MediaUn’inchiesta di Report racconta il disgregamento del PDL, nel 2012 quando Giorgia Meloni fondò Fratelli d’Italia, Silvio Berlusconi finanziò il nuovo partito con 750 mila euro, usciti direttamente da Forza Italia, una mossa per indebolire Gianfranco Fini. Un anno dopo il bonifico,, Geronimo La Russa, figlio dell’attuale presidente del Senato, venne nominato in tre consigli di amministrazione della galassia Milan.Ecco un estratto dell’articolo del Corriere della Sera: “Nel 2012, dopo lo scioglimento del Pdl, Silvio Berlusconi finanziò con 750 mila euro Fratelli d’Italia. È quanto emerge da una inchiesta di «Report». Il programma d’inchiesta su Rai 3, ricostruendo quella convulsa fase politica, ha recuperato una delibera di bilancio con la quale Forza Italia, ancora non appesantita debiti (oggi sono circa 90 milioni) , erogò l’importante aiuto al neonato partito fondato Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto. […] fu proprio Meloni a contribuire alla dissoluzione del Pdl, partito per cui era candidata alle primarie, poi annullate. È da quel momento, dopo aver incassato appena l’1,96% alle elezioni politiche del 2013, che FdI inizia la scalata che lo porterà, quasi 10 anni dopo, a diventare il primo partito d’Italia. «C’era una strategia di fondo da parte di Berlusconi, che, sostenendo un nuovo partito legato ad una identità della destra nazionale, pensava di togliere ulteriore spazio a Gianfranco Fini », ricorda Fabio Granata, deputato del Pdl e poi animatore appunto della scissione finiana. Ma l’inchiesta di «Report» fa emergere anche la figura di Geronimo La Russa, figlio dell’attuale presidente del Senato, che un anno dopo i 750 mila euro donati da Berlusconi a FdI viene nominato in tre consigli di amministrazione della galassia Milan. Questi incarichi dureranno circa un anno, fino a quando il Cavaliere vende la squadra rossonera. Poi La Russa jr entrerà però a far parte di due ulteriori cda più importanti. Il primo è la Holding Quattordicesima, la cassaforte attraverso la quale i tre figli di secondo letto di Berlusconi (Barbara, Eleonora e Luigi) posseggono il 22% di Fininvest. Ma Geronimo La Russa viene designato anche nel cda di H14, altra cassaforte di famiglia grazie alla quale i medesimi tre figli del Cavaliere gestiscono molti dei loro investimenti finanziari. L'articolo Dietro l’ascesa di Giorgia Meloni ci sarebbero i soldi di Berlusconi proviene da Araberara.
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MediaEsordio vincente per Jannik Sinner, numero 4 del ranking mondiale, alle Nitto Atp Finals di tennis a Torino. L’altoatesino ha sconfitto il greco Stefanos Tsitsipas (numero 5 Atp) con un doppio 6-4 in poco meno di un’ora e mezza di gioco.Sinner ha avuto la meglio al termine di un match giocato in maniera impeccabile, con grandi colpi da fondo campo e un servizio decisivo.Nel primo set è riuscito a strappare il servizio a Tsitsipas al quinto game, nel secondo set invece è stato decisivo il primo gioco. In entrambi i casi Sinner, dopo il break, ha mantenuto il vantaggio fino in fondo, portando grande pressione sull’avversario. Nove gli aces realizzati e due doppi falli. A fare da contorno un Pala Alpitour strapieno di tifosi e di entusiasmo.“Oggi tatticamente l’abbiamo preparata perfettamente. Sono riuscito a giocare in modo perfetto”. E’ il commento a caldo di Jannik Sinner nell’intervista post-partita sul campo dopo aver sconfitto il greco Stefanos Tsitsipas rilasciato all’Ansa. “Ieri ho guardato tanti video di Stefanos e oggi sono riuscito a giocare a un ottimo livello. Speriamo di continuare così. Sono contento di incontrare gente forte. Ho fatto un’ottima stagione fino a ora, era il nostro obiettivo giocare qua. La prima partita è andata molto bene. Il supporto del pubblico è una cosa pazzesca. Non è solo importante la crescita ma anche la destinazione e per noi la destinazione quest’anno era venire qua”.In serata un altro debutto atteso, quello del numero 1 al mondo Novak Djokovic che sfiderà uno dei giovani emergenti, il danese Holger Rune. Spettacolo assicurato, dunque, per la prima giornata di quelle che, per biglietti venduti, sono già Finals da record. L'articolo Sinner batte Tsitsipas alle Atp FInals di Torino (il campionato mondiale del tennis) proviene da Araberara.
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MediaE’ caccia all’ebreo in Francia. E Macron non riesce ad arginare il fenomeno, invita il paese all’unità ma non scende in piazza e intanto gli atti di antisemitismo aumentano di giorno in giorno. Oggi La Stampa riporta i dati:
“[…] Dagli attacchi di Hamas contro Israele, il 7 ottobre, sono 1.247 gli atti antisemiti recensiti in Francia e 539 le persone fermate, secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno, Gérald Darmanin. In tutto il 2022 erano stati registrati 436 atti antisemiti.«Un Paese in cui i nostri concittadini ebrei hanno paura non è la Francia» ha dichiarato il presidente, Emmanuel Macron, che in una lettera aperta pubblicata da Le Parisien condanna quella che definisce una «ritorno di antisemitismo selvaggio» nel Paese. «Che sia religioso, sociale, identitario o razziale, l’antisemitismo è sempre quello che Emile Zola definì come “odioso”», ha scritto l’inquilino dell’Eliseo in vista del corteo che, secondo Macron, dovrà mostrare una Francia «unita dietro ai suoi valori e al suo universalismo». A quanto si apprende, il presidente non dovrebbe essere in piazza oggi pomeriggio ma è invece confermata la presenza della premier Elisabeth Borne, figlia di un ex deportato di confessione ebraica, come anche degli ex presidenti François Hollande e Nicolas Sarkozy. La premier Elisabeth Borne ha annunciato sul social X che «questa lotta è vitale per la coesione nazionale». Ma nel suo post ha anche stigmatizzato chi si mette «in posa», in aperto riferimento alla partecipazione dell’estrema destra e l’assenza della sinistra radicale. «L’assenza de La France insoumise parla da sola», mentre «la presenza del Rassemblement National non inganna nessuno», ha scritto Borne”. L'articolo In Francia è scattata la caccia all’ebreo. Dal 7 ottobre 1247 atti antisemiti e 539 persone fermate proviene da Araberara.
