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Un anno dopo. Si contano i morti. Tanti. I feriti. Tanti. Ma anche i territori. Che sono la causa principale di questa guerra assurda. Lasciamo stare i commenti. Ecco la mappa di quanto è successo in questi folli 365 giorni.Media L'articolo Un anno di guerra. Ecco la mappa dei territori conquistati proviene da Araberara.

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MediaÈ morto oggi, venerdì 24 febbraio, a Roma Maurizio Costanzo, giornalista, conduttore tv, autore e sceneggiatore. Aveva 84 anni. Nato nella capitale il 28 agosto 1938, era sposato dal 1995 con Maria De Filippi.Maurizio Costanzo ha firmato decine di programmi radiofonici e televisivi e di commedie teatrali (Il marito adottivo, Vuoti a rendere e molti altri). Ha raggiunto la grande popolarità nel 1976, conducendo il talk-show Bontà loro in Rai. Ma il suo nome è legato anche al Maurizio Costanzo show, in onda dal 1982. Tra i suoi programmi più noti c’è Buona domenica, in onda su Canale 5. Ha scritto numerosi libri, tra i quali Chi mi credo di essere (2004, in collab. con G. Dotto), E che sarà mai? (2006), La strategia della tartaruga (2009), Sipario! 50 anni di teatro. Storia e testi (2015), Vi racconto l’Isis (2016) e Smemorabilia. Catalogo sentimentale degli oggetti perduti (2022).L'articolo E’ morto Maurizio Costanzo, il giornalista e conduttore tv aveva 84 anni proviene da Araberara.

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Media “Una situazione che ormai non è più sostenibile e che va affrontata in maniera differente dal passato”. Così Alberto Ongaro, segretario della sezione Lega di Gazzaniga, interviene in merito al problema dei rifiuti sulla strada statale 671 della Valle Seriana. “Chilometri di inciviltà contrassegnati da vere e proprie discariche a cielo aperto: condivido in pieno lo spirito della lettera che la Comunità Montana della Val Seriana ha ritenuto di dover mandare ai vertici di ANAS Spa”.“Se vogliamo un cambiamento effettivo della situazione – propone il segretario del Carroccio di Gazzaniga – dobbiamo implementare un’azione sistematica di pulizia della strada, con un appalto di Anas che preveda interventi regolari di raccolta e smaltimento dei rifiuti abbandonati”.“Anas dovrebbe inoltre prendere esempio da quanto stanno già facendo molti enti locali in situazioni del genere, ovvero filmare e individuare gli autori di questi atti incivili attraverso il posizionamento di foto-trappole, che stanno dando risultati positivi su tutto il territorio”.“La strada statale è il biglietto da visita della Valle, dobbiamo tenerla in ordine se vogliamo incrementare il turismo e l’economia del territorio”, conclude Alberto OngaroL'articolo Valle Seriana, cumuli di rifiuti lungo la strada Statale 671, Ongaro: ‘Necessità di fototrappola e pulizia sistematica della statale” proviene da Araberara.

