Dal 3 giugno è aperta la piattaforma per le adesioni individuali alla Campagna Stop ReArm Europe.
MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO GUERRA, RIARMO, GENOCIDIO, AUTORITARISMO
FERMIAMO LA GUERRA - STOP REARM EUROPE
ROMA 21 GIUGNO 2025 ore 14:00 Porta San Paolo (Piazzale Ostiense)
Aderiamo, partecipiamo e invitiamo a partecipare alla manifestazione promossa da centinaia di reti, organizzazioni sociali, sindacali, politiche nazionali e locali che hanno aderito all’appello europeo Stop Rearm Europe. Si svolgerà in occasione della settimana di mobilitazione europea dal 21 al 29 giugno. In quei giorni a L’Aja il vertice della Nato deciderà i dettagli del gigantesco piano di ulteriore riarmo deciso dall’Unione Europea.
In un mondo a pezzi, l’Europa reale dichiara di volersi preparare alla guerra. Vuole preparare la cittadinanza e le nuove generazioni alla guerra. Mentre l’UE e il governo italiano continuano a partecipare e ad armare la guerra in Ucraina. E sono complici di Israele che ha lanciato l’invasione finale di Gaza e prosegue nel suo piano di eliminazione del popolo palestinese.
La maggioranza della popolazione italiana è contro la guerra, e ha diritto ad essere rappresentata.
La sicurezza di cui il mondo e il nostro paese hanno bisogno è sociale, climatica, democratica, comune. Ci opponiamo al sistema di guerra, alla corsa al riarmo, alla logica della geopolitica e dei blocchi culturali e militari, alla cultura di guerra che pervade tutto, alla militarizzazione delle coscienze, del sistema formativo e dell'informazione. Combattiamo razzismo, patriarcato, repressione che il militarismo porta con sé.
La manifestazione del 21 giugno sarà una convergenza di tanti soggetti, culture, identità. Tutte impegnate contro la guerra, per la pace, per la giustizia sociale e climatica, per i diritti, per la democrazia nel nostro paese. Sarà una manifestazione aperta, plurale, accogliente e convivente. Ciascuno con i propri appelli e contenuti, mettiamo in comune ciò che ci unisce. E’ l’inizio di un percorso di lungo periodo da fare insieme, per darci più forza in Italia e in Europa.
Le adesioni individuali si raccolgono qui:
https://www.openpetition.eu/petition/online/stop-european-rearmament
MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO GUERRA, RIARMO, GENOCIDIO, AUTORITARISMO
FERMIAMO LA GUERRA - STOP REARM EUROPE
ROMA 21 GIUGNO 2025 ore 14:00 Porta San Paolo (Piazzale Ostiense)
Aderiamo, partecipiamo e invitiamo a partecipare alla manifestazione promossa da centinaia di reti, organizzazioni sociali, sindacali, politiche nazionali e locali che hanno aderito all’appello europeo Stop Rearm Europe. Si svolgerà in occasione della settimana di mobilitazione europea dal 21 al 29 giugno. In quei giorni a L’Aja il vertice della Nato deciderà i dettagli del gigantesco piano di ulteriore riarmo deciso dall’Unione Europea.
In un mondo a pezzi, l’Europa reale dichiara di volersi preparare alla guerra. Vuole preparare la cittadinanza e le nuove generazioni alla guerra. Mentre l’UE e il governo italiano continuano a partecipare e ad armare la guerra in Ucraina. E sono complici di Israele che ha lanciato l’invasione finale di Gaza e prosegue nel suo piano di eliminazione del popolo palestinese.
La maggioranza della popolazione italiana è contro la guerra, e ha diritto ad essere rappresentata.
La sicurezza di cui il mondo e il nostro paese hanno bisogno è sociale, climatica, democratica, comune. Ci opponiamo al sistema di guerra, alla corsa al riarmo, alla logica della geopolitica e dei blocchi culturali e militari, alla cultura di guerra che pervade tutto, alla militarizzazione delle coscienze, del sistema formativo e dell'informazione. Combattiamo razzismo, patriarcato, repressione che il militarismo porta con sé.
