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La ricchezza pubblica del nostro Paese se la sono già presa quasi tutta in trent'anni di austerity con annessi tagli, svendite di Stato e privatizzazioni. Ora vogliono anche quella privata, i nostri risparmi. Il patrimonio immobiliare è già sotto il folle attacco di direttive assurde. Poi mancheranno solo da metterci un bel fucile in braccio, l'elmetto in testa e il lavoro sarà finito, ma ci stanno lavorando.
Io spero davvero che riescano a "risvegliare" qualcosa, ma che si tratti delle coscienze e non dei conti correnti.
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� VERBA VOLANT PUNTATA 50
� "Il cervello, ponte tra materia e spirito" con Alessandro Ratti
� Non perdere l'occasione di partecipare alla diretta di questa sera! �
Il nostro incontro si concentrerà sul libro "Il cervello, ponte tra materia e spirito" di Alessandro Ratti, che esplora il legame tra il mondo materiale e quello spirituale attraverso la scienza e la filosofia. Un'occasione unica per approfondire questi temi affascinanti insieme!
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Il nostro incontro si concentrerà sul libro "Il cervello, ponte tra materia e spirito" di Alessandro Ratti, che esplora il legame tra il mondo materiale e quello spirituale attraverso la scienza e la filosofia. Un'occasione unica per approfondire questi temi affascinanti insieme!
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Forwarded from Giorgio Bianchi Photojournalist
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Gaza: un bambino palestinese è stato dichiarato morto, poche ore dopo essere stato colpito alla testa da un cecchino israeliano. Approfittando del limbo tra fase uno e fase due della tregua (che di fatto non c'è mai stata a causa delle ripetute violazioni da parte di Israele), le forze militari israeliani continuano impunemente ad uccidere civili a Gaza.
Non è la prima volta che i cecchini dell'IDF colpiscono bambini in testa: Mark Perlmutter, il chirurgo ebreo americano che ha prestato servizio al Gaza European Hospital per conto dell’Oms, ha raccontato a InsideOver di aver soccorso, tra gli altri, anche bambini con “proiettili di cecchini conficcati nel loro petto” in alcuni casi “colpiti due volte” anche con proiettili “al lato della testa”.
Un'inchiesta del New York Times ha rivelato che decine di medici volontari che hanno prestato servizio nella Striscia hanno testimoniato di aver curato bambini colpiti alla testa o al petto.
Leggi l'intervista di @Francesca Salvatore al dottore Perlumutter
https://it.insideover.com/guerra/mark-perlmutter-vi-spiego-perche-i-morti-a-gaza-sono-molto-oltre-i-100-mila.html
Da InsideOver
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Non è la prima volta che i cecchini dell'IDF colpiscono bambini in testa: Mark Perlmutter, il chirurgo ebreo americano che ha prestato servizio al Gaza European Hospital per conto dell’Oms, ha raccontato a InsideOver di aver soccorso, tra gli altri, anche bambini con “proiettili di cecchini conficcati nel loro petto” in alcuni casi “colpiti due volte” anche con proiettili “al lato della testa”.
Un'inchiesta del New York Times ha rivelato che decine di medici volontari che hanno prestato servizio nella Striscia hanno testimoniato di aver curato bambini colpiti alla testa o al petto.
Leggi l'intervista di @Francesca Salvatore al dottore Perlumutter
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LASCIA O RADDOPPIA?
Preso atto della facilità con cui sono riusciti a fare passare questa follia del riarmo europeo come una buona idea - anzi addirittura come una cosa necessaria - i paladini della nostra sicurezza hanno deciso di osare ancora un altro po'. E quindi la rappresentante UE Kaja Kallas ha presentato agli stati "volenterosi" - fra i quali non manca mai l'Italia, donatrice di sangue alla causa comunitaria per eccellenza - un piano di spesa per ulteriori 40 miliardi in droni, munizioni, bombe e jet da offrire in dono all'Ucraina.
Non solo, visto che in Romania sono riusciti a fare fuori Calin Georgescu dopo che aveva vinto le elezioni presidenziali di dicembre, perché non spingersi ancora più avanti? E dunque oggi è stata esclusa dalla ripetizione delle elezioni anche Diana Sosoaca, che aveva a sua volta idee molto critiche verso le politiche belliciste dell'UE e non è d'accordo con il ripudio della diplomazia. Ne resterà soltanto uno.
Ma la cosa incredibilmente ipocrita è che nessuno parla di questa vergognosa porcheria in atto a poche centinaia di chilometri da casa nostra. Addirittura qualche giorno fa al Parlamento europeo la deputata tedesca Anderson ha chiesto di inserire all'ordine del giorno una discussione sui fatti che stanno accadendo in Romania, ma la sua proposta è stata bocciata con voto contrario anche dei 5 stelle, che evidentemente sono felicemente (tra)passati dal volere la democrazia diretta a coprire quella telecomandata.
Stanno cambiando in maniera sempre più veloce e violenta tutta la narrazione che ha retto la loro impalcatura di menzogne negli ultimi 30 anni: dal tabù del debito pubblico che ora all'improvviso si può (anzi si deve) fare, alla retorica green che cede il passo ai fumi della produzione bellica, all'ipocrisia dell'UE nata per diffondere pace e armonia fra i popoli che ora parla solo di armi e guerra. E poi la grande democrazia liberale europea che oggi di punto in bianco diventa facilmente sacrificabile se il candidato che vince non è di loro gradimento; gli americani che prima sono amici e alleati e poi diventano temibili e insidiosi.
