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Media70 anni e non sentirli. Il Gruppo Gap le candeline le ha spente il 23 dicembre ma i traguardi non accennano a fermarsi, la famiglia Piantoni, alla terza generazione nella guida dell’azienda è fresca dell’invenzione del caricatore industriale a idrogeno e vince il bando MiTE per i fondi del PNRR. Primo in graduatoria per il finanziamento a fondo perduto per 2.4 milioni di euro circa, per un sistema propulsore a idrogeno per mezzi alimentati a gasolio. L’innovazione rappresenta una novità strategica perché, abbassando le emissioni delle acciaierie che utilizzano questi veicoli, agisce direttamente non solo sull’ambiente, ma anche sul costo dei certificati verdi a carico delle imprese. GAP acronimo dei nomi dei fondatori Gianni e Aldo Piantoni.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo SOVERE – I 70 anni della Gap Piantoni festeggiati con un finanziamento a fondo perduto per 2,4 milioni di euro proviene da Araberara.

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MediaFrancesco Marzi va in pensione. Uno degli storici medici di Rogno lascia e oltre al rammarico dei suoi pazienti per quanto di bene ha fatto in questi anni, si presenta il problema di trovare un altro medico. Perché di medici non ce ne sono. Così come in quasi tutte le zone della provincia, ora anche Rogno deve fare i conti con la mancanza di medici…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo ROGNO – Il dottor Marzi va in pensione e mezza Rogno resta senza medico, non se ne trovano proviene da Araberara.

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Media262.000 euro a fondo perduto. La notizia arriva fresca fresca a margine dell’ultimo consiglio comunale che si è tenuto nei giorni scorsi ed è una manna che piove dal cielo ma non casualmente, un bando che ha permesso al Comune di aggiudicarsi l’importo per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici: “Una boccata di ossigeno – commenta la sindaca Federica Cadeiquesto ci permetterà di chiudere il cerchio iniziato tempo fa per rifare serramenti e schermature solari e l’impianto fotovoltaico di accumulo sull’edificio” anche perché il caro bollette è stato un vero e proprio salasso: “A bilancio avevamo messo 45.000 euro e invece sono stati spesi 112.000 euro. E intanto si guarda avanti, abbiamo i piedi dentro mille cose come sempre”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo SOVERE – 262.000 euro a fondo perduto per l’efficientamento energetico delle scuole. Asta deserta per il ponte. E per il campo sportivo… proviene da Araberara.

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MediaArrivando a Casale, l’ultimo paese della Valle del Lujo, torna alla mente la vecchia canzone “Che sarà” dei Ricchi e Poveri, che all’inizio recita: “Paese mio che stai sulla collina, disteso come un vecchio addormentato…”.Infatti, il piccolo borgo sembra addormentato in questa fredda mattina di fine febbraio. Una leggera coltre di nebbia impedisce di guardare dall’alto il fondovalle, che da quassù appare grigio, come è grigio anche il cielo coperto da nubi. E, nel bel mezzo di questo ‘grigiore’, c’è Casale, tranquillo e al tempo stesso simpatico.Ci troviamo sul territorio comunale di Albino, ma il capoluogo è lontano anni luce. Qui non c’è il rumore delle auto, non c’è traffico, non si sentono le voci confuse della cittadina seriana. Qui regna la pace tipica dei paesini di montagna. Ma, oltre alla pace, ci sono anche i problemi dei paesini di montagna. Uno di questi è il venir meno, anno dopo anno, dei servizi.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo ALBINO – VALLE DEL LUJO – Casale sta per perdere il suo ultimo negozio. Una signora: “Me so’ disperada” proviene da Araberara.

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MediaIo ti sbircioLassù e tu mi sbirci quaggiùcome se io fossi una scacchieradi battaglia navalenon so ancora dovequi affonderòma tu lassùsegnerai una fendituracon la biro bludegli occhie mi porterai in salvosu una terra consegnataun tema della lucesenza crepe: tu m’insegniil filo la telala presa l’abbandonotenere restare stringeree poi rinascere.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo BONDO PETELLO – MEMORIA – Il ricordo di Riccardo Cortinovis proviene da Araberara.