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“[…] Dagli attacchi di Hamas contro Israele, il 7 ottobre, sono 1.247 gli atti antisemiti recensiti in Francia e 539 le persone fermate, secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno, Gérald Darmanin. In tutto il 2022 erano stati registrati 436 atti antisemiti.«Un Paese in cui i nostri concittadini ebrei hanno paura non è la Francia» ha dichiarato il presidente, Emmanuel Macron, che in una lettera aperta pubblicata da Le Parisien condanna quella che definisce una «ritorno di antisemitismo selvaggio» nel Paese. «Che sia religioso, sociale, identitario o razziale, l’antisemitismo è sempre quello che Emile Zola definì come “odioso”», ha scritto l’inquilino dell’Eliseo in vista del corteo che, secondo Macron, dovrà mostrare una Francia «unita dietro ai suoi valori e al suo universalismo». A quanto si apprende, il presidente non dovrebbe essere in piazza oggi pomeriggio ma è invece confermata la presenza della premier Elisabeth Borne, figlia di un ex deportato di confessione ebraica, come anche degli ex presidenti François Hollande e Nicolas Sarkozy. La premier Elisabeth Borne ha annunciato sul social X che «questa lotta è vitale per la coesione nazionale». Ma nel suo post ha anche stigmatizzato chi si mette «in posa», in aperto riferimento alla partecipazione dell’estrema destra e l’assenza della sinistra radicale. «L’assenza de La France insoumise parla da sola», mentre «la presenza del Rassemblement National non inganna nessuno», ha scritto Borne”. L'articolo In Francia è scattata la caccia all’ebreo. Dal 7 ottobre 1247 atti antisemiti e 539 persone fermate proviene da Araberara.
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estate di san martinoGrande successo per l’Estate di San Martino a Clusone organizzata dalla Banda Bidù. Come ogni novembre, la Piazza era gremita di gente con la voglia di ballare, cantare e bere un buon bicchiere di vino fra quelli proposti dalla nostra cantina. Dopo l’edizione dello scorso anno, svolta in versione ridotta ad un giorno, quest’anno siamo tornati ad organizzare la manifestazione su due giornate.Nonostante il freddo di questi giorni di novembre, gli ospiti, sia locali che turisti, hanno trovato il modo di scaldarsi, passando del tempo in compagnia dei numerosi gruppi musicali che hanno spaziato dal blues al pop. L’inizio del sabato è stato un successo con il concerto in acustico del trio Jama Acoustic: un repertorio con raffinate sonorità pop rock. L’arrivo della “The Travelling Orkestra” ha dato il via alle danze, il pubblico ha iniziato a scaldare l’atmosfera. Passando poi alla magnifica Jane Jeresa & Morblus che con il suo ritmo blues, soul e r’n’b ha davvero acceso gli animi. La serata si è conclusa nel migliore dei modi con gli iPop che hanno reso impossibile a chiunque non cantare e ballare. È stato un turbinio di emozioni, ma è stata una meravigliosa serata.“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto in questa edizione. È sempre una sfida contro il meteo, ma ne siamo usciti vittoriosi e con la voglia di fare sempre di più nelle prossime edizioni” dice Vichi Mancini, presidente dell’associazione.A seguito degli ultimi mesi di preparazione che hanno impegnato i volontari dell’associazione, questa riconferma è fonte di grande orgoglio.“Aver dedicato uno spazio ai bambini è stata una scelta davvero azzeccata! Sicuramente ripeteremo il prossimo anno. Vedere il sorriso dei bambini che giocano in Corte Sant’Anna ci ha reso molto felici! Lo spettacolo dei burattini è ormai una tradizione consolidata, mentre invece il Ludobus è stata una novità del 2023 che ci ha convinto sia alla festa della birra di settembre, la Bidù in birra, sia ora con l’estate di San Martino” ci racconta il segretario Giovanni Baretti.Sull’onda dell’entusiamo del sabato, anche la domenica si è riconfermata ricca di emozioni con una grande affluenza, quasi inusuale nell’orario del pranzo.Ad aprire le danze il Duo di cuori con i loro brani popolari accompagnati dalla fisarmonica, per poi continuare con Bal Folk con Sciandra 4 che ha coinvolto tutto il pubblico presente in Piazza Orologio.Due giorni che rimarranno nella memoria per molto tempo. “Ringraziamo tutti i volontari, senza i quali la riuscita della festa sarebbe stata impossibile. Ognuno di voi è stato fondamentale e insostituibile. Un grazie a tutti coloro che sono passati a salutarci e a bere un bicchiere di vino in compagnia” conclude il vicepresidente dell’associazione Ezio Locatelli.L'articolo Clusone, il grande successo della 20^ Estate di San Martino proviene da Araberara.
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nuovo logo borghi della presolanaIl direttivo dei Borghi della Presolana, con Promoserio, lancia il concorso di idee per raccogliere proposte creative per lo sviluppo del brand territoriale turistico: un’intenzione che parte dall’idea di valorizzare ulteriormente i tre borghi di Rovetta, Songavazzo e Onore nel contesto dei Borghi della Presolana e del territorio della ValSeriana.Frutto di una strategia condivisa di lavoro e visione d’insieme del Direttivo con il coordinamento di Promoserio, il nuovo logo prosegue il percorso di sviluppo intrapreso che quest’anno ha portato alla presentazione della prima guida cartacea ai Borghi. Obiettivo del progetto è ideare un logo che veicoli l’immagine del territorio in modo immediato, identitario e identificativo, promuovendo in modo uniforme il “brand” Borghi della Presolana e relativi comuni aderenti. Un logo in grado di includere il racconto di valore dell’area e al contempo affermare una propria unicità come valore distintivo e non confondibile. Il logo sarà poi utilizzato su tutti i materiali di comunicazione previsti.“Borghi della Presolana è portatore di un immaginario che evoca cultura, vacanze slow, arte e paesaggio. Desideriamo che questo patrimonio venga aggiornato e proiettato nel futuro, una base su cui costruire sia la realtà sia la percezione di un turismo attuale, vivo, che esprima tutte le potenzialità che sono proprie dei tre Borghi, ma che hanno un’anima comune e condivisa”, dichiara il presidente Marco Migliorati (neo Presidente di Promoserio).Tra le caratteristiche richieste: l’originalità, l’efficacia estetica e l’adattabilità a diverse dimensioni. Il logo dovrà essere facilmente identificabile, per la parte grafica e l’identità dei Borghi, per rafforzare in tal modo il connubio fra identità territoriale, cultura, natura e turismo.Dovrà fare riferimento alle caratteristiche storiche, naturali, paesaggistiche, gastronomiche, artistiche o folkloristiche dell’area. Non dovrà contenere il riferimento esplicito ai tre borghi che attualmente aderiscono al progetto Borghi della Presolana, ma essere concepito per rappresentare l’area anche in caso di futuri comuni aderenti.Il concorso è aperto a tutti: singoli e gruppi, ivi comprese società commerciali, associazioni, liberi professionisti (previa autorizzazione del genitore/tutore, è aperto anche ai minori). Ciascun progetto dovrà pervenire presso l’Infopoint Borghi della Presolana, in via Vittorio Veneto 3D – 24020 Rovetta (Bg) in un plico sigillato e ANONIMO recante all’esterno la sola dicitura “Concorso di idee – Logo turistico Borghi Presolana”, entro il 30 novembre 2023 alle ore 17.00. Qui le informazioni sul concorso di idee: https://urly.it/3y91qIl bando è disponibile a questo link: https://urly.it/3y91tL'articolo Borghi della Presolana: un concorso di idee per il nuovo logo turistico proviene da Araberara.
