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Una Luce nel buio della notte 15 maggio 2025
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Ricapitolando:

- Sin dal 2014 i paesi europei hanno lasciato che l'Ucraina venisse destabilizzata e che scoppiasse una guerra civile, anzi in un certo senso l'hanno persino propiziata agevolando il colpo di Stato ribattezzato "Euromaidan".

- Dopo otto anni nei quali gli europei hanno dormito, la Russia ha deciso di invadere l'Ucraina, e le nostri classi dirigenti fin dal primo momento non solo non hanno fatto nulla per favorire una soluzione diplomatica, ma addirittura ci hanno intravisto un'occasione per provare ad annientare la Russia, sconfiggerla sul campo, rovesciare Putin. E hanno deciso di partecipare attivamente al conflitto sostenendo l'Ucraina.

- Per tre anni hanno ripudiato ogni forma di diplomazia, demonizzando chiunque sottolineasse l'esigenza di scongiurare l'escalation, bollandolo come un nemico, un collaborazionista, un putiniano.

- Poche settimane dopo l'invasione le parti erano vicine ad un accordo di pace, ma gli europei costrinsero quasi fisicamente gli ucraini ad abbandonare i negoziati in corso a Istanbul.

- E dunque i nostri valorosi governanti hanno fomentato l'Ucraina a combattere, portandola a sacrificare migliaia di giovani sul campo di battaglia. Non solo in chiave difensiva: hanno anche aperto un altro fronte a nord-est sponsorizzando la controffensiva in territorio russo come un successo annunciato.

- Nel frattempo la propaganda con cui ci prendevano per il culo ci raccontava di una Russia in ginocchio e sull'orlo del collasso economico, militare, sociale. E in questi anni c'è stato uno stillicidio di dichiarazioni provocatorie e aggressive delle cancellerie europee verso la Russia, culminate addirittura con l'accostamento fra Putin e Hitler. E l'Unione Europea ha deciso un piano di riarmo "monstre" per prepararsi alla guerra totale.

- Insomma, fino a quando gli ha fatto comodo e hanno pensato di poter vincere, hanno scommesso sulla guerra, demonizzando l'altra parte e giurando di volerla distruggere. Oggi si rendono conto di avere sostanzialmente perso, e anche la trionfale controffensiva si è chiusa con una disfatta. Gli indicatori economici del vecchio continente evidenziano un declino fatto di recessione, impoverimento e deindustrializzazione, mentre in Russia il PIL cresce di anno in anno.

- E così i nostri geni si svegliano una mattina e decidono di punto in bianco che Putin deve accettare un cessate il fuoco immediato e sedersi al tavolo alle loro condizioni. Lo stesso Zelensky dimentica di avere fatto un decreto per vietare a se stesso di trattare, e chiede una tregua. Praticamente chi ha perso e non ne ha imbroccata una per oltre dieci anni, oggi è così egocentricamente scollegato dalla realtà da pensare di poter dettare le condizioni a chi di fatto ha vinto sul campo, piaccia o non piaccia. E se Putin si azzarda a non accogliere l'ultimatum, ancora una volta riattaccano a dipingerlo come un mostro psicopatico che non vuole la pace.

Insomma, direi che mettendo in fila gli atteggiamenti e i fatti (scusate il doppio senso) degli ultimi anni, il dubbio che quello nascosto frettolosamente da Macron non fosse semplicemente un fazzoletto è lecito. Spiegherebbe in effetti tante cose.


Francesco Forciniti
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Forwarded from RangeloniNews
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Turchia, iniziati i negoziati tra Russia e Ucraina

Il ministro della Difesa ucraino Umerov ha dichiarato che “l'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco completo e per negoziati diretti di massimo livello”.

Per il ministro degli Esteri della Turchia “l’esito di questo meeting determinerà il futuro incontro tra i leader dei due paesi.

L’incontro si sta tenendo senza la presenza di giornalisti.

✍️ RangeloniNews
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Nel post precedente su A stra Ze neca è stata riportata un'informazione inesatta. Mi scuso per l’errore (ho fatto una verifica superficiale evidentemente)
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⚠️ «INFOCRAZIA DIGITALE»: LIBERTÀ O SCHIAVITÙ❓️
Francesco Centineo

◾️ Il capitalismo dell’informazione, fondato sulla connessione e sulla comunicazione, rende obsolete le tecniche disciplinari come l’isolamento spaziale, la rigida regolamentazione del lavoro, o l’addestramento fisico.

