al controllo di 24 persone, con un bilancio
significativo: tre denunce, cinque allontanamenti e un arresto in flagranza di reato.
Nel dettaglio, due individui, entrambi stranieri, senza fissa dimora e con precedenti di
polizia, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il mancato rispetto del divieto di ritorno
nel comune di Bergamo. Un terzo straniero, residente nella bergamasca ed anch’egli già noto alle forze dell’ordine, notato dagli operanti, ha cercato di darsi alla fuga per sottrarsi al
controllo. Prontamente raggiunto dalle pattuglie, per lui è scattata la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale. I tre denunciati, insieme con altre due persone che creavano disturbo nell’area, hanno ricevuto l’ordine di allontanamento imposto dalla recente ordinanza prefettizia del 27 febbraio, che ha istituito le cosiddette “zone a vigilanza rafforzata”.
I militari sono successivamente intervenuti per sedare una violenta lite tra due uomini, un
29enne originario della Guinea e un 37enne marocchino, entrambi irregolari in Italia e senza fissa dimora. Il diverbio, avvenuto apparentemente per futili motivi, è sfociato in
un’aggressione con arma da taglio: il 37enne ha colpito il guineano con un violento fendente al petto. L’immediato intervento del massiccio dispositivo di Carabinieri, in particolare della Sezione Radiomobile, con i propri veicoli veloci, ha permesso di fermare l’aggressore ancora sul luogo del delitto, evitando conseguenze ancora più gravi con il coinvolgimento di altre possibili vittime, permettendo ai soccorritori di prestare immediata assistenza alla vittima che veniva trasportata d’urgenza e ricoverata all’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo in prognosi riservata. L’aggressore è stato arrestato per lesioni personali e, su disposizione del Pubblico Ministero è stato condotto nel Carcere di Bergamo. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha successivamente convalidato l’arresto disponendo l’applicazione della misura del divieto di dimora in Bergamo e Provincia. Il soggetto in questione si era già reso protagonista di una condotta analoga l’11 novembre 2024 nei pressi della stazione delle autolinee di Bergamo, dove poi il 2 gennaio scorso era stato denunciato per il porto ingiustificato di 6 coltelli, così come il 26 gennaio, quando durante un nuovo controllo in via Bartolomeo Bono è stato trovato con altri 2 connazionali tutti armati di coltello e pertanto denunciati in stato di libertà.
L’efficace dispositivo di controllo ha certamente incrementato il livello di sicurezza della
Stazione Ferroviaria e, per tale ragione, verrà replicato ciclicamente nelle prossime settimane.
L’impegno dell’Arma dei Carabinieri per mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica
proseguirà con servizi ad alto impatto e attività di prevenzione in tutte zone più sensibili
della città.Leggi tutte le notizie su Notizie – Araberara Periodico di Informazione dal 1987 … The post Blitz dei carabinieri alla stazione di Bergamo: un arresto, tre denunce e cinque allontanamenti first appeared on Araberara.
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MediaGli incontri proseguono e si va verso una decisione che sembra soddisfare tutte le parti, anche politiche. Nell’ultimo incontro che si è tenuto venerdì 28 febbraio, i Comuni di Castro e Lovere avrebbero convenuto con l’azienda sul preventivo monitoraggio dei dati ambientalmente nocivi: emissione in atm, acustiche, vibrazioni che dovrà essere valutato da un comitato tecnico autonomo. Solo in seguito, dovrebbe essere presa in considerazione l’eventualità di condividere la proposta di aumento della produzione.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post LOVERE – Lucchini: prima di qualsiasi aumento di produzione, monitoraggio dei dati ambientalmente nocivi first appeared on Araberara.
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MediaCaro Sindaco Massimo Morstabilini.Mi rivolgo a Lei in qualità di tesserato di Fratelli d’Italia e cittadino di Clusone, con l’auspicio di vedere un compattamento delle forze di centro destra alle prossime elezioni.La lista che attualmente amministra la nostra città si è dimostrata poco civica e, oserei dire, piuttosto “stitica” nella gestione delle questioni pubbliche.Cosa che mi ha un po’ deluso conoscendola. È giunto il momento che Lei, Sindaco, scopra il suo “sesso” politico e ci dica chiaramente da che parte sta e con quale partito si identifica in termini di principi e valori.Questi sono alla base delle decisioni condivise con chi la pensa come noi.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post CLUSONE – LETTERA – Caro sindaco, dica da che parte sta… first appeared on Araberara.
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MediaEgregio Direttore, siamo un gruppo di volontari dei paesi dell’Alta Valle molto affezionati agli ospiti della Residenza Sanitaria per Disabili di Piario (Rsd), cui siamo vicini da anni organizzando e realizzando per loro occasioni di socializzazione e di svago, come l’accompagnamento alla Messa domenicale, le gite nei dintorni nella bella stagione, le pizzate e altre occasioni di incontro.La notizia che verranno trasferiti a Bergamo ci ha lasciato indignati, oltre che molto addolorati: le cronache dicono che sin dai mesi scorsi si sono interessati al problema sindaci e amministratori del territorio, come la presidente dell’Ambito 9 Flavia Bigoni, i sindaci di Clusone Massimo Morstabilini e di Villa d’Ogna Luca Pendezza con gli altri enti coinvolti, per cercare di poter mantenere la Rsd in Alta Val Seriana. Non ne dubitiamo, ma dubitiamo che abbiano fatto tutto il possibile per evitare questo trasferimento. Ciò detto, vorremmo far presenti alcuni dei problemi che, secondo noi, questa decisione sicuramente provocherà:– le persone disabili aggiungeranno alle loro già pesanti condizioni lo sradicamento da una realtà che conoscono e cui sono affezionati: ne risulterà per loro un senso di abbandono perché sarà infatti difficile che sia i loro parenti – sia residenti in Alta Valle che nel basso Sebino – sia noi volontari, loro amici da tempo, potremo spostarci continuamente su e giù dalla Valle, la cui disastrosa viabilità conosciamo tutti;ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post LETTERA AL DIRETTORE – I disabili “trasferiti” da Piario?“Una scelta ‘corretta’ ma disumana” first appeared on Araberara.
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