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MediaSecondo lo studio ‘La sicurezza nel retail in Italia 2023’ i prodotti più rubati nel supermercato sono tonno e carne in scatola e alcolici. Nei negozi di abbigliamento vengono rubati capispalla e maglioni. Nei negozi di elettronica smartphone e tablet. È pari a 40 euro il valore medio della merce rubata dagli scaffali di supermercati […] A stilare una classifica lo studio “La Sicurezza nel Retail in Italia 2023” condotto da Crime&tech, spin-off di Università Cattolica del Sacro Cuore-Transcrime, con il supporto di Checkpoint Systems. In termini di valore economico i prodotti più rubati sono: i capispalla e maglieria (Abbigliamento), gli alcolici e tonno e carne in scatola (Supermercati, ipermercati e Discount), le calzature e occhiali (Calzature e accessori), smartphone, tablet e accessori di telefonia mobile (Elettronica di consumo) e gli accessori per le smart-home e utensili elettrici (Fai da te). I prodotti più rubati per numero di pezzi: i cosmetici e la maglieria (Abbigliamento), gli alcolici e i salumi e formaggi (Supermercati, Ipermercati e Discount), le calzature e gli occhiali (Calzature e accessori), gli accessori per la telefonia mobile e le pile (Elettronica di consumo) e le spine e prese elettriche e la colla (Fai da te).L'articolo Tonno e carne in scatola, i prodotti più rubati nei supermercati proviene da Araberara.
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MediaDopo la scorsa edizione, si riconferma il successo straordinario della Banda Bidù.Come ogni novembre, la Piazza era gremita di gente con la voglia di ballare, cantare e bere un buon bicchiere di vino fra quelli proposti dalla nostra cantina.Dopo l’edizione dello scorso anno, svolta in versione ridotta ad un giorno, quest’anno siamo tornati ad organizzare la manifestazione su due giornate.Nonostante il freddo di questi giorni di novembre, gli ospiti, sia locali che turisti, hanno trovato il modo di scaldarsi, passando del tempo in compagnia dei numerosi gruppi musicali che hanno spaziato dal blues al pop.L’inizio del sabato è stato un successo con il concerto in acustico del trio Jama Acoustic: un repertorio con raffinate sonorità pop rock.L’arrivo della “The Travelling Orkestra” ha dato il via alle danze, il pubblico ha iniziato a scaldare l’atmosfera.Passando poi alla magnifica Jane Jeresa & Morblus che con il suo ritmo blues, soul e r’n’b ha davvero acceso gli animi.La serata si è conclusa nel migliore dei modi con gli iPop che hanno reso impossibile a chiunque non cantare e ballare. È stato un turbinio di emozioni, ma è stata una meravigliosa serata.“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto in questa edizione. È sempre una sfida contro il meteo, ma ne siamo usciti vittoriosi e con la voglia di fare sempre di più nelle prossime edizioni” dice Vichi Mancini, presidente dell’associazione.A seguito degli ultimi mesi di preparazione che hanno impegnato i volontari dell’associazione, questa riconferma è fonte di grande orgoglio.“Aver dedicato uno spazio ai bambini è stata una scelta davvero azzeccata! Sicuramente ripeteremo il prossimo anno. Vedere il sorriso dei bambini che giocano in Corte Sant’Anna ci ha reso molto felici! Lo spettacolo dei burattini è ormai una tradizione consolidata, mentre invece il Ludobus è stata una novità del 2023 che ci ha convinto sia alla festa della birra di settembre, la Bidù in birra, sia ora con l’estate di San Martino” ci racconta il segretario Giovanni Baretti.Sull’onda dell’entusiamo del sabato, anche la domenica si è riconfermata ricca di emozioni con una grande affluenza, quasi inusuale nell’orario del pranzo.Ad aprire le danze il Duo di cuori con i loro brani popolari accompagnati dalla fisarmonica, per poi continuare con Bal Folk con Sciandra 4 che ha coinvolto tutto il pubblico presente in Piazza Orologio.Due giorni che rimarranno nella memoria per molto tempo. “Ringraziamo tutti i volontari, senza i quali la riuscita della festa sarebbe stata impossibile. Ognuno di voi è stato fondamentale e insostituibile. Un grazie a tutti coloro che sono passati a salutarci e a bere un bicchiere di vino in compagnia” conclude il vicepresidente dell’associazione Ezio Locatelli.L'articolo Clusone, il successo della 20^ Estate di San Martino proviene da Araberara.
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MediaLa mattina del 9 novembre i Carabinieri della Stazione di Grumello del Monte hanno arrestato un agricoltore residente a Telgate.Il 50enne, italiano, è stato ritenuto colpevole del reato di ricettazione, commesso nel febbraio del 2020, allorquando, presso un garage di sua proprietà, i militari della Stazione di Grumello del Monte avevano trovato un trattore agricolo risultato rubato nel Comune di Seriate. L’uomo, è stato porato alla Casa Circondariale di Bergamo dove sconterà la pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione.L'articolo Agricoltore in manette: aveva rubato un trattore proviene da Araberara.
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MediaRegione Lombardia finanzierà 43 opere sul territorio lombardo, stanziando 47 milioni di euro per il nuovo Piano di interventi strutturali per la mitigazione del rischio idrogeologico, di cui più di 15 milioni di euro sono destinati alla Provincia di Bergamo.
Il piano 2023/2025 di interventi per la difesa del suolo è molto importante, visti anche gli ultimi episodi di maltempo che hanno dimostrato la fragilità del nostro territorio, in modo particolare nelle aree di montagna e visto che dai più recenti studi il 44% dei comuni lombardi è interessato da fenomeni di dissesto.