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Backstage con la Rai qui in redazione di Araberara con alcune delle 12 wonder women del nostro calendario.Uno speciale su di loro andrà in onda il 5 marzo sulla RaiE l’8 marzo le 12 donne malate di cancro al seno del calendario saranno ospiti due giorni del Parlamento Europeo a Bruxelles su iniziativa dell’on. Gianna Gancia dove è prevista nella grande sala del Consiglio una manifestazione in cui verrà presentata l’iniziativa di Araberara per celebrare in modo “diverso” la giornata dedicata alle donne.Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media MediaL'articolo La Rai in redazione per il nostro calendario, lo speciale in onda il 5 marzo proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/10/Bergamo-Citta%CC%80-Alta.jpg">Agricoltura e diritto al cibo</a>Il Vescovo <strong>Mons. Francesco Beschi</strong>, attuando una riforma della Curia, ha provveduto a un ripensamento della struttura dell’organico e ha chiesto ad alcuni sacerdoti, diaconi e laici un nuovo servizio pastorale.VICARI EPISCOPALIPrimi collaboratori del Vescovo nella sua sollecitudine pastorale sono i Vicari episcopali. A questo servizio ha designato <strong>Don Michelangelo Finazzi</strong>, di anni 51, attualmente Parroco di Fiobbio e Direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Salute: sarà Vicario Episcopale per i Laici e per la Pastorale, sostituendo <strong>Mons. Vittorio Nozza</strong>.<strong>Don Luigi Angelo Paris</strong>, di 57 anni, attualmente Delegato Vescovile per la formazione permanente del clero, è stato designato anche come Delegato Vescovile per le fraternità presbiterali e Vicario Episcopale per le Unità Pastorali, sostituendo <strong>Mons. Lino Casati</strong>.<strong>Don Michele Carrara</strong>, di 50 anni, attualmente addetto alla Cancelleria Vescovile, è stato designato anche Vicario Giudiziale, mentre <strong>Mons. Eugenio Zanetti</strong> proseguirà il suo servizio come Vicario Giudiziale Aggiunto.Sono stati confermati in questo loro servizio <strong>Mons. Davide Pelucchi</strong> Vicario Generale e Moderatore di Curia; l’Abate <strong>Dom Giordano Rota</strong> Vicario Episcopale per la Vita Consacrata; <strong>Don Mario Eugenio Carminati</strong> Vicario Episcopale per gli Affari Economici.DELEGATI VESCOVILIIl Vescovo ha provveduto ad affidare alcuni nuovi incarichi nell’orizzonte delle terre esistenziali che caratterizzano l’azione pastorale.<strong>Don Cristiano Re</strong>, di 48 anni, attualmente Direttore dell’Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro, è stato designato Delegato Vescovile all’ambito della vita sociale.Il Dr. <strong>Giuseppe Giovanelli</strong>, di 63 anni, attualmente Presidente della Fondazione Adriano Bernareggi e Vice Presidente e Direttore Generale della Fondazione Angelo Custode, è stato designato anche Delegato Vescovile all’ambito delle fragilità.<strong>Don Carlo Nava</strong>, di 51 anni, attualmente Direttore dell’Ufficio per la Pastorale delle Vocazioni e dell’Ufficio Tempi dello Spirito, è stato designato Delegato Vescovile per la famiglia, l’educazione e le età della vita.<strong>Don Paolo Carrara</strong>, di 38 anni, attualmente docente alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e in Seminario, è stato designato anche Delegato Vescovile per il cammino sinodale.DIRETTORI DEGLI UFFICI PASTORALIIl diacono <strong>Simone Americano</strong>, di 51 anni, attualmente Collaboratore dell’Ufficio per la Pastorale dei Movimenti Religiosi Alternativi, è stato designato Direttore del medesimo Ufficio.<strong>Don Giorgio Antonioli</strong>, di 52 anni, attualmente Parroco di Costa Mezzate, è stato designato Direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Famiglia.<strong>Don Gabriele Bonzi</strong>, di 37 anni, attualmente Vicario parrocchiale di Osio Sotto, è stato designato Direttore dell’Ufficio per la Pastorale dell’Età Evolutiva, dell’Ufficio per la Pastorale delle Vocazioni e dell’Ufficio Tempi dello Spirito.<strong>Don Gianluca Brescianini</strong>, di 50 anni, attualmente Parroco di S. Pellegrino e di S. Croce, è stato designato Direttore dell’Ufficio Catechistico.<strong>Don Flavio Bruletti</strong>, di 54 anni, attualmente addetto alla Sezione Primo Annuncio dell’Ufficio Catechistico, è stato designato Direttore dell’Ufficio Primo Annuncio.<strong>Don Luca Della Giovanna</strong>, di 42 anni, attualmente Vicario parrocchiale di Seriate, è stato designato Direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei Pellegrinaggi, del Tempo libero e del Turismo.<strong>Don Luciano Manenti</strong>, di 51 anni, attualmente Rettore delle Scuole dell’Opera S. Alessandro, è stato designato Direttore dell’Ufficio per l’Insegnamento della Religione Cattolica.<strong>Don Alberto Monaci</strong>…
MediaLa qualità dell’aria in queste ultime ore è migliorata in tutta la Lombardia. Da ieri le concentrazioni di PM10 sono inferiori al limite giornaliero in tutta la Regione e le previsioni sono positive anche per i prossimi giorni.Per questo motivo, a Brescia, dopo il secondo giorno consecutivo sotto al limite, da oggi non sono più attive le misure temporanee.Inoltre, ieri si è registrato il primo giorno con valori degli inquinanti al di sotto del limite anche in provincia di Mantova, dove, per effetto delle condizioni meteorologiche favorevoli alla dispersione degli inquinanti, da domani saranno disattivate le misure temporaneeL'articolo Qualità aria migliora in Lombardia, misure disattivate oggi a Brescia e domani a Mantova proviene da Araberara.