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MediaNel suo terzo anno continua la crescita del ‘Progetto Giovani Ciclisti – Team Mazzola’ che dopo una buona stagione in cui è arrivati la prima vittoria con il Campionato Nazionale Israeliano conquistato da Yuval Tshaor, si rilancia con una nuova generazione frutto anche dell’esperienza maturata nei primi anni di attività.Spiega il Team Manager e corridore Daniel Mazzola: “Quest’anno abbiamo attuato un cambiamento radicale nel porci con questi nuovi corridori dove la filosofia, il progetto e l’idea sono stati esposti e condivisi da subito, perché per poter ottenere qualcosa in questa categoria bisogna essere si professionali ma anche un grande gruppo”In questa nuova stagione lo staff ha visto nuove figure aggiungersi, tra cui 2 figure importanti per la mente e per il fisico dei corridori, stiamo parlando del Dott. Roberto Benis che da quest’anno sarà lo psicologo sportivo su cui i nostri atleti faranno affidamento per il loro coaching mentale (sempre più fondamentale oggi) ed il Dott. Dante Arrigoni che tramite le sue consulenze sarà il nutrizionista che porterà i fisici dei ragazzi a poter dare il meglio nella performance…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo PRADALUNGA – PGC Team Mazzola U23: continua il progetto che vuole cambiare… le carte in tavola proviene da Araberara.

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Media«Io vivo qui da 37 anni ed è sempre peggio. Nembro si sta svuotando e si sta spegnendo». È questa l’amara constatazione di Paolo Brugnara, il titolare del negozio “Signori fiori” sulla centralissima via Garibaldi del Comune seriano. «Il mercato sta radicalmente cambiando. Purtroppo, nonostante il riassetto urbano non è seguito un ripopolarsi delle case del centro del paese. Questo è il grosso problema anche per noi commercianti».Accento milanese, alto, slanciato, con il fisico di chi non disdegna una camminata in montagna, Paolo continua la sua analisi: «Sicuramente il centro commerciale costruito ai margini del paese ha agito in maniera negativa sui negozi di Nembro. Per i piccoli commercianti è impossibile contrastare questi ipermercati. Anche se provi a migliorarti a formarti sempre, la maggior parte della gente preferisce andare in un posto dove in un punto solo acquista tutto».Il tono di voce è pacato, come lo sguardo sereno e riflessivo. Gli occhi color della terra, protetti da occhiali da vista Ray-Ban in stile vintage e alla moda, sono pazienti e attenti. Paolo conosce e asseconda i ritmi della natura, ma osserva ed interpreta le dinamiche umane. «Piuttosto che dover ristrutturare una vecchia casa in paese, è più facile comprare una casa nuova. Qui a Nembro si è continuato sempre a costruire. Perciò in centro ci sono molte abitazioni vuote o sfitte. La ristrutturazione è sempre un’incognita: non sai mai quanto spenderai e quanto si impiegherà. Qualcosa si è mosso, ma non è sufficiente. Alcuni edifici sono stati talmente lasciati andare che oggi sarebbero da abbattere».SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo NEMBRO – “Il centro è morto, vivo qui da 37 anni ed è sempre peggio. Mancano i locali, i parcheggi e i negozi chiudono. Vorrei scrivere al sindaco…” proviene da Araberara.

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Media«Anche se non è un’eredità semplice ce la metteremo tutta. Sono navigato e so cosa mi aspetta». Sono queste le prime parole dell’architetto Paolo Colonna il vicesindaco di Scanzorosciate che da qui alle prossime elezioni comunali farà le veci del primo cittadino Davide Casati, costretto a lasciare la fascia tricolore per insediarsi al Pirellone come consigliere regionale di minoranza.«Sono in amministrazione dal 2009». Prosegue l’architetto. «Ho sempre fatto l’assessore, quindi sono consapevole di quello che dovrò fare. Mi viene affidata una grande responsabilità perché Casati è sempre stato un sindaco presente. Le emozioni di questi giorni sono tante».Colonna accantona subito i sentimenti per passare a concetti più pratici. «Il progetto più importante è quello della rigenerazione urbana. Abbiamo vinto un finanziamento di 500 mila euro per creare una nuova pista ciclabile di oltre un chilometro, che entrerà nel centro abitato della frazione di Scanzo. Le tempistiche sono strette e chiare: l’inizio lavori dovrà essere fatto entro la fine di quest’anno e l’opera si dovrà terminare nel 2024. Inoltre verrà creato un nuovo edificio per l’asilo nido nella frazione di Negrone. Saranno tre nuove sezioni che potranno ospitare fino a 45 bambini. Questo intervento dovrà essere completato entro il 2025. Dobbiamo assolutamente riuscire a rispettare le tempistiche. Non possiamo toppare».SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo SCANZOROSCIATE – Paolo Colonna: “Sono navigato e so cosa mi aspetta e ora pista ciclabile a Scanzo e asilo nido a Negrone” proviene da Araberara.

