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� KARMA DIEM PUNTATA 6
� "Archetipo 4: Costruttore o Prigioniero"
Questa sera continueremo il nostro viaggio tra gli archetipi con il numero 4. Parleremo inoltre dell'importanza dell'anno personale a guarderemo insieme che energie si muovono all'interno dell'anno 2.
Archetipo 4 costruttore o prigioniero?
� "Archetipo 4: Costruttore o Prigioniero"
Questa sera continueremo il nostro viaggio tra gli archetipi con il numero 4. Parleremo inoltre dell'importanza dell'anno personale a guarderemo insieme che energie si muovono all'interno dell'anno 2.
Archetipo 4 costruttore o prigioniero?
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L'ideologia de Tecno Mondo. Resistere alla mega-machina con Silvia Guerini e Costantino Ragusa
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DRAGHI, ANCORA PARLI?
Sin dagli albori della sua carriera Mario Draghi ha sempre avuto un ruolo da protagonista nelle decisioni cruciali che hanno impoverito quando non addirittura affamato i popoli europei: dalle svendite di Stato sul finire del secolo scorso, passando per il disumano pugno di ferro con cui la "democratica" UE mise le Grecia in ginocchio, fino al ricatto di stato del green pass e la follia guerrafondaia degli ultimi tre anni.
Lui c'era sempre, in un modo o nell'altro, pur senza avere mai preso un voto, in ogni passaggio storico che ha contribuito a portarci verso lo scenario attuale, quello di un'Europa più povera, isolata, irrilevante, disumana, corrosa da disuguaglianze, ormai sempre più simulacro di democrazia che maldestramente nasconde lo strapotere di gruppi finanziari e potentati multinazionali.
Nella migliore delle ipotesi lui e tutti gli illuminati leader europei che oggi pretendono di darci soluzioni ai problemi da loro stessi creati sono stati degli assoluti incapaci; nella peggiore, in totale malafede.
Eppure oggi, anziché accompagnarlo ai giardinetti o alla bocciofila, Mario Draghi interviene al parlamento europeo, osannato come una sorta di guru illuminato che conosce le leggi del mondo, e ce ne farà dono. Ed è la metafora perfetta della tecnocrazia che detta legge su quelle che teoricamente dovrebbero essere istituzioni democratiche. Un carrozzone inutile e squalificato chiamato pomposamente "parlamento europeo" che ascolta in silenzio la lectio magistralis del burocrate, come i bimbi delle medie ascoltano il professore.
E ci dice, il nostro, dall'alto della sua onniscienza, che "L'UE rischia l'isolamento". Ma va, presidente? Come c'è arrivato? Non lo avremmo mai detto! Ci parla come se fosse un passante capitato qui per caso e non uno dei maggiori responsabili del suicidio geopolitico del vecchio continente, che oggi non è già un semplice rischio, ma una concreta evidenza.
E la ricetta per scongiurare questo "rischio" quale sarebbe? La stessa che ci ha portato sull'orlo del baratro: cedere sovranità, possibilmente a quella stessa élite di illuminati saggi come lui. Insomma una cosa che suona più o meno come un "per salvare la vostra sovranità dal mostro russo cedetela senza indugio a noi!" E poi ostinarsi nel pericolosissimo gioco della guerra e dell'escalation, persino in un momento storico in cui si aprono finestre di opportunità per silenziare i fucili e far parlare le diplomazie.
Ma ciò che forse è persino peggio di questo ennesimo esempio del delirio di onnipotenza di una classe dirigente ai colpi di coda, sono le reazioni entusiaste del carrozzone politico-mediatico nostrano, del resto lo stesso che coprì le sue menzogne sul green pass e la garanzia di non ritrovarsi di fronte a persone contagiose, lo stesso che abbellì le sue bambinesche uscite sulla pace e i condizionatori, lo stesso che gli votò per ben 55 volte la questione di fiducia.
Francesco Forciniti
Sin dagli albori della sua carriera Mario Draghi ha sempre avuto un ruolo da protagonista nelle decisioni cruciali che hanno impoverito quando non addirittura affamato i popoli europei: dalle svendite di Stato sul finire del secolo scorso, passando per il disumano pugno di ferro con cui la "democratica" UE mise le Grecia in ginocchio, fino al ricatto di stato del green pass e la follia guerrafondaia degli ultimi tre anni.
Lui c'era sempre, in un modo o nell'altro, pur senza avere mai preso un voto, in ogni passaggio storico che ha contribuito a portarci verso lo scenario attuale, quello di un'Europa più povera, isolata, irrilevante, disumana, corrosa da disuguaglianze, ormai sempre più simulacro di democrazia che maldestramente nasconde lo strapotere di gruppi finanziari e potentati multinazionali.