“Esprimo grande soddisfazione per l’avvenuto finanziamento di 11 interventi per un valore complessivo di 15 milioni di euro” dichiara il Consigliere regionale bergamasco Michele Schiavi. “Intervenire sul dissesto idrogeologico, soprattutto nelle aree di montagna, è un’opera che Regione Lombardia continua a fare anche in questa legislatura, al fine di prevenire altri disastri sul territorio. Le risorse del Ministero dell’Ambiente, unite al cofinanziamento regionale, sono un importante passo avanti per la messa in sicurezza dei territori più fragili. Ringrazio molto l’Assessore al Territorio e Sistemi Verdi Gianluca Comazzi, in modo particolare per l’attenzione dimostrata al territorio bergamasco. Solo poco tempo fa, insieme all’Amministrazione Comunale di Rovetta, avevamo segnalato un’importante necessità all’imbocco della galleria in località Valzurio per mettere in sicurezza la condotta idrica a servizio di 5 comuni dell’altopiano della Presolana. Questo intervento trova oggi la copertura finanziaria grazie a un contributo del PNRR ricevuto dal Comune e al cofinanziamento regionale approvato questa mattina” conclude il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Michele Schiavi.
In Valle Seriana il Comune di Rovetta ha ricevuto un finanziamento di € 271.494,35, il Comune di Valgoglio di € 300.000,00 e il Comune di Cazzano Sant’Andrea di € 350.000,00. Hanno ricevuto in Provincia di Bergamo finanziamenti il Comune di Ambivere, Berbenno, Calcio, Gorlago, Mozzanica, Paladina, Val Brembilla e Verdellino.L'articolo Regione Lombardia, rischio idrogeologico: 15 milioni per la provincia di Bergamo proviene da Araberara.
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Il piano 2023/2025 di interventi per la difesa del suolo è molto importante, visti anche gli ultimi episodi di maltempo che hanno dimostrato la fragilità del nostro territorio, in modo particolare nelle aree di montagna e visto che dai più recenti studi il 44% dei comuni lombardi è interessato da fenomeni di dissesto.
“Esprimo grande soddisfazione per l’avvenuto finanziamento di 11 interventi per un valore complessivo di 15 milioni di euro” dichiara il Consigliere regionale bergamasco Michele Schiavi. “Intervenire sul dissesto idrogeologico, soprattutto nelle aree di montagna, è un’opera che Regione Lombardia continua a fare anche in questa legislatura, al fine di prevenire altri disastri sul territorio. Le risorse del Ministero dell’Ambiente, unite al cofinanziamento regionale, sono un importante passo avanti per la messa in sicurezza dei territori più fragili. Ringrazio molto l’Assessore al Territorio e Sistemi Verdi Gianluca Comazzi, in modo particolare per l’attenzione dimostrata al territorio bergamasco. Solo poco tempo fa, insieme all’Amministrazione Comunale di Rovetta, avevamo segnalato un’importante necessità all’imbocco della galleria in località Valzurio per mettere in sicurezza la condotta idrica a servizio di 5 comuni dell’altopiano della Presolana. Questo intervento trova oggi la copertura finanziaria grazie a un contributo del PNRR ricevuto dal Comune e al cofinanziamento regionale approvato questa mattina” conclude il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Michele Schiavi.
In Valle Seriana il Comune di Rovetta ha ricevuto un finanziamento di € 271.494,35, il Comune di Valgoglio di € 300.000,00 e il Comune di Cazzano Sant’Andrea di € 350.000,00. Hanno ricevuto in Provincia di Bergamo finanziamenti il Comune di Ambivere, Berbenno, Calcio, Gorlago, Mozzanica, Paladina, Val Brembilla e Verdellino.L'articolo Regione Lombardia, rischio idrogeologico: 15 milioni per la provincia di Bergamo proviene da Araberara.
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MediaL’incontro, tenuto dal Comandante delle Tenenza Carabinieri di Seriate, è stato organizzato nell’ambito delle iniziative mosse sul tema dall’Arma per essere ancora più vicini al Cittadino e rientranti anche nel progetto “Si-Curo” del Comune di Scanzorosciate (BG).Lunedi 13 novembre, presso ”Circolo Pensionati” di Scanzorosciate (BG), si è svolta una conferenza inerente il tema attualissimo delle truffe agli anziani con la modalità del ‘‘finto carabiniere”, fino a quelle ”on line’‘ e di “vendita ed assistenza domiciliare”. All’incontro hanno partecipato anche il Sindaco, il Comandante della Polizia locale ed i responsabili dei servizi sociali.Durante l’evento, al quale hanno partecipato circa 80 persone, sono stati analizzati i casi pratici ed è stato fornito un quadro dettagliato circa la natura del truffatore, i comuni metodi d’azione e le modalità con le quali mettersi al riparto da tali reati. I Carabinieri, sulla base delle denunce raccolte, hanno stilato un elenco di consigli utili, sottolineando la necessità di non fidarsi mai di nessuno ed in caso di dubbi procedere a contattare immediatamente le Forze dell’ordine tramite il 112.L’iniziativa dell’Arma sarà ripetuta, nei prossimi giorni, in analoghi consessi nei Comuni limitrofi.L'articolo Come difendersi dalle truffe: i consigli dei Carabinieri agli anziani di Scanzorosciate proviene da Araberara.
