Vivek Riccardo Sardonè 💙 Canale Ufficiale 😀
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VI SPIEGO COME ANDRÀ A FINIRE QUESTA SITUAZIONE NEL MONDO CON UNA PARABOLA INDIANA.

Un giorno, un sant’uomo chiese a Dio:
– Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l’Inferno.
Dio condusse il sant’uomo verso due porte. Ne aprì una e gli permise di guardare all’interno.
C’era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.
Il sant’uomo sentì l’acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall’aspetto livido e malato. Avevano tutti l’aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po’, ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant’uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: “Hai appena visto l’Inferno”.
Dio e l’uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l’aprì.
La scena che l’uomo vide era identica alla precedente.
C’era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l’acquolina. Le persone intorno alla tavola avevano anch’esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo.
Il sant’uomo disse a Dio: – Non capisco!
– E’ semplice, – rispose Dio -, essi hanno imparato che il manico del cucchiaio troppo lungo, non consente di nutrire se stessi, ma permette di nutrire il proprio vicino. Perciò hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri! Quelli dell’altra tavola, invece, non pensano che a loro stessi.
Parabola ebraica
"In una stanza silenziosa c’erano quattro candele accese. La prima si lamentava: «lo sono la pace. Ma gli uomini preferiscono la guerra: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La seconda disse: «lo sono la fede. Ma gli uomini preferiscono le favole: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La terza candela confessò: «lo sono l’amore. Ma gli uomini sono cattivi e incapaci di amare: non mi resta che lasciarmi spegnere». All’improvviso nella stanza comparve un bambino che, piangendo, disse: «Ho paura del buio». Allora la quarta candela disse: «Non piangere. lo resterò accesa e ti permetterò di riaccendere con la mia luce le altre candele: io sono la speranza»."
OSSERVARE QUELLO CHE SUCCEDE SENZA GIUDIZIO PER VEDERE QUELLO CHE NON TUTTI VOGLIONO VEDERE https://fb.watch/8OxeFvIODc/
Poni davanti a te la fotografia di un grande santo o maestro. Non tanto un dipinto, ma piuttosto una fotografia. Guarda intensamente nei suoi occhi. Sintonizzati con il magnetismo che percepisci in quel punto. Dopo qualche tempo, chiudi gli occhi in meditazione e senti una risposta nel tuo cuore. Sentiti immerso ed elevato dalla supercoscienza di quella persona. Allora prega profondamente: «Portami più vicino a Dio».
Swami Kriyananda
SE VUOI CAPIRE PERCHÉ SIAMO ARRIVATI A QUESTO PUNTO LEGGI QUESTA STORIA.

Una volta, un anziano saggio, cercò di dare al suo piccolo nipote una lezione che si sarebbe ricordato per tutta la vita e che avrebbe di certo segnato il suo percorso.

Una notte, si sedette sotto il cielo stellato e lo invitò a sedersi accanto a lui. Gli raccontò degli aneddoti molto importanti della propria vita, grazie ai quali era potuto diventare il vecchio saggio che tutti rispettavano.

Prima di iniziare, disse al bambino che le parole che stava per dirgli lo avrebbero segnato per il resto della propria vita e questa fu la conversazione che il piccolo non dimenticò mai:

“Sai, dentro ognuno di noi ci sono due lupi che sono in costante lotta tra di loro, si tratta di uno scontro talmente terribile che non tutte le persone riescono ad affrontare”, disse il nonno al bambino.

“Due lupi? Come è possibile, nonno?”, chiese con ingenuità e stupore il piccolo.

“Si, tutti abbiamo dentro di noi due lupi completamente diversi tra loro; uno è cattivo, perché rappresenta tutti i più brutti sentimenti che possono esistere in un essere umano, l’invidia, la rabbia, la gelosia, l’orgoglio, l’avidità, il rancore, le paure, la miseria, la colpa, l’ego, l’autocommiserazione e l’arroganza.
Però, l’altro rappresenta tutto ciò che c’è di buono; l’amore, l’allegria, la generosità, la pace, la bontà e la verità”, rispose il saggio nonno.

Così, il bimbo ci pensò un attimo e chiese: “E quale dei due è il più forte? Quale lupo vince?”

Ed il nonno rispose: “Questo, piccolo mio, dipende da ognuno di noi. Tu quale lupo vorresti nutrire?”
CAPIRE SE SIAMO SULLA STRADA GIUSTA.
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Non fatevi incasellare ! Non siete un numero, siete esseri infiniti ! Tanta pace e armonia
Preghiere di Paramhansa Yogananda

«Signore, Tu sei il mio sostentatore; manifesta la Tua prosperità attraverso di me. Padre, Tu sei la mia ricchezza; io sono ricco. Tu sei il padrone di tutte le cose, io sono Tuo figlio; ho ciò che Tu hai».

Le cellule del mio corpo sono fatte di luce,
le cellule del mio corpo sono fatte di Te.
Sono perfette, perché Tu sei perfetto.
Sono sane, perché Tu sei salute.
Sono Spirito, perché Tu lo sei.
Sono immortali, perché Tu sei vivo.

«Pregate in questo modo: io ragionerò, vorrò, agirò, ma guida Tu la mia ragione, la mia volontà e le mie azioni, in tutto ciò che io faccio».

“Donami Te Stesso, così che io possa donarTi a tutti”.

Mio Creatore aiutami a servirti sempre meglio.
LA MIA VOLONTÀ CREA LA VERITÀ IN CUI IO VIVO.
L’essere umano è ipnotizzato dall’ illusione.