Nella migliore delle ipotesi lui e tutti gli illuminati leader europei che oggi pretendono di darci soluzioni ai problemi da loro stessi creati sono stati degli assoluti incapaci; nella peggiore, in totale malafede.
Eppure oggi, anziché accompagnarlo ai giardinetti o alla bocciofila, Mario Draghi interviene al parlamento europeo, osannato come una sorta di guru illuminato che conosce le leggi del mondo, e ce ne farà dono. Ed è la metafora perfetta della tecnocrazia che detta legge su quelle che teoricamente dovrebbero essere istituzioni democratiche. Un carrozzone inutile e squalificato chiamato pomposamente "parlamento europeo" che ascolta in silenzio la lectio magistralis del burocrate, come i bimbi delle medie ascoltano il professore.
E ci dice, il nostro, dall'alto della sua onniscienza, che "L'UE rischia l'isolamento". Ma va, presidente? Come c'è arrivato? Non lo avremmo mai detto! Ci parla come se fosse un passante capitato qui per caso e non uno dei maggiori responsabili del suicidio geopolitico del vecchio continente, che oggi non è già un semplice rischio, ma una concreta evidenza.
E la ricetta per scongiurare questo "rischio" quale sarebbe? La stessa che ci ha portato sull'orlo del baratro: cedere sovranità, possibilmente a quella stessa élite di illuminati saggi come lui. Insomma una cosa che suona più o meno come un "per salvare la vostra sovranità dal mostro russo cedetela senza indugio a noi!" E poi ostinarsi nel pericolosissimo gioco della guerra e dell'escalation, persino in un momento storico in cui si aprono finestre di opportunità per silenziare i fucili e far parlare le diplomazie.
Ma ciò che forse è persino peggio di questo ennesimo esempio del delirio di onnipotenza di una classe dirigente ai colpi di coda, sono le reazioni entusiaste del carrozzone politico-mediatico nostrano, del resto lo stesso che coprì le sue menzogne sul green pass e la garanzia di non ritrovarsi di fronte a persone contagiose, lo stesso che abbellì le sue bambinesche uscite sulla pace e i condizionatori, lo stesso che gli votò per ben 55 volte la questione di fiducia.
Francesco Forciniti
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Colti o acculturati? Chi ascoltiamo nelle conferenze o ai seminari?
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Forwarded from Paolo Sensini - Canale Ufficiale (Paolo Sensini)
IL TERZO REICH E LA MASSONERIA
🟥⭕️🟥 Autunno 1935. Il Terzo Reich diede inizio alla caccia ai massoni La Germania nazionalsocialista dichiaro’ fin da subito guerra alla Massoneria, accusandola di forti e indissolubili legami con gli ebrei, considerati nemici naturali della nazione tedesca. Nel 1934, il partito di Hitler, che era da un anno al potere, emano’ una circolare per impedire il tesseramento ai liberi muratori che non avessero abbandonato le loro officine prima del 30 gennaio del 1933. Contemporaneamente il presidente del Reichstag Hermann Goering diffuse una dichiarazione in cui affermava che “nella Germania nazional-socialista non c’era posto per la Massoneria”, emettendo subito dopo un decreto in cui si invitavano le logge all’auto scioglimento. Solo l’inizio di un giro di vite che avrebbe portato prima all’entrata in vigore di una norma che vietava a militari e dipendenti statali l’ appartenenza alla Libera Muratoria e poi, nell’estate del 1935, di un altro provvedimento, che proclamava la messa al bando totale della Massoneria. Segui’ per i fratelli tedeschi un lungo autunno di inaudite violenze. Proprio come aveva fatto dieci anni prima il fascismo in Italia, le logge furono prese d’assalto e messe a ferro e fuoco. Gli archivi sequestrati o distrutti, i liberi muratori deportati, i loro beni confiscati. Non solo, contro i massoni si mise subito prepotentemente in moto anche la gigantesca macchina propagandistica del regime nazista, che per screditare la Libera Muratoria, a livello internazionale, organizzo’ grandi mostre itineranti – non solo in Germania, ma nel 1940 anche a Parigi, Bruxelles e Belgrado- che avevano l’obiettivo di svelare presunti complotti massonici e di dimostrare i legami dei liberi muratori con gli ebrei, istillando quanto piu’ possibile nei loro confronti paura, odio e disprezzo. Allo stesso scopo vennero anche girati ben 176 docu-film e persino emessi annulli e francobolli speciali. Per dare la caccia ai massoni, bollati come una minaccia da eradicare, fu creata inoltre una divisione speciale delle SS , posta sotto il comando diretto del capo dei Servizi di sicurezza Reinhard Heydrich, e ad una equipe di ricercatori venne affidato il compito di studiare i documenti confiscati alle logge. Gran parte di quel materiale fu rinvenuto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale dall’Armata Rossa in Slesia e portato a Mosca. Il resto si trova, convertito in microfilm, conservato nel Museo dell’Olocausto di Washington.