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MediaChe Solto Collina non sia una terra di… pace, è ormai risaputo. Stavolta nulla c’entrano le questioni amministrative, o meglio, potevano c’entrare. Dalla vicenda di un presunto abuso ad una lettera con tanto di firma falsificata è stato un attimo.Cos’è successo l’ha raccontato il sindaco Maurizio Esti: “Purtroppo a Solto si è arrivati ad un livello di infamia penso unico in Italia. È pervenuta in Comune una lettera con raccomandata con ricevuta di ritorno, nella quale si intimava il Comune e l’interessato, minacciando denunce, di abbattere un presunto abuso (piccolo capannone per ricovero attrezzi e trattore, presente da più di 20 anni, tra l’altro di una bravissima persona) non avendo rispettato la distanza dal confine dal proprio terreno. L’ufficio tecnico (purtroppo) sempre troppo zelante ha provveduto immediatamente rivelando l’abuso a fare abbattere il capannoncino…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo SOLTO COLLINA – Una lettera dalla Svizzera per segnalare un abuso, ma la firma è falsa proviene da Araberara.

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Media«Noi temiamo che quella che loro chiamano sospensione, venga usata come pretesto per dire che il progetto è in pausa quindi non serve il referendum». Carlo Marcelli, il leader della lista di opposizione “Abitare”, alza i toni contro il sindaco e la sua amministrazione: «Questo non ha senso. La questione non riguarda piccole o grandi modifiche. Il problema è: supermercato sì o no? Quindi per noi è fondamentale la consultazione popolare e ci sembra evidente che in paese l’idea sia ben chiara contro questa nuova costruzione».Il sindaco Luca Macario non sembra molto d’accordo con questa affermazione: «Molta gente ci ha ringraziati per i video sul mio profilo facebook in cui spiego cosa sta succedendo. Siamo riusciti a fare chiarezza in un contesto in cui c’era molta confusione e le persone non erano state informate come dovevano, quindi non avevano assolutamente capito la questione. Ecco perché ho ricevuto tanti apprezzamenti e tanti ringraziamenti».SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo TORRE BOLDONE – Quel ‘pasticciaccio’ del supermercato. Marcelli: “Serve un referendum”. Macario: “Fatto chiarezza dove c’era confusione” proviene da Araberara.

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MediaA me non interessa il gossip politico. Sto ai fatti e a quanto comunicato dal sindaco. Ciò che ci interessa è il servizio che viene offerto alla cittadinanza. Però, visto come è stato gestito il caso penso che forse qualche problema di rapporti e comunicazioni all’interno della maggioranza c’è. A pensar male si fa peccato ma certe volte ci si azzecca. La scelta dei nuovi assessori la valuteremo nei prossimi mesi in base al loro operato”, Mario Zanchi, capogruppo di minoranza non le manda certo a dire a Camillo Bertocchi, sindaco di Alzano dopo le dimissioni di due assessori in pochi giorni. E adesso chiede spiegazioni con un documento ufficiale: “In qualità di Consiglieri comunali del gruppo Alzano Futura, avendo appreso dal comunicato stampa da Lei rilasciato e pubblicato sul sito istituzionale del comune di Alzano Lombardo la notizia delle dimissioni degli Assessori Cimmino Marco, con delega alla Cultura e Istruzione, e Gorzio Giuseppe, con delega al Territorio – Infrastrutture e Transizione ecologica, preoccupati delle conseguenze che tale decisione potrà avere sullo sviluppo delle iniziative attualmente in corso ed in programma che fanno capo ad entrambi gli assessorati chiediamo da quanto tempo Lei Sindaco è al corrente della decisione presa dai due Assessori di dimettersi e per quale motivo non ha proceduto alla loro sostituzione anteponendo, come si legge nel comunicato quando dichiara “ringrazio per aver atteso gli esiti delle elezioni regionali a presentare le dimissioni al fine di evitare ogni possibile strumentalizzazione politica“…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo ALZANO – Terremoto in giunta: se ne vanno due assessori. Zanchi: “Per come è stato gestito il caso c’è qualche problema di rapporti in maggioranza” proviene da Araberara.