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MediaIeri pomeriggio, nei pressi della Stazione Ferroviaria di Bergamo, durante un servizio ad alto impatto, i Carabinieri della Compagnia di Bergamo hanno tratto in arresto un 24enne originario del Gambia e 25enne di origine nigeriana rispettivamente ritenuti responsabili di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I Carabinieri in borghese ed in uniforme del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni di Bergamo Bassa e Bergamo Principale erano coadiuvati anche da una unità antidroga del Nucleo CC Cinofili di Orio al Serio per le operazioni di perquisizione. L’area di maggiormente interessata dai controlli è stata via Bonomelli, prospicente alla stazione, ove dapprima veniva fermato un soggetto di 24 anni originario del Gambia che, dopo aver ceduto una dose di hashish ad un soggetto senegalese, veniva prontamente fermato e, a seguito di perquisizione personale, veniva trovato in possesso di 7.10 grammi di hashish, occultati all’interno degli indumenti e 210 euro in contanti suddivisi in banconote di piccolo taglio, provento dell’attività di spaccio. Successivamente veniva sottoposto a controllo un 25enne di origine nigeriana, che con fare sospetto sostava sul ciglio della strada tentando di fermare i passanti. Alla vista dei militari il soggetto non ha saputo giustificare la sua prolungata presenza in quell’area e a seguito di perquisizione personale i Carabinieri rinvenivano 7,10 grammi di hashish occultati negli indumenti e circa 410 euro in contanti suddivisi in banconote di piccolo taglio, provento dell’attività di spaccio. I due soggetti, entrambi con precedenti specifici, sono stati condotti presso le camere d sicurezza in attesa del giudizio direttissimo. L'articolo Bergamo, servizio ad alto impatto nei pressi della Stazione Ferroviaria,  2 arresti proviene da Araberara.

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Media“Non passa giorno che nella bergamasca non assistiamo a fatti di cronaca e di violenza i cui responsabili sono giovani stranieri. Non fa eccezione l’episodio che si è verificato ieri a Bergamo sul tram della TEB, che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori se non ci fosse stato il pronto intervento dei Carabinieri che grazie all’utilizzo del taser hanno tratto in arresto il 23enne tunisino”, ha detto Alberto Ongaro, Segretario della Lega di Gazzaniga, sull’ennesimo caso di aggressione di un autista della linea TEB Albino – Bergamo.“Esprimo tutta la mia solidarietà all’autista della TEB vittima dell’ennesima aggressione mentre stava svolgendo il suo lavoro con attenzione e spirito del dovere. È assurdo e inconcepibile che una persona che sta svolgendo un lavoro di pubblica utilità debba correre questi rischi e trovarsi coinvolto in risse da far west che succedono sempre più frequentemente”.“Il dipendente della società di trasporti infatti è stato aggredito alla fermata di Bergamo Negrisoli da un ventitreenne di origine tunisina armato di un martello e un coltello. Il giovane era salito sul tram alla fermata di Ranica dove poco prima aveva rotto i vetri di tre autovetture posteggiate.Una volta sul mezzo – prosegue Ongaro – ha cominciato a importunare i passeggeri e dopo una accesa discussione con alcuni di loro è sceso alla fermata di Bergamo Negrisoli, dove è dato in escandescenza rompendo i vetri del mezzo con il martello e danneggiando la carrozzeria con un coltello, con cui ha minacciato anche conducente e passeggeri che erano sul tram.Purtroppo, non è un caso isolato, ma sempre più spesso assistiamo a fenomeni di questo tipo sui mezzi pubblici, motivo per cui il tempo di attendere e ignorare la realtà è finito. Sui mezzi della TEB sono mesi che non si vendono né controllori né tantomeno le guardie giurate”.“Mi auguro che la Prefettura e la società TEB tengano presente questi continui atti di violenza e pianifichino con le forze dell’ordine costanti controlli con cadenza almeno settimanale. Una soluzione che può prevenire questi spiacevoli eventi – conclude il Segretario del Carroccio – è impiegare le guardie giurate su tutte le corse, garantendo una copertura costante e non “una tantum” come succede ora. La priorità deve essere tutelare gli autisti e i pendolari che regolarmente pagano il biglietto”.L'articolo Autista aggredito sul tram Albino – Bergamo proviene da Araberara.

