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List '1397930001362657281' on X/Twitter
Scurati non sarà a #Chesara, il programma su @RaiTre condotta da @serenabortone3.
Diversamente da quanto precedentemente previsto, il monologo dello scrittore Antonio Scurati, autore della trilogia "M", libri tra i più letti in Europa in questi ultimi anni, non ci sarà.
E la stessa Serena Bortone non è a conoscenza della motivazione di questa cancellazione.
Spero non sia quella che viene naturale pensare. Perché se fosse così sarebbe un grave caso di censura.
Attendiamo fiduciosi una spiegazione esaustiva.
Scurati non sarà a #Chesara, il programma su @RaiTre condotta da @serenabortone3.
Diversamente da quanto precedentemente previsto, il monologo dello scrittore Antonio Scurati, autore della trilogia "M", libri tra i più letti in Europa in questi ultimi anni, non ci sarà.
E la stessa Serena Bortone non è a conoscenza della motivazione di questa cancellazione.
Spero non sia quella che viene naturale pensare. Perché se fosse così sarebbe un grave caso di censura.
Attendiamo fiduciosi una spiegazione esaustiva.
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RT @_a1_s2_d3_: Beh non ci sarà li, forza #Discovery si faccia un contrattino e bon ...
O che so, @fabfazio magari anche da voi ... che dite ?
#scurati
RT @_a1_s2_d3_: Beh non ci sarà li, forza #Discovery si faccia un contrattino e bon ...
O che so, @fabfazio magari anche da voi ... che dite ?
#scurati
Scurati non sarà a #Chesara, il programma su @RaiTre condotta da @serenabortone3.
Diversamente da quanto precedentemente previsto, il monologo dello scrittore Antonio Scurati, autore della trilogia "M", libri tra i più letti in Europa in questi ultimi anni, non ci sarà.
E la stessa Serena Bortone non è a conoscenza della motivazione di questa cancellazione.
Spero non sia quella che viene naturale pensare. Perché se fosse così sarebbe un grave caso di censura.
Attendiamo fiduciosi una spiegazione esaustiva.
- Franz Russo
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RT @Antigon25386936: Oscurato perché scrive e parla troppo chiaro?
#25aprile
RT @Antigon25386936: Oscurato perché scrive e parla troppo chiaro?
#25aprile
Scurati non sarà a #Chesara, il programma su @RaiTre condotta da @serenabortone3.
Diversamente da quanto precedentemente previsto, il monologo dello scrittore Antonio Scurati, autore della trilogia "M", libri tra i più letti in Europa in questi ultimi anni, non ci sarà.
E la stessa Serena Bortone non è a conoscenza della motivazione di questa cancellazione.
Spero non sia quella che viene naturale pensare. Perché se fosse così sarebbe un grave caso di censura.
Attendiamo fiduciosi una spiegazione esaustiva.
- Franz RussoList '1397930001362657281' on X/Twitter
La "pressante" questione economica, che sarebbe alla base della cancellazione del monologo di #Scurati a #chesara, viene quantificata in 2 mila euro. Con la scusa di non far pesare agli italiani questo esborso, si cancella.
Ecco l'esborso per gli italiani, a testa:
€ 0,0000333333.
La "pressante" questione economica, che sarebbe alla base della cancellazione del monologo di #Scurati a #chesara, viene quantificata in 2 mila euro. Con la scusa di non far pesare agli italiani questo esborso, si cancella.
Ecco l'esborso per gli italiani, a testa:
€ 0,0000333333.
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Altro che irrisoria questione economica, la cancellazione di #Scurati da #chesara - come mostra @repubblica - è stata per "motivi editoriali".
Ergo #censura. https://t.co/MGImd2HCuY
Altro che irrisoria questione economica, la cancellazione di #Scurati da #chesara - come mostra @repubblica - è stata per "motivi editoriali".
Ergo #censura. https://t.co/MGImd2HCuY
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Questo il testo integrale - censurato - del monologo che Antonio #Scurati avrebbe dovuto tenere a #chesara il programma di @serenabortone3.
Lo metto qui perché non so se è leggibile altrove a causa di paywall.
Intanto, fatelo girare, tutti devono leggerlo.
"#GiacomoMatteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sottocasa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini.