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MediaNon è possibile che per andare in auto dalla zona del Santuario al centro del paese, a volte ci devo impiegare 40 minuti! Tutto a causa del passaggio a livello e di quelle sbarre che stanno abbassate troppo a lungo!”.Questo è solo uno dei tanti sfoghi dei cittadini di Albano Sant’Alessandro che, nella serata di lunedì 27 febbraio, si sono riuniti nella sala consiliare del Municipio per ascoltare dalle bocche del sindaco Gianmario Zanga e del vicesindaco Fabrizio Mologni le ultime novità sull’annosa questione del passaggio a livello che taglia in due il paese, separando la zona del Santuario dal centro. Più che annosa, sarebbe più corretto parlare di questione ‘pluridecennale’ perché da decine di anni esiste il problema… e da decine di anni non si riesce a risolverlo. Adesso sembra che il progetto che permetterebbe di ‘trovare la quadra’ (bypassando il passaggio a livello che si trova a pochi passi dal Santuario della Madonna delle Rose) potrebbe essere realizzato entro il 2026. Una data che per molti cittadini di Albano è troppo lontana, però stavolta c’è un vantaggio, perché si tratta di una data certa (o quasi certa…). Fra pochi anni il problema potrebbe essere finalmente rivolto, ma qualcosa per migliorare la situazione la si potrà già fare in attesa del 2026, ad esempio riducendo (addirittura dimezzando) i tempi di attesa al passaggio a livello.Sì, perchè in passato c’era il capostazione e le sbarre venivano abbassate poco prima dell’arrivo del treno, per poi essere rialzate immediatamente dopo la partenza. Adesso che tutto è automatizzato, capita di dover aspettare 10 o 15 minuti fermi al casello. Se poi, dato che ora (come ha sottolineato il vicesindaco Mologni, che si sta occupando della questione ‘passaggio a livello’) oggi il numero dei passaggi è aumentato rispetto al passato; e aumenteranno ulteriormente quando, in futuro, si effettuerà il raddoppio della ferrovia con il passaggio dell’alta velocità che collega Bergamo a Brescia, e con un numero enorme di treno che passerebbero continuamente. In pratica, fra un certo numero di anni (anche se il raddoppio della ferrovia non è dietro l’angolo), le sbarre del passaggio a livello sarebbero perennemente abbassate. È quindi necessario un intervento che consenta alle auto (ma anche ai pedoni) di bypassarlo.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo ALBANO SANT’ALESSANDRO – Il passaggio a livello, la rabbia della gente e la promessa: “Tutto sarà risolto entro il 2026” proviene da Araberara.

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MediaUna ventata di preti giovani ai vertici dei vari settori curiali. Certo, resta (all’esterno) la sensazione di un piccolo esercito sul campo e un grande apparato di generali al comando di un’armata che si sta assottigliando ogni giorno. Chiese sempre più vuote, oratori deserti. La Chiesa è stata travolta dal covid. Un tempo una pestilenza avrebbe portato fiumi di fedeli ai santuari, davanti agli altari. Sul campo, salvo le meritorie eccezioni s’intende, i preti si sono defilati, per nostra esperienza hanno fatto molti di più i sindaci. La solitudine delle immagini di un Papa nel deserto di Piazza S. Pietro più che una testimonianza, adesso sembra un’abdicazione. Se i fedeli nella tragedia non hanno sentito il bisogno di Dio, è il segno che se “Dio ha bisogno degli uomini”, gli uomini non sentono più il bisogno di Dio.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo DIOCESI – Se “Dio ha bisogno degli uomini” gli uomini hanno bisogno di Dio? proviene da Araberara.