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MediaLuca Mariani«Chi è causa del suo mal pianga se stesso». Lo sa bene Michele Zanchi ospite di Villa Serena, la Residenza Sanitaria Assistenziale di Predore che spiega il perché oggi si trova lì seduto su una sedia a rotelle. «Era il dicembre 2020. A me il limoncello è sempre piaciuto molto, però quella volta ho esagerato. Nel giro di tre giorni ho bevuto tre quarti della bottiglia. La glicemia è andata alle stelle e mi ha bloccato le gambe. È successo di notte. Mi sono alzato per andare in bagno, ma sono caduto. Non me ne sono accorto. La mattina quando mia figlia è entrata in casa per salutarmi mi ha trovato sdraiato a terra. Non riuscivo ad alzarmi e non mi ricordavo come fossi finito lì. Perciò mi hanno portato in ospedale e poi sono arrivato qui Predore».Michele ha 85 anni, anche se l’aspetto, la lingua e lo spirito sembrano molto più giovani. I capelli sono grigi, tagliati corti e contrastano con la barba lunga, non più scura come nella foto della patente «che ho ancora, anche se non guido più da tre anni», ma con alcune sfumature bianche. «Oggi riesco anche a camminare, seppur sostenuto e un pochino attaccato. Mi alzo da solo e sono abbastanza indipendente. Da quattro iniezioni di insulina ora ne faccio solo una al giorno. Qui mi tengono a regime e fanno bene. Le persone che lavorano qui sono veramente eccezionali, lo si vede subito».Nonostante sia sempre seduto sulla sua sedia a rotelle in tessuto nero con i tubolari color metallo, Michele non stai mai fermo. «Ringraziando Dio sono ancora attivo, perché sono sempre stato molto sportivo: ho giocato a calcio, ma la mia più grande passione è la pallavolo. Ero arbitro nazionale e ho diretto in serie A. Inoltre ho allenato la squadra sia maschile che femminile di Curno. Con entrambe siamo arrivati in serie C. Secondo me il movimento è importantissimo, il fisico ne ha bisogno e tiene libera la mente. Grazie a tutto questo sono ancora sveglio e così, io che ho la possibilità, aiuto gli altri anziani che non sono autosufficienti. Lo faccio molto volentieri e perché mi va».Infatti sulla pagina facebook della Villa Serena di Predore sono molte le foto che ritraggono il signor Zanchi mentre imbocca altri ospiti o quando distribuisce uno ad uno il buongiorno a tutte le signore accomodate nella stanza rosa. L’aiuto di Michele alle infermiere non si limita a questo: «tutti i proverbi che vengono scritti sulla lavagna della sala sono dettati da me. Sono sempre io che preparo i cruciverba. Quando ero a casa ne avevo scritti più di quattrocento. Adesso ogni settimana ne preparo uno, così il lunedì mattina si gioca tutti insieme. Inoltre, ogni volta che organizziamo un’iniziativa o una gita io sono incaricato di scrivere il diario della giornata. Nei prossimi giorni dovrò raccontare della festa di carnevale che abbiamo fatto qui. Il tema era Biancaneve e i sette nani. Io ero vestito da cacciatore. Mi sono divertito un mondo. Anche se ero in sedia a rotelle ho ballato e ho fatto il trenino».SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo PREDORE – Michele, 85 anni, che dalla sedia a rotelle aiuta i suoi ‘compagni’ a Villa Serena: “Il limoncello mi ha rovinato. A casa avevo 1101 libri e a casa vorrei tornare” proviene da Araberara.