E dulcis in fundo la demonizzazione di ogni forma di identità e rivendicazione di sovranità, fino a ieri bollata come pericolosamente estremista, che oggi viene messa repentinamente da parte, perché adesso sono proprio loro a volerci così fieri e patriottici da desiderare il riarmo per la nostra sicurezza, essendo magari anche pronti a indossare l'elmetto e andare al fronte ad annientare la minaccia russa.
Questi signori sono in palese confusione, delirano, vaneggiano, navigano a vista. E tra l'altro state certi che in caso di naufragio terrebbero per loro tutte le scialuppe di salvataggio.
Francesco Forciniti
Preso atto della facilità con cui sono riusciti a fare passare questa follia del riarmo europeo come una buona idea - anzi addirittura come una cosa necessaria - i paladini della nostra sicurezza hanno deciso di osare ancora un altro po'. E quindi la rappresentante UE Kaja Kallas ha presentato agli stati "volenterosi" - fra i quali non manca mai l'Italia, donatrice di sangue alla causa comunitaria per eccellenza - un piano di spesa per ulteriori 40 miliardi in droni, munizioni, bombe e jet da offrire in dono all'Ucraina.
Non solo, visto che in Romania sono riusciti a fare fuori Calin Georgescu dopo che aveva vinto le elezioni presidenziali di dicembre, perché non spingersi ancora più avanti? E dunque oggi è stata esclusa dalla ripetizione delle elezioni anche Diana Sosoaca, che aveva a sua volta idee molto critiche verso le politiche belliciste dell'UE e non è d'accordo con il ripudio della diplomazia. Ne resterà soltanto uno.
Ma la cosa incredibilmente ipocrita è che nessuno parla di questa vergognosa porcheria in atto a poche centinaia di chilometri da casa nostra. Addirittura qualche giorno fa al Parlamento europeo la deputata tedesca Anderson ha chiesto di inserire all'ordine del giorno una discussione sui fatti che stanno accadendo in Romania, ma la sua proposta è stata bocciata con voto contrario anche dei 5 stelle, che evidentemente sono felicemente (tra)passati dal volere la democrazia diretta a coprire quella telecomandata.
Stanno cambiando in maniera sempre più veloce e violenta tutta la narrazione che ha retto la loro impalcatura di menzogne negli ultimi 30 anni: dal tabù del debito pubblico che ora all'improvviso si può (anzi si deve) fare, alla retorica green che cede il passo ai fumi della produzione bellica, all'ipocrisia dell'UE nata per diffondere pace e armonia fra i popoli che ora parla solo di armi e guerra. E poi la grande democrazia liberale europea che oggi di punto in bianco diventa facilmente sacrificabile se il candidato che vince non è di loro gradimento; gli americani che prima sono amici e alleati e poi diventano temibili e insidiosi.
E dulcis in fundo la demonizzazione di ogni forma di identità e rivendicazione di sovranità, fino a ieri bollata come pericolosamente estremista, che oggi viene messa repentinamente da parte, perché adesso sono proprio loro a volerci così fieri e patriottici da desiderare il riarmo per la nostra sicurezza, essendo magari anche pronti a indossare l'elmetto e andare al fronte ad annientare la minaccia russa.
Questi signori sono in palese confusione, delirano, vaneggiano, navigano a vista. E tra l'altro state certi che in caso di naufragio terrebbero per loro tutte le scialuppe di salvataggio.
Francesco Forciniti
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Forwarded from Donbass italia
Il "Fatto Quotidiano" Intervista il Prof.Ugo Mattei in merito alla scandalosa censura avvenuta all'Università di Torino.
Era prevista la proiezione del documentario di🥰 "Maidan, la strada verso la guerra"
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/17/torino-lincontro-prevede-la-proiezione-di-un-doc-di-russia-today-luniversita-lo-annulla-mattei-viene-limitata-la-liberta-didattica/7917506/
😊 Vincenzo Lorusso 👍
Giornalista🤩
Lugansk🇷🇺 ( LNR-Russia)
Autore📱 Donbass Italia ☑️
😔 Canale Documentari 🟩 |
| Sito Web | RUTUBE| X | Zen|
VK | fai una donazione|
Si impedisce a un professore di esercitare il suo diritto costituzionale alla libertà didattica, si annichilisce uno spazio di prospettiva critica su questioni storiche e di diritto”.ha dichiarato il Prof. Mattei.
Era prevista la proiezione del documentario di
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/17/torino-lincontro-prevede-la-proiezione-di-un-doc-di-russia-today-luniversita-lo-annulla-mattei-viene-limitata-la-liberta-didattica/7917506/
Giornalista
Lugansk
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Il Fatto Quotidiano
Torino, l'incontro prevede la proiezione di un doc di Russia Today: l'università lo annulla. Mattei: "Viene limitata la libertà…
L'evento, organizzato dal professore ordinario di Diritto privato, era previsto per il 28 marzo: bloccato dopo le proteste di Europa Radicale
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Ragazzi buongiorno
Non sta girando abbastanza questa locandina , non vorrei che Matteo rimanesse deluso
Aiutatemi a diffondere questa locandina
Grazie 🙏🏼
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