Franz Russo
#Giornodellamemoria
Il ricordo di #NedoFiano:
“Appena arrivati nel campo di Auschwitz, ci divisero, uomini e donne. Mi stavo unendo al mio gruppo, ma mia mamma mi ha tirato per la giacca.
"Nedo, Nedo, dove vai? Aspetta. Abbracciami forte, perché non ci vedremo mai più".”
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#Giornodellamemoria
Il ricordo di #NedoFiano:
“Appena arrivati nel campo di Auschwitz, ci divisero, uomini e donne. Mi stavo unendo al mio gruppo, ma mia mamma mi ha tirato per la giacca.
"Nedo, Nedo, dove vai? Aspetta. Abbracciami forte, perché non ci vedremo mai più".”
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Franz Russo
“Appena arrivati nel campo di #Auschwitz, ci hanno divisi, uomini e donne. Mi stavo unendo al mio gruppo, ma mia mamma mi ha tirato per la giacca. ‘Nedo, Nedo, dove vai? Aspetta. Abbracciami forte, perché non ci vedremo mai più’.
Io l’ho stretta fortissimo, le ho baciato il volto. Era come se fosse stata sotto la pioggia, era coperta di lacrime. Lei aveva capito già tutto”.
Sono le parole struggenti e strazianti di #NedoFiano, uno degli Eroi della Memoria che in questo #GiornoDellaMemoria voglio ricordare.
Nedo Fiano ha dedicato tutta la sua vita nel raccontare l'orrore vissuto nel lager con il numero A5405.
«Tu sei Nedo Fiano, sei ebreo. Vieni con me senza parlare e senza tentare la fuga». Con queste parole e una pistola puntata contro venne arrestato il 6 febbraio del 1944, quando Nedo aveva 18 anni.
Venne arrestato con tutta la sua famiglia e fu l'unico a riuscire a tornare.
«Il filo della memoria resti saldo nella storia del mondo per gli uomini che verranno».
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“Appena arrivati nel campo di #Auschwitz, ci hanno divisi, uomini e donne. Mi stavo unendo al mio gruppo, ma mia mamma mi ha tirato per la giacca. ‘Nedo, Nedo, dove vai? Aspetta. Abbracciami forte, perché non ci vedremo mai più’.
Io l’ho stretta fortissimo, le ho baciato il volto. Era come se fosse stata sotto la pioggia, era coperta di lacrime. Lei aveva capito già tutto”.
Sono le parole struggenti e strazianti di #NedoFiano, uno degli Eroi della Memoria che in questo #GiornoDellaMemoria voglio ricordare.
Nedo Fiano ha dedicato tutta la sua vita nel raccontare l'orrore vissuto nel lager con il numero A5405.
«Tu sei Nedo Fiano, sei ebreo. Vieni con me senza parlare e senza tentare la fuga». Con queste parole e una pistola puntata contro venne arrestato il 6 febbraio del 1944, quando Nedo aveva 18 anni.
Venne arrestato con tutta la sua famiglia e fu l'unico a riuscire a tornare.
«Il filo della memoria resti saldo nella storia del mondo per gli uomini che verranno».
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