La manifestazione del 21 giugno sarà una convergenza di tanti soggetti, culture, identità. Tutte impegnate contro la guerra, per la pace, per la giustizia sociale e climatica, per i diritti, per la democrazia nel nostro paese. Sarà una manifestazione aperta, plurale, accogliente e convivente. Ciascuno con i propri appelli e contenuti, mettiamo in comune ciò che ci unisce. E’ l’inizio di un percorso di lungo periodo da fare insieme, per darci più forza in Italia e in Europa.
Le adesioni individuali si raccolgono qui:
https://www.openpetition.eu/petition/online/stop-european-rearmament
openPetition
Stop European rearmament - Online petition
We oppose the European Union's plans to spend an extra €800 billion on arms. Likewise, we oppose increased military spending in non-EU states. These hundreds of billions will be stolen from social services, health, education, labour, peace building, international…
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Con la presente ci rivolgiamo ai direttori di telegiornali, a quelli dei palinsesti radiofonici. Quello che sta succedendo nei territori di Gaza è qualcosa di osceno, e che è ben al di fuori di qualsiasi diritto internazionale, ammesso e non concesso che vi sia mai stato. Siamo un gruppo di cittadini attivi, impegnàti, da tanti anni, per la libertà di stampa, e sposiamo la causa di un popolo, quello palestinese, che da decenni viene privato di qualsivoglia diritto, e che sta subendo un brutale genocidio, in diretta mondiale, ad opera dell'esercito israeliano. Quel che vi chiediamo è di far presente ciò che avviene là ogni giorno. Le immagini che vediamo sono un pugno allo stomaco. Un contesto talmente osceno che nessuno vorrebbe vivere. Quello che vi chiediamo è di parlarne ovunque. Ci sono tante risoluzioni ONU che lo Stato terrorista israeliano ha violato, e che sta violando ripetutamente. Ci sono richiami da parte di enti internazionali, organizzazioni non governative, compreso il tribunale di giustizia internazionale. Riteniamo sia un dovere mostrare al mondo, e fare pressioni a chi ricopre certi incarichi di prestigio, chiedendo lo stop a questa ignobile strage, e all'illegale occupazione che dura, ormai, da vari decenni. Rimanere in silenzio, e girarsi dall'altra parte è un atteggiamento da corresponsabili. Soprattutto per chi ha un vasto pubblico. Lo dobbiamo alla memoria delle tantissime vittime, di tutti quei bambini innocenti che sono stati trucidati con un modus operandi che ricorda molto bene, aimé, periodi bui che speravamo fossero destinati nel dimenticatoio. Avere più voce implica delle responsabilità maggiori dinanzi alla pubblica opinione. Il coraggio di chiamarlo con il proprio nome: genocidio. Perché ciò che sta accadendo è un brutale genocidio, una pulizia etnica portata avanti con la sistematica, intenzionale, e palese violazione di qualsiasi diritto internazionale. Per onorare le vittime si parte anche da questo. È quello che chiediamo a voi, a tutti i vostri colleghi di stampa, e del mondo tele ed audio-visivo.
Rimanere inermi, di fronte a tutto ciò, significa macchiarsi le mani di sangue, rendendosi complici davanti alla storia.
Free Assange Italia
Rimanere inermi, di fronte a tutto ciò, significa macchiarsi le mani di sangue, rendendosi complici davanti alla storia.
Free Assange Italia
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Un anno fa, il 24 giugno 2024, accadeva l'impossibile: il giornalista Julian Assange veniva rilasciato dal famigerato carcere di massima sicurezza a Belmarsh, Londra. Già, nello sbigottimento tutti guardavamo Julian, visibilmente gonfio da chissà quali medicinali assunti durante la prigionia, salire la scaletta del jet che lo avrebbe riportato finalmente a casa..
https://www.action.assangecampaign.org/
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