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MediaRegione Lombardia stanzia 30,7 milioni di euro per finanziare interventi di manutenzione straordinaria dei ponti che insistono sulle strade provinciali.Lo stabilisce una delibera della Giunta regionale approvata su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi. Le risorse finanziano opere programmate per il triennio 2024-2026.“Stiamo investendo una considerevole quantità di risorse – ha evidenziato l’assessore Terzi – con l’obiettivo di garantire la funzionalità delle infrastrutture e, di conseguenza, la sicurezza dei cittadini e dei mezzi che circolano sulla rete stradale lombarda”.Il contributo della Regione“Sebbene – ha proseguito Terzi – la responsabilità della manutenzione dei ponti spetti ai soggetti gestori, che in questo caso sono le Province, la Regione offre un contributo per sostenere gli enti territoriali che in passato hanno subito una riduzione delle loro risorse, incluse quelle per la manutenzione dei ponti e delle strade di loro competenza”.Interventi su 144 manufatti“Tutte le Province – ha sottolineato Terzi – hanno presentato un elenco di opere su cui intervenire, per un totale di 69 interventi che interessano complessivamente 144 manufatti. È di estrema importanza che i lombardi e il sistema produttivo della Lombardia possano usufruire di infrastrutture sicure, efficienti e adeguatamente manutenute. L’impegno della Regione è orientato in questa direzione, lo conferma il contestuale stanziamento di 4 milioni di euro, deliberato sempre nell’ultima Giunta, per finanziare le azioni di monitoraggio dei manufatti come ponti, gallerie e sottopassi”.Ripartizione contributi regionali per Provincia (triennio 2024-2026)Milano: 4.155.168 euro;Bergamo: 3.595.818 euro;Brescia: 4.720.664 euro;Como: 1.813.276 euro;Cremona: 2.311.158 euro;Lecco: 1.011.132 euro;Lodi: 1.257.000 euro;Mantova: 3.113.302 euro;Monza Brianza: 851.318 euro;Pavia: 4.871.258 euro;Sondrio: 965.032 euro;Varese: 2.068.364 euro.Gli interventi sulla provincia di Bergamo e i relativi finanziamenti regionaliManutenzione straordinaria del ponte della SP 26 al km 33 + 710 nel comune di Dossena, 270.000 euro:Manutenzione straordinaria del viadotto della SP 14 ‘Valle Imagna’ al km 13+900 nel comune di Strozza, 330.000 euro;Riqualificazione strutturale del ponte della SP 2 ‘Lenna – Foppolo’ al km 54+400 nel comune di Valleve, 200.000 euro;Riqualificazione del ponte della SP 39 al Km 14+283 nel comune di Gaverina Terme, 370.000 euro;Riqualificazione strutturale del ponte della SP 25 al Km 31+900 nel comune di San Giovanni Bianco, 100.000 euro;Nuovo ponte in sostituzione del ponte esistente sul torrente Guerna della SP 80 al km 0+140 nel Comune di Villongo e Sarnico, 394.000 euro;Riqualificazione strutturale del ponte della SP 35 al Km 6+000 nel comune di Villa di Serio, 385.000 euro;Riqualificazione del ponte della SP 6 al Km 41+400 nel comune di Olmo al Brembo, 291.000 euro;Messa in sicurezza e riqualificazione ponti della SP 23 al km 14+950 nel comune di Sedrina e della SP 1 al km 36+720 in comune di Lenna, 370.000 euro;Riqualificazione del ponte della SP 46 al Km 27+680 nel comune di Ponte Nossa e riqualificazione del ponte della SP 49 al km 29+530 nel comune di Parre, 440.000 euro;Riqualificazione sovrappasso ferroviario della SP 155 al km 0+140 nel Comune di Ponte San Pietro e del sovrappasso ferroviario della SP 185 al km 8+220 nel comune di Caravaggio, 445.818 euro.L'articolo Ponti in Lombardia, da Regione 30 milioni alle Province per la manutenzione proviene da Araberara.
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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2023/11/adeodato.jpeg">Media</a>Adeodato entra in redazione una mattina di novembre con passo lento portandosi sulle spalle la sua storia di dolori. <em>“Vorrei scrivere un libro, il titolo dovrebbe essere ‘Il figlio della Rossa’, perché mia madre era rossa di capelli. Lo vorrei scrivere per lasciarlo a mio figlio e mio nipote, per fargli sapere cosa ha passato il padre e il nonno”.</em> Raccontiamola questa storia che sembra una infinita via crucis, che richiama una vicenda che fu romanzo di Gavino Ledda e poi un film dei Fratelli Taviani, “Padre padrone”.<strong>Adeodato Savoldelli</strong> raccoglie i pensieri e i ricordi. E l’inizio è sconvolgente: <em>“A sei anni mi hanno tolto dal letto e portato via. Ero a Parre, dalla nonna Amalia”. </em>Nonna materna, la mamma Giacomina Milesi, ma da tutti conosciuta come Anita, faceva, come il padre, la pastora, “<em>era sempre in giro, partiva a settembre e tornava a casa a giugno. Mia madre non voleva abbandonarmi, mio padre invece guardava solo le sue pecore. A sei mesi quindi mi hanno affidato alla nonna”. </em>La mamma era di Parre, il papà, Daniele, di Songavazzo. Si era conosciuti sul Monte Vaccaro, <em>“la mamma aveva le mucche, papà le pecore. Mia mamma ha cominciato da piccola ad aiutare, in famiglia erano in dieci…”. </em>A sei mesi, quindi, è dalla nonna Amalia a Parre e ci resta fino a tredici anni. Ci resta per modo di dire. Ha frequentato l’asilo a Parre? <em>“No, ci sono andato tre giorni, poi sono stato a casa, avevo dato una pedata negli stinchi alla suora perché non mi lasciava uscire. La nonna me le ha date e mi ha detto di chiedere scusa, io non ho voluto chiedere scusa perché la suora non mi lasciava andare a casa…”. </em>E arriviamo a quel giorno, lei è in prima elementare. Ha sei anni.<strong>“Rapito” a 6 anni</strong><em>“Era il 10 o il 12 gennaio. Ero su nel letto che dormivo. Mi sveglio la mattina e dico, ‘nonna è ora che mi alzi?’. Mi guardo intorno… non sono più nel letto, sono in mezzo a un gregge. Mio padre ha mandato uno di Pavia a prendermi, faceva il camionista, aveva una 850, è venuto su di notte. Questo camionista poi in seguito una notte ha investito il gregge e ha ucciso quattro pecore, allora una pecora valeva 10 mila lire, abbiamo preso da un macellaio 20 mila lire, la metà, ma non potevamo farci niente…”. </em>Torniamo a quella notte in cui lei va a dormire nel letto in casa della nonna e si sveglia la mattina in mezzo a un gregge. <em>“Mi sono spaventato, avevo sei anni. Allora mia madre mi ha preso in braccio, non sapevo se piangere o ridere perché rivedevo mia madre dopo sei mesi, a quell’età ci si emoziona”.