🟥🟥 UNISCITI 🔜: https://t.me/paolosensinisaggista
🟥⭕️🟥 Autunno 1935. Il Terzo Reich diede inizio alla caccia ai massoni La Germania nazionalsocialista dichiaro’ fin da subito guerra alla Massoneria, accusandola di forti e indissolubili legami con gli ebrei, considerati nemici naturali della nazione tedesca. Nel 1934, il partito di Hitler, che era da un anno al potere, emano’ una circolare per impedire il tesseramento ai liberi muratori che non avessero abbandonato le loro officine prima del 30 gennaio del 1933. Contemporaneamente il presidente del Reichstag Hermann Goering diffuse una dichiarazione in cui affermava che “nella Germania nazional-socialista non c’era posto per la Massoneria”, emettendo subito dopo un decreto in cui si invitavano le logge all’auto scioglimento. Solo l’inizio di un giro di vite che avrebbe portato prima all’entrata in vigore di una norma che vietava a militari e dipendenti statali l’ appartenenza alla Libera Muratoria e poi, nell’estate del 1935, di un altro provvedimento, che proclamava la messa al bando totale della Massoneria. Segui’ per i fratelli tedeschi un lungo autunno di inaudite violenze. Proprio come aveva fatto dieci anni prima il fascismo in Italia, le logge furono prese d’assalto e messe a ferro e fuoco. Gli archivi sequestrati o distrutti, i liberi muratori deportati, i loro beni confiscati. Non solo, contro i massoni si mise subito prepotentemente in moto anche la gigantesca macchina propagandistica del regime nazista, che per screditare la Libera Muratoria, a livello internazionale, organizzo’ grandi mostre itineranti – non solo in Germania, ma nel 1940 anche a Parigi, Bruxelles e Belgrado- che avevano l’obiettivo di svelare presunti complotti massonici e di dimostrare i legami dei liberi muratori con gli ebrei, istillando quanto piu’ possibile nei loro confronti paura, odio e disprezzo. Allo stesso scopo vennero anche girati ben 176 docu-film e persino emessi annulli e francobolli speciali. Per dare la caccia ai massoni, bollati come una minaccia da eradicare, fu creata inoltre una divisione speciale delle SS , posta sotto il comando diretto del capo dei Servizi di sicurezza Reinhard Heydrich, e ad una equipe di ricercatori venne affidato il compito di studiare i documenti confiscati alle logge. Gran parte di quel materiale fu rinvenuto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale dall’Armata Rossa in Slesia e portato a Mosca. Il resto si trova, convertito in microfilm, conservato nel Museo dell’Olocausto di Washington.
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Paolo Sensini - Canale Ufficiale
Quando la menzogna dilaga ovunque, dire la semplice verità è un atto rivoluzionario.
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Forwarded from Paolo Sensini - Canale Ufficiale (Paolo Sensini)
ITALIA, LA VERGOGNA SENZA FINE…
È arrivato per una vista ufficiale in Italia il presidente dell’entità sionista Isaac Herzog, l’uomo che orgogliosamente firma le bombe da lanciare su Gaza e che ha incontrato il nostro caro, pacifista, irreprensibile garante della Costituzione...
Definire le istituzioni italiane, dalle più alte sino a quelle periferiche una vergognosa deiezione e lo zerbino del mondo civile è ancora fargli un complimento!
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È arrivato per una vista ufficiale in Italia il presidente dell’entità sionista Isaac Herzog, l’uomo che orgogliosamente firma le bombe da lanciare su Gaza e che ha incontrato il nostro caro, pacifista, irreprensibile garante della Costituzione...
Definire le istituzioni italiane, dalle più alte sino a quelle periferiche una vergognosa deiezione e lo zerbino del mondo civile è ancora fargli un complimento!
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Forwarded from Paolo Sensini - Canale Ufficiale (Paolo Sensini)
DISASTRI WOKE
🟥⭕️🟥 L'aereo precipitato a Toronto era un volo Delta della Endeavor Air, una piccola compagnia aerea ossessionata dai voli "senza pilota" riservati esclusivamente alle donne.