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Media“Fin da piccola nutrivo due grandi sogni: crescere una famiglia numerosa e fare l’insegnante. Li ho realizzati entrambi e sono una donna felice”.Entra subito in argomento, Chiara Calzaferri, classe 1975, che con Gianluigi Cominelli ha costruito la famiglia che tanto desiderava:“Sì, abbiamo sei figli, di cui i primi cinque vicinissimi di età perché volevamo che crescessero insieme; a 39 anni però, dal momento che ormai erano grandicelli, abbiamo pensato che poteva starcene anche un altro, e così, buona ultima, è arrivata Rachele, la ‘cuacìna’ della tribù…”.Ma andiamo con ordine. Chiara nasce da Francesca Bonicelli e Domenico Calzaferri, imprenditor multiforme molto conosciuto nella nostra Valle, ed ha un fratello maggiore, Nicola. Dopo il Liceo, ottiene la laurea in Lingue all’Università di Bergamo e comincia a lavorare nell’impresa paterna. Poi conosce Gianluigi, complice la passione per la musica, perché suonano entrambi nella banda dei rispettivi paesi, Villa d’Ogna e Parre, compagini musicali che da sempre coltivano rapporti di scambio e di collaborazione. Nel 2001 si sposano, e dopo un paio d’anni ecco arrivare il primogenito, Samuele, ora studente di Economia all’Università di Verona. Nel 2004 arriva Benedetta, che ora frequenta il Liceo Artistico a Lovere; nel 2006 Veronica, che studia Turismo al “Fantoni”; nel 2008 Pietro, che frequenta la prima Liceo Scientifico sempre al “Fantoni” e nel 2009 Cecilia, ora studentessa di terza media. Infine, come già detto, nel 2014 ecco arrivare anche Rachele, che ora frequenta la terza elementare:“I miei figli li ho allattati tutti fino ad un anno, e naturalmente finché sono stati grandicelli non c’è stato molto tempo per dormire e per riposare, le esigenze dei piccoli sono molte e poi ci si mettono anche le malattie dell’infanzia…insomma, ricordo che ad un certo punto ho trasferito la macchinetta dell’aerosol in cucina e lì è rimasta per un pezzo, era diventata ormai parte integrante dell’arredamento perché era sempre in attività…Devo anche dire però che sono stata fortunata perché avevo l’aiuto di mia mamma, che mi è sempre stata vicinissima, e di mio marito, da sempre “il cuoco della cena” oltre che appassionato ortolano e apicoltore. Ecco, il momento della cena è stato sempre ‘sacro’ e irrinunciabile, perché ci si ritrova tutti intorno alla tavola, anche se adesso ci manca spesso durante la settimana, la presenza di Samuele…”.All’asilo nido i suoi figli Chiara non li ha mandati:“Con tanti fratellini non avevano certo problemi di socializzazione! Inoltre c’erano i cuginetti e gli amici, la casa era sempre pina di bimbi e volevo godermeli tutti. Poi naturalmente hanno frequentato la scuola dell’infanzia, un’occasione in più per fare nuove amicizie che poi naturalmente si portavano anche a casa. E’ poi bellissimo constatare come i miei figli siano tutti diversi tra loro, per carattere, per personalità, per gusti e preferenze, eppure così legati tra loro, così ‘complici’ anche nel combinare marachelle o per fare scherzi e prendersi in giro, capaci di collaborare tra loro, di organizzarsi autonomamente ma anche di aiutarsi nelle loro attività…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZO L'articolo VILLA D’OGNA – Chiara, ‘supermamma’ felice e i suoi sei figli: “L‘ importante non è avere figli perfetti; l’importante è avere figli sereni” proviene da Araberara.

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Media«Se il tempo regge verso metà marzo chiuderemo i lavori nel centro storico di Alzano Lombardo». Parola di Camillo Bertocchi, il sindaco del comune seriano. «Questo era un intervento complesso, da 1,3 milioni di euro. Abbiamo sistemato i sottoservizi e c’è stato un completo rifacimento della pavimentazione di piazza Italia, la piazza centrale del paese».«Un altro cantiere importante riguarda la pavimentazione del primo lotto del borgo medievale di Olera». Continua Bertocchi. «Qui l’investimento è di 500 mila euro. Però per questo cantiere abbiamo avuto degli imprevisti legati al rinvenimento di resti mortali. Quindi il servizio archeologico, seguito dalla sovrintendenza, sta rimuovendo questi resti e finché non avremo bonificato tutta l’area i lavori non potranno ripartire. A fronte della scocciatura per il prolungarsi dei tempi dell’intervento c’è il grande interesse storico di capire meglio una pagina del nostro passato. Per ora sappiamo solo che lì c’era un cimitero».Il tono del sindaco Bertocchi cambia quando inizia a parlare della scuola materna di Villa Paglia. «È in corso l’accertamento tecnico preventivo presso il Tribunale di Bergamo. Finché non sarà concluso non si potrà ripartire con i lavori. Non sappiamo ancora quando la fase di completamento di quest’opera avrà avvio. Però certamente i costi saranno maggiori, visto l’aumento dei prezzi dei materiali. Le cifre le avremo a breve, nel corso del mese di marzo, perché dovremo comporre il bilancio e quindi dovremo avere anche le somme necessarie per completare tutte le opere».SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo ALZANO – Il sindaco: “Centro storico, ci siamo. Scuola materna: accertamento del Tribunale”. Zanchi: “Velo pietoso per la gestione della vicenda” proviene da Araberara.