</em>Giù nel lodigiano a custodire il gregge, a sei anni. Non è più andato a scuola?<em>“No. Però a giugno, quando siamo tornati su con le pecore, eravamo in Valmora, mio padre e mia madre sono stati su con le pecore, io sono tornato a casa con la nonna. La maestra, Maria Pacì, la chiamavano così, ha saputo che ero tornato, si era arrabbiata con mio padre e allora mi ha fatto ripetizioni fino a settembre e così non ho perso l’anno. Era il 1961. A settembre loro sono andati di nuovo giù nella bassa e io sono rimasto lì con la nonna, fino alla seconda media. Però tutti gli anni a giugno, quando tornavano, mi portavano in alpeggio fino a metà di agosto, quando tornavo a Parre dalla nonna perché dovevo fare i compiti di scuola”.</em><strong>La bastonata in testa</strong>Il papà lo picchiava. Adeodato mi mostra la cicatrice che ha ancora in testa. <em>“Avevo otto anni. Eravamo al Passo del Vivione. Io mi ero fissato che volevo comprare un orologio, non sapevo mai l’ora, mi alzavo alle cinque, mi svegliava insultandomi, ‘lèa sȍ copagana!’ </em>(significa pressappoco “mangia farina a ufo” n.d.r.) <em>avevo fame e non sapevo quando era ora di mangiare. Lui aveva il suo orologio a cipolla, ‘te lo dico io quando è ora’, diceva. Fatto sta che vado, con il mio cagnolino, a raccogliere stelle alpine al Passo del Gatto. </em><em>Il sabato e la…
Media“Camminerò / A un passo da te / E fermeremo il vento come dentro agli uragani / Supereroi / Come io e te / Se avrai paura allora stringimi le mani”. Daniele, di cognome Colombo, se n’è andato in un giorno di fine ottobre a 13 anni, portando con sé quel sorriso che fin da bambino aveva un potere speciale, quello di colorare una vita, che l’aveva messo di fronte ad una battaglia dura da affrontare. Un tumore cerebrale che ha combattuto a più riprese.È una fredda serata di metà novembre, fuori è già buio, papà Massimo ha appena staccato dal lavoro, fa il carrozziere a Vertova, mamma Roberta, che ha un’azienda a Bolgare, arriva in redazione insieme a Bianca, la sorellina di 8 anni, pochi minuti dopo. Una borsa che Roberta tiene in spalla custodisce degli album pieni di foto e disegni che raccontano la vita di Daniele, dentro e fuori l’ospedale. Partiamo proprio da qui. Roberta e Massimo sorridono. “Ci vedi così sereni perché la nostra missione è quella di portare ovunque il sorriso di Daniele, lui avrebbe voluto così, avrebbe raccontato la sua storia e adesso tocca a noi… sai, succede che la vita cambia da un giorno all’altro”.E cambia per sempre. Il tumore si è presentato quando aveva quattro anni e nella loro casa di San Lorenzo, a Rovetta, era tutto pronto per accogliere Bianca: “Ero incinta di sette mesi, Daniele scoppiava di salute, ma era più grande rispetto ai bambini della sua età e così abbiamo deciso di approfondire”.Le corsie dell’ospedale Civile di Brescia sono diventate la loro seconda casa. 21 interventi, 30 sedute di radioterapia e poi le chemioterapie, ma Daniele ha indossato la corazza e ha sempre combattuto con il sorriso e con il camice di ‘Mister Salsiccia’ confezionato da mamma e papà. L’incontro con i ‘Claun Vip’ in ospedale è stato qualcosa di speciale, di unico: “Sai, di solito in una degenza un bambino li incontra una, due volte, Daniele ha passato due anni in ospedale e si era appassionato di magia, voleva essere proprio come loro. Quando uno dei clown gli ha regalato la ‘scatola dei desideri’, lui ha scritto che avrebbe voluto fare il clown in ospedale. Era orgoglioso di indossare quel camice, lui era più Mister Salsiccia che Daniele e quando finalmente ha finito le cure, abbiamo seguito i Claun Vip del Lago d’Iseo anche fuori dall’ospedale e lui ha portato la sua esperienza, la sua testimonianza, la sua gioia”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 NOVEMBREL'articolo ROVETTA – SAN LORENZO – Daniele, 13 anni, il tumore, 21 operazioni. Papà e mamma: “Non si è mai lamentato, pensava al sorriso degli altri. La sua camera è ancora piena di lui” proviene da Araberara.
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MediaLuca Mariani«Sarà dura forse. Sono appena venuti i carabinieri in casa. E adesso sono le 3. Alle 18 hanno detto che tornano. Secondo me non verranno sicuro solo per darmi un foglio. Nella chiamata hanno detto così. È una cazzata secondo me. Non so quando ci vedremo. Mi dispiace ragazzi». Inizia così l’ultimo vocale che Oumar Dia ha inviato ai suoi amici.È luglio 2023. Oumar ha già capito: quelle sono le ultime ore di libertà della sua vita. Infatti quel giorno le forze dell’ordine arriveranno nella sua casa di Fiorano per arrestarlo e portarlo nel carcere di via Gleno a Bergamo. Tre mesi più tardi, il 26 ottobre, il ventunenne di origini senegalesi muore all’ospedale di Rozzano dove era stato trasferito sei giorni prima dal carcere di Opera, in condizioni gravissime.Così sabato 11 novembre un presidio organizzato dagli amici del ragazzo di Fiorano in collaborazione con il centro sociale Pacì Paciana ha organizzato un presidio in piazza Matteotti a Bergamo per chiedere giustizia per Oumar.La prima a prendere il microfono è Noha: «Oumar nel 2020 ha commesso uno sbaglio: ha rubato un cellulare. Uno sbaglio a 19 anni. E ha pagato. Il ragazzo è stato ai domiciliari e ha lavorato. Il telefono è stato ripagato e la pena è stata scontata». L’amica del ventunenne racconta le tribolazioni di Oumar con enfasi e passione. «Il ragazzo si mette sulla retta via, lavora, si prende cura della famiglia. Ogni volta che arriva lo stipendio compra tutte le medicine necessarie alla madre. Il ragazzo ha cambiato strada. Si sbaglia nella vita, succede».Finché arriva quel maledetto pomeriggio di luglio. Noha entra nel dettaglio di quelle ore e di quell’arresto fatale: «Oumar un giorno torna dal lavoro e viene avvisato che deve ricevere dei fogli. Nonostante l’avviso lui sa già cosa sarebbe successo e manda un messaggio audio ai suoi amici. Si reca in questura per evitare alla famiglia la visione di un figlio arrestato. Invece arrivano in casa con le armi spianate…”SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 NOVEMBREL'articolo FIORANO – IL CASO – Oumar: si può morire per una… “cazzata”? Aveva rubato (nel 2020) un cellulare, ma aveva pagato. Nel 2023 la condanna a 4 anni, il carcere e la morte proviene da Araberara.