Insomma l’ennesima follia e disastro woke che si aggiunge a tutti gli altri…
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Sanremo 2025 - Le pagelle di Max Corfini ne paliamo con Max Corfini
Aiutaci a sostenere le spese per continuare il nostro lavoro, potete contribuire con una donazione a questo IBAN IT13N0357601601010000786764 oppure con paypal a 9mq@9mq.it
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Forwarded from Libertà e democrazia
⚠️ HANNO FATTO UN DESERTO E L’HANNO CHIAMATO DEMOCRAZIA❗️
Ala.de.granha
⏹️ LETTURA CONSIGLIATA. Indubbiamente è più facile
discutere sull'introduzione della patrimoniale, sul sostegno al povero Mattarella attaccato perché l’aveva fatta fuori dal vaso o sul linguaggio di genere. Tutto pur di evitare di confrontarsi sul tema introdotto, provocatoriamente, da Vance: qual è il significato di democrazia in Europa?
🔹️Domanda imbarazzante, per il livello non proprio eccelso dei politici italiani (e non solo italiani), ma anche per la curiosa applicazione del concetto di democrazia nella pratica di tutti i giorni.
🔹️Democrazia è il governo del popolo? Anche attraverso i rappresentanti eletti? E allora chi ha dato mandato ai politici di scatenare una guerra contro la Russia impoverendo gli italiani e i francesi, e i tedeschi, per fornire armi e denaro alla banda Zelensky? In quale programma di quale partito era scritto?
🔹️ Democrazia è utilizzare i magistrati per annullare le elezioni quando il risultato non piace, come in Romania? Democrazia è rifiutarsi di respingere i clandestini nonostante un voto esplicito dei cittadini? È rifiutarsi di mandare in galera borseggiatori recidivi, ladri, truffatori e aggressori perché qualche anima buona preferisce “percorsi di accompagnamento verso la legalità” che non vanno da nessuna parte e non rispettano le vittime?
Continua ⤵️
Riassunto punti salienti
🔴 Canali del "Gruppo Del Dissenso"
👉 Canale Libertà e democrazia
👉 @liberademocrazia (Chat)
Canali tematici ⤵️
👉 Geopolitica L&D
👉 Salute & Benessere
👉 Economia Finanza
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🔹️Domanda imbarazzante, per il livello non proprio eccelso dei politici italiani (e non solo italiani), ma anche per la curiosa applicazione del concetto di democrazia nella pratica di tutti i giorni.
🔹️Democrazia è il governo del popolo? Anche attraverso i rappresentanti eletti? E allora chi ha dato mandato ai politici di scatenare una guerra contro la Russia impoverendo gli italiani e i francesi, e i tedeschi, per fornire armi e denaro alla banda Zelensky? In quale programma di quale partito era scritto?
🔹️ Democrazia è utilizzare i magistrati per annullare le elezioni quando il risultato non piace, come in Romania? Democrazia è rifiutarsi di respingere i clandestini nonostante un voto esplicito dei cittadini? È rifiutarsi di mandare in galera borseggiatori recidivi, ladri, truffatori e aggressori perché qualche anima buona preferisce “percorsi di accompagnamento verso la legalità” che non vanno da nessuna parte e non rispettano le vittime?
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Telegraph
HANNO FATTO UN DESERTO E L’HANNO CHIAMATO DEMOCRAZIA
⏹️ Indubbiamente è più facile discutere sull' introduzione della patrimoniale, sul sostegno al povero Mattarella attaccato perché l’aveva fatta fuori dal vaso o sul linguaggio di genere. Tutto pur di evitare di confrontarsi sul tema introdotto, provocatoriamente…
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🔴 SUICIDIO ASSISTITO ED EUTANASIA: LA MIA RISPOSTA È ROSANNA BENZI
Mentre la politica discute su come regolamentare il fine vita, ci stiamo dimenticando una cosa fondamentale: garantire alle persone una vita dignitosa prima ancora di pensare a come farle morire.
🔎 Suicidio assistito ≠ Eutanasia. Ma chi ne parla davvero?
⚡️ Rosanna Benzi ha vissuto per 40 anni in un polmone d’acciaio, combattendo per i diritti dei disabili e dimostrando che la vita, anche nella difficoltà, può avere valore.
E oggi? Siamo più efficienti nel garantire la morte che nel sostenere chi ha bisogno di cure e assistenza. 🤯
🎥 GUARDA il video e CONDIVIDI per far sapere la verità!
💬 Lascia un commento: secondo te, è questa la priorità della politica? ⬇️
Mentre la politica discute su come regolamentare il fine vita, ci stiamo dimenticando una cosa fondamentale: garantire alle persone una vita dignitosa prima ancora di pensare a come farle morire.
🔎 Suicidio assistito ≠ Eutanasia. Ma chi ne parla davvero?
⚡️ Rosanna Benzi ha vissuto per 40 anni in un polmone d’acciaio, combattendo per i diritti dei disabili e dimostrando che la vita, anche nella difficoltà, può avere valore.
E oggi? Siamo più efficienti nel garantire la morte che nel sostenere chi ha bisogno di cure e assistenza. 🤯
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