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MediaUna ventata di preti giovani ai vertici dei vari settori curiali. Certo, resta (all’esterno) la sensazione di un piccolo esercito sul campo e un grande apparato di generali al comando di un’armata che si sta assottigliando ogni giorno. Chiese sempre più vuote, oratori deserti. La Chiesa è stata travolta dal covid. Un tempo una pestilenza avrebbe portato fiumi di fedeli ai santuari, davanti agli altari. Sul campo, salvo le meritorie eccezioni s’intende, i preti si sono defilati, per nostra esperienza hanno fatto molti di più i sindaci. La solitudine delle immagini di un Papa nel deserto di Piazza S. Pietro più che una testimonianza, adesso sembra un’abdicazione. Se i fedeli nella tragedia non hanno sentito il bisogno di Dio, è il segno che se “Dio ha bisogno degli uomini”, gli uomini non sentono più il bisogno di Dio.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo DIOCESI – Se “Dio ha bisogno degli uomini” gli uomini hanno bisogno di Dio? proviene da Araberara.

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Media“Fin da piccola nutrivo due grandi sogni: crescere una famiglia numerosa e fare l’insegnante. Li ho realizzati entrambi e sono una donna felice”.Entra subito in argomento, Chiara Calzaferri, classe 1975, che con Gianluigi Cominelli ha costruito la famiglia che tanto desiderava:“Sì, abbiamo sei figli, di cui i primi cinque vicinissimi di età perché volevamo che crescessero insieme; a 39 anni però, dal momento che ormai erano grandicelli, abbiamo pensato che poteva starcene anche un altro, e così, buona ultima, è arrivata Rachele, la ‘cuacìna’ della tribù…”.Ma andiamo con ordine. Chiara nasce da Francesca Bonicelli e Domenico Calzaferri, imprenditor multiforme molto conosciuto nella nostra Valle, ed ha un fratello maggiore, Nicola. Dopo il Liceo, ottiene la laurea in Lingue all’Università di Bergamo e comincia a lavorare nell’impresa paterna. Poi conosce Gianluigi, complice la passione per la musica, perché suonano entrambi nella banda dei rispettivi paesi, Villa d’Ogna e Parre, compagini musicali che da sempre coltivano rapporti di scambio e di collaborazione. Nel 2001 si sposano, e dopo un paio d’anni ecco arrivare il primogenito, Samuele, ora studente di Economia all’Università di Verona. Nel 2004 arriva Benedetta, che ora frequenta il Liceo Artistico a Lovere; nel 2006 Veronica, che studia Turismo al “Fantoni”; nel 2008 Pietro, che frequenta la prima Liceo Scientifico sempre al “Fantoni” e nel 2009 Cecilia, ora studentessa di terza media. Infine, come già detto, nel 2014 ecco arrivare anche Rachele, che ora frequenta la terza elementare:“I miei figli li ho allattati tutti fino ad un anno, e naturalmente finché sono stati grandicelli non c’è stato molto tempo per dormire e per riposare, le esigenze dei piccoli sono molte e poi ci si mettono anche le malattie dell’infanzia…insomma, ricordo che ad un certo punto ho trasferito la macchinetta dell’aerosol in cucina e lì è rimasta per un pezzo, era diventata ormai parte integrante dell’arredamento perché era sempre in attività…Devo anche dire però che sono stata fortunata perché avevo l’aiuto di mia mamma, che mi è sempre stata vicinissima, e di mio marito, da sempre “il cuoco della cena” oltre che appassionato ortolano e apicoltore. Ecco, il momento della cena è stato sempre ‘sacro’ e irrinunciabile, perché ci si ritrova tutti intorno alla tavola, anche se adesso ci manca spesso durante la settimana, la presenza di Samuele…”.All’asilo nido i suoi figli Chiara non li ha mandati:“Con tanti fratellini non avevano certo problemi di socializzazione! Inoltre c’erano i cuginetti e gli amici, la casa era sempre pina di bimbi e volevo godermeli tutti. Poi naturalmente hanno frequentato la scuola dell’infanzia, un’occasione in più per fare nuove amicizie che poi naturalmente si portavano anche a casa. E’ poi bellissimo constatare come i miei figli siano tutti diversi tra loro, per carattere, per personalità, per gusti e preferenze, eppure così legati tra loro, così ‘complici’ anche nel combinare marachelle o per fare scherzi e prendersi in giro, capaci di collaborare tra loro, di organizzarsi autonomamente ma anche di aiutarsi nelle loro attività…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZO L'articolo VILLA D’OGNA – Chiara, ‘supermamma’ felice e i suoi sei figli: “L‘ importante non è avere figli perfetti; l’importante è avere figli sereni” proviene da Araberara.