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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2023/11/giocodazzardouno.jpg">Media</a>Anche qui come nel resto delle altre zone i numeri sono impressionanti. Anche qui, come nel resto delle altre zone, si cerca di arginare un fenomeno che ad effetto domino sta trascinando famiglie sul lastrico. Anche qui si parla di ludopatia. La zona è quella della Valcavallina. Terza puntata di un’inchiesta che ci ha visto partire nell’Alto Sebino, andare in Media e Valle Seriana e ora approdare in Valcavallina.In Valle Cavallina nel 2022 sono stati investiti nel gioco d’azzardo (escluso il gioco on line) 74,61 milioni di euro, valori di raccolta in calo rispetto al periodo pre-pandemico (- 17,9% nel 2022 rispetto al 2019), ma con un incremento pari al 48,6% nel 2022 rispetto all’anno precedente.Su un totale di 20 comuni afferenti all’Ambito Territoriale sono 16 quelli che presentano dati di raccolta riferiti a gioco d’azzardo fisico. Di questi 16 comuni, nel 2022, 12 presentano valori di raccolta inferiori a quelli del periodo pre-pandemico, mentre 4, al contrario, hanno visto una crescita della raccolta (<strong>Gaverina Terme + 303,6%, Carobbio degli Angeli +30,1%, Cenate Sopra 25,2%, e Borgo di Terzo 11,7%</strong>).**La media giocata per ogni cittadino della Valcavallina è di 1684 euroNell’ultimo anno il territorio dell’Ambito registra una crescita della raccolta pari a 48,6% rispetto al 2021, superiore alla media degli altri territori osservati (media 44,6%).Nel 2022 la raccolta pro capite annua giocata nell’Ambito di Valle Cavallina è pari a <strong>1.684 euro per ogni cittadino maggiorenne</strong> (media dei soldi spesi nel gioco d’azzardo fisico da parte di ogni cittadino maggiorenne residente nell’Ambito), valore superiore a quello degli altri territori osservati.Anche in questo caso, l’andamento degli scostamenti rispetto al periodo pre-pandemico e all’ultimo anno rispecchia quello della raccolta complessiva. È bene precisare che i dati si riferiscono a importi “giocati” sul territorio dell’Ambito, non necessariamente da persone residenti nello stesso. <strong>Raccolta per tipologia di gioco</strong>Nel 2022 il 71,0% della raccolta nell’Ambito Territoriale di Valle Cavallina deriva dagli apparecchi, valore inferiore rispetto al periodo prepandemico (79,4% nel 2019); sono i Giochi Numerici e le Lotterie a registrare, al contrario, un incremento (da 17,1% nel 2019 a 23,9% nel 2022 con un picco del 41,9% nel 2021). Nell’ultimo anno, rispetto al precedente, si rilevano importanti incrementi di raccolta derivante da apparecchi e da scommesse e una flessione di quella derivante da Giochi numerici e lotterie.**Vigano San Martino e San Paolo i Comuni con il più alto numero di apparecchi rispetto ai residentiIl comune di Vigano San Martino presenta un tasso di offerta di apparecchi ogni 1.000 residenti di molto superiore al resto del territorio (44,7 apparecchi ogni 1.000 maggiorenni contro la media di 8,7 dell’Ambito territoriale).Ciò è legato alla presenza di 2 sale gioco e di 4 locali con AWP, per un totale di bel 49 apparecchi presenti nel territorio del comune che conta solo 1.097 residenti maggiorenni.**Boom di giovani della valle che aprono conti per giocareDati relativi alla raccolta a livello nazionale del gioco d’azzardo on line. Pur non disponendo di dati locali relativi al gioco on line, si ritiene, comunque, importante portare l’attenzione su quest’area di mercato del gioco, in forte espansione, che non può essere ignorata nella definizione di politiche di prevenzione e di sensibilizzazione. Tra il 2020 e il 2021, la filiera del Gioco lecito nazionale ha registrato un considerevole calo degli incassi, a seguito delle restrizioni normative introdotte durante la pandemia che hanno previsto la chiusura forzata delle attività e rigide restrizioni igieniche e lunghi periodi di sospensione delle attività: 166 giorni nel 2020 e 178 nel 2021.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 NOVEMBRE L'articolo <a href="https://www.araberara.it/inchiesta-ludopatia-3-valcavallina-74-milioni-di-euro…
Media“È vivace, ironico, attento, pieno di fiducia, solare, educato, gran lavoratore. Ed è autistico. Suona la batteria e riprenderà a breve judo. Quest’anno l’ultimo giorno di scuola è stato il 19 settembre. Poi non ha più frequentato: non per colpa sua”. La mamma parla di Vittorio Buttinoni, 15 anni (i 16 li compirà il 30 gennaio prossimo). Giuditta Barcella arriva in redazione di sabato mattina (11 novembre 2023). Porta uno scatolone con alcuni dei lavori realizzati l’anno scorso da Vittorio, prove concrete di capacità e inventiva: riproduzioni artistiche, attività tecniche ed anche materiale in lingua inglese. “Perché attraverso il lavoro ciascuno può migliorare e diventare interessante anche agli occhi degli altri. Le persone autistiche NON sono rotte, né malate e NON devono essere considerate come degli eterni bambini da assistere. Tanto meno, come sempre più spesso succede, relegate tra gli invisibili. È vero: hanno rigidità. Rigidità che però possono essere utilizzate quali punti di forza. Se ad esempio a Vittorio chiediamo di tagliare e sbucciare le verdure, abbiamo la certezza che lavorerà con cura e precisione. Alla fine, avrà pulito tutto perfettamente, senza lasciare in giro nemmeno un minuscolo pezzettino di buccia… perché la sua rigidità di avere ordine non glielo consente”.Riavvolgiamo il nastro. “A nove mesi Vittorio inizia a frequentare l’asilo nido: è sereno, partecipa alle attività e parla. A due anni purtroppo continua a pronunciare ancora solo poche parole. Questo fatto inizialmente non ci preoccupa in modo particolare, visto che la stessa cosa è successa anche a noi (genitori). Poi però, d’accordo con lo psicopedagogista del nido, decidiamo di procedere con i dovuti accertamenti e a novembre 2010 all’Istituto Bosisio Parini di Lecco la diagnosi: AUTISMO. Chiariamo: l’autismo non è una malattia. Non si guarisce. L’autismo è un disturbo pervasivo: significa che possiamo vedere questa condizione in tutto ciò che la persona fa. Le persone autistiche pensano in modo diverso e vivono in modo diverso.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 NOVEMBREL'articolo NEMBRO – IL CASO – Vittorio non va a scuola dal 19 settembre: “È autistico. Ma in 8 anni di scuola ha cambiato ben 17 insegnanti di sostegno… la scuola non ha costruito alcun progetto” proviene da Araberara.