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Media8 e 9 marzo, due giorni importanti per Araberara e per le 12 wonder women che hanno posato per il #ccw, calendarcancerwoman, il calendario dove le modelle hanno celebrato la bellezza che può anche sbocciare dal dolore, quel dolore che è riuscito nell’incanto di farsi bellezza. Qualche settimana fa l’invito del Parlamento Europeo con l’Europarlamentare Gianna Gancia, Europarlamentare. L’8 marzo, nel pomeriggio, al Parlamento Europeo ci sarà l’evento con tutte le dodici donne e la nostra redazione per l’occasione in trasferta a Bruxelles.L'articolo Il Parlamento Europeo ha scelto il calendario di Araberara per l’8 marzo. Le 12 protagoniste e la redazione a Bruxelles proviene da Araberara.

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MediaLuca Mariani«Chi è causa del suo mal pianga se stesso». Lo sa bene Michele Zanchi ospite di Villa Serena, la Residenza Sanitaria Assistenziale di Predore che spiega il perché oggi si trova lì seduto su una sedia a rotelle. «Era il dicembre 2020. A me il limoncello è sempre piaciuto molto, però quella volta ho esagerato. Nel giro di tre giorni ho bevuto tre quarti della bottiglia. La glicemia è andata alle stelle e mi ha bloccato le gambe. È successo di notte. Mi sono alzato per andare in bagno, ma sono caduto. Non me ne sono accorto. La mattina quando mia figlia è entrata in casa per salutarmi mi ha trovato sdraiato a terra. Non riuscivo ad alzarmi e non mi ricordavo come fossi finito lì. Perciò mi hanno portato in ospedale e poi sono arrivato qui Predore».Michele ha 85 anni, anche se l’aspetto, la lingua e lo spirito sembrano molto più giovani. I capelli sono grigi, tagliati corti e contrastano con la barba lunga, non più scura come nella foto della patente «che ho ancora, anche se non guido più da tre anni», ma con alcune sfumature bianche. «Oggi riesco anche a camminare, seppur sostenuto e un pochino attaccato. Mi alzo da solo e sono abbastanza indipendente. Da quattro iniezioni di insulina ora ne faccio solo una al giorno. Qui mi tengono a regime e fanno bene. Le persone che lavorano qui sono veramente eccezionali, lo si vede subito».Nonostante sia sempre seduto sulla sua sedia a rotelle in tessuto nero con i tubolari color metallo, Michele non stai mai fermo. «Ringraziando Dio sono ancora attivo, perché sono sempre stato molto sportivo: ho giocato a calcio, ma la mia più grande passione è la pallavolo. Ero arbitro nazionale e ho diretto in serie A. Inoltre ho allenato la squadra sia maschile che femminile di Curno. Con entrambe siamo arrivati in serie C. Secondo me il movimento è importantissimo, il fisico ne ha bisogno e tiene libera la mente. Grazie a tutto questo sono ancora sveglio e così, io che ho la possibilità, aiuto gli altri anziani che non sono autosufficienti. Lo faccio molto volentieri e perché mi va».Infatti sulla pagina facebook della Villa Serena di Predore sono molte le foto che ritraggono il signor Zanchi mentre imbocca altri ospiti o quando distribuisce uno ad uno il buongiorno a tutte le signore accomodate nella stanza rosa. L’aiuto di Michele alle infermiere non si limita a questo: «tutti i proverbi che vengono scritti sulla lavagna della sala sono dettati da me. Sono sempre io che preparo i cruciverba. Quando ero a casa ne avevo scritti più di quattrocento. Adesso ogni settimana ne preparo uno, così il lunedì mattina si gioca tutti insieme. Inoltre, ogni volta che organizziamo un’iniziativa o una gita io sono incaricato di scrivere il diario della giornata. Nei prossimi giorni dovrò raccontare della festa di carnevale che abbiamo fatto qui. Il tema era Biancaneve e i sette nani. Io ero vestito da cacciatore. Mi sono divertito un mondo. Anche se ero in sedia a rotelle ho ballato e ho fatto il trenino».SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo PREDORE – Michele, 85 anni, che dalla sedia a rotelle aiuta i suoi ‘compagni’ a Villa Serena: “Il limoncello mi ha rovinato. A casa avevo 1101 libri e a casa vorrei tornare” proviene da Araberara.