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MediaNon è possibile che per andare in auto dalla zona del Santuario al centro del paese, a volte ci devo impiegare 40 minuti! Tutto a causa del passaggio a livello e di quelle sbarre che stanno abbassate troppo a lungo!”.Questo è solo uno dei tanti sfoghi dei cittadini di Albano Sant’Alessandro che, nella serata di lunedì 27 febbraio, si sono riuniti nella sala consiliare del Municipio per ascoltare dalle bocche del sindaco Gianmario Zanga e del vicesindaco Fabrizio Mologni le ultime novità sull’annosa questione del passaggio a livello che taglia in due il paese, separando la zona del Santuario dal centro. Più che annosa, sarebbe più corretto parlare di questione ‘pluridecennale’ perché da decine di anni esiste il problema… e da decine di anni non si riesce a risolverlo. Adesso sembra che il progetto che permetterebbe di ‘trovare la quadra’ (bypassando il passaggio a livello che si trova a pochi passi dal Santuario della Madonna delle Rose) potrebbe essere realizzato entro il 2026. Una data che per molti cittadini di Albano è troppo lontana, però stavolta c’è un vantaggio, perché si tratta di una data certa (o quasi certa…). Fra pochi anni il problema potrebbe essere finalmente rivolto, ma qualcosa per migliorare la situazione la si potrà già fare in attesa del 2026, ad esempio riducendo (addirittura dimezzando) i tempi di attesa al passaggio a livello.Sì, perchè in passato c’era il capostazione e le sbarre venivano abbassate poco prima dell’arrivo del treno, per poi essere rialzate immediatamente dopo la partenza. Adesso che tutto è automatizzato, capita di dover aspettare 10 o 15 minuti fermi al casello. Se poi, dato che ora (come ha sottolineato il vicesindaco Mologni, che si sta occupando della questione ‘passaggio a livello’) oggi il numero dei passaggi è aumentato rispetto al passato; e aumenteranno ulteriormente quando, in futuro, si effettuerà il raddoppio della ferrovia con il passaggio dell’alta velocità che collega Bergamo a Brescia, e con un numero enorme di treno che passerebbero continuamente. In pratica, fra un certo numero di anni (anche se il raddoppio della ferrovia non è dietro l’angolo), le sbarre del passaggio a livello sarebbero perennemente abbassate. È quindi necessario un intervento che consenta alle auto (ma anche ai pedoni) di bypassarlo.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo ALBANO SANT’ALESSANDRO – Il passaggio a livello, la rabbia della gente e la promessa: “Tutto sarà risolto entro il 2026” proviene da Araberara.

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Media8 e 9 marzo, due giorni importanti per Araberara e per le 12 wonder women che hanno posato per il #ccw, calendarcancerwoman, il calendario dove le modelle hanno celebrato la bellezza che può anche sbocciare dal dolore, quel dolore che è riuscito nell’incanto di farsi bellezza. Qualche settimana fa l’invito del Parlamento Europeo con l’Europarlamentare Gianna Gancia, Europarlamentare. L’8 marzo, nel pomeriggio, al Parlamento Europeo ci sarà l’evento con tutte le dodici donne e la nostra redazione per l’occasione in trasferta a Bruxelles.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo Il Parlamento Europeo ha scelto il calendario di Araberara per l’8 marzo. Le 12 protagoniste e la redazione a Bruxelles proviene da Araberara.

