Forwarded from Libertà e democrazia
⚠️ LA CULTURA DELL’ERRORE❗️
Francesca Zottola
❗️#NDR 》Articolo che mi sembra rivestire un discreto interesse in rapporto alla natura di ciascuno di noi, oltre ad essere ricollegabile ai fatti recenti❗️
⏹️ Sapere non è tutto. L’onestà intellettuale, ad esempio, fa di te un essere umano migliore. Lo dice la scienza.
È estremamente raro trovare chi sia capace d’ammettere di non sapere, di avere sbagliato. Su questa base è nato il progetto “Loss of Confidence”, promosso dalla psicologa comportamentale Julia Rohrer. L'obiettivo è quello di promuovere la cultura dell’errore, iniziando proprio col dare il buon esempio nel mondo dalla scienza.
Aperto ai ricercatori, “Loss of Confidence” raccoglie tutte quelle evidenze e/o scoperte scientifiche che col tempo si sono rivelate false. A scriverle sono le persone stesse che le hanno evidenziate e/o scoperte: ed è questo a fare la differenza. Per la Rohrer, studiando sé stessi con obiettività si può dare avvio ad un percorso che chiarisca l’importanza evolutiva dell’onestà intellettuale.
"Penso che sia un problema culturale il fatto che le persone non siano disposte ad ammettere i propri errori. Il nostro obiettivo principale è quello di spingere la psicologia e l'intero sistema scientifico verso una cultura diversa, per cui è persino auspicabile che i ricercatori ammettano gli errori del passato, senza per questo essere penalizzati nel presente e nel futuro".
Nelle prime fasi di questo studio, Julia Rohrer ed i suoi colleghi hanno dimostrato come l'onestà intellettuale, intesa come caratteristica intrinseca che consente l'ammissione del torto, sia uno strumento cruciale per l’apprendimento; specie oggi, nei tempi in cui la tecnologia rende più accessibile la menzogna. Posto che è assai difficile promuovere l'onestà intellettuale, sono tre le opzioni sulle quali lavorare. Per prima cosa, tutti dovremmo imparare a riconoscere i nostri punti ciechi cognitivi. In secondo luogo, ammettere l’imperfezione e l’imprecisione della nostra mente.
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È estremamente raro trovare chi sia capace d’ammettere di non sapere, di avere sbagliato. Su questa base è nato il progetto “Loss of Confidence”, promosso dalla psicologa comportamentale Julia Rohrer. L'obiettivo è quello di promuovere la cultura dell’errore, iniziando proprio col dare il buon esempio nel mondo dalla scienza.
Aperto ai ricercatori, “Loss of Confidence” raccoglie tutte quelle evidenze e/o scoperte scientifiche che col tempo si sono rivelate false. A scriverle sono le persone stesse che le hanno evidenziate e/o scoperte: ed è questo a fare la differenza. Per la Rohrer, studiando sé stessi con obiettività si può dare avvio ad un percorso che chiarisca l’importanza evolutiva dell’onestà intellettuale.
"Penso che sia un problema culturale il fatto che le persone non siano disposte ad ammettere i propri errori. Il nostro obiettivo principale è quello di spingere la psicologia e l'intero sistema scientifico verso una cultura diversa, per cui è persino auspicabile che i ricercatori ammettano gli errori del passato, senza per questo essere penalizzati nel presente e nel futuro".
Nelle prime fasi di questo studio, Julia Rohrer ed i suoi colleghi hanno dimostrato come l'onestà intellettuale, intesa come caratteristica intrinseca che consente l'ammissione del torto, sia uno strumento cruciale per l’apprendimento; specie oggi, nei tempi in cui la tecnologia rende più accessibile la menzogna. Posto che è assai difficile promuovere l'onestà intellettuale, sono tre le opzioni sulle quali lavorare. Per prima cosa, tutti dovremmo imparare a riconoscere i nostri punti ciechi cognitivi. In secondo luogo, ammettere l’imperfezione e l’imprecisione della nostra mente.
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LA CULTURA DELL’ERRORE❗️
Sapere non è tutto. L’onestà intellettuale, ad esempio, fa di te un essere umano migliore. Lo dice la scienza. È estremamente raro trovare chi sia capace d’ammettere di non sapere, di avere sbagliato. Su questa base è nato il progetto “Loss of Confidence”…
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