L'onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l'ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all'ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro. Mussolini fu immediatamente informato.
Oltre che del delitto, si macchiò dell'infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania. In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l'omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944. Fosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani.
Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati.
Queste due concomitanti ricorrenze luttuose - primavera del '24, primavera del '44 - proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica - non soltanto alla fine o occasionalmente - un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia?
Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell'ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via. Dopo aver evitato l'argomento in campagna elettorale la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l'esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola "antifascismo" in occasione del 25 aprile 2023).
Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell'anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola - #Antifascismo - non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana".
Questo il testo integrale - censurato - del monologo che Antonio #Scurati avrebbe dovuto tenere a #chesara il programma di @serenabortone3.
Lo metto qui perché non so se è leggibile altrove a causa di paywall.
Intanto, fatelo girare, tutti devono leggerlo.
"#GiacomoMatteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sottocasa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini.
L'onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l'ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all'ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro. Mussolini fu immediatamente informato.
Oltre che del delitto, si macchiò dell'infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania. In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l'omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944. Fosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani.
Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati.
Queste due concomitanti ricorrenze luttuose - primavera del '24, primavera del '44 - proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica - non soltanto alla fine o occasionalmente - un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia?
Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell'ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via. Dopo aver evitato l'argomento in campagna elettorale la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l'esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola "antifascismo" in occasione del 25 aprile 2023).
Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell'anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola - #Antifascismo - non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana".
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RT @LilJena_: Oltre alla solita figura da sciaboletta, questi sono riusciti a fare circolare questo testo molto più che se lo avessero trasmesso solo il 25.
Mamma mia che scappati di casa.
RT @LilJena_: Oltre alla solita figura da sciaboletta, questi sono riusciti a fare circolare questo testo molto più che se lo avessero trasmesso solo il 25.
Mamma mia che scappati di casa.
Questo il testo integrale - censurato - del monologo che Antonio #Scurati avrebbe dovuto tenere a #chesara il programma di @serenabortone3.
Lo metto qui perché non so se è leggibile altrove a causa di paywall.
Intanto, fatelo girare, tutti devono leggerlo.
"#GiacomoMatteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sottocasa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini.
L'onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l'ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all'ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro. Mussolini fu immediatamente informato.
Oltre che del delitto, si macchiò dell'infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania. In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l'omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944. Fosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani.
Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati.
Queste due concomitanti ricorrenze luttuose - primavera del '24, primavera del '44 - proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica - non soltanto alla fine o occasionalmente - un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia?
Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell'ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via. Dopo aver evitato l'argomento in campagna elettorale la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l'esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola "antifascismo" in occasione del 25 aprile 2023).
Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell'anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola - #Antifascismo - non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana".
- Franz Russo
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Non cascate nella narrazione che la cancellazione del monologo di #Scurati sia stato per soldi. È una scusa per deviare dai "motivi editoriali".
E poi, lo spiega bene @serenabortone in apertura a #chesara che legge il suo monologo e lo spiega bene lo stesso scrittore in risposta alla Presidente Meloni.
Così sono andati i fatti e non credete a ciò che racconta la stampa schierata e, ahimè e ahinoi, alcune persone che spero in modo inconsapevole stanno portando avanti la motivazione del denaro.
Non cascate nella narrazione che la cancellazione del monologo di #Scurati sia stato per soldi. È una scusa per deviare dai "motivi editoriali".
E poi, lo spiega bene @serenabortone in apertura a #chesara che legge il suo monologo e lo spiega bene lo stesso scrittore in risposta alla Presidente Meloni.
Così sono andati i fatti e non credete a ciò che racconta la stampa schierata e, ahimè e ahinoi, alcune persone che spero in modo inconsapevole stanno portando avanti la motivazione del denaro.
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RT @francemachado: Ecco quanto è stato censurato
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E poi, lo spiega bene @serenabortone in apertura a #chesara che legge il suo monologo e lo spiega bene lo stesso scrittore in risposta alla Presidente Meloni.
Così sono andati i fatti e non credete a ciò che racconta la stampa schierata e, ahimè e ahinoi, alcune persone che spero in modo inconsapevole stanno portando avanti la motivazione del denaro.
- Franz Russo