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Media8 e 9 marzo, due giorni importanti per Araberara e per le 12 wonder women che hanno posato per il #ccw, calendarcancerwoman, il calendario dove le modelle hanno celebrato la bellezza che può anche sbocciare dal dolore, quel dolore che è riuscito nell’incanto di farsi bellezza. Qualche settimana fa l’invito del Parlamento Europeo con l’Europarlamentare Gianna Gancia, Europarlamentare. L’8 marzo, nel pomeriggio, al Parlamento Europeo ci sarà l’evento con tutte le dodici donne e la nostra redazione per l’occasione in trasferta a Bruxelles.L'articolo Il Parlamento Europeo ha scelto il calendario di Araberara per l’8 marzo. Le 12 protagoniste e la redazione a Bruxelles proviene da Araberara.

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MediaIl Vescovo Mons. Francesco Beschi, attuando una riforma della Curia, ha provveduto a un ripensamento della struttura dell’organico e ha chiesto ad alcuni sacerdoti, diaconi e laici un nuovo servizio pastorale.VICARI EPISCOPALIPrimi collaboratori del Vescovo nella sua sollecitudine pastorale sono i Vicari episcopali. A questo servizio ha designato Don Michelangelo Finazzi, di anni 51, attualmente Parroco di Fiobbio e Direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Salute: sarà Vicario Episcopale per i Laici e per la Pastorale, sostituendo Mons. Vittorio Nozza.Don Luigi Angelo Paris, di 57 anni, attualmente Delegato Vescovile per la formazione permanente del clero, è stato designato anche come Delegato Vescovile per le fraternità presbiterali e Vicario Episcopale per le Unità Pastorali, sostituendo Mons. Lino Casati.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo DIOCESI – La ‘rivoluzione’ di Beschi, che riforma e ringiovanisce la ‘pesante’ Curia orobica proviene da Araberara.

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MediaPatrizia Panarese e Denise Piantoni arrivano in redazione un sabato mattina, con loro…”Da quando sei partito” che è il libro che Patrizia, insegnante ad Artogne, che vive a Pisogne ma ha origine scalvine, ha scritto per raccogliere fondi per l’associazione ‘Insegnanti per il Nepal’, l’associazione creata da Denise per portare avanti il ricordo del fratello Roby Piantoni, l’alpinista morto mentre era impegnato in una spedizione in Tibet sullo Shisha Panma. La quattordicesima montagna più alta della terra, sull’Himalaya. Roby figlio d’arte, dell’alpinista Livio, morto il 14 luglio del 1981 sul Pucajirca Roby che a 15 anni ha scalato la via Denise sulla Presolana aperta dal padre 17 anni prima, ed era diventato guida alpina nel 2003.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo VAL DI SCALVE – VALCAMONICA – Patrizia & Denise in ‘soccorso’ dei piccoli del Nepal, un filo diretto fatto di libri, donazioni, farmaci e tanto amore nel solco di Roby Piantoni proviene da Araberara.

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MediaSilvia è di corsa, lo studio, la casa, un lavoro in pizzeria (quella che il suo fidanzato Devis ha aperto insieme al fratello in via Pignolo) e tante passioni da coltivare. Silvia Manfredoni ha 28 anni, vive a Bergamo da un paio di anni ma è originaria di Fonteno. Un orizzonte di colori e di sogni da inseguire. Un lavoro a tempo indeterminato che Silvia ha ottenuto a 19 anni, ma un desiderio che bussa al cuore e le chiede qualcosa in più, qualcosa di diverso. In pieno Covid, quando molte certezze sono andate in fumo, quando il coraggio di prendere una decisione forte ha dato una svolta alla sua vita. Silvia è un vulcano di energia, mai ferma, un fiume in piena.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo FONTENO – Silvia, 28 anni, che ha lasciato il lavoro a tempo indeterminato per tornare sui banchi di scuola: “Lo studio, il lavoro in pizzeria, il volontariato…” proviene da Araberara.