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Media“Non avevo più niente e da un momento all’altro mi sono trovato con una bellissima famiglia. Sono felice, mi sono tolto quel peso che avevo dentro da troppo tempo”, Davide, di cognome Sterni, o forse potremmo dire Marius Neagu, inizia così a raccontare la sua storia. Classe 1993, 30 anni tondi, pelle olivastra che delinea le origini romene, occhiali tondi che non riescono a nascondere uno sguardo emozionato. Accanto a lui c’è Dayana, sua moglie, che ascolta le sue parole e aggiunge quelle che l’emozione a tratti prova a togliere a Davide. A Sovere, dove vivono, è una fredda serata di inizio novembre, l’aria è pungente, come il racconto di Davide, che da poche settimane ha dato una svolta alla sua vita.“Sono stato adottato quando avevo tre mesi, ho sempre vissuto a Lovere con i miei genitori adottivi. Delle mie origini sapevo pochissimo, il mio nome, Marius, la mia provenienza, Romania, e con me avevo un passaporto. Ho trent’anni e da qualche tempo sognavo di incontrare la mia famiglia biologica, volevo conoscere le mie origini… sentivo che era arrivato il momento”.L’artefice di tutto questo è proprio Dayana: “Vedevo in lui questo desiderio, ma quando mi diceva di voler partire da solo non credevo fosse l’idea giusta e così, senza dirgli nulla, ho scritto una mail a Le Iene… pochi giorni dopo ci hanno richiamato e si sono messi sulle tracce della famiglia”.E da qui inizia tutta un’altra storia. Ma facciamo prima un passo indietro: “Ho avuto un’infanzia felice e spensierata, che sicuramente non avrei vissuto in Romania… ma quando hai cinque, sei anni inizi a renderti conto, con gli occhi di un bambino, che c’è qualcosa che non torna. Non somigliavo ai miei genitori e la mia pelle era più scura rispetto a quella degli altri… ho iniziato a fare delle domande ai miei genitori e mi hanno spiegato che ero stato adottato… a quell’età mi bastava quella risposta e ho continuato a vivere come prima, non era cambiato niente, la mia vita era qui”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 NOVEMBREL'articolo SOVERE – Davide alla ricerca dei suoi veri genitori: “Ho scoperto di chiamarmi Marius, ho trovato la mia famiglia, mamma da 30 anni mette una sedia fuori dal cancello ed è lì aspettarmi…” proviene da Araberara.
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MediaLo squarcio causato dalle acque del Serio è impressionante, largo sette metri e alto quasi tre. Un albero è stato inghiottito nel terreno e la voragine sembra destinata ad ingrandirsi.Ci troviamo in Via Mistri a Vertova, all’altezza della cascata in zona Baia del Re. Fa freddo e l’aria che arriva dal Serio è gelida. Siamo a pochi metri dal fiume che, dopo le abbondanti piogge degli ultimi tempi, è ancora molto carico.Proprio qui, sul confine della proprietà della famiglia Ferraris, il Serio ha provocato un grave danno facendo cedere una parte dell’argine. La parte superiore del muro di sostegno è ancora in piedi (almeno per il momento), ma sotto non c’è più niente. C’è solo il vuoto, insieme a un tronco d’albero, rami e sassi. Il muro di sostegno è ceduto.I fratelli Monica e Guglielmo ci mostrano la devastazione causata dalla furia delle acque. Oltre al dolore per questo danno arrecato alla loro proprietà, in loro serpeggia molta amarezza. Un’amarezza dovuta al fatto di non essere ascoltati da ‘chi di dovere’.Monica, che in passato ha già denunciato lo stato in cui versano gli argini del Serio, racconta come si è arrivati a questa situazione. “La scorsa primavera sono stati fatti dei lavori proprio là – col dito indica il fiume, a poche decine di metri dal luogo in cui ci troviamo – A causa di questi lavori è cambiato l’alveo del fiume, che adesso ‘lavora’ diversamente dando vita a una sorta di mulinello qui sotto. Guarda caso, a distanza di alcuni mesi da quei lavori il muro è crollato”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 NOVEMBRE L'articolo VERTOVA – Il Serio, il muro di sostegno crollato e il grido di dolore di una famiglia: “Abbandonati a noi stessi” proviene da Araberara.
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MediaAnche i campi in erba sintetica avrebbero le ore contate: secondo quanto stabilito dalla Commissione europea si tratta di superfici dannose per la salute e, proprio per questo motivo, ogni impianto del genere dovrà essere dismesso al massimo entro i prossimi otto anni. Ciò significa, almeno stando a quanto annunciato, che dal 2030 non esisteranno più campi di calcio, calcetto, tennis, hockey, rugby, football americano o golf in erba sintetica, materiale particolarmente diffuso al giorno d’oggi per questioni connesse alla difficoltà di sostenere i costi molto elevati di impianto e, soprattutto, di manutenzione del manto erboso naturale. Quale sarebbe la ragione alla base di una scelta radicale del genere? Secondo la Commissione europea i fili d’erba che formano i terreni di gioco sintetici sarebbero una minaccia per la salute degli sportivi e per quella del pianeta: composti in polietilene o polipropilene, sono accompagnati da una serie di granuli elastici, noti col nome di intaso prestazionale, che hanno la funzione di rendere più morbido e resistente il manto e di perfezionare l’interazione dei tacchetti delle scarpe con la superficie stessa. Per contro questi materiali rilasciano nell’aria un certo quantitativo di microplastiche, ed è a queste che la Commissione europea sta muovendo guerra con l’obiettivo di salvaguardare la salute dei giocatori e tutelare l’ambiente.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 NOVEMBREL'articolo LA DECISIONE – L’Europa ha deciso: stop ai campi in sintetico dal 2030. E ora che succede a Comuni e società che hanno speso e acceso mutui per realizzarli? proviene da Araberara.
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MediaClusone. L’unico Comune della Val Seriana con previsioni fondate di crescita nei prossimi anni, a differenza di tutti gli altri paesi della Valle. Proiezioni che riempiono di soddisfazione il sindaco Massimo Morstabilini: “Stiamo raccogliendo e si raccoglieranno anche in futuro i risultati di scelte politiche mirate a favorire l’attrattività del territorio. Ho sempre creduto in una Clusone a misura di famiglia, e ci stiamo riuscendo a riprova anche degli innumerevoli investimenti che abbiamo fatto. E che tanti altri stanno facendo in tutta la zona – continua il sindaco – dal Castello a Fino acquistato da Minuscoli, al Collina Verde che riparte a giorni, al passo della Presolana dove ci sarà a breve un importante investimento al Monte Pora che sta cambiando volto, mettiamoci pure gli investimenti su Colere e si capisce come la zona stia crescendo a livello esponenziale”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 NOVEMBREL'articolo Clusone, unico paese in crescita demografica della valle: “Sempre più famiglie scelgono di vivere qui, ecco perché” proviene da Araberara.
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