◾️ La docilità che significa anche arrendevolezza e remissività, non è l’ideale del regime dell’informazione. Il soggetto sottomesso nel regime dell’informazione non è né docile né ubbidiente. Piuttosto si crede libero, autentico e creativo: produce e performa sé stesso.

◾️ Nel regime dell’informazione i dati sono il «nuovo petrolio». I dati sono prodotti dagli utenti. Perché il sistema funzioni bene gli utenti debbono generare dati; questi dati nutrono il sistema. Il sistema brama informazioni; queste informazioni gli utenti le forniscono al sistema digitale di loro spontanea volontà:

◾️Il regime dell’informazione prospera in assenza di coercizione disciplinare. Gli individui non sono costretti ad alcuna visibilità panottica. Piuttosto, essi si espongono a partire da una bisogno interiore, senza alcuna costruzione esterna. Producono sé stessi. L’espressione francese se produire significa «esibire».

◾️ Nel regime dell’informazione gli esseri umani si adoperano da sé a procurarsi la visibilità, laddove il regime disciplinare glie la impone. La politica della visibilità, propria del regime dell’informazione è detta trasparenza. […] La trasparenza è la coercizione sistemica del sistema dell’informazione.

◾️La società dell’informazione è la società della trasparenza. L’imperativo della trasparenza lascia che le informazioni circolino liberamente. Autenticamente liberi non sono gli esseri umani, ma le informazioni. Gli esseri umani sono prigionieri delle informazioni. Si incatenano loro stessi... prosegue su SFERO

Articolo integrale

🔴 LIBERTÀ E DEMOCRAZIA
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Forwarded from Paolo Sensini - Canale Ufficiale (Paolo Sensini)
🟥⭕️🟥 Già, se vi fossero ancora più donne al potere i conflitti bellici non esisterebbero più… Basti ricordarsi di esemplari come Killary Clinton e le nostre care von der Pfizer, Lagarde, kallas e tante altre come queste pacifiche donzelle…

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Forwarded from Pascal
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Questo Palestinese di Firenze descrive esattamente cos'è il Sionismo. Con video e interviste a sionisti.
Bel Video.
Ho pensato a quel coglione di Merdenzo , a quanto abbiano tutti la faccia come il culo.
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Da Siena, parte 1/5" Domandare è lecito rispondere è un dovere" Dott. Donzelli, Avv. M.Bozzelli.
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Da Siena parte 3/5 “Domandare é lecito...” Dott.ssa A. Rita Iannetti
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Da Siena parte 2/5: Avv.M. Bozzelli e Dtt. A. Donzelli
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Da Siena parte 4/5 Dott. M. Citro e Dott. G. Barbaro
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Breve intervista dott. S. Sanvenero 1) iscrizione per i medici https://cartadisiena.wordpress.com/blog/

2). Tutti i cittadini: potete sostenere questa causa firmando la petizione pubblica 👉 https://cartadisiena.wordpress.com/petizione-appello-cittadini/
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Da Siena parte 5/5 Dott. S. Sanvenero Presidente Carta di Siena
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⚠️ A 50 ANNI DAL TRATTATO DI HELSINKI, PACE E SICUREZZA PER L'EUROPA❗️
Pasqualina Napoletano

⏹️ Sono passati 50 anni dalla firma dell’atto finale di Helsinki. In quell’agosto del 1975 si era in piena guerra fredda, eppure esisteva una politica che permetteva, ad esempio all’Italia, di tenere insieme la relazione transatlantica, il dialogo con l’Unione Sovietica ed una particolare attenzione al Mediterraneo, al Medio Oriente, al mondo arabo.

🔸️ Oggi, chi è mosso dallo stesso spirito di dialogo e di cooperazione, oltre ad essere accusato di intelligenza con il nemico, trova un clima culturale, prima ancora che politico, ostile, secondo il quale non esisterebbero altre vie se non quelle della forza, del riarmo, della guerra.

🔸️ Ciò è anche testimoniato dalle ripetute prese di posizione del Parlamento europeo e dai recenti e gravi orientamenti sul riarmo al vaglio del Consiglio europeo su proposta della Commissione.

🔸️ Nel frattempo la Commissione europea tenta, con il consenso del Parlamento, di piegare a questo fine i fondi già previsti in bilancio, a cominciare dal fondo di coesione.

Continua ⤵️

Riassunto punti salienti

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