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MediaIl centro storico di Ranzanico è silenzioso. Una nebbia leggera copre alla vista le pittoresche rive del Lago di Endine. Il cielo è nuvoloso. Le uniche voci che si sentono, in lontananza, sono quelle, gioiose, dei bambini della scuola dell’infanzia paritaria ‘Madre Vittoria Azzola’. Suono il campanello. Risponde una voce gentile. È quella di suor Flaviana, una delle cinque Orsoline che vivono in questo edificio, fianco a fianco ai bambini. La suora (è a Ranzanico dal 2005) mi fa accomodare, apre una porta e poi, alzando la voce, dice: “Salve”. Lì per lì, lo prendo per un saluto. In realtà, sta chiamando una sua consorella, suor Salve Regina, che si avvicina lentamente, a braccetto con suor Saba. È con loro due che facciamo questo viaggio all’interno dell’istituto delle Orsoline.Due suore, due donne, sedute una accanto all’altra. La più anziana è nata più di 80 anni fa qui vicino, a Bianzano. La più giovane viene da lontano, dal cosiddetto Corno d’Africa; è infatti nata oltre 40 anni fa in Eritrea. Due storie diverse, iniziate in luoghi e in tempi lontani, che si sono incrociate proprio qui, nel piccolo borgo di Ranzanico, a metà strada tra lago e cielo.“Mi chiamano Salve”, sorride. “Questo non è un vero e proprio convento, ma una comunità religiosa che tiene una scuola dell’infanzia. Nell’Ottocento questa era una casa privata, c’è poi stato un lascito e l’Istituto delle Orsoline di Gandino ha fatto di questo edificio la sede di una scuola dell’infanzia; a questo è dovuta la presenza a Ranzanico della nostra piccola comunità religiosa”.E, infatti, a differenza di molti conventi e monasteri in cui regna il silenzio, qui a dominare sono le voci e le urla dei bambini, che rendono l’atmosfera molto allegra. “Sì, è molto bello sentire continuamente le loro voci – dice suor Salve Regina – ci tengono compagnia. Anzi, è strano quando, durante le vacanze, mancando i bambini qui si sentono solo le voci di noi cinque”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo RANZANICO – Donne ‘diverse’: Suor Salve Regina (83 anni, di Bianzano) e suor Saba (44 anni, dell’Eritrea): “Il Signore si serve con gioia o non si serve” proviene da Araberara.

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MediaL’ha chiamata Iris, col bel nome della figlia di 10 anni, la tenuta ai piedi della collina S. Pantaleone a Grumello del Monte dove Gabriele Brusca, 27 anni, nato e residente a Pontoglio, ha recuperato il vecchio cascinale abbandonato che ora è il fulcro della sua attività vinicola:“Dopo il diploma di perito agrario, avevo lavorato un paio d’anni come dipendente, ma nel 2017 mi si presentò l’occasione di affittare questa tenuta abbandonata ormai da tre anni. La passione per l’agricoltura in generale covava in me fin da bambino e quindi decisi di lanciarmi in questa avventura: un anno di prova dedicato al recupero delle vigne, dovevo capire quali estirpare e quali recuperare ai fini della produzione, e così estirpai tutte le piante malate e piantai 8.000 mq a Merlot bacca rossa ed altri 2.500 a Moscato a bacca gialla, entrambi vitigni autoctoni che andarono in produzione nel 2020”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo GRUMELLO DEL MONTE – Tra le vigne della tenuta Iris (come il nome della figlia) spuntano i tulipani. L’originale idea di Gabriele Brusca per promuovere i suoi vini proviene da Araberara.

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MediaDon, cosa stanno facendo in oratorio?”, è la domanda che grandi e piccini rivolgono a don Alberto Varinelli non appena lasciato alle spalle il cancello. La risposta? “Stiamo continuando ad abbellire ed aggiornare gli spazi del nostro oratorio! Questa volta lavoriamo sullo spazio giochi dei più piccoli, rinnovando completamente il parco giochi per i nostri bambini”.Poi un passo indietro: “A partire dal 2011 – spiega -, l’oratorio di Grumello ha cambiato volto. Quell’anno l’oratorio, con lavori importanti, ha assunto l’attuale configurazione, con il salone, le cucine e l’arena esterna con il campo da gioco in cemento. Nel 2021, nel faticoso tempo della pandemia, l’oratorio ha rinnovato gli spazi del bar, che don Angelo Domenghini, prima di trasferirsi come parroco in città, ha inaugurato il 24 luglio di quell’anno. È uno spazio che sta dando all’oratorio grandi soddisfazioni”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo GRUMELLO DEL MONTE – Lavori in Oratorio per un nuovo parco giochi: “Spesa importante, ma investiamo sul futuro” proviene da Araberara.

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