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Media«Le stazioni della TEB sono presidiati dalle forze dell’ordine. Le telecamere ci sono, però purtroppo non si riesce a garantire una sorveglianza h-24. Servirebbe potenziare questo sistema di controllo, ma soprattutto bisognerebbe cercare di prevenire questi episodi a monte». La sindaca di Ranica Mariagrazia Vergani interviene a proposito dell’aggressione avvenuta sul tram della val Seriana, alla fermata di Bergamo Negrisoli, nel pomeriggio di martedì 28 febbraio. Il protagonista è un ragazzo di 23 anni di origine tunisina, salito sul trenino alla fermata di Ranica dove aveva già rotto i cristalli di tre auto parcheggiate lì vicino. Una volta giunto in città il ventitreenne è sceso dal tram e ha fatto a pezzi i vetri del convoglio con un martello.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo RANICA – Aggressione all’autista Teb. La sindaca: “Servono interventi sovraccomunali e mirati anche dai servizi sociali” proviene da Araberara.

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MediaDopo tre anni di pandemia Tavernola ha detto “stop” al covid ed ha organizzato una sfilata di carnevale degna dei “bei tempi”.Innanzi tutto si è pensato ai “carri”, 4, di grande volumetria, abitati da maschere opportunamente travestite intente a nutrire e custodire gli animali e le persone sui carri (su di uno c’era anche una ruota azzurra con 4 raggi che giravano armonicamente). Un carro recava un leone, in piedi, fiero e curioso, un altro aveva galline (finte) che scodellavano uova, un terzo ripieno di attrezzi per la pulizia dei prati predisposto dalla famiglia di Francesco Morzenti  che “issava” come conducente anche il figlio più piccolo. C’era anche un quarto carro, voluminoso e brillante, seguito da una folla di teenagers  incastrate in barattoli di coca cola e altre bibite.C’era, infine, un piccolo carretto  tirato a mano da Sergio Cristinelli che mostrava, giacenti sullo sfondo ricoperto di fieno alcuni attrezzi agricoli in riposo: zappa, vanga e rastrello.“Rappresento i poveri – ha spiegato con orgoglio – sono capaci tutti di andare in corteo su un carro ricco semovente…”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo TAVERNOLA – Non solo Peppone e don Camillo ma anche… “il carretto dei poveri” proviene da Araberara.

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MediaIl sindaco Giorgio Bertazzoli ha ancora poco più di un anno di mandato prima delle nuove elezioni (è stato eletto per la seconda volta il 26 maggio 2019). Ma veleggia con il vento in poppa e non è quindi ancora la sua “Ora” e tanto meno teme una “sarneghera”. Ma siccome non ama la calma piatta, senza badare alla forma, una soffiata di vento l’ha fatta: ha destituito la sua vicesindaca Paola Plebani accusata di non essere “da molto tempo” in sintonia, essendo venuto a mancare “il rapporto di fiducia”. Ma ci è andato giù piatto quando ha sostenuto che “il ruolo di vicesindaco sia fatto soprattutto di lealtà e condivisione assoluta con il proprio sindaco”.Insomma ha accusato la sua ex vice di slealtà. In che cosa? “Molte scelte prese in autonomia e senza condivisione”.Questi i termini messi nero su bianco. Ma cosa può essere successo nel dietro le quinte? Bertazzoli (Lega) non è stato eletto consigliere regionale per soli 383 voti (uno in più del distacco avuto dal capogruppo leghista uscente Roberto Anelli (rieletto). Una manciata di voti che fanno pensare che un appoggio maggiore a livello locale gli avrebbe permesso di essere la sorpresa leghista in bergamasca, dato per scontato che Francesco Malanchini era irraggiungibile con i suoi quasi seimila voti, ma gli altri (Anelli e Belotti) si sono rivelati alla portata del sindaco di Sarnico e la sua capacità indubbia di usare i social e in generale la comunicazione.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo SARNICO – RETROSCENA – Bertazzoli, Plebani e quei voti mancati proviene da Araberara.

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